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Dopo il famoso corso di allenamento e dopo le grandi gare nazionali, avvenute una settimana prima, la Nekoma era tornata a frequentare la scuola e le attività del club.
Erano cresciuti molto in quell’arco di tempo ed avevano anche conosciuto nuovi amici e rivali, che avevano fatto nascere in loro la volontà di potenziarsi sempre di più, ma per alcuni, si era rivelata una vera e propria tortura, non solo fisicamente, ma pure psicologicamente.
Quel qualcuno era Kenma.
Da quando era tornato ai soliti giorni di scuola e pallavolo, si sentiva strano, come se dentro di sé si fosse accesso qualcosa.
Non sapeva cosa fosse, ma ogni qual volta vedeva o sentiva la voce di Kuroo, provava questa sensazione che lo faceva sentire bene, ma allo stesso tempo triste.
Succedeva solo con Kuroo e questo non riusciva a spiegarselo.
“Hey Kenma! Svegliaaa!” chiamò Kuroo risvegliando Kenma dai suoi pensieri.
“Oh Kuroo… cosa fai in classe mia?” domandò sorpreso il setter andando indietro con la sedia per allontanarsi da Kuroo che si trovava davanti al suo banco in piedi, gesto che fece per istinto, involontariamente.
“L’ora dell’intervallo è iniziata da un pezzo, andiamo a mangiare prima che finisca! Presto!” avvertì Kuroo mostrando il proprio bento.
“Ah o-ok” si alzò e insieme a Kuroo andò sopra il tetto a mangiare.
“Wow Kenma, cosa sono questi involtini?” domandò esaltato Kuroo vedendo il bento dell’altro.
“Involtini con formaggio e patate, vuoi assaggiarne uno?”
“E me lo chiedi?” subito Kuroo si fiondò sull’involtino, avvicinandosi pericolosamente al viso di Kenma che sussultò.
“Che buono! Complimenti a tua madre!” continuò il compagno, dimostrando quanto gli fosse piaciuto il boccone.
Non ricevendo risposta, Kuroo lo guardò e lo vide agitato e fermo a guardare chissà che cosa.
“Senti Kenma, cos’hai?” domandò quindi.
“Eh? N-Niente” si ridestò Kenma.
“Ti conosco bene, c’è qualcosa che ti turba, su dimmi cos’è”
“Niente davvero”
“Ahh Kenmaaa…” sospirò Kuroo “Mi ricordi Tsukki, cocciuti entrambi ahah”
Sentendo ciò, Kenma si sentì come colpito da un fulmine e si girò verso di lui, sorpreso più che mai nel vederlo sogghignare al ricordo di Tsukishima della Karasuno.
“Kuroo io-“ non finì la frase che suonò la campanella che proclamava la fine dell’intervallo.
“Oh è suonata! Meglio che vada subito! Adesso ho matematica e se il prof non mi trova in classe mi uccide! Vado e mi raccomando non fare tardi agli allenamenti se no ti darò la caccia!” avvisò Kuroo prima di andarsene e lasciare Kenma a fissare la porta chiudersi.
A quanto pare non aveva sentito Kenma che stava per dirgli qualcosa, forse era meglio così, perché manco lui sapeva esattamente cosa stava per dirgli.
L’unica cosa che capì, fu che alla parola “Tsukki” gli era venuta la nausea.
Angolo autrice!
Rieccomi gente, questa volta con una storia a più capitoli!!
Come vi è sembrato il primo capitolo?
Sarei molto contenta se lasciaste un commento, sia positivo che non!
Grazie a tutti coloro che leggeranno e recensiranno o chi leggerà soltanto!
Spero che vi sia piaciuto! Alla prossima!
By animedoro <3