Serie TV > Grey's Anatomy
Segui la storia  |       
Autore: Lila_88    05/02/2016    1 recensioni
Christina lascia Seattle per dare un taglio al passato e ricominciare da capo. Ma, certe volte, il passato non da pace e ti gioca degli strani scherzi. Ed è così che nella vita di Christina si riaffaccia una vecchia conoscenza, mai dimenticata. (inizio nona stagione)
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cristina Yang, Izzie Stevens, Owen Hunt, Preston Burke
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nona stagione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 7



Due giorni dopo, Christina si trovava nello spogliatoio, cambiata di tutto punto e pronta ad andare all’aeroporto. Ecco, forse, il termine ‘pronta’ non era proprio adatto. L’unica cosa che per cui si sentiva pronta in quel momento era scattare per ogni sciocchezza. Il suo nervosismo negli ultimi giorni era stato un crescendo. Era Mark, non poteva mancare. Non che fossero mai stati legati o altro, ma sentiva che avrebbe dovuto esserci. Mark era il migliore amico di Derek, per cui lui sarebbe stato a pezzi e lei voleva esserci, quantomeno per essere di sostegno a Meredith. Poi c’era Owen. Ormai erano lontani da un po’. Magari rivederlo le avrebbe aperto gli occhi sulla questione del suo matrimonio. Non potevano portare avanti un matrimonio a distanza a lungo. Sull’onda di quei pensieri, il giorno prima aveva prenotato il volo. Ora, che mancavano un paio d’ore al decollo, le sue certezze erano svanite e non era sicura di poter salire nuovamente su un aereo. Cercando di pensare solo a tutte le buone ragioni per andare, uscì finalmente dallo spogliatoio. La prima persona che si trovò davanti fu Izzie, che notò subito il borsone nelle sue mani.

“Ciao! Vai da qualche parte?”
“Si, devo tornare a Seattle, per qualche giorno. Ho una faccenda in sospeso, ecco.”
“Ah, capisco.”

Izzie continuava a squadrarla, mettendola a disagio. Era evidente che voleva chiederle qualcosa. E, in effetti, Izzie, voleva chiederle dell’incidente aereo. Non aveva ancora avuto modo di parlarle a modo. Passato l’imbarazzo per la sua storia con Burke, Izzie avrebbe voluto riallacciare i rapporti con Christina. Tuttavia, il malumore di quest’ultima l’aveva tenuta a debita distanza.

“Ti serve qualcosa?”
“Oh, no! Allora, beh, fai buon viaggio.”
“Si, certo.”

Il movimento concitato delle infermiere e degli specializzandi attirò l’attenzione di entrambe. Izzie bloccò un giovane dottore che si stava dirigendo insieme agli altri verso il pronto soccorso.

“Che sta succedendo?”
“Un incidente d’auto da paura! Un sacco di feriti in arrivo!”

Christina decise che anche fare il suo mestiere era una buona ragione per rimanere. Tornò velocemente allo spogliatoio, buttò il borsone in un angolo e, uscendo di nuovo, si legò i capelli. Izzie la guardò, sorpresa.

“Che stai facendo?”
“Il mio lavoro. Ci sarà bisogno di tutto l’aiuto possibile.”
“Ma tu hai un aereo da prendere!”
“Qui potrò essere più utile. Devo solo... Tu vai, ti raggiungo fra un attimo”

Izzie si allontanò, un po’ confusa. Christina prese il telefono dalla tasca e compose il numero di Meredith. Non ricevette risposta, allora lasciò un messaggio in segreteria.

“Non verrò. Non posso. Io... So che ho detto che avrei fatto il possibile per esserci, ma non ce la faccio. E’ troppo presto. Dì a Owen che mi dispiace e...”

Christina chiuse la telefonata. Si sentiva sollevata, e stava male per questo. Era più forte di lei. Non sarebbe mai riuscita a salire su un altro aereo tanto presto. E non poteva veder morire anche Mark, dopo Lexie. Presa dal suo turbamento, non si era neanche accorta di Burke che la stava osservando da qualche secondo. Si accorse della sua presenza solo quando lui le posò una mano sulla spalla.

“Christina, stai bene?”

Lei sobbalzò a quel gesto, annuendo velocemente.

“Benissimo. Stavo andando in pronto soccorso.”
“Credevo che ti fossi presa un paio di giorni di ferie.”
“Si, ma... Alla fine ho deciso di rimanere.”

Senza aggiungere altro, si allontanò. Burke la osservò. Izzie aveva ragione. Christina nascondeva qualcosa che la faceva stare male.


Qualche ora dopo, Christina e Izzie avevano terminato di operare un ragazzino, vittima dell’incidente. Izzie continuava ad osservare di sottecchi l’amica, pensando che quello potesse essere un buon momento, per parlarle.

“Christina?”
“Si?”
“Posso farti una domanda?”
“Certo.”

Christina era stanca. Quello che avrebbe voluto fare era tornare a casa e buttarsi sul letto, per non alzarsi più fino alla mattina dopo. Si sentiva in colpa per non essere partita. No, non era vero. Si sentiva in colpa per essersi sentita bene all’idea di non partire più. Diede un’occhiata veloce all’orologio e si rese conto che, a quell’ora, dovevano aver già staccato la spina a Mark.

“Io... Ho sentito delle voci per l’ospedale e...”
“Voci? Che genere di voci?”
“Le infermiere, l’altro giorno, hanno parlato di un incidente aereo... E’ vero?”

Christina rimase per qualche secondo come gelata sul posto. Aveva cercato in tutti i modi di evitare che qualcuno venisse a conoscenza della cosa. Evidentemente aveva sottovalutato il potere dei pettegolezzi delle infermiere. Sebbene non avesse voglia di parlarne, sapeva che prima o poi quel momento sarebbe arrivato.

“Si, è vero.”
“Quando è successo?”
“Qualche mese fa. Eravamo in volo per andare a Boise per un intervento complesso quando l’aereo è precipitato in mezzo ai boschi. Tutto qui.”
“Tutto qui? Christina, dici sul serio? Un incidente aereo è una cosa enorme. Non puoi chiudere la questione con due frasi stentate e un ‘tutto qui’!”

Christina perse la pazienza. Era stata una giornata pesante per lei. Non aveva bisogno di concluderla con un resoconto di quell’incubo.

“Che cosa dovrei dire, scusa? Pensi che sia facile per me parlarne? Cosa ne vuoi sapere tu? E’ stato terribile, delle persone sono morte e altre ne sono uscite gravemente ferite! Punto. Non posso parlarne ancora, ho lasciato Seattle per lasciarmi tutto alle spalle, quindi, fammi un favore, non tornare più sull’argomento!”

Izzie era sconvolta. Non si era aspettata che Christina si mettesse ad urlare nel mezzo del corridoio, per poi andarsene via. Christina aveva parlato al plurale, quel particolare non le era sfuggito. Chi c’era con lei? Aveva detto che alcune persone erano morte. Il suo pensiero andò istintivamente ad Alex. Non si erano di certo lasciati nel migliore dei modi, ma non poteva neanche pensare che anche lui fosse sull’aereo e che, magari, non ce l’avesse fatta. Doveva trovare qualcuno con cui parlarne. Aveva bisogno di sapere che cosa era successo davvero.


Ciao! Eccomi di nuovo qua! Fatemi sapere che ne pensate! Nel prossimo capitolo ci sarà un arrivo da Seattle!

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Grey's Anatomy / Vai alla pagina dell'autore: Lila_88