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Autore: Sayan89    06/02/2016    0 recensioni
Revisione di questa FanFiction scritta circa due anni fa. La pubblicazione o meglio la ripubblicazione dei capitoli, avverrà ogni domenica, o anche prima se possibile. In questa revisione ho cercato di migliorare il testo scritto e ho aggiunto delle immagini. Buona Lettura!
Intro: E se nel mondo mirai ovvero quello del futuro, i cyborg non fossero stati così crudeli come invece noi siamo abituati a ricordarli e a vederli? Se il coraggio di un piccolo uomo avesse fatto la differenza?
Genere: Erotico, Guerra, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: 17, 18, Crilin, Mirai!C-17, Mirai!C-18, Mirai!Vegeta, Vegeta | Coppie: 18/Crilin
Note: Lemon, OOC, What if? | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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INCONTRO ALLA RADURA

Linea Note dell'autore

 

Stava volando ormai da quasi 2 ore...

Il terrestre dall'alto osservava le città sfilare sotto di lui. Quasi tutte distrutte dalla furia dei due androidi.

Cominciava a sentirsi stanco non fisicamente, ma mentalmente.

Decise di avvicinarsi alla periferia della città dell'ovest, quella che fino a quel momento era stata la città meno colpita dai due.

Ma ciò non voleva dire che in parte non fosse stata attaccata.Osservò con disperazione un gruppo di cadaveri che si stagliava a pochi metri da lui...

Scese proprio di fronte a loro.

Calde lacrime gli solcarono il viso, e mentalmente recitò una preghiera per quelle povere anime cadute...

Il puzzo dolciastro di morte ormai era una costante, e quasi non ci faceva più caso. Decise comunque di allontanarsi da quel luogo e si diresse su un'altura che dava una completa visuale della città.

Osservò con un sorriso la Capsule Corporation che si stagliava molto lontano dalla sua posizione, ma tuttavia  ben visibile date le sue dimensioni.

Ripensò a tutte le avventure che aveva condiviso con Bulma...

Dai vari Tornei Tenkaichi,  al viaggio su Namecc, alla sua resurrezione sulla terra, e infine al terribile scontro che aveva visto prevalere Goku su Freezer e suo padre Re Cold.

Una grande rabbia prese corpo in lui

<<  Perché?

Perché sei morto Goku?  >>.

Si accasciò per terra e cominciò a piangere...

Piangeva per il suo migliore amico...

Piangeva per tutti i disastri che fino a quel momento avevano causato i due Cyborg...

Ma soprattutto piangeva perché non riusciva a smettere di pensare a LEI...

A C18.

<<  Devo trovare un modo! Forse lei è più malleabile del fratello! Non ci riesco...non riesco ad odiarla!

Quello che ha avuto nei miei confronti è stata pietà!

Ne sono sicuro!

Se fosse veramente una macchina non avrebbe esitato a uccidermi...o forse voleva solo prendersi gioco di me?

Non ci capisco più niente!

Devo seguire la ragione...o il cuore?  >>

Dopo queste riflessioni il piccolo guerriero si sdraiò completamente al suolo nella speranza di calmare un po i battiti del suo cuore impazzito.

Si accorse di qualcosa di morbido sotto la sua schiena che non era il prato. Temendo che sotto di lui ci fosse uno scoiattolo si alzò di scatto, ma quando vide cosa c'era, non pote che sorridere amaramente...

Un pacchetto di sigarette stropicciato. Lo raccolse e vide che all'interno c'erano ancora molte sigarette.

Non aveva mai fumato nella sua vita, si accinse quindi a provare quella nuova esperienza.

<<  Non so neanche se domani sarò vivo...tanto vale provare  >>

Accese la sigaretta con una piccolissima sfera d'energia. Quando fece la sua prima boccata a momenti si strozzò. Cominciò a tossire violentemente, e di scattò buttò sigaretta e pacchetto lontano da lui.

Quando dopo buoni 5 minuti i colpi di tosse finirono, si diede mentalmente dello stupido.

Tornò con lo sguardo a fissare le nuvole, e con sorpresa si accorse che la testa cominciava a girargli.

  Quella sensazione però...era piacevole e decise di abbandonarsi ad essa.

Osservò attentamente le stelle che si delineavano sopra di lui nella volta celeste. Una in particolare catturò la sua attenzione, sembrava che si muovesse.

<<  Pfui...ora vedo pure le stelle muoversi...dannate sigarette! >>

 Continuò a guardare quella stella...

Era strana però...

Sembrava che ora si fosse fermata proprio sopra di lui.

Crili si strofinò gli occhi, e con stupore vide quella stella farsi sempre più vicina...

 <<  Ma cosa diav....QUELLA NON E' UNA STELLA!!!  >>

Uno schianto improvviso lo fece ruzzolare all'indietro, tanta era la violenza con cui quel qualcosa era atterrato. Crili aveva un vago presentimento di cosa si trattasse e quando fece capolino, si accorse di avere ragione.

