Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Annie_ina9    09/02/2016    0 recensioni
Anna, 16 anni, a 3 anni si è ritrovata a coprire il ruolo di padre insieme a sua madre. è innamorata di un ragazzo di nome Pietro che neanche la conosce ma che appena scopre del trasferimento di Anna le bussa alla porta, l'abbraccia e le fa scivolare nelle mani un biglietto. Nella nuova città Anna incontra nuovi amici ma soprattutto incontra Samuele. scopre di essere innamorata di lui ma non ha ancora dimenticato il ragazzo della sua vecchia città. Un giorno prende finalmente la decisione di parlare a Samuele di quello che prova ma qualcuno si è trasferito in città: è lui, è Pietro.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 4 Pensieri vaganti Quella sera, nel proprio letto, tutti i ragazzi rimangono svegli un po’ più del solito a pensare alla giornata appena trascorsa, ai fatti avvenuti e a quelli che invece non erano successi. Tutti hanno da rimproverarsi qualcosa o da domandarsi cosa sia andato storto. Quella sarebbe stata una delle tante giornate che avrebbero segnato qualcosa nella vita di ognuno. Anna trascorse quel pomeriggio all’insegna del divertimento con Chia e Lu. Stefano e Leo erano andati via poco dopo pranzo per un appuntamento a quattro con le rispettive fidanzate. Le tre amiche rimasero un po’ dispiaciute ma Lu sembrava soddisfatta di aver chiacchierato con Ste e di aver passato del tempo con lui. Anna non raccontò del bacio, non le sembrava il caso. Voleva che fosse un piccolo segreto tra lei, Samu e la lattina di coca. Fu un pomeriggio tutto al femminile: shopping, una scappata a casa di Anna dove lei aveva suonato la chitarra con Lu che cantava assieme a Chia, conoscenza con le cagnoline di Anna, qualche chiacchiera. Si divertirono tutte e tre, nonostante Anna non riuscisse a fare a meno di pensare a cosa potessero fare Samu e Marta in quel momento… se li immaginava abbracciati su di una panchina a baciarsi o addirittura a casa di lei o di lui mentre i genitori non c’erano. Ma quei pensieri venivano subito rotti da una battuta di Chia o un commento di Lu su di un vestito troppo carino che c’era in quel negozio vicino alla gelateria. Optarono per un gelato come merenda mentre cercavano quell’ abito che forse Lu si era solo inventata per prendere qualcosa gratis nella gelateria di sua sorella. O per sperare di veder passare Ste. Finita la giornata tornarono ognuna alle rispettive case. Silvia rincasò un attimo dopo sua figlia che le raccontò, a grandi linee, la sua giornata; tralasciando il bacio e altri pensieri. Poi guardò un po’ di Tv con la madre e si infilò sotto le coperte del suo comodo e nuovo letto. Ovviamente, il cappello e il biglietto erano sul comodino. Lì, ora, distesa sul materasso, in pigiama e ricoperta solo da un fine lenzuolo ripensa a lui. Già, a lui. Ma a quale lui? Sinceramente un po’ invidia Lu e Chia. Loro, in quei momenti, hanno un solo lui a cui pensare… a cui mandare un innocuo bacio, prima sul palmo della propria mano e poi soffiato via sperando che lo riceva. Non riesce a distinguere il bacio di Samu dall’abbraccio di Piè. Cioè, d’accordo è diverso e con entrambi le sensazioni sono differenti ma quella scintilla scocca sempre, forte e chiara nel suo cuore, che, ormai, non le appartiene più, è diviso in due parti e ognuna gliel’ha rubata un ragazzo diverso. Si addormenta così, con un po’ di difficoltà: è già difficile addormentarsi se qualcuno ti ruba il cuore, pensa se in più è rotto a metà. Lasciamo riposare Anna. Spostiamoci più in centro, nell’appartamento della ragazza di un ladro di mezzi cuori. Quel pomeriggio Marta