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Autore: hunterd    21/03/2009    6 recensioni
Mi avvicino di più a lei e stendo il braccio dove spicca evidente il tatuaggio.
- Pensi di sapere tutto Granger? Pensi di conoscermi così bene da sapere perché porto questo, vero? Forza dimmelo tu!
Sono convinto che stia cercando con tutta sé stessa di rimanere indifferente e farmi vedere che non ha alcun dubbio.
- Smettila!
Ma la sua volontà non è così forte e lo dice il fatto che non ha resistito ad allontanare il mio braccio.
- So benissimo perché hai deciso di diventare un Mangiamorte e niente potrà farmi credere il contrario. Mi hai dichiarato troppo spesso il tuo disprezzo in passato per credere ora che tu possa essere diverso.
Draco Malfoy ha scelto di essere un Mangiamorte.
E quando si decide di servire Lord Voldemort si decide di servire la morte.
E' davvero questo che il destino ha in serbo per lui?
Genere: Romantico, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“A volte ritornano”: titolo di un noto racconto del maestro dell'orrore S. King. Lo cito nella speranza che il mio ritorno sia più gradito di quello delle creature non proprio amichevoli che ritornavano in quel racconto ad ossessionare dei poveri innocenti.
Ebbene sì, per la seconda volta provo a riprendere il racconto di questa ff sperando di riuscire a portarla a termine senza più pause così lunghe.
Perciò nella speranza di ritrovare nuove e vecchie lettrici, ecco un capitolo dove si parla giusto giusto di nuove e vecchie amicizie... e abbiate pazienza se non “sarà bello proprio come dici tu” (stasera sono in vena di citazioni  e mi è venuta in mente questa frase della canzone “la donna cannone”) ma riprendere dopo tanto tempo non è facile, un po' il ritmo si è spezzato!   
Comunque bando alle ciance e allora vi auguro buona lettura.
A presto.
Laura





NUOVE E VECCHIE AMICIZIE

- E’ ancora rinchiuso nella sua stanza?
- Sì… e non ha voluto che entrassi.
- Non è un buon segno…
- Infatti, non è da lui un comportamento del genere. Perché non vai tu? Sono sicura che con te parlerà.
- Non ci conterei troppo… non ti sei accorta che è da quando siete tornati che cerca di evitarmi?
- Ragione di più perché tu non perda altro tempo.
L’effetto che hanno su di me quegli occhi dorati mi sorprende ancora. L’espressione che ha ora, per esempio, l’ho vista mille altre volte: sicura di sé, di quello che pensa… forse è perché adesso lo pensa di me: che sono uno di cui ci si può fidare, uno in grado di provare veri sentimenti.
E sento il bisogno di stringerla, di sentire che a discapito di tutto e di tutti, lei è mia. Ha davvero scelto me.
Come sempre mi colpisce il calore della sua pelle, il profumo di vaniglia che sempre l’accompagna. Il battito del suo cuore che sempre accelera quando l’abbraccio, provocando di conseguenza l’accelerazione anche del mio.
- Aveva ragione Blaise…
Hermione Granger quando mi guardi così, con quell’espressione curiosa e al tempo stesso un po’ maliziosa, non sai cosa provochi dentro di me. E non credo che riuscirò mai davvero a fartelo capire.
- Sarebbe?
- Che il ghiaccio vicino al fuoco è inevitabile che si sciolga…
Riccioli dai riflessi ramati che scossi dalla sua risata, coprono parzialmente un sorriso che mai avrei pensato di poter provocare io.
- Saggio Blaise. Questo avvalora ciò che ho sempre pensato di voi due quando eravamo ad Hogwarts…
Incredibile, eppure ora reale, che io e lei riusciamo a scherzare così sul nostro passato.  
- Sarebbe?
- Che lui era la mente e tu il braccio!
Provocarmi è diventato il suo gioco preferito. E ho scoperto che lo è diventato anche per me. Perché il gioco finisce sempre nella maniera che preferisco.
