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Autore: ginger_ed    09/02/2016    1 recensioni
Secondo un'antica leggenda giapponese, le anime gemelle sono legati da fili invisibili.
E se una ragazza stravolgesse questa leggenda?
Se lei riuscisse a vedere questi fili?
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"Sei soltanto una figlia di papà, ti basta schioccare le dita, fare faccine dolci e tutti sono ai tuoi piedi! Io non sopporto questo tipo di persone, persone che non conosceranno mai il significato di sacrificio"
Dopo queste parole, la mano della ragazza collise con la guancia del ragazzo che rimase sorpreso dal gesto.
"Io invece detesto chiunque giudichi senza sapere nulla. Tieni per te i tuoi stupidi pregiudizi, ma sappi che con me hai sbagliato tutto.
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"Ti amo"
"Ti odio, come la mettiamo?"
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Hemmings, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4
 

"Sembro uno zombie! Rivoglio il mio letto T.T"

Per Chocolat era davvero un trauma riprendere la solita routine che avrebbe accompagnato lei, e il resto degli studenti, per nove lunghi mesi. Inoltre, lei abitava fuori città e ciò implicava il fatto di doversi svegliare almeno un'ora prima rispetto alla norma per poter arrivare a scuola in un orario decente.

Shirlee era altrettanto sfortunata quanto l'amica, solo che lei abitava semplicemente dalla parte opposta della scuola, così da essere costretta a cambiare mezzo su mezzo per arrivarci. In quel momento stava cercare di non urlare a sua sorella che stava occupando il bagno da una mezz'ora abbondante.

"Ma insomma Ariel! Vuoi uscire da quel bagno? Non puoi fare tardi il tuo primo giorno di liceo!" sbraitava la madre di Shirlee in continuazione.

Shirlee, mezza addormentata, rideva per il messaggio dell'amica, cercava di non far affogare i biscotti nel latte e in quel momento avrebbe voluto strangolare mezza famiglia per tutto il baccano che era in grado di fare alle sette di mattina.

Poco dopo, vide sua sorella Ariel entrare in cucina con uno sguardo di chi la sapeva lunga. Quindi iniziò a fissarla per farle sputare fuori la verità e infatti, la ragazza si sentì osservata e guardò la sorella.

"Ok, te lo dico, ma solo perché sei inquietante" disse quindi a Shirlee che sorrise malamente.

"Potrei aver buttato il flaconcino del sapone liquido per terra e stavo cercando di pulire senza farmi scoprire da mamma" continuò iniziando a girare il cucchiaio nella sua tazza svogliatamente.

Shirlee la guardò incredula senza però proferire parola. La mattina era alquanto muta.

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"Klaus! Dammi il calzino o ti faccio sparire dalla faccia della Terra!"

E se Shirlee la mattina non spiccicava parola, Chocolat era particolarmente aggressiva.

"Intelligente, li hai tutti e due in mano tu" rispose in fratello dandole delle pacche sulla spalla.

Chocolat abbassò lo sguardo sentendosi veramente stupida. Sbuffò e se li infilò saltellando mentre afferrava al volo un biscotto divorandolo. Il fratello continuava a guardarla confuso. Dopo dieci minuti erano pronti e corsero alla fermata del pullman, a due isolati da casa loro.

"Dimmi che questo non è il pullman che ci porta a scuola, ma che è stiamo andando in centro a prendere un gelato" si lamentò Chocolat poggiando la testa sulla spalla del fratello non appena trovarono due posti liberi.

"Questo non è il pullman che ci porta a scuola, e stiamo andando in centro a prendere un gelato" le disse allora Klaus.

Chocolat sorrise a quella prospettiva.

"Tuttavia, arrenditi alla cruda verità, è il primo giorno di scuola e fra pochi giorni andremo avanti a forza di caffè e camomilla" continuò il fratello.

"Sento che sarà una lunga giornata" piagnucolò Chocolat.

"No, solo la prima di una lunga serie" le fece eco Klaus che per questo si beccò un pugno dalla sorella sul braccio.

"Sempre il solito pignolo!" esclamò Chocolat facendo ridere il diretto interessato.

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I due fratelli arrivarono a destinazione dopo più di mezz'ora e trovarono subito Shirlee con Ashton mentre parlavano tranquillamente tra di loro. Chocolat notò anche Kat, la sorella di Ashton, vicino a ques'ultimo e si catapultò su di loro. Klaus la seguì, salutò Shirlee con un bacio sulla guancia e batté il cinque ad Ashton per poi raggiungere Michael che dall'altra parte del cortile, gli faceva segno di raggiungerlo.

"Ciao Kate!" sorrise Chocolat abbracciando la ragazza.

"Shirlee, lei è Kat, viene con me a ginnastica. Kat, lei è Shirlee, la mia migliore amica"

Le due ragazze si presentarono e poi, insieme ad Ashton, decisero di entrare a scuola per prendere i loro orari.

"Mi hanno messo storia, filosofia, fisica e matematica di seguito nello stesso giorno. Spero ci sia un girone per l'inferno anche per chi progetta gli orari" esclamò Kat con la tentazione di bruciare quel foglio.

Anche gli altri non erano messi meglio e confrontarono gli orari per vedere le ore in comune che erano veramente poche. La campanella suonò e in poco tempo i corridoi furono pieni di ragazzi.

"Che l'inferno abbia inizio" sussurrò Shirlee alzando gli occhi al cielo.

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Per la fortuna degli alunni, i docenti non spiegarono nulla in quel primo giorno, e furono anche abbastanza clementi.

"È solamente il primo giorno, ma già non ce la faccio più"

Fu Calum a parlare chiudendo il suo armadietto.

