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Autore: Lullaby1992    13/02/2016    3 recensioni
Bene... nel Nothing#2 i nostri personaggi si sono sistemati e tutto era finito per il meglio... ma è proprio così? è davvero tutto finito? tutti i guai?
Ovviamente no, perchè è proprio nel momento in cui ci si sente più al sicuro che succedono le cose peggiori...
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Itachi, Kakashi Hatake, Nuovo Personaggio, Obito Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Asuma/Kurenai, Minato/Kushina, Obito/Rin
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Prima dell'inizio, Più contesti
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- Questa storia fa parte della serie 'Nothing#2'
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Un valletto, come detto dall'inserviente, raggiunse Raimaru, era accompagnato da un sarto e uno che a quanto ebbe modo di capire, si occupava di trucchi, parrucche e simili.

L'occhiata con cui l'estetista lo squadrò diede un brivido di terrore a Raimaru, che neppure Zan'nin era mai riuscito a fargli provare.

Per cui, mentre questi smontavano l'armadio per tirare fuori stoffe, camice, pantaloni e vari tipi di capi d'abbigliamento, spazzolando la chioma bianca del giovane e commentando tra di loro cosa poteva stargli meglio addosso, questo si sentiva a disagio come non mai, avrebbe voluto sotterrarsi, oppure andare a combattere un invasione.
Qualsiasi cosa era meglio.

Ginirokami dovette un paio di volte dare un colpo di tosse per evitare di scoppiare in una fragorosa risata.

Tuttavia sapeva che doveva sottomettersi a quella tortura, per cui sopportò. Fu intransigente solo all'idea che questi ebbero di togliergli il copri fronte. Era un ninja di Konoha e quello era il suo copri fronte. Non se lo sarebbe tolto per motivi meno che validi.

Alla fine gli infilarono degli stivali alti, neri, su dei pantaloni chiari dello stesso colore della giacca su una camicia bianca. E Raimaru si legò di nuovo il copri fronte sul braccio destro.

Si sentiva sotto tortura. Gli stivali lo innervosivano, gli pareva di dover inciampare a ogni passo, con la percezione del suolo sotto di sé ostruita. Il colletto inamidato della camicia gli irritava il collo, e gli indumenti in generale, per quanto di fine fattura, erano per lo più rigidi e ostruivano i movimenti.

Pensando al fatto che sarebbero stati tre giorni molto lunghi, uscì dalla stanza per aspettare Hina.

Odio questo incarico...” borbottò diretto a Ginirokami.

Dopo un momento però, uscì dalla stanza la ragazza.

Le avevano lasciato anche a lei degli stivali alti e neri, con dei pantaloni per la battuta di caccia di più tardi però...

I pantaloni neri le avvolgevano le gambe, dandole ulteriormente un aspetto lungo e slanciato, sottolineando al contempo la curva dei fianchi.

Aveva anche lei la camicia bianca, ma il suo soprabito era scuro, con intarsi dorati che richiamavano i suoi capelli.

Raimaru, in quei momenti di fuggevole osservazione si era fatto scappare un paio di dettagli che ora si chiedeva come diavolo avesse fatto a non notare.

Gli abiti ninja erano sopratutto comodi per gli utilizzatori, ma questi che indossava ora invece valorizzavano le forme di lei.

Era bellissima.

Andiamo?” la sua mistica contemplazione fu interrotta dalla secca domanda di lei, che però da parte sua si era sentita le gote arrossarsi sotto lo sguardo del ragazzo.

Si, certo” rispose solo lui.


Nella sala da pranzo, li accolse il Daymo in persona.

Era un uomo dai capelli neri lunghi, di circa quarant'anni, vestito di bianco e rosso, con il ventaglio sempre in mano e parlava sempre da dietro di esso.

Oh, ma che piacere, ma che piacere. Sono felice di vedere che Minato-sama è riuscito a mandare le vostre distinte persone per questa umile festicciola... ohoh, ma accomodatevi, prego prego...”

