Fumetti/Cartoni americani > Ed, Edd & Eddy
Segui la storia  |       
Autore: Anemone Grace    05/02/2016    3 recensioni
Se ne stanno sul divano a vedere la TV ormai da un quarto d'ora, ed entrambi non sembrano per niente interessati alla serie televisiva che stanno trasmettendo a quell'ora. Fa strano, perché è la loro preferita da quando hanno cominciato a passare i giovedì pomeriggio a casa di Kevin, mentre gli amici di Edd andavano in un parcheggio dietro la scuola a tenere su una bancarella per vendere qualche oggetto strano di loro invenzione.
KEVEDD - QUESTA FAN FICTION POTREBBE DIVENTARE ROSSA PIÙ AVANTI.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
NOTE AUTORE:
Dedica: Questo capitolo è tutto per la mia ragazza, perché ho usato a cattivo una frase che le dissi per i nostri quattro mesi di relazione e che alla fine è la "nostra" frase. Ho deciso di metterla anche a loro, semplicemente perché noi ci ritroviamo molto in questi due bubini, di cui abbiamo fatto anche il cosplay e che riporteremo allegramente anche a questo Romics di Aprile.

ATTENZIONE: Questa storia potrebbe diventare con l'andare avanti dei chap di un rating diverso. Siccome la scrivo senza seguire una trama studiata, ma a ispirazione, non so fino a che rating arriverò.


 
____________________________________________________________________

Bolla di felicità.
 

Quando tornarono a casa faceva freddo, l’aria pungente della sera li aveva accompagnati lungo tutta la discesa dal monte, sfrecciando contro i loro vestiti. Edd si era fatto meno problemi a stringersi contro il corpo caldo di Kevin e anzi, apprezzava così tanto quel calore che non poteva farne a meno. Il ricordo di quelle labbra sulle sue, la consapevolezza che i loro sentimenti sembravano volgere in un’unica direzione…

Dei, come avrebbe fatto a guardarlo in faccia nei giorni seguenti? 

Sarebbe cambiato qualcosa tra di loro? 

 

Scendere dalla motocicletta era stato destabilizzante in un primo momento, tanto che Edd stava quasi per cadere a terra, ma fortunatamente la mano di Kevin era stata abbastanza rapida da prenderlo al volo e fermarlo da una brutta caduta. 

Si erano guardati per lunghi istanti negli occhi dopo ciò, finendo per separarsi subito dopo con crescente imbarazzo. 

Kevin aveva rivolto il suo sguardo al cemento del garage di Edd e le sue guance si erano tinte di un rosso intenso, mentre ritardava il momento fatidico della rimozione del casco, Double D invece se lo era tolto in fretta, cercando di rimettersi il proprio beanie nero a righe bianche. “Vogliamo entrare in casa?”Aveva proposto con voce bassa, ma parlando velocemente, quasi gli mancasse il fiato e non potesse assolutamente permettersi di spenderlo per parlare in modo calmo. Era così carino, pensò Kevin, che dopo aver messo la catena alla moto si tolse finalmente il casco, guardandolo con apprensione. 

Si avvicinò poggiando una mano sul suo capo, facendola scivolare fino alla guancia che accarezzò dolcemente. 

 

“Sì.”

 

Rispose, attirando l’attenzione del compagno, che alzando lo sguardo si immerse in quello caldo e così bello di Kevin. Avrebbe faticato moltissimo per restare calmo quella sera, così come avrebbe faticato a non dire o fare cose avventate e stupide, che sicuramente lo avrebbero mostrato ancora più impacciato di prima.

 

Una volta dentro, Edd si affrettò ad accendere le luci, togliersi le scarpe e poggiare all’ingresso lo zaino, invitando anche l’altro ragazzo a fare altrettanto. Prese dalla scarpiera laterale due paia di pantofole e si apprestò a chiudere a chiave la porta di casa, sentendo l’ultimo click della chiave come la fine e l’inizio di qualcosa di pericoloso. Già, molto pericoloso. 

Adesso non solo erano da soli, ma era persino a casa sua, dove al piano di sopra si trovava la sua camera da letto e dopo quello che era successo, Edd sentiva il cuore battere incontrollabile contro la cassa toracica. Kevin avrebbe voluto…avrebbe voluto fare un passo più lungo della gamba? 