- Hermione Granger, penso che tu abbia superato ogni limite…
Appare nei suoi occhi quel fuoco che ha sciolto davvero il ghiaccio che sentivo nel cuore. Un cuore che adesso appartiene solo a lei.
- E quindi Signor Malfoy?
- Non mi rimane che un’unica soluzione per metterla a tacere…
Dolci, morbide, arrendevoli. Così sono le sue labbra. Labbra che per anni mi hanno insultato, per esprimere odio e che ora invece ricambiano con passione i miei baci, per parlarmi solo di amore.

Ho bussato, chiamandolo, ma come temevo non arriva alcuna risposta. Non sarà però certo questo a farmi desistere. Ed entro. Quello che vedo non mi piace. Un comportamento così non è assolutamente da lui. Mi rendo conto solo ora di quanto tutta la situazione possa effettivamente averlo sconvolto.
Mi siedo sul letto, accanto a lui che è sdraiato immobile. Occhi spalancati che fissano nel vuoto.
- Blaise, se non ti conoscessi, penserei che hai un problema…
L’ironia che ho volutamente usato per provocarlo non sortisce effetto. Lo sguardo rimane fisso nel vuoto.
- Preferisci allora la linea dura?
Continua ad ignorarmi. Così non va.
-    Ehi amico vuoi proprio costringermi?
Immobile, come se non avessi parlato.
Okay vuole proprio che trovi il modo di farlo reagire. E c'è un modo in cui sono molto bravo.
Entrare, sono entrato, ma faccio appena in tempo a vedere nei suoi ricordi due tizi che conosco molto bene, prima che mi sbatta fuori.
E finalmente scatta in piedi ed ora ce l'ho di fronte.
-    E' impossibile per te accettare un no?
-    Non quando si tratta del mio migliore amico...
-    Non posso semplicemente essere stanco? Oppure solo un pò pensieroso?
-    Con quello sguardo? Blaise sono io nel caso non te ne fossi accorto...
E agito scherzosamente una mano davanti ai suoi occhi, come a farmi riconoscere. Ma anche questo gesto non sortisce l'effetto desiderato. La tensione che ho avvertito entrando c'è ancora.
-    Senti credo non sia un caso che stessi pensando proprio a loro...
-    Pensavo che non sono cambiati di una virgola... stesso modo di parlare, di agire...
-    Perchè la cosa ti sconvolge così Blaise? Fino a poco tempo fa anch'io parlavo ed agivo così, eppure la cosa ti era indifferente.
-    Tu eri il mio migliore amico...
-    Ero?
Uno sguardo, che so diventare quasi blu notte quando è turbato veramente, mi fissa finalmente negli occhi.
-    Sei. Lo sei ancora Draco... ma quello che è successo mi ha fatto riflettere su tante cose. Anche sulla nostra amicizia.
Spero di riuscire a non darlo a vedere, ma le sue parole mi provocano un brivido gelido lungo la schiena: l'idea di perdere Blaise non l'avevo mai presa davvero in considerazione.
-    Blaise perchè non mi dici chiaro e tondo cosa sta succedendo?
Scuote la testa e mi da le spalle.
-    Non ne vale la pena. Tempo qualche ora e poi mi passa!
-    Ribadisco il concetto: pensi di fregare proprio me?!
Lo afferro per una spalla e faccio in modo che torni a guardarmi.
-    La verità su cosa mi fa stare così? Sei sicuro di volerla sapere? Potrebbe non farti tanto piacere...
-    Non ci siamo sempre detti tutto nel bene o nel male?
E non posso fare a meno di pensare ad un pò di tempo fa, ad una sera in cui confesso al mio migliore amico che ho deciso di diventare un Mangiamorte. A come lui avesse reagito dicendomi che stavo facendo la cazzata più grande della mia vita ma che comunque questo non avrebbe cambiato le cose tra noi. Quindi ora cosa potrebbe dirmi il mio migliore amico da non piacermi?
