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Autore: CUCCIOLA_83    21/03/2009    4 recensioni
Quella che sembrava una tranquilla nottata in casa Black, si trasforma per Remus e un'inaspettata ospite, nel momento migliore per avvicinarsi ancora di più l'uno all'altra. La terza parte di Confessioni notturne è finalmente online, buona lettura a tutti!
Genere: Romantico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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PROLOGO

Sono di nuovo qui, e come vi avevo promesso un sacco di tempo fa, ecco a voi la terza parte di confessioni notturne.

Spero che vi piaccia, buona lettura a tutti!

 

Confessioni notturne III

PROLOGO

 

Tonks girovagava senza meta per il salotto di casa Black, l’unica luce proveniva dal camino, infatti, ogni due minuti inciampava in un tavolino, o in un tappeto o ancora nel divano, ma tutte queste cose non riuscivano a fermare il suo girovagare.

«Se continui così finirai col scavare un buco nel pavimento». L’avvertì Sirius, appoggiato alla porta, Tonks si bloccò di colpo.

«S.. Sirius cosa ci fai qui?»

«Veramente ci vivo segregato». Sirius entrò  nel salotto e si mise comodo sul divano.

«Scusa, è che ho un sacco di cose per la testa». Sospirò voltandosi verso il camino.

«Cose o persone?» Chiese Sirius.

«Cosa?» Fece finta di non capire.

«Andiamo cuginetta, non sono cieco. So che cosa ti gira per la testa».

Tonks  non rispose.

«Tonks?» La chiamò.

«Non mi guardare così, non ci posso fare niente».

«Non ti preoccupare, so benissimo di essere un tipo irresistibile. Ma siamo parenti, tra di noi è impossibile, a meno che tu non creda anche tu alla storia del sangue puro, ma viste le origini di Ted dubito sia così».

Tonks lo guardò allibita, poi scoppiò a ridere.

«Non fare così. Non nascondere i tuoi sentimenti, non ti fa bene».

«Tu… Tu davvero hai creduto che io… fossi…» Ma non riuscì a finire la frase per il troppo ridere, Sirius la guardò confuso.

«Ti dispiacerebbe smetterla di ridere e spiegarmi cosa succede?» Chiese, Tonks cercò di calmarsi.

«Dimmi che stavi scherzando poco fa. Davvero non avrai creduto che fossi innamorata di te?»

 Sirius annuì. «Non fai altro che fermarti qui a dormire, dopo le riunioni ti attardi a parlare con me e …» Sirius sgranò gli occhi, e se fosse...No, non poteva essere, pensò.

«Tonks non dirmi che tu sei innamorata di Moony». Lei lo guardò con sguardo colpevole.

«Ecco, questo non fa affatto bene al mio ego…» Si lasciò scivolare lentamente contro lo schienale del divano.

Sirius si prese tutto il tempo necessario per riflettere.

«Sirius, di qualcosa». Lo incalzò lei.

«Sto riflettendo. La mia dorata cuginetta è innamorata del mio migliore amico, il quale, diciamolo, non è molto sveglio in questo genere di cose» fece il punto della situazione, «quindi, devo pensare a come comportarmi». Concluse.

«Non dirgli niente, ti prego» .

«Cosa? Ma se non lo faccio la situazione non si sbloccherà mai. Fidati, lo conosco da una vita».

«Forse, ma di certo non posso mandare mio cugino a spianarmi la strada. È una cosa che devo fare io» .

«Ok, fa come vuoi. Ma dimmi, quando hai intenzione di fare la grande rivelazione». Le chiese.

«Non lo so. Quando arriverà il momento giusto».

Sirius la guardò poco convinto “ci vorranno secoli con questi due”, pensò.

●●●●●

Remus pensò a lungo alle parole dell’amico.

Doveva mettere una pietra sopra a tutta la storia di Kaelee, lei lo aveva lasciato, aveva rinunciato a costruire una vita insieme.

Ora, invece, aveva l’opportunità di essere di nuovo felice, ma allora perché aveva così paura?

È vero erano molto diversi, lui preciso e ordinato, lei casinista e combina guai, però questo suo essere pasticciona la rendeva particolarmente adorabile. Ogni volta che diventava rossa dopo una caduta, o dopo aver fatto cadere qualcosa, sentiva dentro di sé un calore inspiegabile, che lo portava ad aver voglia di stringerla tra le braccia.

Forse era proprio per questo che aveva paura.

Paura di essere ferito o di ferire a sua volta. Il coraggio, in campo sentimentale, non era mai stata una delle sue più grandi doti. Ma, forse, era giunto il momento di rischiare. “il coraggio,” pensò, “quando si ama davvero sbuca fuori in un modo o nell’altro”.

 

 

Al più presto pubblicherò il racconto vero e proprio, se vi va provate ad immaginare cosa potrebbe succedere ;-)

Taotao alla prossima

Smack :*

   
 
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