si è accorta che nel suo ragazzo non andava qualcosa, non l’ha baciata neanche una volta, solo qualche abbraccio frettoloso. Il loro rapporto era sempre stato un po’ titubante forse non c’era mai stato nulla di serio tra loro ma prima dell’altro ieri gli sembrava più legato a lei. Ora era distaccato con la testa da qualche altra parte. Anche se molti credevano che stessero insieme solo perché i genitori lo imponevano, questo non era vero. Subito un po’ era la verità ma poi, frequentandosi, avevano scoperto di avere molte cose in comune. Però, nonostante fossero più di otto mesi che stavano insieme, non si erano spinti oltre a piccoli baci: Samu non si sentiva mai pronto. Forse qualcun’altra era entrata nella sua vita, forse voleva portargli via Samu, forse era una delle sue "nemiche", come Lucia o Chiara. Di una cosa era certa, non si sarebbe fatto portare via il suo fidanzato tanto facilmente. tra due settimane sarà un anno che stanno isieme. Marta non vede l’ora di passare tutta la giornata con lui e vedere la sua sorpresa. Deve ancora aspettare, poco, secondo lei. Ma non sa ancora che, in quel tempo che le sembra così breve, accadranno più cose che in una vita intera. Tutto per colpa di un piccolo uragano con le All Star. Marta ora sta dormendo fiduciosa nel rapporto con Samu. Ora tocca a proprio a lui. Samuele si era accorto che Marta aveva notato la sua distrazione. Non aveva potuto farci nulla. In fondo, se baci un uragano, non puoi uscirne indenne. Soprattutto se è un uragano che indossa le All Star. Non puoi nemmeno uscirne indenne se lo stesso uragano porta il tuo cappello e noti che sta molto meglio a lui che a te. Se poi l’uragano ha gli occhi grandi e verdi e si chiama Anna, allora, sei fregato. Certo, di Marta non ci si poteva lamentare, aveva dei lunghi capelli neri e un paio di piccoli occhi dello stesso colore un po’a mandorla. Ma con lei era bello solo all’inizio. Poi le cose si sono fatte monotone. C’erano i baci, Marta che voleva spingersi oltre ma lui non glielo permetteva… ma nulla di più. Si ricordava che tra due settimane sarà che sono fidanzati ma lui non ha ancora pensato ad un regalo o a una festa. In realtà non sa neanche se dopo staranno ancora insieme, lui e Marta. Samu lo sa, al contrario della sua ragazza, che in sole due settimane possono succedere molte cose. Ma non così tante come invece succederanno. Il ladro di mezzi cuori si è ormai assopito. Ma altri pensieri vagano in questa notte di metà giugno. Anche Lu è un po’ depressa. Certo è riuscita a chiacchierare con Stefano ma lui ha comunque una ragazza. Eppure le era sembrato che tra loro qualcosa ci fosse… magari c’è, ma solo da parte sua… in realtà ha detto alle amiche del vestito molto bello nella boutique vicino alla gelateria della sorella solo per sperare di rivederlo tornare a casa: Chiara abita lì vicino. Non ha avuto questa fortuna. Troppo stanca dalla lunga giornata dorme anche lei, sognando. Chia non ha molto da pensare, si addormenta quasi subito, ma prima maledice il suo (se ancora lo si può chiamare così) ragazzo, Liam. Quel giorno non si è presentato nonostante gli avesse promesso di venire. Non gli ha inviato neanche un messaggio di scuse. Gli manda un maledetto bacio augurandogli l’inferno. Nella camera accanto a quella di Chiara, Stefano non pensa, forse è l’unico, quella notte, a essere tranquillo. Un cellulare squilla. Qualcuno risponde:- Pronto, chi parla? -Vieni subito all’ospedale, e fa presto, è urgente.- riattacca. Un messaggio nel cuore della notte e tre ragazze salgono in auto dirette all’ospedale.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Annie_ina9