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Autore: MaryFangirl    14/02/2016    1 recensioni
Ryo, Kaori e i loro amici vengono invitati a una festa di Halloween. Subito hanno inizio le solite buffonate, ma un progetto sinistro, l'arrivo di un fantasma e una storia d'amore vecchia di decenni metteranno alla prova la relazione tra Ryo e Kaori.
Genere: Azione, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Nuovo personaggio, Ryo Saeba, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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"Non avevo idea che un posto del genere esistesse in Giappone" rantolò Kaori.
Ryo non poter far altro che concordare mentre raggiungevano la loro destinazione, una villa enorme nei sobborghi di Tokyo. Era fatta di pietre e mattoni ed era alta per tre piani. Le torri e i tetti che spiralavano fino a diventare dei coni e una varietà di doccioni seduti sulle estremità dei motivi architettonici aggiungevano un sentimento gotico al posto.
"Mick ha detto che questo tizio proveniva da una famiglia ricca e che si è trasferito in Giappone cinquant'anni fa" disse Ryo. "A quanto pare, questa casa è stata importata, pezzo dopo pezzo, dagli Stati Uniti e lui ha fatto delle aggiunte nel corso degli anni"
"Wow" replicò Kaori mentre Ryo parcheggiava la macchina. "Sembra davvero una casa inestata. Dillo, Ryo, stavi solo scherzando, vero? Sul fatto che ci siano i fantasmi?"
"Forse" Ryo le rivolse un sorrisetto. "Forse no. Sei spaventata, Kaori-kun? Potrei portarti a casa"
Kaori socchiuse gli occhi, e posò la mano sulla spada. "Non esiste, Ryo" disse. "Se me ne vado a casa non ci sarà nessuno a tenere Casanova in riga. Non ti permetterò di prendermi in giro così facilmente"
"Beh, valeva la pena tentare" rise lui. "Andiamo a vedere dove sono gli altri"
I due uscirono dall'auto e porsero gli inviti che Mick aveva dato loro a un maggiordomo che stava in piedi vicino alla porta e furono guidati all'interno. Furono sorpresi dall'opulenza che trovarono. Numerosi dipinti ad olio sulle pareti e altre opere d'arte, come vasi e statue, erano ostentate su piedistalli e teche di vetro. I mobili erano fatti di legno e pelle, e il pavimento era piastrellato con un motivo a scacchiera bianco e nero. Ryo e Kaori sollevarono lo sguardo su un soffitto a cupola con un lampadario gigante che scendeva sulle loro teste.
"Che bello" disse Kaori. "Questo posto non sembra inquietante dall'interno"
"Sì, ma è un po' eccessivo, non pensi?" sospirò Ryo. "Penso che certe persone si divertano a spendere i soldi e ad assicurarsi che tutti lo sappiano"
Kaori scelse di ignorarlo mentre esplorava ciò che la circondava. Ben presto, i due furono guidati verso un'ampia sala da ballo già piena di persone in costume e maschera. In un lato della stanza, dei tavoli sorreggevano cibo in abbondanza e dall'altra parte rispetto all'entrata c'era un bar improvvisato, con tanto di baristi. Una serie di tavoli più piccoli e rotondi erano sparsi a distanza rispetto ai tavoli del buffet.
"Kaori, Saeba, siamo qui"
Kaori vide Miki vicino a uno dei tavoli pieni di cibo, faceva cenno verso di loro. Kaori e Ryo la raggiunsero.
"Ah, Miki, c'è un sacco di cibo e sembra tutto buonissimo" disse Kaori. "Ma dov'è Umibozu?"
"Falcon è qui" disse Miki. "E' seduto a uno dei tavoli all'angolo. Stavo proprio per prendere qualcosa da mangiare e da bere prima di raggiungerlo"
"Non posso davvero biasimarlo per il fatto di volersi nascondere" ghignò Ryo. "Nemmeno io vorrei essere visto con quei sovrapantaloni"
"Basta, Saeba" disse Miki fulminandolo.
"Dove sono tutti gli altri?" chiese Kaori.
"Ho visto Saeko e Reika uscire con alcuni uomini pochi momenti fa" replicà Miki. "Mick e Kazue sono lì, a parlare con altri ospiti. Ehi, Kaori, perché tu e Saeba non vi unite a me e Falcon?"
"Certo, noi..." iniziò Kaori. Si fermò, comunque, quando realizzò che Ryo era sparito. Miki e Kaori si voltarono per cercare nella stanza.
"Mi domando dove sia" disse Miki. Improvvisamente, le due udirono il familiare suono di uno strillo acuto femminile, e Kaori digrignò i denti.
"Ho detto no ed è no!"
"Avanti, solo un drink"
"Penso di averlo appena trovato" disse Kaori, mettendosi in marcia in direzione del rumore.