-    Oggi mi sono vergognato di essere rimasto accanto a persone così diverse da me... persone che si sono rivelate così ottuse e malvagie.
Sentir dire da lui che in passato sono stato ottuso e malvagio, nonostante sia la pura e semplice verità, fa male lo stesso.
-    Mi dispiace Draco, te l'avevo detto che non ti sarebbe piaciuto...
E come le sue parole mi confermano, non sono stato capace di non mostrarlo.
-    Non importa Blaise... voglio sapere tutto lo stesso.
E' vero, perchè se voglio essere davvero una persona nuova, voglio che non ci siano più ombre con nessuno. Tanto meno con Blaise.
-    Rivedere Tyler, Goyle, Theodore... per un attimo mi sono rivisto ad Hogwarts con tutti voi. Sempre insieme, sempre superiori a tutti... sempre così... dannatamente Serpeverdi!
-    Però tu non sei diventato ottuso e malvagio... tu sei rimasto sempre Blaise Zabini, nobile gentiluomo sia con le donne che con gli uomini!
-    Questo lo sai tu che mi conosci davvero! Il resto del mondo magico da per scontato che sono anch'io un Mangiamorte!
Non avevo mai pensato a questo. A come gli altri potessero vedere Blaise. Forse perchè per me Blaise poteva solo essere com'è in realtà.
-    E da quando la cosa ti crea così tanti problemi?
Perchè non se li è fatti nemmeno quando la gente ha saputo che davvero mio padre era un Mangiamorte rimasto fedele a Voldemort. E visto che la gente ha sempre pensato che anch'io lo sarei diventato, ma lui mi è rimasto accanto lo stesso, era abbastanza naturale che lo avrebbero pensato anche di lui.
–    Da quando ho visto qualcuno guardarmi come se avesse Voldemort in persona davanti. E il disprezzo che ho visto in quello sguardo è qualcosa che difficilmente potrò dimenticare.
Forse inizio a capirci qualcosa.
–    Stiamo parlando di Emily vero? Hermione mi ha detto quello è successo.
–    Sì è vero. Mi ha fatto sentire come mai nessuno è riuscito a fare...
–    Ma ora sa che sei dalla parte dei giusti e questo dovrebbe farti sentire meglio.
–    Non ha cambiato di molto il giudizio che ha su di me.
–    Se avesse il tempo di conoscerti meglio lo farebbe.
Non ne è per niente convinto, lo capisco dal suo sguardo.
- Blaise i nostri peggiori nemici ai tempi di Hogwarts si sono ricreduti su di te: Hermione, Potter... persino Weasley sarebbe arrivato a sopportarti. Emily non farebbe eccezione.
–    Non lo so Draco... si è scagliata con una tale animosità contro di me che se non ci fosse stata Hermione a calmarla non so come sarebbe finita.
–    Eppure Blaise non è la prima volta che una ragazza ti aggredisce...
Provo a stemperare l'accaduto ricordandogli l'episodio avvenuto tra lui ed Hermione.
–    Con Hermione è stato diverso, lei stava cercando di liberarsi... e poi con Emily non è stato per lo schiaffo che mi ha dato, perchè quello ci poteva anche stare visto che io l'ho schiantata senza tanti riguardi... è stata l'animosità che ha messo nel definirmi a parole che mi ha colpito: snob, vanesio, superficiale, ipocrita, banderuola... e tanto altro.
–    Forse non ti ricordi ma in passato l'hai respinta.
Questa è la tipica battuta che lo dovrebbe far sorridere, ma stavolta non attacca.
–    Non riesco a scherzarci sopra Draco. Non so cosa c'è di diverso in me, ma questa volta proprio non va.
