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Autore: ScoSt1124    07/02/2016    0 recensioni
- Ciao, io mi chiamo Stiles - disse sorridendo
- Ciao, io sono Scott - rispose l'altro
Storia sull'amicizia di Stiles e Scott sin dal primo giorno in cui si sono incontrati.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Claudia Stilinski, Melissa McCall, Sceriffo Stilinski, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Conoscersi

"L’amicizia ha due ingredienti principali:
il primo è la scoperta di ciò che ci rende simili. 
E il secondo è il rispetto di ciò che ci fa diversi."




 
 
 
Uscirono da scuola felici, si salutarono e andarono dalle rispettive madri. 
Stiles iniziò a chiamare Claudia.

- Mamma, mamma - 
- Ciao piccolo! Allora, come è andata la giornata? - 
- Benissimo! - 
- Ti piace la scuola? - 
- Si, un po' noiosa, sapevo già tutto... Abbiamo fatto le lettere, però ho aiutato comunque Scott visto che io le sapevo già fare! - 
- Bravo! Vedrai che più avanti inizierete a fare cose che interesseranno anche a te! Ricorda: dai tempo al tempo - gli sorrise Claudia per poi riprendere - Hai visto che non avevi nulla di cui preoccuparti? Hai fatto subito amicizia! - 
- Si, Scott è gentile ed è stato felice quando l'ho aiutato! Credo proprio che vorrà essere mio amico, se glielo chiedo... - 
- Ma certo! Anche se di solito sono cose spontanee, ma se vuoi chiederglielo, fallo tranquillamente! - 
- Quindi se quello che dici è vero, tu hai fatto amicizia con sua mamma? - 
- Tesoro, questa perspicacia mi sa che l'hai presa da tuo padre! A proposito ti va di andare in centrale e pranzare insieme a lui? - 
Stiles annuì felice. Nonostante si stava chiedendo cosa volesse dire quella parola. 
- Cosa vuol dire? - 
- Cosa tesoro? - 
- Persi... Per... Perspi... - non riusciva nemmeno a ripeterlo e questo lo infastidiva molto, così sbuffò. 
- Perspicacia, è quando capisci le cose velocemente... E tesoro, non si sbuffa - cercò di spiegare il più semplicemente possibile sua madre
- ah, capito - disse il piccolo pensieroso.

Nel frattempo erano arrivati alla centrale e Stiles era corso dentro a salutare il padre; ormai tutti conoscevano il piccolo terremoto che era il figlio dello sceriffo. 
- Ciao figliolo! - 
Salutò lo sceriffo, il quale scambiò un sorriso con Claudia prima di darle un bacio. 
- Bleh! - intervenne Stiles - io da grande non lo farò mai - 
I due genitori si misero a ridere,  per poi sedersi ed iniziare a mangiare. Stiles iniziò a parlare a macchinetta, raccontando al padre la sua giornata e del suo nuovo amico. 
Quando finirono salutarono il padre e andarono a casa. Passò tutto il pomeriggio a leggere fumetti (era l'unico modo per farlo stare fermo, in modo tale che Claudia potesse sistemare la casa) e lo stesso fece dopo cena, finché non preparò la cartella con la madre e andò a letto. Sua madre gli rimboccò le coperte e gli diede la buonanotte, lo stesso fece lo sceriffo che lo stava guardando dalla porta. 

L'indomani mattina arrivato a scuola trovò Scott che lo stava aspettando davanti alla porta della classe. Stiles sorrise e si scambiarono i saluti. 
Entrarono in classe, Stiles scrisse un biglietto e lo passò a Scott, non curante del fatto che il suo amico ancora non sapeva leggere. Vide lo sguardo perplesso e rattristato del bambino che non riusciva a capire cosa ci fosse scritto. Stiles non l'aveva fatto apposta... Non ci aveva nemmeno pensato. Così non ci pensò due volte, riprese il biglietto e sorrise. 
- Vuoi essere mio amico? - 
Scott annuì e sorrise. 

