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Autore: MusicHeart    12/02/2016    1 recensioni
Stella é una ragazzina dolce. La sua vita si basa sulla scuola,sulla sua migliore amica Sara e sul suo grande amore ...Matteo,il gemello di Sara. Unico problema lui é troppo bello per lei...
Lei?Troppo in carne per lui .
Ma cosa succederebbe se quasi dieci anni dopo si rincontrano e Stella é decisamente cambiata? Solo il tempo può saperlo e in qualsiasi parte saranno avranno lo stesso cielo da osservare,e la stella luna da guardare...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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13.13

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Il problema del restare sola? É che ora devo prendermi cura anche di quel deficente di Christian.

Anche se lo amo e ora so che mi ricambia,mi da comunque sui nervi per colpa del suo atteggiamento.

Sembra una donna con il ciclo,ha continuamente sbalzi di umore. A volte urla, a volte sorride, a volte mi si avvicina e mi abbraccia e ci sono state volte in cui era anche sul punto di baciarmi ma io l'ho fermato in tempo.

Lo aspetterò si ma nel frattempo non voglio stare dietro ai suoi sbalzi d'umore e far influenzare i miei sentimenti. Non voglio che giochi con i miei sentimenti quindi lo lascio perdere e continuo a trattarlo come sempre.

-Saraaaa!!- ecco la donna incinta. Cosa vuole ora? É gia una settimana da quando mio fratello è partito e mi ha chiesto di prendermi cura di Christian ma a volte é impossibile stargli dietro.

-dimmi deficente!- dico non appena sono davanti a lui . É seduto sul letto sotto le coperte mentre guarda un film in tv e mangia un pacchetto di patatine.

-mi dai un bacino sulla guancia? - lo guardo con un sopracciglio alzato mentre lui  mi guarda serio.

-ti è salita la febbre per caso?- dico seria toccandogli la fronte.

-no non scotti. Allora sarà il ciclo che ti sta per venire é sicuro!- dico ridendo per poi allontanarmi ma la sua mano mi blocca e senza neanche rendermene conto mi tira su di lui. 

Sono sopra di lui e rimaniamo a fissarci negli occhi. Christian alza una mano e comincia ad accarezzarmi una guancia continuando a mantenere il contatto dei nostri sguardi e dei brividi mi investono completamente per tutto il corpo.

NO! Mi scosto velocemente da lui e mi alzo senza dargli neanche il tempo di riprendermi. 

-Christian i-io vado a preparare il pranzo...- dico girandomi mentre gli occhi cominciano a pizzicarmi.

-Sara.. Ti amo!- sgrano gli occhi e mi giro verso di lui guardandolo negli occhi mentre lui mi sorride. Un sorriso cosi dolce e sincero che mi fa esplodere a piangere subito.

-Sara ti prego io...io ho capito che non ce la faccio a starti lontano. Devo dirti la verità e ..e voglio provarci.- lo guardo stranita,sorpresa e felice.

-si voglio provare a creare un Noi!- lo guardo negli occhi e quello che vedo è solo pura sincerità.

-i-io...- non riesco proprio a parlare, ho un blocco alla gola e mi manca l'aria. Finalmente Christian si fida di me e mi parlerà.

-Shh...non preoccuparti parlo io.- dice sorridendo e mettendomi un dito sulle labbra per farmi tacere.

-Mio padre gioca a poker e si droga! Ogni giorno picchia me,mia madre e mio fratello. Non sono mai riuscito a ucciderlo perché é troppo forte. Ecco perché ho cominciato con la box... Solo da qualche anno ho cominciato ad affrontarlo. La settimana scorsa sono riuscito a fargli una ferita con il coltello mentre picchiava mia madre e nel frattempo mio fratello aveva chiamato la polizia. Ma quando era arrivata la polizia, lui  era gia scappato e cosi i poliziotti hanno deciso di lasciare mia madre e mio fratello li a casa nostra con due poliziotti mentre a me hanno detto di cercare un posto sicuro fino a quando non l'avrebbero acchiappato. Ma scappare senza dirti che ti amavo,senza dirti che l'unica cosa di cui ho bisogno nella mia vita sei tu...io non potevo lasciarti senza prima dirti tutto questo...- lo guardo mentre delle lacrime rigano il suo viso e subito scoppio a piangere e mi butto sul suo petto accarezzandolo mentre Christian mi abbraccia e mi accarezza i capelli dolcemente.

Dopo alcuni minuti che mi sembrano infiniti,rialzo la testa e lo guardo negli occhi.