 

Deglutì, incassando la testa nelle spalle quando sentì il ragazzo poggiare una mano sulla sua schiena. Non si azzardò a fare altro per i seguenti cinque secondi, Kevin, la reazione di Double D era stata così felina che lo aveva fatto sentire a disagio, forse stava sbagliando qualcosa e non voleva di certo rovinare tutto proprio ora, non dopo tutta la fatica che ci avevano messo per…

 

“Va tutto bene?”

 

Chiese preoccupato, allontanando la mano dal suo corpo e notando che quest’ultimo si rilassò velocemente, girandosi al tempo stesso verso di lui per guardarlo dritto negli occhi. 

 

“Sì!”

 

Rispose prontamente, abbassando subito dopo lo sguardo e portandosi una mano a grattare piano la nuca.

 

“Scusami, è che…è la prima volta che qualcuno resta a dormire a casa mia.”

 

Spiegò timidamente, portando le mani a stringere la stoffa della maglietta ai lati del corpo, mentre gli occhi con difficoltà si andavano a soffermare su quelli del compagno in piedi davanti a sé. 

Kevin rimase diversi secondi in silenzio prima di sospirare e scrollare le spalle. 

 

“Capisco. Ma non devi preoccuparti, non cercherò di ucciderti.”

 

Edd sgranò appena gli occhi confuso, per poi assottigliarli nel vedere una risata nascere dalla bocca di Kevin. Sbuffò scuotendo la testa e andando a dargli un piccolo colpetto sul braccio, come a rimproverarlo. 

 

“Ahahah scusa, ma eri così carino, non ho resistito.”

 

“Sei terribile!”

 

Protestò in risposta, dirigendosi verso il salotto dove in fondo stavano le scale per salire al piano di sopra. 

 

“Seguimi e non toccare niente. Ho sistemato e pulito questa mattina prima di uscire con te.”

 

Spiegò, cominciando a salire le scale, seguito a ruota da Kevin che si guardò intorno durante tutto il tragitto. La casa di Edd era così ordinata e precisa, non che non lo sapesse già, ma…era così strano che un ragazzo tenesse in ordine la casa in quel modo. Ma soprattutto che pulissi tutto da solo, soprattutto senza che i genitori fossero nei paraggi. Fosse successa a lui una cosa del genere probabilmente avrebbe sentito le urla di sua madre una volta tornata a casa. Era davvero incredibile quel ragazzo e più notava questi dettagli e si avvicinava a lui, più si rendeva conto di quanto fosse meraviglioso. 

 

Una volta giunti al piano di sopra Kevin sentì il cuore fermarsi. Edd era sulla soglia di camera sua, la porta aperta e il viso leggermente arrossato. Era tutto così strano, pensò mentre vedeva l’imbarazzo stampato sul viso del proprio “amico”. Come avrebbe dovuto definirlo da quel momento in poi? Cosa sarebbero stati? Ma soprattutto Edd avrebbe voluto che Kevin superasse quella soglia? 

 

“Questa è….la mia stanza.”

 

Sussurrò con imbarazzo il ragazzo, mentre gli occhi cominciarono a vagare per terra, in cerca di un ancora di salvezza, un appiglio solido che non lo facesse vacillare davanti al ragazzo per il quale aveva una cotta da anni. 

Kevin si sentì così agitato e al tempo stesso se ne stava così rigido davanti a lui, non poteva far altro che pensare di dire quella frase, quella che avrebbe spezzato quell’occasione, ma avrebbe al tempo stesso tranquillizzato probabilmente entrambi. Chiuse gli occhi e preso un profondo respiro schiuse le labbra, in procinto di parlare.

 

“Double Dork noi—”

 

“Va bene!”

 

Venne interrotto dalla voce alta di Edd, che lasciò totalmente spiazzato Kevin, così come quello che fece l’istante dopo. Si era avvicinato in fretta a lui, aveva aperto le braccia per stringerlo forte e nascondere la testa contro il suo petto, facendosi piccolo, piccolo. 

 

“Va bene dormire nello stesso letto! Solo… per favore non ridere di me.”

 

La voce era spezzata, tremante, quasi sull’orlo del pianto e Kevin si sentì morire dentro, come avrebbe potuto ridere di lui? Come poteva anche solo pensarlo! 

Si divincolò un  po’ bruscamente da lui, così da portare le proprie mani sul viso del ragazzo davanti a lui e guardarlo dritto negli occhi con sguardo serio. 

 

“Eddward, non riderei mai di te. Hai capito? Come potrei farlo poi? tu sei così stupefacente in tutto. Sarebbe ridicolo che facessi qualcosa del genere.”

