Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Dreamer_10    07/02/2016    4 recensioni
In un regno dove la magia è vietata e un tiranno governa da 16 anni, una ragazza dovrà scegliere il destino del regno segnandone la fine o dando inizio ad una nuova era.
Lo so può sembrare un'idea non proprio originale, ma sono ancora alle prime armi, siate buoni!
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nota importante per comprendere meglio la storia a fine capitolo.
 
Capitolo 3: La grotta.
 
-Quindi, fatemi capire: voi siete una setta di maghi che si oppone a Rasked, vi siete formati dieci anni fa, in questo momento ci troviamo nel sottosuolo della terra di Vakarų*, più precisamente sotto Vėjas* e nonostante stiamo camminando da dieci minuti non siamo ancora arrivati?- sbotta Richard, infastidito.
Effettivamente, i tunnel dove stiamo camminando sono dannatamente lunghi e sembra di essere in un labirinto. Le due finte guardie non si voltano nemmeno, continuando a camminare.
-Già… tranquillo, siamo quasi arrivati- risponde quella più alta. Circa dieci minuti fa le due guardie ci hanno teletrasportati qui e da allora non facciamo altro che camminare per questi corridoi e i due uomini parlano di tanto in tanto solo per rispondere alle domande di Richard. O per meglio dire uno dei due parla, l’altro si limita ad annuire.
Ci ha spiegato tutto al volo, assicurandoci semplicemente che ci avrebbero detto tutto una volta arrivati.
-Possiamo sapere come vi chiamate?- chiedo io, leggermente scocciata da tutta questa situazione. Non sono una persona paziente.
-Io mi chiamo Henry, mentre lui si chiama Leon- risponde lo stesso di prima poi ,vedendomi guardare storto Leon, aggiunge –mio fratello è muto.-
Ecco, ora si spiega l’insolito silenzio. Li osservo: dalla mia posizione non vedo molto, dopotutto Rich ed io stiamo camminando dietro di loro, ma Henry rispondendomi si è girato per la prima volta da quando si sono tolti gli elmi e finalmente ho potuto vedere il suo viso.
Hanno entrambi i capelli biondissimi, quasi bianchi, che Leon porta un po’ più lunghi. Henry ha gli occhi verdi [n.d.a. adoro gli occhi verdi], un naso fino e le labbra quasi non si notano, da quanto si confondono con la pelle pallida. Dovrebbe avere circa 20 anni, poco più. Da quanto ho potuto vedere quando si è girato leggermente per chinare la testa in segno di saluto, Leon è molto simile al fratello. Forse sono gemelli?
Decido di evitare di fare altre domande.
Mi accorgo solo adesso che il tunnel è leggermente in pendenza, stiamo andando sempre più in basso… questa cosa mi mette un po’ di inquietudine, non ho mai amato i luoghi chiusi, anche se non sono claustrofobica. Semplicemente preferisco stare all’aperto e il fatto di star camminando verso il basso mi assicura che non usciremo da qui tanto presto.
Mentre sono assorta in questi pensieri noto che il tunnel si sta allargando, o meglio, espandendo in tutte le direzioni. Non ho neanche il tempo di pensarci che, dopo l’ennesima curva, mi si apre davanti una vista fantastica.
Ci troviamo nella parte più alta di una caverna gigantesca, a forma di semicerchio. Davanti a noi ci sono delle scale che scendono a chiocciola per una quarantina di metri fino al livello più basso. Livello, sì, perché questa grotta sembra divisa in livelli: su tutte le pareti cono stati costruiti più di 10 piani di case, negozi o giardini che si alternano, estendendosi anche sul “pavimento”. I piani sono tutti costituiti da delle insenature scavate nella roccia (o forse delle sporgenze di roccia create dal tempo) mi vengono quasi le vertigini a guardarle. Le case sono tutte collegate da ponti di pietra o di legno, tutti collegati a un ponte principale per ogni piano, che si collega a sua volta alla scala a chiocciola. Il paesaggio è pieno di vita: i bambini giocano e le loro risate