Davanti a lui si stagliava la figura di C18 che lo guardava con espressione gelida.

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Il terrestre non poteva credere ai suoi occhi, ma ben presto la sorpresa si trasformò in una sottile paura.

Si alzò da terra e per precauzione si mise in posa di combattimento. Con stupore sempre crescente, vide che la Cyborg si stava avvicinando...

D'istinto arretrò di un passo...

Cosa era venuta a fare la cyborg da lui?

Cosa voleva?

Per il momento non sembrava avere intenzioni ostili verso di lui, e con l'occasione il terrestre non pote fare a meno di osservarla minuziosamente.

Era un Cyborg...ma diavolo se era bella!

All'improvviso le parole di lei lo strapparono da quell'osservazione.

<<  Puoi anche abbassare la guardia. Non ho intenzione di ucciderti...

Non ancora almeno!  >>

<<  Perché sei qui?  >>-chiese il terrestre parzialmente rilassato.

<< E dove dovrei essere? Per caso ti dà fastidio la mia presenza? >>

<<  No-è-è solo che-che sai...di solito passi il tempo ad uccidere a destra e a sinistra e il fatto che tu ora non lo stia facendo mi ha sorpreso...

Tutto qui  >>

La cyborg non rispose...

Ma continuò a fissarlo in una maniera tale, che il terrestre ricominciò ad aver paura. Decise di smorzare la tensione, ponendo la domanda che lo stava facendo impazzire da tutto il giorno.

<<  C18...posso chiederti una cosa?  >>

<<  Spara  >>

<<  Perché...

Perché oggi mi hai salvato? Sai non per offenderti, ma non mi sembra che tu sia un'essere avvezzo alla pietà  >>

<<  Da cosa lo deduci terrestre?  >>

Crili si chiese se per caso all'androide fosse andato in pappa il cervello. Se era un gioco decise di starci,e quindi rispose senza mezzi termini.

<<  Da cosa lo deduco?

Dunque vediamo...

Forse dal fatto che uccidi chiunque si trovi sul tuo cammino?

 O forse è che  non hai il minimo rispetto per la vita umana?

  Sai credo proprio che tu mi stia prendendo in giro...

Finiamola con questa farsa da imbecilli,perciò se sei venuta a finire quello che hai iniziato...

Fai pure!  >>

Ora sul volto della Cyborg si poteva leggere lo stupore, misto a sorpresa.

Quel guerriero aveva qualcosa in particolare che l'attirava, ed era per questo che dopo aver lasciato il fratello a riposare nel laboratorio, si era diretta subito verso il terrestre seguendo la sua aura, con l'intenzione di osservarlo meglio, e capire il perché di quell'attrazione.

Lo aveva seguito da quando aveva lasciato quella specie di palazzo tra le nuvole, fino a che stanca di aspettare si era decisa ad incontrarlo.

Il terrestre cominciò a temere che quel silenzio si protraesse all'infinito, fino a quando lei riprese parola con una domanda che lasciò il povero Crili ancora più confuso.

<<  Perché prima piangevi?  >>

<<  C-c-come fai a saperlo?  >>

<<  RISPONDI ALLA DOMANDA!!!  >>

<<  Scusa c18...non volevo farti arrabbiare!

Ma è che la domanda mi ha sorpreso...

Comunque se proprio vuoi saperlo ripensavo a mio fratello...a Goku quando era ancora in vita.

La tristezza mi ha sopraffatto insieme tante cose ed ecco il motivo per cui piangevo. >>

Aveva detto la verità, ma non tutta ovviamente. Le parole successive della cyborg lo fecero allarmare un'altra volta.

<<  Pensi di potermi prendere in giro?

Io so tutto su di te!

Hai appena detto che Goku era tuo fratello. Ma non è così!

Non avete legami di sangue, e dai dati che ho nel cervello sembra che tu non abbia neanche una famiglia.

Mi hai mentito...e io odio le bugie e i bugiardi!  >>

Stranamente quello scatto d'ira fece sorridere il terrestre che si accinse a rispondere a quella sfilza di domande.

<<  Non ti sto prendendo in giro C18.

Non ho ne un padre, ne una madre...i miei amici sono la mia Famiglia.

E Goku era e sarà per sempre il fratello che mi sono scelto!

Se solo abbasseresti quella corazza fatta di acciaio, capiresti quello che voglio dire.  >>

La cyborg anche se non lo diede a vedere fù turbata da quelle parole.

<<  Che cosa intendi con abbasare la corazza?  >>

<<  E' semplice...capiresti meglio quello che dico, se la smettessi di fingere che non sei umana!  >>

La Cyborg cominciava a spazientirsi.

Lui era solo un terrestre!

Come si permetteva di dare giudizi su di lei?