"Beh, tu almeno non hai esami da fare a fine anno" rispose Luke.

Calum era infatti al terzo anno, Luke al quinto, una differenza di età che non aveva mai pesato sulla loro amicizia. Mentre stavano raggiungendo le aule dove si sarebbero tenute le loro lezioni, il moro andò a sbattere contro qualcuno.

"Scusami, non.. aspetta, tu sei la ragazza del pullman!" esclamò Calum.

"Ehi! Calum, giusto?" chiese lei.

"E tu Jade!"

I due iniziarono a parlare come se niente fosse e Luke li guardava con le braccia conserte.

"Ciao! Sai, esisto anche io, Luke!" ribadì dunque.

Calum e Jade risero e quest'ultima si presentò stringendo la mano del biondo.

"C'è la tua ragazza" disse Calum poco dopo.

Luke si girò notando appunto la sua fidanzata, Michelle, che raggiunse subito. Lei sorrise appena lo vide e, senza perdere tempo, si fiondò sulle sue labbra.

"Per favore, andate a riprodurvi in privato!" urlò Calum.

Luke si staccò arrossendo mentre la ragazza sorrise abbracciandolo.

"Dai Calum, non ci vediamo da una settimana!" replicò Michelle ridacchiando.

Il moro scosse la testa. Non la sopportava, era insieme a Luke da un solo mese, ma lei era veramente troppo possessiva e appiccicosa.

Nello stesso momento, Shirlee ebbe un giramento di testa e per poco non perse l'equilibrio cadendo.

"Ehi Shirlee" disse Klaus prendendola al volo e evitandole una caduta con i fiocchi.

La ragazza lo tranquillizzò dicendogli che probabilmente era un calo di zuccheri. Ma mentì in quanto era da quasi un mese che aveva questi giramenti e le capitavano anche più volte al giorno. Certe volte il dolore era così forte che non riusciva a reggersi in piedi. Da un settimana però sembrava che la situazione si fosse calmata e invece non era affatto così.

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"Bentornati ragazzi!" esordì il professore di educazione fisica.

Chocolat tirò un sospiro di sollievo nel rivedere il loro vecchio professore. Vecchio in tutti i sensi, tranquillo e non pretendeva troppo dai suoi alunni, anzi, nella sua ora erano liberi di fare ciò che più gli andava. O quasi...

"Bene, non perdiamoci in chiacchiere!"

L'uomo chiese l'aiuto dei ragazzi per tirare fuori dallo sgabuzzino della palestra un cavallo e una trave.

"Ma sono gli attrezzi per la ginnastica artistica" sussurrò Chocolat a Kat che condivideva la sua stessa ora di educazione fisica.

Le due ragazze subito gioirono dato che erano entrambe ginnaste da circa dieci anni.

"Ho visto che molti non prendono sul serio la mia ora, quindi d'ora in avanti si fa a modo mio" disse il professore.

Ma a quanto pare i ragazzi, oltre a non prendere sul serio la sua ora, non prendevano sul serio neanche lo stesso professore.

"Che cos'è questa cosa?" chiese una ragazza più spaventata che incuriosita.

Il professore sorrise per poi guardare Chocolat.

"Signorina Moore, potrebbe mostrarci come si usa questa trave?"

Chocolat schiuse la bocca guardando l'attrezzo.

"Ma non c'è la magnesia" replicò.

"Dov'è il problema?" disse l'uomo.

Chocolat sentì le ragazze dietro di lei ridere dandole della codarda. Allora si girò verso di loro con un finto sorriso.

"La magnesia mi aiuta a non scivolare" sussurrò facendole zittire.

"Moore, non vorrà avere una nota il primo giorno di scuola" la riprese il professore.

"No, ma..." iniziò la ragazza.

"E allora ci mostri ciò che sa fare" la interruppe l'uomo.

Chocolat pensò che gli mancasse qualche rotella. Insomma, avrebbe dovuto sapere che senza magnesia sulla trave avrebbe potuto seriamente farsi male, dato che quella polvere creava attrito facilitandole i movimenti.

Ciò nonostante, prese un bel respiro e si avvicinò sulla trave sedendocisi sopra. Si alzò in piedi subito dopo e prese una piccola rincorsa eseguendo un'ejambèe. Appena ripoggiò i piedi sulla trave e optò per un salto carpiato all'indietro. Atterrò senza perdere l'equilibro e pensò di combinare una rondata, ovvero una specie di ruota dove a metà del movimento si uniscono le gambe per poi atterrare nella posizione iniziale, e un flick, un ribaltamento all'indietro. Purtroppo la mancanza della magnesia si fece sentire e Chocolat si sbilanciò quando ripoggiò i piedi sulla trave. Qualcuno però la prese al volo evitandole la caduta. La ragazza si ritrovò davanti a due occhi verdi che non poté fare a meno di riconoscere.

"Mi sa tanto che avevi ragione" disse Michael tirando un sospiro di sollievo.

Chocolat si morse il labbro arrossendo e nascose il volto nell'incavo del collo del ragazzo per l'imbarazzo.



CIAO!

ecco un nuovo capitolo! Abbiamo due nuovi personaggi, Kat e Michelle e quindi ne vedremo delle belle! Da precisare che qualche giorno fa ho seriamente buttato mezzo flacone di sapone liquido a terra.... Spero che questo capitolo vi piaccia e nulla, mi piacerebbe tanto sapere cosa voi ne pensate!

Alla prossima

wewereborntolove

Ho postato una piccola OS su Michael e mi farebbe piacere se la leggeste...vi andrebbe? :3

 
  
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