Raimaru si limitò a seguire Hina. Doveva ammettere che per queste cose, ci sapeva decisamente più fare lei che lui.
Anche se, la buona creanza anche lui la conosceva.

Le prese la sedia e la fece galantemente accomodare, prima di sedersi a sua volta.

Le tavolata era una sola, disposta a 'u' nell'immenso salone. Era piena di persone, tutte tirate con elaborate acconciature, trucchi pesati (alcuni anche gli uomini), e vestiti infiorettati, eccessivamente decorati con fiocchi, medaglie o quant'altro.

I loro posti erano già preassegnati, e notò subito che erano stati messi molto vicino al Daymo, segno che li riteneva importanti e personaggi di spicco.

Mentre mangiava attivò anche qualche istante il Byakugan tentando di non farsi notare, per osservare quante più persone insieme.

Trovò subito un paio di persone che gli erano state fatte notare nel rapporto di missione che aveva Minato.

Eishi, il loro obbiettivo. Il tizio che presumevano fosse in contatto con tipi loschi. Era a poche sedie di distanza da loro. Era un giovane dalla pelle chiara, gli occhi scuri e capelli corti castano ramato.

Era vestito bene, e si notava abbastanza in mezzo agli altri nobili.

Esclusi loro due, c'erano ben pochi giovani nella sala. Per lo più erano tutte persone oltre la quarantina d'anni, per cui Eishi, con il suo bel viso pulito e giovane, e, a sentire così una bella parlantina sciolta, calamitava facilmente l'attenzione.

Un tipo carismatico insomma. Infatti intorno a sé aveva sedute tre dame, che lo ascoltavano con aria rapita.

Individuò anche Murai, il tale che doveva essere il loro 'contatto'. Quello che li aveva avvertiti dell'illegalità di Eishi. Un uomo quasi sui sessant'anni, che aveva conosciuto Asuma ai tempi quando era parte dei guardiani.

Tuttavia Minato gli aveva ordinato di non coinvolgerlo salvo fosse strettamente necessario.

Mentre che lui osservava, Hina, aveva imbandito un piatto, che facendo finta di nulla passò a Ginirokami sotto al tavolo.

Il lupo non era estremamente felice della situazione, ma era abbastanza eccitato dal partecipare alla missione da abbassarsi a rimanere al gioco.

Ho individuato i due...”

Si anche io...”

Per il momento direi che è meglio immedesimarsi nella parte...”

è quello che sto facendo...” con un falso sorriso, si lasciò coinvolgere nelle chiacchiere frivole di quanti ci circondavano.

Raimaru, dopo un momento di silenzio, fece altrettanto.

Stava incominciando a pesargli davvero sta cosa. Doveva tentare di sistemare le cose prima che diventassero insostenibili...


Il pranzo fu lauto e occupò alcune ore, che vennero seguiti da un momento di pausa per lasciare il tempo agli ospiti di digerire prima di montare a cavallo.

Molti degli illustri ospiti, naturalmente, avevano i cavalli delle loro scuderie, purosangue allevati e provenienti da chissà dove.

Loro, essendo ninja non ne avevano mai avuto bisogno... ma gli furono forniti dalle scuderie del Daymo.

Hina ebbe un bel baio, mentre a Raimaru fu fornito un morello.

Il cavallo però appena si avvicinò al ragazzo, iniziò a scartare, diventando ombroso, nitrendo e rifiutandosi di avvicinarsi.

Che succede?” domandò il ragazzo, mentre gli stallieri si scusavano, non capendo cosa potesse avere il cavallo.

Credo sia a causa tua...” gli mormorò Ginirokami.

Mia?”

Gli animali sono più sensibili per certe cose. Può essere che percepisca in parte la tua natura... diversa e ne abbia paura”

Crucciato Raimaru osservò un attimo l'animale, poi camminò con calma sino a lui, lasciandosi vedere, osservare, ed evitando di camminare in modo troppo silenzioso, per evitare che pensasse che voleva avvicinarsi inosservato, come invece avrebbe fatto un predatore con cattive intenzioni.

