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Autore: Azul5    14/02/2016    2 recensioni
. Abitava al villaggio con sua nonna quando era una bambina. A causa di una grave epidemia, sua nonna è morta e gli abitanti l’hanno cacciata dalla sua casa.
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Sasuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Una settimana dopo l’uscita dalla torre
Hinata aveva dormito molte ore quella notte. Dopo tanti giorni, era riuscita a riposare serenamente e era solo merito di Sasuke. Era rimasto tutto la notte a vegliare su di lei dopo il suo ultimo incubo. Aveva passato notti insonne a causa dei ricordi che aveva della torre.
La ragazza aprì gli occhi e vide Sasuke che leggeva ancora una volta il diario di suo padre. Con quello avevano scoperto che Madara aveva alleati sparsi per tutto il regno. Ora sapevano cosa aspettarsi.
-Sei sveglia.
-Non ricordavo che si potesse dormire tanto bene.
-Sono contento di vederti rilassata. Hai avuto incubi per tutta la settimana e eri spaventata.
-Grazie a te, va meglio. Però, mi dispiace che tu abbia dormito poco. A causa dei miei incubi ti svegliavi sempre.
-Sono abituato a restare sveglio per giorni. E poi ho recuperato questa notte, ho dormito otto ore. Credo anche che dovrò farci l’abitudine alle notti insonne.
-Perché?
-Non riuscirò a dormire con te accanto dopo il matrimonio.
Hinata divenne rossa e tirò un cuscino al moro.
-Sappi che sto resistendo anche in questo momento. Vorrei tanto saltarti addosso, sei bellissima.
-Disse il cavaliere più bello del castello. Devo stare attenta alla concorrenza secondo lo spirito della torre. Si è fatto scappare della proposta di matrimonio degli Haruno.
-Non accetterò mai. La persona con cui desidero stare sei tu. Fra qualche giorno diventerai anche mia moglie.
-Cosa hai detto?
-Ho organizzato una piccola cerimonia. Voglio ufficializzare la cosa e far sapere a tutti che sei mia e solo mia.
Hinata si lanciò su Sasuke che cadde a terra. La strinse per la vita e la baciò con passione. Aveva avuto la reazione che sperava.
-Io non ho niente da mettere.
-Mia madre e la regina hanno ordinato l’abito dopo che il sarto ha preso le tue misure.
-Il sarto mi ha preso le misure appena arrivata al castello.
-Quelle due sapevano che ti avrei chiesto di sposarmi e hanno voluto farti un regalo.
-Sono persone meravigliose. Non so come ricambiare dei gesti tanto gentili.
-Non serve, sono felici di averti qui. Mia madre già dice per tutto il castello di avere la nuora perfetta.
-Che imbarazzo. Non sono come mi descrive. Non merito tanta gentilezza.
Sasuke la baciò sulla bocca e poi uscì dalla stanza. Doveva sbrigare delle faccende importanti e poi occuparsi dei preparativi. Aveva detto a Hinata di non preoccuparsi di niente. Visto quello che aveva passato, doveva stare tranquilla.
-Sei sveglia cara- disse la contessa Uchiha.
-Da quaranta minuti. Stavo leggendo questo libro sui cavalieri. Voglio sapere tutto quello che riguarda Sasuke.
-Sei adorabile. Sei sicura di voler sposare mio figlio? Lui sa essere indelicato e insensibile.
-Lo amo tantissimo e non cambierò mai idea. Voglio passare la mia vita con lui. Potrebbe darmi qualche consiglio per la promessa, non so da dove cominciare.
-Non devi scriverla per forza.
-Desidero parlargli dei miei sentimenti. Posso farlo nella promessa, ma non so se è corretto.
-Puoi scrivere qualsiasi cosa. Anche i difetti del tuo futuro sposo o qualche minaccia. Per esempio, se osi farmi soffrire, ti infilzo con la spada.
-Sarebbe poco credibile, lui è un maestro nell’uso della spada. Non riuscirei mai a colpirlo.
-Era solo un modo di dire.
-Ora ho capito.
