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Autore: zcc3401    10/02/2016    3 recensioni
Dal testo:
“Nami siamo arrivati?” richiese per la millesima volta il capitano della Thousand Sunny.
“No e smettila di continuare a chiedermelo!” rispose esasperata la navigatrice quasi urlando dalla rabbia “Se le indicazioni date da Ace sono giuste, arriveremo tra breve”.
“Ma voi ci credete a questa storia di questo fantomatico mondo? Ad essere sincero non ne ho mai sentito parlare”chiese Franky
“Stando a quel poco dei libri che sono riuscita a leggere a proposito si tratterebbe di un mondo molto strano e con personaggi addirittura più forti di quelli del nostro nuovo mondo. Probabilmente se li incontrassimo ci ucciderebbero senza problemi” commento tetramente la archeologa della ciurma.
(Storia ad OC - iscrizioni momentaneamente aperte)
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Monkey D. Rufy, Nami, Nuovo personaggio | Coppie: Rufy/Nami
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Cap.20 Verso il summit


Rufy e la sua ciurma seguirono la misteriosa donna dai capelli rossi, all’interno della taverna.
Oltrepassata la porta si guardarono attorno, le pareti erano di legno di colore marrone scuro, la luce che c’era entrava in parte dalle finestre, e l’altra da delle candele, sulle pareti erano presenti un paio di quadri e in fondo era presente un balcone con delle bottiglie sopra.
Nella stanza erano anche presenti diverse ciurme di pirati attorno a diversi tavoli rotondi, ma in quello a cui arrivarono erano presenti diverse ciurme, due non le avevano mai viste, mentre un’altra era quella di Law, mentre l’altra era di….
“ACE!” urlarono Sonia e Rufy abbracciando, fino a quasi stritolare Pugno di Fuoco.
L’ex secondo comandante di Barbabianca si alzò riuscendo a sciogliere l’abbraccio che per poco non lo aveva ucciso.
“Rufy, Sonia, è bello vedervi” disse il ragazzo.
“Cappello di paglia – ya, ce l’hai fatta ad arrivare” parlò Law sempre seduto sulla sua sedia.
“Si scusa, ma abbiamo avuto un imprevisto, mi spiace” rispose Cappello di paglia.
“E così tu sei Rufy Cappello di Paglia. È un piacere conoscerti” disse uno degli uomini seduti intorno al tavolo, aveva dei capelli biondi, occhi azzurri e aveva una cicatrice, quasi scomparsa, sotto l’occhio destro “Max Stromberg mi ha annunciato che hai bisogno del mio aiuto; il mio nome è Edward Jonatan Kenneway”.
“Il capitano Edward Kenneway?” chiese Nami.
“Sì esattamente”rispose lui.
“Quindi lei sa come arrivare al Nuovo Mondo?” Nami gli chiese speranzosa.
“Mi spiace dirvelo, ma non c’è modo di arrivarci, o meglio non facilmente” concluse lui.
“Quindi un modo c’è” replicò Zoro.
“Sì, però bisogna passare per i peggiori posti del Three World” disse la donna dai capelli rossi.
“Non importa noi torneremo a casa, se volete aiutarci bene ne saremo felici” disse il capitano della Thousand Sunny.
“Ahahaha” iniziò a ridere il quarto capitano che fino allora era rimasto zitto, era sui quarantanove, aveva capelli neri e una lunga barba dello stesso colore, aveva degli occhi di colore marrone, aveva un cappello nero con una piuma d’aquila, indossava dei pantaloni di colore marrone e una camicia di colore rosso e per concludere degli stivali neri; sul petto aveva quattro pistole nere e ai fianchi aveva una spada “Ragazzino hai davvero un gran fegato non c’è che dire”.
“Chi cavolo sei tu?” chiese inclinando la testa cappello di paglia.
“Il mio nome è Ed Tatch, Monkey D. Luffy” disse il pirata.
“Domani mattina inizierà il Summit spero che sarai presente” disse il capitano Kenneway alzandosi dalla sua sedia “Nel frattempo vi consiglio di venire alla festa di questa sera, potranno venire solo i capitani e vice, insieme a delle accompagnatrici” detto questo lui e la sua ciurma se n’andò.
“Ci vediamo, domani” disse Tatch andandosene pure lui.
Le tre ciurme rimaste uscirono dalla taverna e iniziarono a camminare verso le proprie navi.
“Rufy vieni con me alla mia nave?” chiese Ace.
“Tua nave? Pensavo che sarebbe passata a Marco” disse Sonia.
“Sì, bé…. Diciamo che alla fine abbiamo concordato che alla fine la nave e la ciurma sarebbero passate a me” spiegò Pugno di Fuoco.