riempiono lo spazio vuoto, i colori dei fiori che occupano i giardini o che scendono dalle finestre delle case danno un tocco d’allegria alla grotta che altrimenti sarebbe totalmente grigia e nera. Sul “soffitto” si apre uno grande squarcio circolare al di sopra del quale si vede solo acqua. Probabilmente in origine questa grotta era completamente immersa nell’acqua, trattenuta ora dall’entrare e invaderla di nuovo solo dalla magia. Forse siamo sotto un lago, dato che entra molta luce. Questa luce colorata d’azzurro dall’acqua sovrastante, dona una nota di sospensione al tutto, come se fosse solo un ricordo.
Io e Rich restiamo a bocca aperta davanti a quello spettacolo, mentre Henry e Leon ci guardano sorridendo.
-Dai, andiamo, avrete tutto il tempo di ammirare il paesaggio dopo aver parlato con il capo.- ride il ragazzo.
Cominciamo a scendere e mi accorgo che la caverna non è affatto a forma di semicerchio, ma di cerchio. Sommando “pavimento” e “soffitto” sembra una sfera. Dopo aver fatto i primi sei scalini, infatti, mi si apre la visuale anche sull’altra parte della grotta, come struttura quasi del tutto identica all’altra parte, fatta eccezione che al centro della parete c’è un edificio più grande, probabilmente la base. Sul soffitto ci sono altri scorci di luce come quello presente dall’altra parte, alcuni più piccoli, altri più grandi. Ora che ho una visuale più completa vedo che i ponti principali sono tre.
Scendiamo al terzo piano dall’alto e procediamo sul ponte principale che porta direttamente alla base. L’edificio è grande tanto da occupare due piani in altezza e tre case in larghezza, è più elaborato degli altri e sopra alla grande porta di legno c’è uno stemma che riconosco: era lo stemma di Imperia prima che l’attuale sovrano la occupasse.
E’ a forma di scudo, sulla parte in basso a punta parte il tronco di un albero, una quercia, che stende i suoi rami fino a metà dello stemma, le foglie scolpite sul bassorilievo sono incredibilmente realistiche, sembrano fatte una ad una. Dai rami spuntano due mai che si incrociano e sono unite per il polso da un nastro; sostengono entrambe un sole, una da una parte e l’altra dalla parte opposta. Le radici della quercia fanno da cornice allo scudo.
Guardandolo sento un senso di pace crescermi dentro. È uno stemma pacifico, del tutto diverso da quello di Rasked, che si basa sulle spade e sul sacrificio. Ancora una volta, mi chiedo come tutto questo possa essere stato possibile: come ha potuto lui fare questo al nostro regno? Quali erano i motivi per farlo?
Distolgo lo sguardo, rendendomi conto che Rich, Henry e Leon mi stanno aspettando già all’interno dell’edificio e mi incammino anch’io verso il capo della resistenza magica.
 
*letteralmente ovest e vento in lituano.
 
Angolo autrice
Eccomi qua, tornata di nuovo come promesso col terzo capitolo.
Penso che sia ora di spiegarvi un po’ la morfologia (paroloni) e la divisione in regioni di Imperia: innanzitutto, al confine nord ha il regno di Sensijn da cui è separata da una catena montuosa che continua fino a metà del confine est dove confina con il regno di Aresty (questo regno confina anche quasi del tutto a sud). A sud e per l’altra metà del confine est si estende una foresta che si dirada verso il confine ovest, dove si trova il mare. I nomi dei due regni confinanti non ho idea di cosa significhino, me li sono inventati di sana pianta scrivendo lettere a caso sulla tastiera. Il regno si divide in quattro regioni: Siaurės(nord) città principale Sniegas (neve), Vakarų(ovest) città principale Vėjas (vento), Pietų (sud) città principale Saulė (sole), Rytų (est) città principale Lietus (pioggia).
Ringrazio tutti quanti per aver letto e ci vediamo al prossimo capitolo, la prossima settimana.
Ciao ciao da
 
-Dreamer
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Dreamer_10