Le parole di Blaise mi fanno rivivere delle sensazioni che hanno sconvolto tutto il mio mondo. E a provocarle è stata proprio Hermione. Ci è riuscita superando tutte le barriere che avevo eretto intorno a me nel tempo di un battito di ciglia. Forse ora Blaise è troppo turbato perchè possa azzardare ad esprimere ciò che penso del suo incontro con Emily, però sono sicuro che le cose tra loro non finiranno così.
–    E allora perchè non vai a parlarle?
–    Per essere umiliato ancora? Dovresti sapere che tra le mie caratteristiche il masochismo non c'è.
Un piccolo spiraglio in cui ho intravisto il Blaise di sempre: ironico e sagace.
–    Non mi risulta esserci nemmeno la codardia.
–    C'è sempre una prima volta.
–    E vorresti che la tua prima volta fosse con una ragazzina? Non ci credo! Blaise questa è una di quelle cose per cui potrei menartela a vita...
–    Proprio tu! Che dovresti essere il mio migliore amico? E sostenermi anzichè darmi addosso!
–    Devo ricordarti il sostegno che mi hai fornito tu quando ero io a dover affrontare Hermione?
–    Tra di voi la situazione era diversa.
–    Come no! Si può dire che Hermione era pazza di me! Infatti è per questo che ha tentato di uccidermi...
E finalmente la sua risata sommessa cancella un pò della tensione di cui era vittima.
–    Sai che c'è un detto babbano che recita “l'amore non è bello se non è litigarello”.
–    Allora io ed Hermione abbiamo un futuro roseo davanti visto tutto il “litigarello” che c'è stato in passato tra noi...
E adesso la sua è una propria e vera risata. Anche il suo sguardo è tornato a sorridere. E ci ritroviamo a ridere sfrenatamente insieme come spesso è capitato in passato prima che facessimo il nostro ingresso ad Hogwarts.
- Draco ogni volta che qualcosa o qualcuno ha il potere di farmi mettere in discussione la nostra amicizia, arrivi tu e riesci a spazzarli via semplicemente essendo te stesso.
Ed è una bellissima sensazione quella di aver ritrovato l'amico di sempre, capace di dirmi la cosa per lui più seria quando ha ancora le lacrime agli occhi per il troppo ridere.
 
–    Non avrei dovuto darti retta.
–    Sarà la centesima volta che lo ripeti... hai intenzione di andare avanti tutta la notte?
–    Sì, se servirà a farmi stare meglio!
–    Invece sai cosa farebbe stare meglio me? Se tu spostassi il tuo dannato gomito dal mio fianco!
Stavo per dirle che é lei a starmi addosso, ma la sensazione di rivivere uno dei tanti battibecchi con Hermione mi ha fatto tacere.
- Bè adesso non parli più eh? Ti sei accorto di essere in torto marcio e...
Forse si è accorta della mia tensione perchè si interrompe.
–    Cosa c'è? Hai sentito qualcosa?
–    No...
–    Ne sei sicuro?
–    Sì.
–    Ti sei improvvisamente irrigidito e dava proprio l'impressione che...
Ecco che ricomincia... tale e quale a lei.
–    Senti forse è meglio stare in silenzio, altrimenti se anche ci fosse qualcosa da sentire noi non lo sentiremmo comunque...
Adesso è lei ad irrigidirsi. Ed è inevitabile non accorgersene visto lo spazio ridotto in cui ci troviamo. Forse è il caso di fare qualcosa o di questo passo ci mettiamo nei casini davvero.
–    Okay, forse è il caso di darci una calmata. Per cui inizio io, chiedendoti scusa per aver attribuito a te la colpa della situazione in cui ci troviamo.
Sento che è ancora tesa.
–    E farò in modo che il mio gomito giri a largo del tuo fianco.
E mi scosto il più possibile da lei. Anche se è buio sento il suo sguardo fissarmi.
- Okay sono d'accordo. Tregua accettata.
Il silenzio adesso è privo di tensione. E mi permette di riflettere sulla situazione in cui ci troviamo. E a come uscirne.
- I maghi...