Così presero a parlare mentre tornavano alle proprie navi, mentre la ciurma di cappello di paglia e Law li seguiva.
Lisara era immersa nei suoi pensieri e non si accorse del chirurgo della morte che gli si era avvicinato.
“A cosa stai pensando?” gli chiese.
“Niente”rispose lei.
“Non mi ricordo di te, l’ultima volta che ho visto Cappello di Paglia non eri presente. Sei una nuova aggiunta?”
“Sì, possiamo metterla così” tornando muta lei.
“Non parli molto”
“Non ho niente da dire”.
“Come vuoi, ma fidati io ho provato a lungo a distruggere Doflamingo da solo e ho fallito, quindi direi che posso affermare se hai bisogno di aiuto la ciurma in cui ti trovi più che adatta” disse Law per poi riprendere allontanarsi.
Lisara si trovò confusa ancora più di prima, ma non avrebbe permesso ai suoi sentimenti di prendere il sopravvento, aveva una missione e la avrebbe completata, costi quel che costi, se no le conseguenze di un eventuale fallimento sarebbero state terribili.
Arrivarono al molo che cercavano, nel quale erano presenti diverse imbarcazioni, una delle quali era l’unica nave della flotta di Barbabianca sopravvissuta alla guerra a Marineford, il suo nome era NeosMobyDick, era quasi uguale alla Moby Dick, ma a differenza della balena bianca a prua quella era blu.
Avvicinatosi, tre teste spuntarono dal parapetto della nave, una aveva i capelli ricci, lunghi di un rosa, mentre le altre due erano bionde.
Delle teste bionde una apparteneva a Marco, l’ex comandante della prima flotta di Barbabianca; l’altra apparteneva al fratello adottivo di Rufy.
“Sabo!” urlò Sonia correndo sulla nave seguita a ruota da Rufy, che entrambi travolsero, il ragazzo biondo.
”Sì, ciao anche voi” disse solamente una volta che si staccarono.
“Cosa ci fai qui?”
“Ho saputo che vi eravate ficcati in un gigantesco guaio, quindi sono venuto ad aiutarvi”
Era felice di vederli, quando si erano visti a Dressrosa era stato velocemente e non avevano avuto occasione di parlarsi seriamente.
“Cappello di Paglia, sono felice di rivederti” disse Marco.
“Sì, anch’io è da tanto che non ci si vede” disse il ragazzo rivolto alla ciurma del fratello moro.
Saliti a bordo Ace fece un riassunto di quello che aveva parlato con i due capitani del Three World.
“Quindi il summit è domani?” disse Sabo “E cosa facciamo fino ad allora?”
“Hanno detto che questa sera ci sarebbe stata una festa, ci andiamo vero?” urlò cappello di paglia.
“Sì certo, però soltanto i capitani e i vice ci possono andare” disse scocciato Sabo, lui non era nella lista.
“Tranquillo, ti lascio il mio posto, non ho voglia di venire a ballare e poi meglio che qualcuno resti di guardia alla nave” disse Marco.
“Marco, sei noioso” disse solamente Ace.
“Ballo?” parlarono due ragazze che si era affiancata ad Ace, una delle due aveva i capelli rosa lunghi fino alla vita e occhi marroni, indossava una maglia marrone, con le maniche che le coprivano fino al gomito e un paio di pantaloni anch’essi marroni e per completare il tutto aveva una spada alla vita; l’altra aveva i capelli bianchi a caschetto (Nami avrebbe giurato che fosse asimmetrico, sul lato destro), occhi neri e pelle diafana, non era molto alta, indossava una maglia rossa, a maniche lunghe e pantaloncini neri, alla cintura aveva appesa una pistola.
“Sì, tutti i capitani saranno invitati e temo che dovremo andare anche noi” commentò Ace.
“Sì!” urlarono in coro le due.
“E chi vi ci accompagna?” chiese la ragazza dai capelli bianchi a Sabo.
“Tu naturalmente” disse con noncuranza “Tappetta” aggiunse alla fine rimediando un pugno, sulla spalla, dalla ragazza.
“Sabo!” gli urlò la ragazza.
“Sì, Layla?” gli chiese lui.
“Non ci provare più, lo sai quanto tengo alla mia altezza” disse la ragazza mettendo un finto broncio.
“Tranquilla, vai benissimo così come sei” parlò il biondo accarezzandogli il viso, facendo tornare il sorriso alla ragazza.



Nel frattempo la ciurma di Rufy Cappello di Paglia e quella di Law tornarono al molo in cui erano presenti le proprie navi.
“Ehi Law” lo chiamò Cappello di Paglia “Tu verrai alla festa questa sera?”
“Sì, direi di sì” rispose solamente il chirurgo della morte.
“D’accordo ci vediamo più tardi” e detto questo tutti presero la propria strada verso la nave.