Scoppiarono entrambe a ridere. Poi la contessa mostrò alla ragazza diversi disegni di fiori.
-Quale preferisci per il bouquet.
-Non lo so. Qual è il fiore che preferisce Sasuke?
-Non sono sicura che ne abbia uno. Forse la rosa rossa. Una volta mi disse che la rosa gli somiglia perché ha le spine.
-Si potrebbe are un mazzo di fiori bianchi con al centro cinque rose rosse?
-Chiederò al giardiniere di corte di prepararlo per il giorno delle nozze.
La regina e Kurenai entrarono nella stanza e si congratularono con Hinata. La piccola Mirai le accompagnava. Si fiondò subito in braccio alla mora, che la strinse forte.
-Mi faresti da damigella?
-Sì, mammina spargerò i fiori per i corridoi.
-Ci sperava. Quando ha sentito Sasuke parlare del matrimonio, gli ha chiesto di fare la damigella. Lui le ha risposto che non decide su certe questioni. Ci sono delle donne pericolose di mezzo.
-Ovviamente parlava di me e Kushina. Sasuke sbuffa ogni volta che ci intromettiamo.
Qualche minuto dopo, la dottoressa si unì al gruppetto di donne.
-Sono giusto in tempo per i consigli sulla vita matrimoniale.
-Dottoressa non la spaventi con le sue storie.
-Non si preoccupi contessa. Voglio solo metterla in guardia dal lupo cattivo.
Passarono l’intera giornata insieme e discussero dei preparativi per il matrimonio.
 
Cinque giorni dopo
La contessa Uchiha aveva aiutato la domestica a vestire Hinata con l’abito da sposa. Kasumi aveva supplicato Hinata di perdonarla e lei le aveva risposto abbracciandola. Ovviamente Sasuke si era prima accertato che non fosse di nuovo la strega nera.
Hinata era emozionata. Il giorno del matrimonio era arrivato presto e lei non vedeva l’ora di incontrare Sasuke. Da tradizione, erano stati lontani per tre giorni. Dovevano riflettere su quel gesto. Non dovevano avere titubanze sulla loro unione. Per quello, i vecchi sovrani avevano deciso di porre una legge che ordinava ai fidanzati di stare lontani per tre giorni. In passato, era capitato che dei nobili si pentissero del matrimonio e si facevano innumerevoli amanti.
 
Sasuke aspettava la sposa nella cappella del castello. Non vedeva l’ora di vedere Hinata con l’abito bianco. Poi la vide apparire davanti la porta e sul suo volto comparve un sorriso.
Naruto pensò che quella ragazza era una benedizione. Non aveva mai visto l’amico con quella faccia.
-Sasuke ti sei imbambolato?
-Lei è la creatura più bella e pura che io abbia mai visto. Non riesco a distogliere il mio sguardo da quel corpo stupendo.
Sasuke fremeva, doveva vederla subito. Sentiva l’urgenza di togliere il velo bianco dal suo viso. Tre giorni erano stati troppi. Aveva rischiato più volte di infrangere la regola. Aveva mantenuto il sangue freddo, solo per arrivare a quel momento.
Hinata camminava sola lungo la navata. Tutti gli ospiti la fissavano, ma lei non ci faceva caso. I suoi occhi guardavano solo il suo bellissimo cavaliere.
Arrivata davanti all’altare, Sasuke le scostò il velo dal viso. Era bellissima.
Il sacerdote stava per parlare, quando vide i cavalieri e il re sguainare le spade. Stavano arrivando dei nemici.
Itachi si avvicinò alla regina, a sua madre, alla dottoressa e a Mirai e disse loro di andare fuori dalla cappella.
-Andate al rifugio Kushina.
-Non ti lascio solo tesoro.
-Sono circondato da cavalieri, non mi accadrà niente. Naruto scortale al rifugio, presto. Potrebbero esserci dei nemici nei corridoi. Avvertite anche le guardie e i nobili.
Naruto e le donne corsero via.
Hinata era rimasta al fianco di Sasuke e Kurenai affiancava suo marito Asuma.
-Vai al rifugio.