- I vampiri...
Abbiamo parlato insieme.
- Cosa vuoi sapere dei maghi?
- Non hanno mica la capacità di smaterializzarsi?
- Sì... a meno che non ci sia in atto una magia che glielo impedisca... e dato che fino a qui ci siamo dovuti arrivare con le nostre gambe... questo è giusto il caso.
- Giusto... e tu cosa volevi sapere dei vampiri?
- Qualsiasi tipo di magia è davvero inefficace nei loro confronti?
- Sì. Sono esseri quasi perfetti.
- Almeno è vero che non possono esporsi alla luce del sole?
- Sì... salvo qualche rara eccezione.
- Ti prego, dimmi che questi non fanno eccezione!
E' una risatina sommessa che accoglie la mia supplica.
- Questi non fanno eccezione. Quindi con loro basterà attendere l'alba, sperando che nel frattempo non gli venga l'idea di venire a controllare cosa c'è in questo vecchio capanno. Rimane però il problema dei tuoi colleghi maghi, Ronald.
Per un attimo sento la stizza tornare a farsi viva: è da quando l'ho conosciuta che continuo a ripeterle che odio essere chiamato così. Eppure va avanti imperterrita.
- Mi sembrava avessi accettato la tregua...
- Infatti.
- E allora, per favore chiamami Ron! Solo mia madre e per giunta quando è incavolata nera, mi chiama Ronald!
- Trovo che Ronald sia un bel nome... comunque se ci tieni così tanto... Ron... non sbaglierò più!
Perchè poi avrò accettato di venire qui con lei non lo so nemmeno io... o forse lo so. Me l'ha chiesto Harry. Ma solo per questo.
- Comunque non è vero che lo usa solo tua madre... anche Hermione ti chiama Ronald quando è arrabbiata con te.
Ora lo so: preferisco farmi uccidere da un vampiro o farmi catturare dai Mangiamorte piuttosto che restare rinchiuso in un minuscolo capanno con lei fino a domattina. Il fatto che me la ricordi così tanto è più doloroso anche della morte.
- A dire il vero ho sentito anche i tuoi fratelli chiamarti così... però effettivamente forse loro lo fanno per...
- Blanca ho capito! Non è necessario ora citarmi tutte le volte che hai sentito chiamarmi Ronald! Chiamami semplicemente Ron e basta!
Giuro che se ribatte esco. Così non sentirò più nulla. Soprattutto non sentirò più quel dolore sordo che mi accompagna da quando l'ho vista per l'ultima volta in quella stanza.
- Adesso capisco cosa intendeva dire Hermione quando ti ha definito “facilmente irritabile”...
E' incredibile, l'ha fatto! Cazzo non ci posso credere!
- E devo dire che ha ragione... è molto difficile andare d'accordo con te!
Questo è troppo.
- Blanca tu non sai proprio un bel niente di me! Quindi evita di dare giudizi.
- Non è un giudizio, è una semplice constatazione...
- Tu invece non sei normale!
- E' un giudizio o una constatazione la tua Ron?
- Una constatazione! Visto che siamo rinchiusi in un cazzo di capanno, circondato da vampiri e maghi che ci farebbero volentieri a pezzetti, e tu non hai altro di meglio da fare che constatare se sono o meno simpatico?!
- Sono stata in situazioni anche più pericolose. E in fondo questa non è poi così disperata come sembra. Dai vampiri finchè staremo qui dentro siamo al sicuro: il sangue di Lixandru continuerà ancora per molto a nascondere il nostro profumo umano e finchè staremo dietro al mio scudo anche le nostre voci non potranno percepirle.
Mi ero quasi dimenticato dello scudo con cui si è presentata all'appuntamento. Con sopra inciso lo stesso simbolo dell'immancabile spada, quando l'ho visto ho pensato che era impossibile che lei riuscisse a sollevarlo, figurarsi portarlo in giro. Invece ha fatto entrambe le cose con una naturalezza che mi ha lasciato sbalordito: da questo punto di vista la sua forza e agilità non ha nulla a che vedere con quella di Hermione. Almeno in questo sono totalmente diverse.
