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Autore: Dramione8000    09/02/2016    4 recensioni
Ciao a tutti! Eccomi finalmente tornata con la seconda parte della mia storia!
Draco è scappato coi Mangiamorte ed Hermione e Ron sono partiti con Harry alla ricerca degli Horcrux. Ma i due innamorati riusciranno a stare lontani l'uno dall'altra? Draco riuscirà a sopravvvivere tra tutti i Mangiamorte? Harry e Ron capiranno la tristezza della loro amica?
Tutto questo e molto altro in questa fantastica seconda parte
Genere: Fluff, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dramione-Amore nella Guerra'
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Ciao a tutti e benvenuti in questo nuovo capitolo!
Come state? Spero tutti bene, io sono un po’ malaticcia e trovo calore nel scrivere storie :) Questo capitolo doveva uscire settimana scorsa ma ero veramente troppo stressata per pubblicare qualcosa di decente. Ho preferito, quindi, ritardare di una settimana l’aggiornamento e approfittare delle vacanze di Carnevale per scrivere :)
Buona lettura!<3      

 
Dramione-Amore nella Guerra Parte 2
Christmas
 


La mia mente viene invasa da una specie di raggio di luce nel momento stesso in cui Draco posa le sue labbra sulle mie, ridandomi tutte le memorie su di lui, ricordando il mio primo bacio a tarda notte, sulle rive del Lago Nero.
E il mio cuore, il mio povero cuore, smette per un attimo di battere e sembra quasi si sciolga, per poi ricominciare a muoversi velocissimo, donandomi sensazioni inspiegabili.
Draco interrompe il bacio e mi guarda negli occhi, speranzoso.
Sinceramente, non so se ridere o piangere.
Scelgo la prima opzione e scoppio in una risata di gioia pura, abbracciandolo fortissimo.
-Mi ricordo di noi, amore!- esclamo fra le sue braccia.
-Hermione dimmi che non stai facendo finta- dice, guardandomi negli occhi, serio.
-Draco non sto mentendo, che motivo avrei?-
-Cosa è successo tra di noi quando ci siamo incontrati a King’s Cross all’inizio del sesto anno? Quali erano le mie precise parole, quelle più significative e il perché le ho dette?- domanda.
-Come scusa?- chiedo confusa.
-Devo sapere se.. se sei davvero tu-
Sospiro: -Io ero scappata piangendo perché ti avevo visto abbracciare la Parkinson, pensando stavate assieme. Tu mi hai raggiunta e mi hai chiesto che cosa avevo. Alla mia ‘gentile’ risposta, tu ti sei avvicinato, hai giocato con un mio ricciolo e mi hai detto: Sai, Granger, l’orgoglio rende forti, ma non felici. Il perché di tutto ciò sono venuta a saperlo un mese più tardi. Eravamo al Lago Nero e tu mi hai detto: “Ti ricordi le mie parole sull’orgoglio? Quelle che ti ho rivolto all’inizio dell’anno?”, io ho annuito e tu mi hai spiegato che le avevi dette perché con la mia indole superba non saremmo mai arrivati da nessuna parte.. e non avremmo di certo dimenticato ciò che è successo nelle ronde- concludo senza distogliere lo sguardo.
-Sei tornata...- riesce solo a dire, commosso e sollevato.
Lo ripete all’infinito, come per convincersi che tutto questo è reale.
Questa volta lo bacio io, mentre lui mi abbraccia così forte da sollevarmi da terra.
Subito dopo entrano Ginny e Blaise, assistendo felici alla scena.
-‘Mione!- esclama lei correndomi incontro, stringendomi forte.
-Finalmente sei tornata in te! Eravamo così preoccupati, Malfoy ha dato di matto per trovare una cura, siamo pure diventati amici!- dice.
Li guardo entrambi divertita, Draco visibilmente imbarazzato annuisce.
-Wow… cosa non si fa per amore- commento sorridendo. So che per lui dev’essere stato un atto molto difficile, mi ha detto di aver litigato con Blaise quando ha saputo della loro relazione. Credo, oltre al mio stato confusionale, che l’astio di Ginny verso Harry abbia aiutato a rappacificare i rapporti.
-Bene, ora che si fa?-
-Ora.. oh per Salazar, si scappa dai Mangiamorte del corridoio accanto-esclama Blaise smettendo di guardare dalla serratura della Stanza.
-Mangiamorte?! Che cosa ci fanno a scuola?- chiede Ginny preoccupata.
-Voldemort li avrà rimandati a scuola! Deve aver capito che qualcosa non andava- spiega Draco, mentre schioccando le dita fa scomparire gli abiti da cerimonia lasciando posto a quelli quotidiani.
-Come facciamo ad uscire da qui? Se ci smaterializziamo capteranno la traccia, Ginny è ancora minorenne!- dico sottovoce.
Con l’avanzare dei nemici le nostre voci si affievoliscono sempre più fino a diventare sussurri appena udibili.
-Allora esco io dalla porta e voi scomparite, non mi faranno nulla. Di sicuro non sono qui per me- propone la mia migliore amica incamminandosi decisa verso la porta.
-No, col cazzo!- esclama Blaise correndole dietro e fermandola per le braccia: -Se cercano il Trio dei Miracoli non esiteranno a prenderti per ricavare informazioni-
-E allora? Li depisterò..- tenta di ribattere lei.
-No, non capisci! Potrebbero torturarti... non lo posso permettere. Per una volta, ti prego, rinuncia al tuo spirito Grifondoro, per me-
Il volto di Blaise mostra tutto l’amore e la preoccupazione che prova per Ginny e la faccia di quest’ultima si contorce in un’espressione commossa per le parole del suo ragazzo.
-Ok..- cede.
Ci raggiungono e Draco comincia a parlare: -È notte e noi siamo gli unici studenti ancora in piedi che gironzolano per la scuola. Anche se uscissi io, nonostante sia uno di loro, sospetterebbero della mia presenza. Conseguenze: o mi portano da Voldemort, o vengono direttamente a controllare qui dentro-
-Puoi usare la scusa delle ronde- propongo.
-Piton le fa effettuare ai Mangiamorte adulti- replica.
-Vi ricordate dove siamo, vero? Questa stanza muta il suo aspetto a seconda di ciò che abbiamo bisogno. Quello di cui necessitiamo è un passaggio segreto per il dormitorio di Serpeverde. Quindi forza, facciamo il rituale- dice.
 
