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Autore: Robigna88    07/02/2016    2 recensioni
SEQUEL DI THE FAMILY BUSINESS
Elijah ed Allison stanno insieme da poco quando John Constantine, che di solito preferisce lavorare da solo, chiede aiuto alla cacciatrice. Lei è l'unica di cui, a parte Chas e Zed, si fida a sufficienza. E' una persona che come lui conosce le atrocità di quella vita e che nonostante tutto combatte ancora. Una persona che ha molti amici e molti nemici, che ha stabilito alleanze e ha una grande abilità nel cacciare. I loro cammini si sono incrociati diverse volte per piccoli casi risolti velocemente. Stavolta però si tratterà di lavorare fianco a fianco per lungo tempo, dare vita a nuove collaborazioni e combattere nuovi e oscuri nemici. Questa collaborazione quanto minerà gli equilibri della appena nata relazione tra l'Originale elegante e la bella cacciatrice?
IL CROSSOVER COMPRENDE, OLTRE A CONSTANTINE, ANCHE SPN E TVD.
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Elijah, Klaus, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'The family Business'
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NDA: Capitolo di passaggio... buona lettura :D

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25.

 

 

 

 

 

Desa cosa?”

Dean aiutò John a mettere tutti insieme gli oggetti che Elijah aveva recuperato; un pezzo di stoffa, un laccetto di cuoio con un ciondolo e una fotografia. Poche donne per un uomo che viveva da più di mille anni.

Desamor” ripeté Freya al posto di Constantine. “O meglio conosciuto come incantesimo del cuore spezzato. È un incantesimo tanto potente quanto antico, fa parte della tradizione mistica spagnola; della Brujeria nera. Le streghe più antiche usavano questo incantesimo per uccidere i loro mariti traditori o gli uomini che si rifiutavano di amarle. Si nutre delle paure della persona su cui viene lanciato; nel caso di Allison che ha paura di perdere Elijah, l’uomo che ama, ciò che l’incantesimo provoca sono flash di lui con tutte le altre donne che ha amato. Se non fermiamo il progredire di tutte queste visioni finiranno per spezzarle il cuore. Letteralmente” spiegò. “Per fortuna può essere facilmente annullato.”

“E come si annulla?” chiese Elijah, le mani nelle tasche e gli occhi pieni di attesa.

John sospirò. “Quando Allison arriverà qui vi collegherò tramite un incantesimo e una volta che il collegamento sarà attivo, dovrete bruciare tutti questi oggetti e lei dovrà pronunciare una piccola formula.”

“Tutto qui?” chiese Dean.

Constantine annuì accendendosi una sigaretta, continuando a fissare quel mucchietto di cose che avevano sistemato al centro della grande entrata. “Sei sicuro di avermi dato tutto?” chiese all’Originale.

“Sì. Ti sembra strano che siano così pochi oggetti?” Elijah fece un grosso respiro. “Ho più di mille anni, ma l’amore è una cosa rara. Quella collanina apparteneva a Tatia, la prima donna che io abbia mai amato. La stoffa” prese a raccontare. “Era di Celeste. Dopo di lei c’è stata Hayley, rappresentata dalla foto.”

“E dov’è l’oggetto che riguarda Allison?”

“Devo darti anche qualcosa che riguarda lei?”

John scambiò una rapida occhiata con Freya, poi annuì rimboccandosi le maniche della camicia bianca. “Sì. Andrà perduto ma è l’unico modo.”

Elijah rimase immobile per un lungo istante, infine tirò fuori dalla tasca interna della giacca un libricino; la versione tascabile di Alice nel Paese delle Meraviglie. “Me lo ha regalato la seconda volta che ci siamo visti. Non me ne separo quasi mai.”

“Hey!” si sentì parlare e Sam fece il suo ingresso seguendo Allison a breve distanza.

La donna era pallida, sembrava stremata ma era bella… più bella di quanto Elijah ricordasse. L’Originale elegante sentì gli occhi riempirsi di lacrime, pensò che voleva andarle incontro e abbracciarla ma non sapeva se il suo tocco avrebbe finito per peggiorare o meno la situazione.

Quando Allison alzò gli occhi per guardarlo lui capì che se non l’avesse stretta a sé avrebbe fatto più male, ad entrambi. Con pochi passi svelti la raggiunse, grato di vedere che anche lei accelerava il passo per arrivare da lui e la abbracciò stretta affondando il viso tra i suoi capelli profumati.

Come ogni volta che si stringevano, si accorsero, era come se il resto del mondo sparisse. Non c’erano altro che loro due colmi di amore l’uno per l’altra. Di quell’amore che subiva continue minacce ma che non moriva mai.

 

 

 

 

 

****

 

 

 

 

 

Ogni nome impresso sulla pelle di Allison si ripeteva diverse volte in diverse parti del corpo. Sembravano bruciature vive; il nome di Hayley più degli altri due.

“Mi dispiace che tu debba soffrire tutto questo” sussurrò Elijah versandole un bicchiere di acqua.