- Il problema forse sono i maghi, ma sono sicura che tu riuscirai a trovare una soluzione... o almeno lo spero.
 Impossibile non notare la poca fiducia contenuta in quel “o almeno spero”.  E poi sarei io il difficile. Lei invece è simpatica come una delle caramelle vomitose di Fred e George.
- Un' idea ce l'avrei... però richiede una buona dose di coraggio.
Ho notato che è molto suscettibile sull'argomento coraggio. Infatti non sopporta l'atteggiamento particolarmente protettivo che ha il suo amico Lixandru nei suoi confronti. Sono pronto a scommettere che se adesso si trova qui è proprio perchè sicuramente lui non avrebbe voluto.
- Non è certo il coraggio che mi manca... per tua informazione ho lottato contro vampiri che avrebbero fatto accapponare la pelle anche al Cacciatore più esperto...perciò sentiamo qual'è questa idea!
Punto segnato. L'acidità con cui ha risposto ne è il chiaro segnale. Situazione di pareggio, ora si può andare avanti.
- Entrando ho fatto appena in tempo a vedere che ci sono delle scope. E dato che ci troviamo in una proprietà appartenente  a maghi, ci sono buonissime probabilità che siano scope in grado di volare.
- E se non lo sono?  
- Siamo fregati! E' anche per questo motivo che occorre coraggio.
Mi sembra che ci stia riflettendo davvero.
- Okay, mettiamo che lo siano: come si procede?
- Prendiamo una scopa, strisciamo fuori di qua e spicchiamo il volo a velocità massima.
Non lo vedo, ma lo sento lo sguardo che è tornato scettico.
- I vampiri non si può dire che volino, però effettuano dei salti che per altezza e lunghezza danno l'impressione che lo facciano. Potrebbero anche riuscire a prenderci.
- Potrebbero... però non credo accadrà. Ci basterà allontanarci di poco dal perimetro della proprietà e poi penso sarà possibile smaterializzarci.
- Poche certezze e molte speranze: sperare che la scopa scelta possa volare, sperare che i vampiri non ci raggiungano, sperare che fuori di qui ci si possa smaterializzare...
- Coraggio vuol dire infatti osare... non aspettare di avere delle certezze prima di agire!
- Ronald Weasley, il coraggio fatto uomo... non sembravi però esserlo così tanto la prima volta che ti ho visto ad Hogwarts.
Non posso ribattere con la verità: ossia che quella sera temevo per la vita di Hermione prima ancora che per la mia. Non ho intenzione di ritrovarmi a parlare di Hermione con lei, che me la ricorda così tanto.
- Credo che l'importante per te è che lo sia ora... quindi ci stai o no?
Percepisco distintamente che sta lottando se fidarsi o meno di me. E' inevitabile pensare che lo avrà fatto anche quando le avranno proposto me come compagno per questa missione.
Stranamente mi ritrovo a sperare che lo faccia: che si fidi di me. Come ha sempre fatto anche Hermione.
- Va bene, ci sto. Dimmi cosa devo fare.
La sua fiducia mi provoca una scarica di adrenalina. E sento che ce la faremo. Sì, insieme usciremo da questo casino.


- Emily capisco la tua preoccupazione, ma vedrai che Blanca e Ron riusciranno a trovarla.
- Non ce la faccio Hermione... e poi è successo tutto talmente in fretta. E la nonna era a casa da sola! Non avrei dovuto lasciarla sola.
- Credo invece Emily che tua nonna non lo avrebbe voluto sicuramente. Non per niente ha preso la decisione migliore mandandoti a vivere tra i babbani.
Il disprezzo con cui mi guarda non mi coglie di sorpresa: in fondo per lei non sono altro che un ex Mangiamorte.