 
-Ma non lo si effettua davanti alla porta?- ribatte la Weasley.
Perché deve sempre dire la sua?
Conto fino a ottomiladuecentosessanta per non schiantarla sul posto.
-Sì, per entrare sì, ma una volta all’interno puoi eseguirlo dove vuoi, a tuo piacimento- rispondo.
-Muoviamoci allora, hanno appena finito di controllare il ripostiglio di Gazza- ci sprona Hermione.
Poco dopo, una porticina nera compare nell’angolo della Stanza e senza esitare ci infiliamo dentro uno dopo l’altro.
Io entro per ultimo e chiudo il passaggio. Non appena levo la mano dalla maniglia, questa scompare e noi sentiamo il portone principale aprirsi, lasciando libero accesso ai Mangiamorte.
Mi volto e seguo Hermione, rimasta indietro ad aspettarmi, che illumina il passaggio con un Lumos.
Camminiamo per una decina di minuti fino a trovare i nostri amici in attesa davanti ad un’altra soglia.
-Tenete pronte le bacchette- li avviso mentre apro la porta.
Con grande sollievo ci troviamo in camera mia, senza nemici pronti ad aggredirci.
Quando siamo tutti fuori, il passaggio scompare così come è apparso.
Blaise e la Weasley ci salutano e se ne vanno e io ed Hermione restiamo soli.
-Insomma.. io e te non abbiamo un attimo di pace- commenta lei  ridacchiando.
-Sai che novità, è proprio vero che certe cose non cambiano mai- ribatto alzando gli occhi al cielo.
-Draco..-
-Sì?-
-Ma me lo dai un abbraccio?- chiede timidamente.
Senza risponderle mi avvicino a lei e stringo forte il suo corpo contro il mio.
-La tua guarigione è il mio regalo di Natale. Pensandoci bene è anche quello di mia madre, dato che non la ripudierò- le dico.
 