<<  Ascoltami bene piccoletto! IO NON SONO UN'UMANA! SONO UN CYBORG! METTITELO BENE IN TESTA!  >>

<<  AH SI? E ALLORA PERCHE' ANCORA NON MI HAI RISPOSTO?  >>

<<  SU COSA?  >>

<<  SUL FATTO CHE OGGI MI HAI SALVATO LA VITA!  >>

<<  NON LO SO' NEANCHE IO SEI CONTENTO?  >>

Dopo quello scambio di battute terrestre e androide si fissarono a lungo negli occhi.

Crili adesso intravedeva una speranza. Il dubbio corrodeva la mente della Cyborg, ed era per questo che lui doveva approfittare. Senza pensarci due volte gli fece una domanda a bruciapelo.

<<  Non voglio confonderti le idee C18...ma io credo, no anzi ne sono sicuro che in fondo al tuo essere ci può essere qualcosa di buono.

Fino a ieri non lo avrei mai creduto possibile,ma quando oggi mi hai salvato il mio cuore è esploso di gioia!

E ha dimostrazione che non ti sto prendendo in giro voglio farti un'ultima domanda.Posso?  >>

Con riluttanza la Cyborg fece un cenno lieve con la testa.

Il cuore di Crili batteva all'impazzata. Forse c'era davvero una speranza per il loro futuro!

Prese un bel respiro e chiese.

<<  Quando vi ha riattivati quel pazzo di Gelo...provavate odio per lui?  >>

<<  Ovvio altrimenti perché l'avremmo ucciso?  >>

<<  Ok e un'altra cosa...quali altri ordini  vi ha dato, oltre quello di  eliminare Goku?  >>

La cyborg lo guardò con fastidio.

Possibile che fosse così scemo?

Decise comunque di rispondergli.

<<  Ci ha ordinato di uccidere tutti gli esseri umani  >>

<<  Ok scusa se te lo dico, ma allora tu e tuo fratello siete proprio  degli imbecilli!  >>

La Cyborg non poteva sopportare oltre e con uno scatto improvviso afferrò la gola del piccolo guerriero.

Crili però nonostante la presa della Cyborg fosse fortissima non aveva paura, aveva calcolato quella possibilità.

Il tono di lei si fece durissimo e con voce carica di rabbia esplose.

<<  ALLORA SAPIENTONE SENTIAMO!

PERCHÉ' IO E MIO FRATELLO SAREMMO DEGLI IMBECILLI?

HAI UN MINUTO PRIMA CHE TI STACCHI LE BRACCIA PERCIÒ' PARLA!  >>

<<  PERCHE' SOLO UN'IMBECILLE ESEGUIREBBE GLI ORDINI DI COLUI CHE PER TUTTA LA SUA VITA E' STATO IL SUO CARNEFICE!  >>

Quelle parole colpirono la Cyborg come nessuno aveva mai fatto...

Lasciò immediatamente la presa sul collo di lui che cadde per terra alla ricerca di aria preziosa.

C18 non si era mai sentita così disorientata...

Aveva giurato vendetta verso colui che l'aveva trasformata da essere umano quale era stata un tempo, a un Cyborg privo di sentimenti.

Mille volte aveva immaginato come sarebbe stato il giorno della vendetta.

Ma poi si rese conto che forse quel piccoletto aveva ragione.

A lei piaceva uccidere...

Ma non era la stessa cosa che gli aveva ordinato di fare il Dottor Gelo prima di morire?

E cioè uccidere tutti gli esseri umani?

Con sommo orrore pensò che forse dall'aldilà, quel pazzo si godeva la scena, e rideva come un matto.

Lui era morto, ma ciò non toglieva il fatto che lei e suo fratello stavano eseguendo lo stesso i suoi ordini.

Quel pensiero la disgustò nel profondo del proprio essere! Si sarebbe strappata il cuore con le sue stesse mani onde evitare di eseguire gli ordini di quel folle.

Doveva riflettere ma prima di spiccare il volo uno strano sorriso comparve sulle labbra di lei.

Crili che non l'aveva mai vista ridere, rimase estasiato da quella vista.

Era bellissima...

Fu strappato da quei dolci pensieri dalla voce di lei.

<<  Terrestre ascoltami...

Ti ringrazio mi sei stato molto utile, forse è per questo che oggi non ti ho ucciso. Devo riflettere molto su quello che mi hai detto. Io ne parlerò a mio fratello e vedremo come si evolverà la cosa...  >>

L'androide fece per andarsene poi però  si diresse verso il terrestre e gli diede un bacio sulla guancia...

Kiss

Crili era senza parole...

Quella sensazione di freddo sulla sua pelle se la sarebbe ricordata per molto tempo.

Avrebbe voluto replicare con un'altro bacio, ma non ne ebbe il coraggio.

E fu con tristezza, ma anche con speranza che guardò l'androide volare via.

 

Linea Anteprima

Note dell'autore: Ed ecco qui la fine del terzo capitolo! Spero vi sia piaciuto! I commenti sappiate sono ben accetti! Alla prossima!

 

   
 
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