- Tua nonna è sicuramente una donna molto intelligente, perciò avrà pensato che dividervi era la soluzione migliore.
- Anche se è vero Harry, la cosa ora non mi è di nessun conforto.
E' normale quindi che la stessa cosa detta da me non meriti nessuna risposta, detta da Potter sia la verità. Perciò tanto vale che mi autoescluda dal compito “rassicurare la piccola Emily” lasciandolo portare avanti dalla coppia Hermione/Potter e faccia qualcosa di più concreto per tutti.
- Penso che nell'attesa una tazza di tè farà bene a tutti.
- Buona idea... non ti andrebbe di preparare anche dei dolcetti Malfoy?  
- Certamente Potter... i tuoi come li vuoi? All'arsenico o qualcosa di più ricercato? Ho giusto due o tre idee che farebbero al caso tuo...
Capisco dallo sguardo che Hermione sta per “cazziarci” entrambi. Non trova affatto simpatico il nostro modo di interagire.
- Draco, Harry potreste almeno per una volta soprassedere e comportarvi diversamente? Non credo che tutto questo possa aiutare Emily.
- Hermione cara, io volevo essere solo gentile, lui invece il solito stronzo.
Ovviamente non è questo che intendeva, ma sa che con Potter le cose possono andare solo così.
- Malfoy hai davvero frainteso, volevo anch'io approfittare di questo tuo momento “gentile”per ricavarne qualcosa di buono...
- Anch'io Potter potevo ricavarci qualcosa di buono, ma sembra che il tuo momento non sia ancora arrivato...
- Ragazzi davvero basta! Se dovete fare così è meglio che ve ne andiate.
Il suo sguardo severo e l'espressione un po' stupita di Emily mi inducono a rivolgere un ultimo sorrisetto sarcastico a Potter, che peraltro non manca di ricambiare, prima di mettermi a fare quello che avevo pensato: preparare una buona tazza di tè.
- Li devi scusare Emily, ma fanno ancora entrambi molta fatica ad accettare il fatto di non essere più nemici giurati.
- Se devo essere sincera è una cosa che faccio fatica a credere anch'io, nonostante ce l'abbia sotto gli occhi... tutto mi sarei aspettata, ma non certo di trovare lui con voi!
Simpatica la ragazzina... forse inizio a capire cosa intendeva dire Blaise: in quel “lui” c'era una tale carica negativa difficile da ignorare.
- Posso capire Emily. Eppure è proprio la presenza di Draco che ha fatto rinascere in noi la speranza di riuscire a vincere questa guerra.  
- Questo vuol dire che avete già escluso totalmente che possa fare il doppiogioco.
Però! Non si fa mancare davvero niente la ragazzina in fatto di stronzaggine... mi sa che è più Serpeverde di quanto lei stessa se ne renda conto.
- Sapessi quanto ci ho sperato... ed invece le cose stanno proprio come te le ha descritte Hermione: il Malfoy malvagio che tutti conoscevamo si è trasformato in questo Malfoy buono e mansueto...
Solo l'idea della discussione che ne seguirebbe con Hermione mi fa desistere dal rispondere alla provocazione di Potter. Infatti è in un'altra maniera che ho intenzione di trascorrere il tempo con lei.
- Quando lo scoprirà la nonna ne sarà contenta: ha sempre detto che i purosangue votati alla causa di Tu – sai – chi la facevano sentire indegna di esserlo anche lei.  
Il tè è pronto e quando mi volto per servirlo, la ragazzina ha ora un'altra espressione sul viso. Preoccupazione e ansia.
- Sempre che la nonna abbia ancora la possibilità di scoprirlo.
- Sarà così. Vedrai che Ron e Blanca presto saranno qui.
Le parole di Hermione mi fanno ripensare a Weasley in missione con la Cacciatrice: questa è una cosa da non credere. Cosa avrà spinto Silente a mettere insieme quei due rimarrà  per sempre un mistero.      
  
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