-Natale?- chiedo allibita.
-Oggi è il 23 dicembre, Hermione, e giusto fra due minuti è la Vigilia- risponde lui.
-Oh..- mormoro mentre sento il cuore accartocciarsi insieme al resto dei miei organi interni.
-C’è qualcosa che non va?- domanda lui preoccupato.
-Domani dobbiamo lasciare Hogwarts-
-Perché?-                     
-Merlino santissimo, PERCHÉ CI SONO LE VACANZE NATALIZIE, DRACO!- sbotto spazientita.
Lui mi guarda perplesso assimilando tutte le parole e torna ad abbracciarmi forte, prima di incominciare a imprecare: -Ma che vita di merda! Ci troviamo e tu perdi la memoria, ti ritorna la memoria e ce ne dobbiamo andare da Hogwarts, Piton non permette nemmeno più agli studenti di rimanere a scuola..-
Lo guardo tristemente  e poi mi alzo sulle punte, lasciandogli il più semplice dei baci sulle labbra.
Scocca la mezzanotte.
-Invece di perder tempo a lamentarci di non poter passare più tempo assieme, perché non anticipiamo di un giorno il nostro Natale?- propongo sorridendogli eloquentemente.
Nessuno dei due ha bisogno di una risposta.
 
*********************

La mattina vengo svegliata da qualcuno che sussurra il mio nome ripetute volte.
Mi giro verso Draco pensando che sia lui, ma sta ancora dormendo beatamente.
Mi guardo intorno confusa, stropicciandomi gli occhi e sbadigliando.
Una luce azzurrina fuori dalla finestra attira la mia attenzione e finalmente riconosco il Patronus di Harry. Lo osservo attentamente e vedo che mi fa segno verso la Torre di Grifondoro.
Mi rivesto in fretta, lascio un bacio al mio amato e torno nel mio dormitorio.
Con un colpo di bacchetta faccio tornare tutte le mie cose nella borsa e mi rendo invisibile, raggiungendo il  cervo sulle rive del Lago Nero.
La voce di Harry esce dall’animale, che rimane immobile.
-Hermione ho bisogno del tuo aiuto- dice.
-Dove sei?- chiedo preoccupata, pronta a smaterializzarmi.
-Sono.. accanto a te, smettila di fissare il mio Patronus- risponde.
Mi giro di scatto ancora più confusa, mentre il cervo scompare.
-A destra, Mione- indica la voce del mio migliore amico.
Guardo nella direzione indicata e mi ritrovo davanti la faccia stanca ma divertita di quest’ultimo.
-Harry!- esclamo abbracciandolo. In un attimo vedo metà del mio corpo ritornare invisibile sotto il suo Mantello.
-Cosa ci fai qui?-
-Te l’ho detto, ho bisogno del tuo aiuto-
-Ovvero?-
-Ron ci ha lasciati-
-Cosa..?- chiedo quasi senza fiato.
-Io e lui, a turni, portavamo il medaglione. Una sera ha iniziato a guardarmi con uno sguardo da pazzo e poi ha incominciato a gridare, farneticando teorie del tipo che te nei sei andata perché lo odiavi e avevi un ragazzo qui a scuola e che io scappavo ogni notte per venire da te..- racconta tristemente, lasciando cadere il discorso nel vedere la mia faccia.
-Ma lui dov’è andato?- domando preoccupata.
-Non lo so-
-Come?! Non lo hai fermato?-
-No.. diciamo che abbiamo cominciato a insultarci e..-
-NON LO HAI FERMATO? SEI PER CASO SCEMO, HARRY POTTER?! Lo sai che Ron potrebbe essere…- comincio a piangere senza finire la frase.
Ron morto? No, non riuscirei a sopportarlo, non riuscirei nemmeno a essere dalla parte di Harry.
Lui mi abbraccia rassicurandomi: -Lo so, Hermione, sono stato uno stupido. Ma non è morto, adesso sono io che ascolto la radio tutti i giorni-
-Ok..- sussurro.
Poi lui ci smaterializza.
 