-Sono più utile qui. Sento la presenza di quella strega. Mirai è al sicuro con la regina.
-Non sprecare troppe energie.
-Non preoccuparti.
Sasuke avvicinò Hinata a sé per proteggerla. Non sarebbe scappata via, ne era sicuro. Ne avevano parlato cinque giorni prima e lei aveva promesso di rimanergli accanto nonostante il pericolo.
Dei briganti sfondarono la cupola sul soffitto e altri entrarono dalle finestre sulle pareti laterali.
-Proteggete il re, cavalieri- ordinò Itachi sguainando la spada.
Madara e Karin entrarono nella cappella dall’alto. La strega guardò subito con odio la maga. Ricordava le volte che le aveva messo i bastoni fra le ruote. Le aveva rovinato tantissimi piani, era ora di vendicarsi.
-La magia di quella strega è disgustosa. È avvolta da un’ombra nera.
Kurenai aveva sentito le parole di Hinata. Vedeva l’essenza della magia di Karin, i suoi poteri si erano risvegliati.
-Minato sono anni che non ci vediamo.
-Hai interrotto un momento di gioia.
-Ah ah ah. Alla fine, questa strega ti ha incastrato. Sei patetico piccolo Uchiha. Sarai il mio avversario, ma non credo mi divertirò molto. Lei è un impiccio e posso usarla per farti abbassare la guardia.
Hinata guardò il tiranno e lesse nei suoi occhi solo seta di sangue. Nella sala si alzò un vento fortissimo e alcuni briganti furono sbattuti contro una parete.
-Cosa è stato?- domandò Madara a Karin.
-Non ne ho idea. Il vento non è un elemento magico che un mago o una strega possa governare facilmente.
Madara si guardò in giro per studiare i cavalieri. Se non erano state le donne a creare quel vortice di vento, doveva essere stato un cavaliere. Ma non notava nulla di strano in loro.
Sasuke aveva capito che era stata Hinata. Ma quando aveva imparato a farlo? Lo stupiva sempre. In meno di un minuto aveva messo al tappeto dieci briganti.
Karin si portò davanti alla maga e estrasse una rosa nera dalla tasca.
-Questa la poggerò sul tuo cadavere.
Hinata si staccò da Sasuke e andò ad aiutar Kurenai. Mentre lui, si posizionò davanti a Madara, pronto ad affrontarlo.
-Farti aiutare da una ragazzina inesperta non è da te.
-Non ti permetterò di colpirla alle spalle.
Hinata si era accorta che quella che aveva davanti era solo una copia della strega nera. Neanche Kurenai lo aveva capito.
-Molto perspicace- disse la strega uscendo dal terreno.
-Volevi colpirla alle spalle come una vigliacca.
-Mi dovrò occupare anche di te mocciosa. Inizi a darmi fastidio.
-Grazie Hinata.
-Sono pronta ad aiutarvi a sconfiggerla.
-Purtroppo io posso fare poco per aiutare. La sua sconfitta dipende da te.
-Non le permetterò di causare altre sofferenze.
-Avete finito di conversare? Preparatevi al mio attacco infernale. Fiamme avvolgete quelle sciocche e divoratele. Soffrirete molto mentre bruciate.
Le due furono circondate dalle fiamme.
-Vieni in mio soccorso magia mistica delle acque.
-Le fiamme sono inesauribili, la tua acqua è inutile. Addio.
-Magia di purificazione e di assorbimento.
Le fiamme si estinsero. Karin non credeva ai suoi occhi. Quella ragazzina conosceva degli incantesimi antichissimi. Pensava fossero andati perduti con la scomparsa dell’ultimo dei draghi centinaia di anni prima.
Hinata si era allenata molto i giorni prima del matrimonio. Suo padre le aveva lasciato nel diario dei codici. Sasuke li aveva decifrati e aveva scoperto che erano incantesimi potentissimi. Neanche Karin sapeva adoperarli.
La battaglia era appena cominciata e non era a favore dei cattivi come avevano sperato Karin e Madara. Avevano fatto mali i conti e avevano sottovalutato i loro nemici.
   
 
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