* Quegli occhi esprimevano solo la volontà di morire in pace. Quella ragazza non voleva altro.
“Ora rispondi alla mia domanda. Chi sei tu.” continuò.
La ragazza rimase spiazzata. Nessuno le si era mi rivolto con quel tono. Nessuno aveva mai osato tanto.
Estrasse il pugnale e glielo puntò alla gola.
“Ascolta, ragazzino”
“Non penso di essere più piccolo di te” neanche una nota di paura nella voce.
“Silenzio” sibilò.
“Dammi bene ascolto. Qua dentro siete gli ultimi arrivati, quindi vedete di non esagerare troppo. Qui le mammolette e i coraggiosi fanno una brutta fine. La guerra non è questione di coraggio. Se vuoi sopravvivere, metti da parte l’orgoglio e fuggi. Vedi di impararlo bene.” Continuò, avvicinando il viso al suo. *