-e ora? Tuo padre ...che fine ha fatto? E se sa che sei qui? Se viene qui e ti fa del male?- dico frettolosamente mentre il panico mi invade. É anzi, siamo in pericolo se cosi fosse.

-non preoccuparti...ci sono tre poliziotti fuori a fare da guardia alla casa,sono venuti qualche giorno fa dopo aver scoperto che non ero scappato troppo lontano. Qualsiasi cosa succeda loro interverranno!- dice rassicurandomi  e sorridendomi.

Sorrido anch'io e mi tranquillizzo. I nostri volti sono vicinissimi,i nasi si sfiorano e le bocche di toccano.

É un attimo e Christian si appropria della mia bocca facendo scontrare subito le nostre lingue e provocando un infuocata danza di passione,dolcezza,disperazione, gioia e amore.

Tutte queste sensazioni spazzano via i mesi lontani tra me e Christian. Tutte le lacrime che ho versato per lui,tutto l'odio che ho provato per lui é scomparso perché ora so perché si comportava cosi. Ora so che niente e nessuno potrà piu dividerci perché mi ama e finalmente si é fidato di me confidandomi tutto ciò che ha passato,tutta la disperazione,la rabbia e l'amore che ha chiuso dentro di se per paura di farmi del male ma soprattutto per paura di poter essere come il padre. Questo non me l'ha detto ma so che é cosi perché lo conosco troppo bene e so cosa passa per il suo cervello.

Quando ci stacchiamo riapro gli occhi che avevo chiuso e lo guardo in quelle pozze di cioccolato che si ritrova come occhi,continuiamo a guardarci e all'improvviso mi ritrovo un cuscino sbattuto in faccia.

-hey!- dico mentre incrocio le braccia al petto e fingo di essere offesa ma non lo sono per niente,anzi é servito per alleggerire l'atmosfera che si stava creando qui dentro.

-si é offesa la mia bimba? Piccola dai mi faccio perdonare...- dice avvicinandosi a me e io cerco di trattenere un sorriso che mi sta per spuntare ma non appena vedo disegnarsi un sorriso sulla sua di faccia allora sorrido anch'io perché é tutto cosi bello che ancora non mi sembra vero.

Si avvicina lentamente alla mia bocca per poi stamparmi un piccolo bacio a stampo ma che mi provoca mille brividi. Schiudo le labbra per permettergli di approfondire il bacio e senza farselo ripetere due volte fa entrare la sua bocca e la sua lingua comincia a giocare con la mia e a danzare incessantemente.

Veniamo interrotti dal suono del campanello della porta e cosi mi alzo dal letto e mi dirigo verso la porta di ingresso mentre Christian mi é dietro.

-Aspettavi qualcuno?- mi sussurra in un orecchio e io scuoto la testa.

Ci guardiamo negli occhi e un brivido di terrore mi invade completamente.

-non preoccuparti ci sono io!- dice sorridendomi e io annuisco titubante.

Mi avvicino allo spioncino della porta e guardo chi è il nostro visitatore. Un signore,sulla cinquantina penso,indossa un jeans e una polo nera. Mi sposto e faccio cenno a Christian di vedere chi sia il signore. Non appena guarda chi é chiude la sua mano a pugno facendo diventare le nocche bianche.

Ci guardiamo negli occhi e subito lui annuisce. Si é il padre di Christian.

-BASTARDO APRI QUESTA MALEDETTA PORTA. TE LO FACCIO VEDERE IO IL COLTELLO CHE MI HAI INFILZATO. BRUTTO FIGLIO DI PUTTANA. TU E QUELLA SGUALDRINA DI TUA MADRE MORIRETE SOTTO LE MIE MANI E NESSUNO POTRÀ SALVARVI NEANCHE QUEI PAPPAMOLLE DEGLI SBIRRI!!- sentiamo urlare questa parole e delle lacrime cominciano a rigarmi il viso.

Ho tanta paura...

Vedo Christian prendere il suo cellulare e digitare qualcosa su di esso.

-che stai facendo?-  chiedo preoccupata mentre lui senza alzare lo sguardo dal display mi prende una mano e me la stringe forte.

-ecco fatto. Ho avvisato la polizia. Ora tu sali sopra e chiuditi in camera. Non.Scendere.Per.Alcun.Motivo. Mi hai capito?- lo guardo sorpresa e continuo a stringergli la mano.

-non ti lascio solo. Affronteremo questa cosa insieme!- dico guardandolo negli occhi.