Gli porse il palmo, osservando gli occhi scuri e intelligenti dell'animale, che dilatando le froge lo annusò.

Buono bello, non ho alcuna intenzione di mangiarti d'accordo?” gli disse piano, allungando l'altra mano per carezzargli il collo possente.

D'altra parte... se un pezzo di lui era yokai, faceva parte della natura, e questo lo aiutava anche a entrare in empatia con gli animali.

Fece capire con il tono calmo e i movimenti morbidi al cavallo che lui non era un pericolo, e alla fine questo si lasciò montare.

Una volta in sella, lo scudiero gli diede brevi indicazioni di come guidare l'animale, ma sebbene a Raimaru piacessero i cavalli, continuava a trovare più comodo andare a piedi... anche se forse era solo la forza dell'abitudine.

Fortuna forse voleva, che il cavallo, una volta capito che il cavaliere non lo voleva come bistecca nel piatto, sembrò prenderlo in simpatia, per cui si limitò per lo più a condurre lui, seguendo gli altri cavalli nel bosco retrostante alla villa.


Hina dal canto suo, sentendo il disperato bisogno di distrarre l'attenzione dalla sinuosa eleganza di Raimaru, si buttò a capofitto nella sua parte di 'nobile', rivolgendo la parola ad altri, chiacchierando allegramente su argomenti frivoli mentre i battitori andavano avanti per stanare i volatili.

Ma forse troverete questi passatempi noiosi, nobile dama” disse con un sorriso travolgente Eishi.

Non l'aveva notato avvicinarsi a lei.

Non vedo perché, messere. La caccia è di certo un buon passatempo” in verità non le faceva né caldo né freddo.

Voi siete Hina Namikaze giusto? Siete una ninja. Di certo troverete patetico questo misero spettacolo...” disse l'uomo indicando con il mento un gruppetto di nobili di cui alcuni avevano difficoltà a rimanere in sella tendendo al contempo l'arco, e quando tirarono, alcuni avevano la mira evidentemente scarsa.

Di certo non concluderebbero molto, dovessero mangiare su quello che catturano” disse infine lei.

L'uomo rise. “Sono assolutamente d'accordo con voi. Posso sapere a cosa dobbiamo la grazia della vostra magnifica presenza?”

Messere mi state adulando?”

Non potrei mai!” disse l'altro portandosi la mano al cuore come ferito, al che Hina fece una risatina di circostanza. “Tuttavia, ammetto che la vostra bellezza ha fatto un certo colpo. È insolito vedere una giovane tra questo circolo di politicanti, ancor meno di sì tale grazia...”

Di questo passo mi farete arrossire, messere... posso sapere il vostro nome? Sono piuttosto estranea alla politica se devo dire la verità...”

Chiamatemi solo Eishi, signorina. O forse siete già sposata?”

Hina ridacchiò, fingendo di essere deliziata dalle sue attenzioni. In fin dei conti l'uomo stava abboccando... o era solo un'astuta schermaglia? In entrambi i casi doveva mantenere la recita.

Messere, mi ritengo ancora giovane per essere già sposata, anche se ho sentito che ci sono donne alla mia età già maritate, non è il mio caso. Sono una persona emancipata, una jonin di Konoha. Ho diciamo... il potere di decidere di me stessa”

Volete dunque fare strage di uomini prima di scegliere il fortunato eletto? Chissà quanti ne avrete ai vostri piedi... ma ora, forse converrebbe concentrarsi sulla caccia, altrimenti rimarremo indietro. Mi concedete di accompagnarvi lungo la strada?”

Con piacere messere...”

Raimaru, che da lontano aveva osservato, stava invece pensando che sarebbero stati giorni estremamente lunghi... e se non sarebbe scappato nessun morto, sarebbe stata una questione di pura fortuna...

  
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