Fa freddo quando mi sveglio. Insolito, il corpo di Hermione mi ha sempre riscaldato. Con tutti quei capelli poi, potrei farci una coperta umana.
Apro gli occhi e sposto subito lo sguardo alla mia destra allungando una mano verso la sua testa.
Ma trovo solo il nulla ad attendermi.
Ci metto un po’ a realizzare che il letto sfatto e vuoto è reale, che Hermione non c’è.
Mi alzo in piedi di scatto e in un attimo mi preparo.
Appena uscito dalla porta le figure alte e regali dei miei genitori mi si scagliano davanti.
-Padre! Madre..- esclamo e saluto al medesimo tempo.
Grazie al cielo mi sono vestito un attimo fa..
-Figlio mio, siamo venuti a prenderti, le mansioni da svolgere per il Signore Oscuro all’interno della scuola ormai sono finite. Piton ci ha anche confermato che dopo le vacanze non ce ne saranno più. Bene ora andiamo- dice seccamente lui.
-Non ho ancora i bagagli pronti..- tento di replicare.
-Non importa, a Malfoy Manor troverai tutto ciò di cui hai bisogno- m’interrompe lei.
La guardo negli occhi, ma non vedo segni di sofferenza. Per fortuna non l’ha torturata per venirmi a prelevare.
-Certo, andiamo.. posso salutare Blaise?- mi azzardo a chiedere.
Mio padre si rabbuia: -Ti sei forse dimenticato tutto ciò che ti abbiamo insegnato? Non si fa attendere il Lord Oscuro, figlio ingrato!- esclama adirato mentre ricevo un pugno in piena faccia come punizione.
Sbatto violentemente contro la porta. Il dolore è forte ma mi guardo bene dal farlo notare.
-Scusate, padre- mormoro abbassando lo sguardo.
Mentre ci incamminiamo fuori dal dormitorio riesco a scorgere le facce dispiaciute di Blaise e Ginevra nella stanza accanto.
Arriviamo alla reggia del Signore Oscuro (non la considero più casa mia da un pezzo) verso le otto del mattino.
Saluto rispettosamente tutti i Mangiamorte presenti e Lui, per poi prepararmi mentalmente all’interrogatorio che, anche se non mi è stato annunciato, so che farà.
-Allora, Draco, bentornato fra noi. Hai svolto bene il lavoro che Severus ti ha assegnato?- chiede squadrandomi.
-Alla perfezione, mio Signore-
-Ho un’unica domanda, per te. Come mai la signorina Granger era a scuola e nessuno ha fatto nulla per fermarla?-
Rimango per un attimo perplesso, come ha fatto a sapere della presenza di Hermione in così poco tempo?
-Oh, non essere sorpreso dal mio sapere, Draco. La signorina Parkinson ha avvisato suo padre che mi ha successivamente avvertito di presenze impure nella scuola- risponde alla mia domanda silenziosa.
-Come vi avrà avvertito la mia coetanea, ho preso provvedimenti fin da subito. Non l’abbiamo punita perché, dopo un attento e lungo interrogatorio, abbiamo scoperto che non è più dalla parte di Potter  e quest’ultimo le ha cancellato le memorie in proposito ai loro piani- dico aggiungendo particolari che, spero, serviranno a proteggerla.
-Molto bene. Grazie Draco, sei congedato-
-Mio Signore- mi inchino velocemente ed esco.
Raggiungo la mia camera e mi sdraio sul letto.
-Dove sei, ora, Hermione?-
 
 
Io ed Harry camminiamo per le strade deserte di Godric’s Hollow, mentre la neve smette a poco a poco di cadere intorno a noi.
Ci incamminiamo verso il cimitero e lì ci dividiamo.
Gironzolando tra le lapidi, una attira la mia attenzione e mi spavento non poco.
Mi inginocchio spazzo via la neve, lasciando spazio ad un nome e ad un simbolo molto preciso. Apro il mio libro e lo paragono a quello disegnato, è identico: il triangolo con un cerchio e una linea al suo interno.
Ma cosa significa?
-Harry, vieni a vedere!- esclamo. Stranamente non mi risponde.
Mi giro cercandolo con lo sguardo e lo trovo fermo davanti ad una grande lapide.
Lo raggiungo e leggo velocemente i nomi incisi sopra essa: James&Lily Potter.
-Oh Harry..- mormoro.
Mi appoggio alla sua spalla e faccio apparire una corona di fiori sulla tomba.
-Buon Natale, Hermione-
-Buon Natale, Harry-

 

Angolo della Scrittrice:
Buonasera miei prodi!
Allora, per scrivere questo capitolo ho perso un intero pomeriggio ed i compiti li dovrò fare stasera T-T (ovvero adesso!).
In più caricare questo capitolo sarà un parto perché su questo mio Notebook vecchissimo è appena andato via il Wi-Fi e adesso devo spostare i dati attraverso chiavetta USB e poi nell’altro computer, yee.. #mainagioia
Scusate se mi sono lasciata andare un po’ dal romanticismo, ma ad una certa ora stavo guardando “Shakespeare in Love” quindi..
E a proposito d’amore, tra pochi giorni è San Valentino e dato che io non ho nessuno con cui festeggiarlo, volevo augurare a tutti i fidanzati fra voi una buona festa :-*
Vabbè io spero che il capitolo vi piaccia, vi mando un grosso bacione e noi ci vediamo al prossimo capitolo! <3<3<3

 
 
   
 
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