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Autore: EffeI    12/02/2016    2 recensioni
Un futuro alternativo per Harry e Hermione. Qualcosa accade nella tenda, così vuota senza Ron, poi più nulla. Quattro anni dopo Harry ha sconfitto Voldemort, sconfitta pagata a caro prezzo, e il suo futuro sembra essere già scritto....o forse no?
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Harry/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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L’aria rarefatta era cosparsa da piccoli granelli di polvere che aleggiavano nel riflesso di un raggio solare, mentre questo faceva lentamente capolino nella stanza. Quella stessa aria, portatrice di quei granelli accumulati nel corso degli anni e intrappolati tra le cartelle dell’archivio, si era fatta ora custode di sospiri silenziosi e promesse sussurrate nel suo immutabile silenzio.

 “ Harry, dove diavolo è la mia camicia?” 

Hermione cercava di ricomporsi mentre Harry tentava di infilarsi la propria .

“Oh..aspetta” disse  cominciando a cercarla tra le varie colonne  di scaffali quando ne uscì trionfante con la camicia in mano 

“Eccola” e la porse a Hermione che la indossò 

“Sei incredibile!”disse lei ridendo mentre lui la attirava a se 

 “Scusa, ma ero un tantino preso e non ho fatto caso a dove potesse finire” e prima che lei potesse ribattere le prese il viso tra le mani e la baciò lentamente.

“Beh se questo è il tuo modo di chiedermi scusa…puoi anche farla sparire direttamente la prossima volta” sussurrò lei allontanandosi.

 “Io allora cosa dovrei dire? Hai praticamente fatto saltare tutti i bottoni!!” aggiunse ridendo.

 “ Ops! Ma puoi sempre aggiustarla no?” rise e con un colpo di bacchetta tutti i bottoni si risaldarono ai loro posti. Lei con aria soddisfatta gli passò le braccia intorno al collo e lo baciò a sua volta giocando con le sue labbra. 

“Umh, ti prego dimmi che non dobbiamo andarcene!” disse Harry 

 “Sai che lo vorrei anche io ma..dobbiamo” rispose Hermione.

 A malincuore sciolsero l’abbraccio e cercarono di ricomporsi. 

“Herm, come mai sei tornata? Voglio dire come si è trovato Ron?” le chiese Harry. 

Nell’udire il nome di Ron lei si irrigidì per un attimo: Harry aveva questa straordinaria capacità, sapeva renderla felice come non lo era mai stata ma al contempo la poteva riportare alla realtà. 

Si perché la realtà era che lei aveva una relazione con Ron e Harry con sua sorella. Questo li rendeva dei sporchi traditori. Scacciò via il pensiero augurandosi di poter uscire presto da quella situazione.

“ Si..voglio dire, siamo tornati perché il periodo di prova era di quattro mesi ma soprattutto perché non era come lui si era aspettato” disse

“Che vuoi dire? Ha avuto delle difficoltà? chiese Harry preoccupato.

 Hermione sospirò e si appoggio ad uno dei tavoli

 “Non è quello anzi lui si era impegnato tantissimo, dedicava tutte le sue energie agli allenamenti quotidiani. Era pieno d’entusiasmo ma i giocatori non lo erano altrettanto e nonostante lui si impegnasse loro si dimostravano privi d’interesse. Oserei dire perfino che era piuttosto rigido con loro durante gli allenamenti, ma a loro non importava, semplicemente lo sottovalutavano e trascorsi i due mesi.. be eccoci qui.” sorrise amaramente. 

Harry le rivolse uno sguardo comprensivo ed aggiunse:

 “Cosa ha intenzione di fare adesso? Chiaramente il contratto è reciso, anzi direi mai stipulato, se era semplicemente una prova.” 

“ Non lo so Harry, credo che tornerà ad allenare la sua piccola squadra. So solo che ne è rimasto enormemente deluso e mi dispiace per lui.” rispose lei con voce triste

“ Tu invece? Come ti sei organizzata laggiù?”chiese lui.  

Nel frattempo le si era avvicinato e si trovava di fronte a lei

“Be come sempre, ho completato delle pratiche e lavorato via mail, ho comunicato con il signor Thompson via gufo e qualche volta tramite patroni, quando la cosa era un po' più urgente” disse

 Harry si protese verso di lei e la prese per mano stringendola  a sè in un abbraccio.

“Tu, che mi dici? Hai avuto notizie da Will o dalla McGranitt?” chiese lei 

“No, niente. Ho parlato con Will tramite gufo ma oltre a raccontarmi le sue prodezze come giocatore di Quidditch, non ha accennato a nessuno visita dal Ministero e tantomeno la McGranitt ha detto nulla al riguardo. In fondo lo sapevamo Herm, dobbiamo aspettare, tutto qui.” rispose lui con aria rassegnata.

 Lei abbassò lo sguardo e continuò:

 “Hai più parlato di questa storia dell’adozione con Ginny? Harry come pensi che potrebbe prenderla se dovessero realmente accettare la nostra richiesta? Insomma cosa faremo? Lo porteremo un giorno da me e Ron e l’altro da te e Ginny?  Sai che gli assistenti sociali contesteranno questa situazione…insomma tu credi davvero che ci concederanno la possibilità di adottarlo?” 

