un raggio di sole filtrava attraverso la pesante tenda bianca ma sporca e si andava a posare
Esattamente sopra al mio libro di storia.
Abbassai lo sguardo sulla pagina illuminata mentre con due dita sistemavo la piccola montatura nera sul mio viso.
L insegnante che parlava di storia era quasi dimenticata e la sua voc era sempre piu un sussurro che alla fine non senti piu.
erano spariti e adesso,al suo posto, dei pesanti muri di legno scuro, un profumo di salsedine e una brezza leggera che spettinava i ciuffi biondi scampati alla coda.
Capi subito dove mi trovavo, sorrisi mentre mi alzavo da quella scrivania ricoperta di carte nautiche e a lunghi passi raggiunsi la porta che dava sul grosso ponte della nave.
Come l apri il vento mi fece appena tremare per il cambio improvviso di temperatura e cosi mentre mi stringevo nel maglione che stavo indossando lo vidi al timone della sua nave, scrutava il cielo davanti a noi con il suo cannocchiale tascabile e sembrava non essersi accorto di me.
Mi apri in un leggero ma dolcissimo sorriso mentre a passi lenti e silenziosi mi avviai nella sua direzione.
Ad uno ad uni sali i grossi e cigolanti gradini che mi dividevano dall 'uomo.
Pensavo che ad ogni cigolio si sarebbe voltato e allora la mia sorpresa sarebbe sfumata come la schiuma delle onde che si infrangevano sulla sagoma della nave.
mi arrampicai fino all'ultimo gradino e sorrisi ancora fiera di non essermi fatta sentire.
Un passo avanti all altro e poi svelta in punta di piedi per arrivare a quel suo viso ancora troppo in alto e grande per me.
Tappai i suoi occhi trattenendo appena una risatina piena di gioia nel rivederlo.
Senti le sue mani posarsi sulle mie e la sua Risata mischiarsi alla mia poi pronunciare il mio nome << hai indovinato >> slacciai la presa intorno all suo collo e tornai con i piedi per terra, mi fece cenno di andare vicino a lui, mi prese per le spalle e mi mise nell esatta posizione prima di lasciare ricadere tra le mie mani il piccolo cannocchiale che stava usando poco fa.
Lo guardai senza capire che fare ma con molta
Tranquillità mi sorrise e sfiorando le mie mani lo apri e me lo porse ancora una volta.
Non mi accorsi di arrossire in quel breve secondo le nostre mani si erano sfiorate.
<< grazie >> dissi con voce tremante mentre lui continuava a sorridermi invitandomi a guardare nel cannocchiale.
Cosi feci, appoggiai l occhio e vidi l oceano sconfinato che incontrava il sole quasi in fase di tramonto.
Lo guardai, guardava l orizzonte con uno strano bagliore negli occhi, non l avevo mai visto cosi.
Senti gli occhi pesanti come a volersi chiudere per il troppo peso e il freddo farsi spazio al di sotto dei vestiti << killian >> il suo sguardo finalmente si poso su di me mentre le guance appena rosate si bagnavano, si inginocchio davanti a me e sorrise ancora, con l'uncino sposto una ciocca di capelli ribelle da sopra il mio viso e si avvicinÒ al mio.
Per istinto chiusi gli occhi e assottigliai le labbra come avevo visto fare in qualche film ma le sue labbra si posarono sulla mia fronte.
Riapri gli occhi e mi ritrovai di nuovo nella mia classe di storia.
I miei compagni e l'insegnante mi guardavano senza capire il motivo del mio pianto.
Mi alzai e corsi via senza una meta stringendo in mano un piccolo cannocchiale nero e ottone.