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Autore: venusmarion    12/02/2016    1 recensioni
Raccolta di drabble e flashfic su the 100, per lo più IC, qualche AU, out of prompts.
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellamy Blake, Clarke Griffin, Octavia Blake, Raven Reyes, Un po' tutti
Note: AU, Movieverse, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti
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#1 prompt: A memory character A has with character B that they’ll never forget 

#2 prompt: Aerico. One of the characters nursing the other back to good health 

add: HarryPotter!AU

words: 573

VULNeRA SANENTuR

«Stai fermo,» disse Raven. Inchiodò Bellamy contro il pavimento, tenendogli una mano premuta contro la spalla; con l’altra strinse con più convinzione la bacchetta. Crine di unicorno e mogano, unica nel suo genere. «Vulnera Sanentur
Il corpo straziato di Bellamy inglobò l’incantesimo con un lieve spasmo. Le ferite della maledizione Sectumsempra lanciata da Charles Pike, ormai  dichiarato mangiamorte, erano numerose e profonde. «Quel pezzo di —» 
«Mi fa male tutto,» mugugnò Bellamy. Raven strinse i denti, osservandolo con fare clinico. Lei non era un granché con gli incantesimi guaritori, se la cavava decisamente meglio con i trucchi di trasfigurazione, ma le sembrava di essere riuscita a fermare il sangue fuoriuscente dai vari tagli. «Te la caverai,» sentenziò.
Bellamy, seppure a fatica, annuì. Poi mise su uno dei suoi sguardi torvi. «Non dovevi fermarti qui per me. I mangiamorte arriveranno a momenti —» 
«Non ti lascio morire per quattro squinternati con netti problemi di carenza d’affetto,» tagliò corto Raven. «Quando riesci ad alzarti, ce ne andiamo.»
Sentendosi sotto pressione, Bellamy cercò almeno di tirarsi su sui gomiti. Gli costò una smorfia di dolore e un piccolo gemito represso, ma riuscì a tirare fuori un mezzo sorriso per Raven. «Non dirmi che sto facendo l’esibizionista.»
Raven rispose al sorriso. Era quello che pensavano tutti i Corvonero come lei dei Grifondoro, in fondo: esibizionismo puro e stupidità latente. Ma Bellamy era qualcosa di più di quei difetti sommati. Era coraggioso. Era leale. Ed era suo amico. «Per la seconda volta da quando ti conosco, no, non stai facendo l’esibizionista,» gli disse.
Bellamy si accigliò, riuscendo a mettersi seduto. «La seconda volta? E la prima quale sarebbe?» 
Raven non dovette nemmeno starci a pensare. «Quando è morto Finn.» Rabbrividì pronunciando quel nome, e la sua presa sulla bacchetta si fece d’acciaio, le nocche cianotiche. Quegli attimi terribili erano sempre impressi nella sua mente, nonostante fossero passati due anni dalla morte del ragazzo.  Finn bersagliato dal fuoco incrociato dei mangiamorte. Finn esausto. Finn con gli occhi sgranati di fronte all’ultimo, letale attacco. Avada Kedavra. «Tutto il mondo mi stava crollando addosso,» continuò Raven, guardando Bellamy dritto negli occhi. «L’unica cosa che mi ha impedito di andare in pezzi è stata la tua presa salda.» Incrociò le braccia, toccandosi con le dita la pelle coperta di graffi e lividi a causa della battaglia in corso. Come Bellamy, non indossava la veste della sua casata, ma normali vestiti da adolescente. Si sentiva ormai troppo cresciuta per starsene dentro una divisa scolastica. «Mi hai afferrato qui,» disse, stringendosi le braccia tra i polpastrelli, «e non mi hai lasciata andare. Mentre Finn si accasciava a terra, io —» 
«Ti sei accasciata contro di me,» disse Bellamy. «Sì, me lo ricordo.» 
Raven sorrise di nuovo, ma stavolta su una guancia le scendeva una lacrima. «Allora non dirmi più che non devo fermarmi quando ti vedo morire dissanguato sul pavimento.» Alzandosi, si asciugò in fretta il viso e porse una mano a Bellamy. Lui si aggrappò, facendo del proprio meglio per mettersi in piedi. Quando fu certo di poter reggersi sulle gambe, un’esplosione poco lontana di vetri in frantumi gli fece stringere di colpo la bacchetta tra le dita insanguinate. Raven commentò la reazione con un battito di ciglia. «Ora non fare l’esibizionista.»
Bellamy inclinò la testa di lato, come a dire che non avrebbe garantito niente. Si mossero in direzione dei rumori della battaglia, pronti a scagliare nuovi incantesimi e a combattere per uscirne vivi.

  
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