Nella nave le ragazze nella propria stanza si misero a discutere tra loro di quale fosse il vestito migliore per l’occasione.
Alla fine si riuscì ad arrivare a questa difficilissima soluzione.
Ognuna delle ragazze si scelse un vestito diverso:
Nami scelse un vestito elegante rosso, la parte davanti c’era un grande scollatura, aveva attorno al collo la collana regalatogli da Rufy, dopo l’avventura a Bedegrade.
Robin indossava un vestito blu chiaro, le arrivava fino quasi le caviglie, in più aveva uno spacco nella parte inferiore.
Sonia aveva addosso un vestito verde, che le fasciava il corpo fino alla vita dove si stringeva per poi allentarsi nuovamente.
Infine Lisara aveva preferito un bellissimo vestito viola, che le copriva quasi tutto il corpo tranne che per la parte dalle ginocchia in giù.
Tutte e quattro le ragazze indossavano dei sandali con i tacchi dello stesso colore del proprio vestito.
Una volta finiti i preparativi, acconciature, trucco e accessori vari uscirono e trovarono già presenti sul ponte: Rufy, Zoro, Law e Drake, che quando videro le ragazze le loro mascelle toccarono terra, erano letteralmente senza fiato, avevano fatto colpo.
I ragazzi erano vestiti con degli smoking che li facevano sembrare tutti eleganti.
Dopo essersi ripresi cominciarono ad andare verso il luogo indicatogli da Kenneway; una volta giunti lì s’incontrarono con quattro persone, una era Sabo e la ragazza dai capelli bianchi e gli altri erano Ace e la ragazza dai capelli rosa.
Appena i quattro li videro arrivare, smisero di parlare tra loro e pugno di fuoco si rivolse al gruppo di pirati in arrivo.
“Ehi, siamo qui” gli urlò alzando il braccio per farsi vedere.
“CIAO!” urlò Cappello di paglia quando li vide.
“Bene siete arrivati ne sono felice” commentò Sabo “Lei è Layla” disse presentando la ragazza che era al suo fianco.
“Piacere” disse soltanto la ragazza con un sorriso.
La ragazza, con Sabo, era vestita con un vestito color argento che le ricopriva tutto il corpo; mentre il ragazzo era anche lui con uno smoking.
“Lei invece è Anne” disse Pugno di fuoco riferendosi alla ragazza al suo fianco che era vestita con un abito di color oro, mentre il ragazzo era vestito con uno smoking pure lui.
Appena si guardarono si misero quasi a ridere (tranne Law e Drake) siccome tutti i ragazzi erano vestiti uguali, mentre le ragazze erano vestite tutte differenti.
“Andiamo” disse Sabo.


Una volta varcati le porte del forte i pirati si trovarono davanti due guardie che gli chiesero chi erano, chi il capitano, chi il vice e finito l’interrogatorio, li lasciarono passare.
Una volta che ebbero passati circa dieci metri attraverso l’ingresso, arrivarono in uno spazio aperto, probabilmente era il giardino del forte era stato, addobbato e decorato per renderlo luminoso e confortevole, al centro del giardino era presente una pista da ballo mentre ad un lato erano presenti delle persone.
Delle persone che erano presenti i pirati riconobbero i due capitani con cui avevano parlato nella taverna, invece molti altri che non avevano mai visto.
Quando il gruppetto dei pirati (e il rivoluzionario) si avvicinarono i due capitani già conosciuti si avvicinarono e iniziarono a parlare.
“Finalmente, per poco credevamo che non sareste venuti” disse Kenneway.
“Non ci saremmo persi la serata per nulla al mondo” parlò Nami in nome di tutti.
“Bene ne siamo contenti, perché quell’idiota di un Ornigold ha insistito talmente tanto che il summit si terrà durante la festa” parlò Tatch.
“Grazie Tatch. È sempre bello vedere che hai rispetto per la mia persona” disse con ironia una voce alle sue spalle.
"Fottiti, e ingoia la tua pistola"
L’uomo che apparse era sui quaranta, aveva i capelli di colore marrone e gli occhi neri, era vestito abbastanza bene.
“Io sono Ornigold, pirati” disse al gruppo dei nostri eroi.
“Sì grazie, lo avevamo capito” parlò Drake.
“Bene ne sono felice” detto questo l’uomo si girò di 180 gradi e se n’andò via.
“Andiamo gli altri ci aspettano” disse Kenneway facendo strada ai pirati che lo seguirono.
Il Summit poteva iniziare.



Ok gente avrei voluto scrivere anche il summit, ma non mi dilungherò molto.
Ora abbiamo risolto il problema di chi sta con chi; quindi sperò di poter pubblicare prima il prossimo capitolo.
Ok? Aspetto le recensioni.
CIAO
  
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