Così Stiles iniziò a pensare a qualsiasi cosa potesse chiedere al suo nuovo amico, penso talmente tanto che non si accorse nemmeno che la maestra aveva iniziato a parlare. 
Era impaziente di parlare con Scott, tanto che stava aspettando la fine dell'ora da quando era iniziata. Non riusciva a stare in silenzio per molto, specialmente quando qualcosa lo incuriosiva.

- Ehi Scott, qual è il tuo colore preferito? - 
- Il blu, il tuo? - 
- Il verde! Hai fratelli o sorelle? - 
- No - 
- Nemmeno io, Sport? - 
- No, però mi piace andare sullo skateboard -
- Anche a me! - aveva detto felice Stiles.
Scott era stato sopraffatto da tutte le domande di Stiles, a volte non riusciva nemmeno a seguirlo. Così decise di chiedergli anche lui qualcosa.
- Animali? - chiese Scott 
- No, tu? - 
- Ho un cane, si chiama Roxy -
- Mi piacciono i cani, ma mio padre è allergico... - 
A Scott venne in mente una cosa 
- Magari un giorno puoi venire da me, potremmo giocare assieme e potrei farti conoscere Roxy! Se ti va - 
- Si! Certo! - rispose felice.

Ripresero a seguire la lezioni prima che la maestra li riprendesse. 
All'uscita da scuola informarono le loro madri sui loro piani. Nel pomeriggio Stiles sarebbe andato a casa di Scott.
Quando arrivarono, Scott aprì la porta di corsa e fece entrare gli ospiti. Melissa li fece accomodare e Stiles e Scott corsero su di sopra insieme a Roxy.

- Ti offro un caffè? - chiese Melissa 
- Volentieri, Grazie - 
Mentre bevevano osservavano i due bambini giocare 
- Stiles ha sempre voluto un cane,  ma mio marito è allergico - 
- Per me non è un problema, può venire qua quando vuole - 
- Grazie, sei davvero gentile, da quanto tempo ce l'avete?  - 
- Un anno... Il padre di Scott non c'è quasi mai, così ho pensato che la compagnia di un cane potesse aiutarlo, anche se mia madre non è per nulla contenta. Quando lavoro lo porto da lei se mio marito non c'è, e Scott fa di tutto per portare anche il cane. - 
- Non le piacciono vero? Che lavoro fai? - 
-No, se lo vede anche solo avvicinarsi si mette ad urlare - risero entrambe e Melissa riprese - lavoro in ospedale, come infermiera, e tu? Sto parlando sempre io, perdonami - 
- Figurati, non ti preoccupare, Stiles non fa altro che parlare o correre per la casa... Io non lavoro, o meglio facevo la maestra all'asilo ma sono dovuta restare a casa per seguire Stiles, è iperattivo e nessuna tata riusciva a stargli dietro, così ho deciso di stare a casa almeno finché non cresce un po' - 
- Non deve essere facile fare tutte e due le cose e soprattutto seguirlo - 
- Pian piano ci fai l'abitudine e trovi qualcosa da fargli fare almeno per riuscire a cucinare. Gli ho insegnato a leggere e a scrivere così poteva esercitarsi mentre io sistemavo. Ora non fa altro che leggere fumetti dei supereroi. Sono contenta che abbia fatto amicizia con Scott, prima aveva il terrore che nessuno voleva essergli amico perché parlava troppo o perché non stava fermo un attimo - 
- Immagino, sai Scott era molto timido all'asilo è anche per questo che gli ho preso un cane, non giocava mai con nessuno. Così quando mi ha chiesto se potevate venire, ho accettato subito. Sai credo che si stiano facendo bene a vicenda. - 
Si sorrisero e guardarono i bambini giocare. 




Note: il nome del cane di Scott è lo stesso della serie, che viene citato nella 5x06 


 
   
 
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