 

Disse, mentre un velo di rossore gli andava a tingere le guance, non era proprio da lui essere così carino e premuroso, ed era anche per questo che Edd si ritrovò a sorridere, andando a raccogliere una lacrima incastrata tra le proprie ciglia. 

 

“Ti ringrazio, Kevin. Ma l’unica persona ad essere davvero stupefacente sei tu tra i due.” 

 

Kevin scosse il capo, sorridendo a sua volta e andando a poggiare l’attimo dopo la propria fronte su quella del ragazzo, guardandolo dritto negli occhi, per quanto da quella posizione fosse possibile. 

 

“Mi piaci davvero tanto Double D.”

 

Confessò serio, sentendo il proprio cuore battere all’impazzata, proprio come quello di Edd, che a quella confessione sentì le farfalle nello stomaco esplodere in mille scintille. 

 

“A-Anche tu, mi piaci davvero tanto, Kevin.”

 

Gli disse con voce tremante e imbarazzata, portando istintivamente le mani a stringere la maglietta del ragazzo davanti a sé all’altezza del petto. 

 

Non ci volle molto perché quella vicinanza venisse azzerata. Kevin scivolò con il viso verso il basso, poggiando istintivamente e con desiderio le proprie labbra su quelle di Edd. Fu un bacio fin da subito passionale, caldo, terribilmente umido. Le loro labbra si scontrarono proprio come le lingue, andando entrambi a piegare il capo di lato e affondando l’uno nella bocca dell’altro. 

Le mani invece andarono frenetiche a stringersi ai loro vestiti, alla pelle sensibile. Quelle di Kevin salirono fino a stringere il beanie tra le mani, sfilandolo via con irruente bisogno di stringere quei capelli. Fu un gesto così inaspettato per Edd, che fremette contro la bocca dell’altro, dove le loro lingue si intrecciavano in un’unione per niente casta e pura. Fu così entusiasta Kevin di quella reazione che cominciò a muovere le proprie dita tra i ciuffi lisci di Edd, scaturendo nell’altro delle reazioni così forti da farlo gemere e spingere contro il corpo del compagno in modo incontrollabile. 

Era meraviglioso e stupefacente come Double D, si sciogliesse sotto il suo tocco, come rispondesse in modo eccitante a quelle carezze e a quel bacio, prendendo più volte il sopravvento su Kevin, che non riuscì a frenare l’impulso di afferrarlo da sotto le natiche e portarselo in braccio. 

Non fu difficile per lui, un giocatore di football, sollevare un marmocchio che pesava appena quarantasette chili, senza contare che con tutta l’adrenalina che aveva in corpo non sarebbe stato un piccolo sforzo fisico a fermarlo, anzi.

Lo spostò fino a sopra il letto, dove lo adagiò salendo a sua volta su esso. Le mani di Edd si aggrapparono con più energia alla schiena di Kevin, quando sentì l’altro ragazzo scivolare verso il basso nel tentativo di salire anche lui sul letto. Non fu semplice per i due trovare una posizione, soprattutto a causa della foga che li stava travolgendo. Quasi si staccarono per prendere fiato, rendendosi conto del garbuglio di coperte che avevano creato disfacendo più di metà letto solo per salirvi del tutto sopra. 

Fu inevitabile, entrambi scoppiarono a ridere divertiti, sentendosi terribilmente stupidi e al tempo stesso a loro agio. 

 

Kevin si soffermò a guardare quella risata di Edd, così bella, così spontanea e serena, la stessa che aveva visto più volte da quando lo conosceva. Ma ogni volta quella lo sorprendeva come se fosse la prima. Quel piccolo spazio tra i denti, quegli occhi brillanti e azzurri che sorridevano con le sue labbra. Kevin lo amava, sì, forse era proprio quello il sentimento che provava per lui. Ed anche Double D provava lo stesso suo sentimento, ogni volta che Kevin si soffermava a guardarlo in quel modo, ogni volta che cercava di farlo ridere facendo l’idiota. 

 

Le risate si tramutarono in sorrisi caldi, lasciando spazio a un lungo silenzio, dove entrambi si presero del tempo per contemplare l’uno gli occhi dell’altro. 

Ed entrambi compresero in quel momento che non avrebbero voluto essere da nessun’altra, se non lì: nella loro piccola ma grande bolla di felicità.

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Ed, Edd & Eddy / Vai alla pagina dell'autore: Anemone Grace