-No Sara tu non hai capito. Non era una richiesta era un ordine. Vai subito sopra e non ti muovere per alcun motivo. Qualsiasi cosa tu senta non ti muovere da li. La polizia arriverà a breve a fare da rinforzi ai tre poliziotti che sono fuori. Ti prego amore mio sali su e non scendere!- mi dice e subito dopo mi bacia facendo scontrare le nostre lingue e facendo diventare questo bacio un bacio pieno di tristezza e amore. Sembra quasi un bacio d'addio . No non lo sarà.

-va bene ora vado ma tu sta attento e se succede qualcosa io scendo giù e starò con te fino alla fine. Sta attento amore mio!- dico riappropriandomi delle sue meravigliose labbra.

Balzo dallo spavento non appena sentiamo un colpo alla porta. Christian mi guarda e mi fa cenno di correre su e chiudermi in camera e io faccio come mi dice.

Non appena entro sento delle urla e comincio a piangere. Ti prego Christian sta attento...

•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~•~

Non appena Sara sale in camera sua faccio qualche passo indietro e attendo che quel bastardo sfondi la porta. So che lo farà,lo conosco troppo bene.

Dopo alcuni secondi me lo ritrovo davanti. Occhi rossi,occhiaie,capelli brizzolati e i denti gialli a causa del fumo. Non é più mio padre da quando ha perso il lavoro. Ben dieci anni fa!

Ora non devo assolutamente far divagare i ricordi ma devo concentrarmi nel trattenerlo il più possibile qui dentro mentre non arriverà la polizia ad arrestarlo.

-Hey bastardo!- mi dice sogghignando con quello sguardo ormai andato a farsi fottere per colpa della droga. Quel sorriso genuino,quello sguardo dolce e pieno d'amore che aveva un tempo è ormai scomparso per lasciare spazio all'anima di un uomo finito dalla droga,finito dalla società che l'ha rovinato ma che ha rovinato anche tutta la sua famiglia.

-PAPÀ TI PREGO SMETTILA DI COMPORTARTI COSI. SONO TUO FIGLIO,CHRISTIAN!- urlo cercando di avvicinarmi ma lui mi guarda furente e in un attimo tira fuori una pistola dal jeans.

-TU NON SEI MIO FIGLIO. TU SEI FIGLIO DI QUELLA PUTTANA DI TUA MADRE! DOVE HAI MESSO LA MIA DROGA E I MIEI SOLDI EH? LI HA PRESI TU? DIMMELO!!- urla guardandomi in cagnesco e puntandomi la pistola proprio in posizione del cuore. 

-Papà ti prego finiscila. Io non so niente della tua droga e dei tuoi soldi. Non sapevo nemmeno che avevi dei soldi o della droga. Ti prego smettila di comportarti cosi,dammi la pistola oppure poggiala per terra basta che non la tieni più in mano. Potresti pentirti se tu facessi qualcosa contro la tua volontà. É solo la droga che ti fa agire in questo modo ma io so che non sei tu,so che il mio papà è ancora dentro di te. Quindi ti prego fa come ti dico e andrà tutto bene... Ti aiuterò a guarire,te lo prometto!- dico guardandolo negli occhi.

-NO!IO NON VOGLIO IL TUO AIUTO! HEY HEY HEY GUARDA LI CHI CI STA...la piccola Sara. Che fai ti scopi questa stronzetta da quattro soldi?- lo guardo per poi girarmi e ritrovarmi Sara con uno sguardo sorpreso e terrorizzato.

-CHE CAZZO CI FAI QUI?- dico ringhiandole contro . Dannazione perché cazzo non fa mai come le dico e sta sempre in mezzo?!

-Sentivo delle urla e ho avuto paura che fosse successo qualcosa cosi sono scesa a guardare per vedere se avevi bisogno di una mano.- dice sinceramente mentre continua a guardare mio padre.

Mi giro anch'io a guardare mio padre e lo vedo intento a fissare Sara con un ghigno malefico in viso.

All'improvviso sentiamo il suono delle sirene della polizia e sorrido.

-Brutto bastardo hai chiamato la polizia. Te la faccio vedere io... Tu e la tua puttanella finirete all'altro mondo. Addio!- dice mentre punta la pistola proprio in direzione di Sara e senza pensarci due volte mi metto davanti a lei e in un secondo é tutto buio,sento solo delle voci e due figure blu avvicinarsi a mio padre che si ribella ma ormai é in trappola. É tutto finito,finalmente potremo essere felici e con questo pensiero che chiudo gli occhi...

Heilaa avete visto? Ho messo un piccolo spazietto anche per Sara e Christian. Vi aspettavate che Christian avesse una storia cosi straziante? E ora cosa succederà? Lo scoprirete solo leggendo😉   a presto ❤ 

   
 
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