“Non lo so Herm, so solo che io ci tengo a prendermi cura di Will e spero che in un modo o nell’altro ci permetteranno di farlo. Per quanto riguarda Ginny, mi fa male vederla così. Nonostante tutto ci tengo a lei, le voglio bene. Abbiamo provato a parlare, ma l’unico risultato è stato solo una sequela di insulti su quanto io sia egoista e menefreghista nei suoi confronti. 

Ascolta, io ci ho pensato tanto durante questi due mesi, ho pensato a noi e alla nostra relazione e l’ho a mala pena sfiorata nonostante lei provasse a coinvolgermi, io non ce la facevo. Mi sembrava di tradirti. Ginny non è stupida, lo sappiamo entrambe. Sicuramente avrà capito che c’è qualcosa che le nascondo e io credo che sia giunto il momento di dire la verità, il momento di essere egoisti.”concluse Harry. 

 Hermione a quelle parole sciolse l’abbraccio e lo guardò domandandogli

“Tu..tu sei sicuro? Pensi davvero che sia il momento giusto per dire loro la verità? Harry li distruggerà”

In tutta risposta lui la guardò e aggiunse

“Si, probabilmente lo farà e no, non credo sia il momento giusto. Non lo credo perché semplicemente NON c’è un momento giusto per dire una cosa come questa Herm. Abbiamo rimandato troppo a lungo e abbiamo sofferto troppo. Io non voglio più farlo.” 

Hermione lo guardò per qualche secondo e notò qualcosa di diverso, qualcosa che solo lei sarebbe mai stata in grado di vedere: vide un nuovo Harry, un Harry né felice, né triste ma un Harry spaccato a metà. Divorato dal bisogno  di dire la verità a tutti, dal bruciante desiderio di voler urlare il suo amore per lei, e un Harry distrutto, logorato dal senso di colpa per quel sentimento proibito, sbagliato

Un vile.

Un codardo che pur di vivere liberamente il proprio amore con la donna che amava era pronto a scarificare tutto, a gettare all’aria tutto ciò che non solo Ginny e Ron avevano fatto per lui,ma anche  ciò che la loro intera famiglia aveva rappresentato per lui. Un Harry egoista.

 E lei? Com’era lei? 

Oh lei non era da meno. Eccola lì dopo aver fatto l’amore in una stanza, lontana da tutti e tutto,una donna che aveva tradito il proprio fidanzato con il suo migliore amico. Anche lei era stata egoista, irrispettosa, vile e codarda, anche nell’errore lei ed Harry erano uguali, lo sarebbero sempre stati. Tuttavia non importava da quale prospettiva la cosa venisse vista, non importava se loro erano due ragazzi che si amavano da una vita, non importava che avessero resistito fino a 3 mesi fa, non importava che avessero sempre represso ogni accenno dei sentimenti che provavano l’uno per l’altra.

 Nulla di questo aveva importanza e mai l’avrebbe avuta, perché ai semplici fatti loro erano dei traditori,egoisti traditori e nulla di più. 

Per un attimo Hermione fu tentata di dire sì. Fu tentata di accettare, di essere d’accordo con Harry ed essere egoista,di dire tutta la verità senza prestare attenzione alle conseguenze. 

Ma per quanto bello potesse sembrare, per quanto meraviglioso potesse suonare, non avrebbe accettato, semplicemente perché lei era Hermione Granger. Perché loro erano Harry e Hermione e avrebbero sempre preferito soffrire piuttosto che fare del male anche solo per un istante agli altri.

 “Harry….” 

“No! Hermione conosco quello sguardo! Lo conosco fin troppo bene, ci ho convissuto per 4 anni e adesso che siamo così vicini, adesso che possiamo cambiare le cose…Herm ti prego, ti prego non….non tiriamoci indietro adesso!”esclamò Harry 

“Mi dispiace,io…non ce la faccio” a quelle parole Harry si allontanò da lei. 

Hermione lo sentì trattenere il respiro. 

Camminava avanti e indietro portandosi le mani alla testa come se quei gesti lo stessero trattenendo 

“Harry..” cominciò lei, ma venne subito interrotta da un suo urlo. 

 Cominciò a prendere ogni fascicolo dagli scaffali e lo gettò a terra con violenza.

“Harry! Harry ti prego!” urlò Hermione 

“ Ti prego! Per favore! Fermati!” ma lui non la ascoltava, ormai il pavimento della stanza era ricoperto da fogli e cartelle strappate, vittime della sua rabbia e del suo dolore. 

Rabbia perché non poteva dire la verità, rabbia perché non poteva essere se stesso, rabbia perché per l’ennesima volta la vita gli aveva giocato uno dei suoi scherzi migliori. Hermione cercò di calmarlo abbracciandolo da dietro, gli passò le braccia intorno alla vita e gli appoggiò il viso sulla spalla, stringendolo. Harry avrebbe voluto piangere, avrebbe voluto urlare eppure si ricompose, fece un respiro profondo e appoggiò le proprie mani su quelle di Hermione che lo abbracciava. Il suo semplice tocco lo fece rilassare, chiuse gli occhi assaporando quel momento solo loro, un momento di sofferenza non solo per lui ma anche per Hermione. Si perché sebbene fosse stato Harry a distruggere metà archivio Hermione soffriva in silenzio e stringendosi sempre di più a lui lasciò che una piccola lacrima si facesse strada sulla sua guancia.




Angolo Autrice: 
Salve a tutti, ecco un nuovo capitolo. Spero vi piaccia e se volete recensite pure, a me può solo che far piacere :) 
A presto 
EffeI 

  
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