Allison lo prese con le mani tremanti e bevve un lungo sorso. “Non è colpa tua El” lo rassicurò mettendosi a sedere. “Non sei tu la piccola strega che mi ha lanciato questo incantesimo.”

“Ma sono io quello che non ti ha fatto sentire abbastanza amata” il vampiro scosse il capo piegandosi sulle ginocchia e le prese le mani. “Forse se ti avessi detto più spesso quanto ti amo non avresti avuto tutte queste paure, queste…”

“Mi sei mancato” lo interruppe lei, quelle iridi nocciola andavano su e giù tra i suoi occhi e le sue labbra, la piccola mano affusolata si sollevò fino ad accarezzargli i capelli ed Elijah sorrise rilassato da quel tocco, sentendo un brivido scendere giù lungo tutta la schiena. Quel profumo, l’odore della sua Allison gli fece chiudere gli occhi mentre un senso di pace lo avvolgeva completamente.

“Mi sei mancata anche tu” le disse riaprendoli e sollevandosi poco fino a baciarla. Fino a baciare quelle labbra morbide che sapevano di felicità.

“È vero che ho parlato di un incantesimo per collegarvi” disse John entrando nella stanza ed interrompendo il momento. “Ma non parlavo di questo tipo di collegamento.”

Allison abbozzò un sorriso staccandosi dalla bocca del suo bell’Originale e aggrappandosi a lui si rimise in piedi sorridendo a Freya e ai Winchester. “John, potresti per favore ricordarmi perché siamo amici?” scherzò.

“Ah!” esclamò lui. “La mia amicizia è un privilegio che non concedo a molti, dovresti esserne grata.”

Lei aprì la bocca per dire qualcosa ma la richiuse e abbassò lo sguardo gemendo di dolore mentre sul suo braccio il nome di Celeste si arrossava quasi stesse per prendere fuoco.

“Basta parlare” disse Elijah con la voce tremante. “Annulla questo dannato incantesimo, per favore.”

John annuì, poi si mise dietro un tavolo e lo svuotò con un colpo di mano gettando tutto in terra. “Ho bisogno che tu la tenga stretta” disse ad Elijah, ma lui lo stava già facendo, con lo sguardo perso dentro quello di Allison.

Phasmatos Inta Grum Vin Callus Amalon Callagius Accodum. Cosom Naben Dox Callagius Amalon Gaeda Callagius. Ceremum Descendium Vinum. Phasmatos Inta Grum Callus. Cosom Naben Dox.”

Freya e John parlarono all’unisono, gli occhi chiusi e le mani strette. Poi si fermarono e gli sguardi di tutti si poggiarono su Elijah ed Allison. Dal corpo della bella cacciatrice si irradiava una luce bianca e purissima che avvolgeva completamente il corpo dell’Originale.

“Cos’è quella luce?” chiese Sam in un sussurro, affascinato da ciò che stava guardando.

“È l’anima di Allison” rispose John.

 

 

 

 

 

****

 

 

 

 

 

Due ore dopo l’incantesimo era finito e finalmente Allison era libera da quel terribile dolore e da quelle dolorosissime immagini che le avevano affollato la mente per tanto tempo.

Era grata che fosse passato ma il problema era che, una volta annullato l’effetto dell’incantesimo, la sua permanenza a New Orleans non aveva senso. Non voleva lasciare Eijah, non di nuovo… ma sapeva di doverlo fare.

La sua visita aveva anche svelato il tremendo avvenimento accaduto dopo la sua partenza; Camille era morta. Per fortuna, le aveva detto Freya prima che lei decidesse di andare a farsi una doccia prima di ripartire beveva ogni giorno la tisana che tu le hai consigliato quindi aveva sangue di vampiro in circolo quando è successo, ecco perché è ancora viva anche se… diversa.

Allison si era lasciata andare ad un pianto sommesso, ma aveva ripreso il controllo come era abituata a fare da sempre.

Chiuse gli occhi mentre l’acqua calda le scendeva giù per la schiena accarezzandole la pelle che fino a poco prima era ferita. Quando uscì dalla doccia, dieci minuti dopo, Elijah era lì ad aspettarla.

Le si avvicinò e con delicatezza le mise le mani sui fianchi,  poggiò quelle labbra soffici sul suo collo.

“Non dovresti essere qui” gli disse piano, posandogli le mani sul petto.

“Posso andarmene se preferisci” Elijah sorrise accarezzandole il viso.

La cacciatrice rise, poi lo baciò, schiudendo le labbra quando lui premette con decisione la bocca contro la sua. “Starti lontana è l’ultima cosa che vorrei” gli disse quando si allontanarono l’uno dall’altra.

“Lo so.” Elijah le baciò una mano. “So che non puoi restare, ma voglio che tu sappia che io ti amo e ti aspetto.”

Lei si mordicchiò l’interno della guancia, poi sorrise prima di baciarlo di nuovo.

   
 
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