"Dimenticati di lui, Kaori" disse Miki, allungando una mano per fermarla. "Perché non prendiamo qualcosa da mangiare e raggiungiamo Falcon? Possiamo divertirci senza di lui"
Ma Kaori non la sentì e continuò il suo tragitto verso la fonte dello strillo. Alla fine, vide una giovane donna che correva come meglio poteva visto che indossava un lungo abito e i tacchi, scappando da Ryo che le stava alle calcagna. Kaori afferrò l'elsa della spada ed era pronta a inseguirlo quando Mick e Kazue le comparvero dietro, accompagnati da un signore più anziano con i capelli ingrigiti.
"Ah, Kaori, mi piacerebbe presentarti uno dei miei vecchi clienti e la ragione per la quale siamo stati invitati a questa festa" disse Mick. "Signor Abernathy, questa deliziosa donna è una mia amica, Kaori Makimura"
"E' un piacere conoscerla" disse l'uomo, tendendo la mano per stringere quella di Kaori. "Mick, vedo che non sei cambiato. Sei arrivato solo da dieci minuti e già ti ritrovi in compagnia di due bellissime donne"
"Oh, bellissime?" disse Kaori, portandosi le mani sulle guance e arrossendo. "Oh no..."
"Ma è vero" replicà Abernathy "Sei un uomo fortunato, Mick"
"Ah beh" disse Mick impacciato, mettendo un braccio attorno a Kazue. "Sono solo privilegiato ad avere un sacco di bellissime amiche. Ma Kazue è la mia unica e sola donna"
"Mick" esalò Kazue, i suoi occhi si illuminarono di felicità. Strinse le braccia attorno al suo e appoggiò il capo sulla sua spalla. Mick rispose sorridendole e abbracciandola maggiormente.
Osservare la scena tra Kazue e Mick causò una fitta di invidia nel cuore di Kaori e immediatamente si sentì colpevole. Nella disperazione di trovare qualcos'altro a cui pensare, si stampò in volto il suo migliore sorriso e si voltò verso Abernathy.
"Signor Abernathy" disse "Mick ha detto che lei conosce il proprietario di questa villa, la stessa persona che ha dato questa festa. Com'è?"
"Sì, lo conosco. Si chiama Bruce Tremwell. Un uomo interessante, posso garantirlo" replicò Abernathy. "L'ho conosciuto molti anni fa quando ero un adolescente. È educato e amichevole nonostante sia piuttosto riservato e chiuso per quanto riguarda la sua vita privata. È anche molto informato ed esperto di una varietà di soggetti esoterici, incluso l'occulto"
"L'occulto?" fece eco Kaori. "Intende cose come i fantasmi?"
"Sì, un'ossessione che ha sviluppato in tenera età, da quello che ho capito" proseguì Abernathy. "E' esperto nel regno del sovrannaturale"
"Mi domando come sia sua moglie" rifletté Kazue. "Deve essere una persona interessante per stare con un uomo che ha un hobby del genere"
"In realtà, il signor Tremwell non si è mai sposato" replicò Abernathy.
"Oh, era anche un donnaiolo e pervertito?" disse Kaori, roteando gli occhi.
"Anche?" disse Abernathy, confuso. "Beh, no, il signor Tremwell non era un libertino con le signore, se è quello che intende. Tutti quelli che conosco che lo hanno conosciuto dicono che era sempre un gentiluomo. Ma per qualche ragione, non si è mai innamorato di nessuna delle donne che ha corteggiato. So che c'era un pettegolezzo riguardo a una donna, che aveva conosciuto in Giappone, gli aveva rubato il cuore, ma suppongo che non si sia risolto niente perché è sempre rimasto scapolo"
"Oh" disse Kaori, abbassando gli occhi. "Mi dispiace, per..."
"Non si preoccupi" disse Abernathy con un sorriso. "Nessun danno. Dopotutto, non è che il signor Tremwell potesse avere la possibilità di udire le sue parole"
"Ma non c'è alla festa?" chiese Kazue. "Non è da qualche parte qui intorno?"
"No, il signor Tremwell non partecipa mai a questi gala in persona" disse Abernathy.
"Quindi, tu non l'hai mai incontrato, Mick?" chiese Kazue, voltandosi verso di lui.
"No" disse Mick. "Non di persona. Il signor Abernathy è l'unico tra i presenti che lo ha davvero incontrato, a quanto ne so"
"E devo confessare che è passato tanto tempo dall'ultima volta che l'ho visto in carne ed ossa" aggiunse Abernathy. "Abbiamo mantenuto una corrispondenza nel corso degli anni, ma non l'ho più visto con i miei occhi da quando ero un ragazzino. Il signor Tremwell è diventato una specie di eremita negli ultimi vent'anni, e non penso che molte persone lo abbiano visto. Solo pochi servitori leali e fidati lo vedono regolarmente"
"Sul serio?" ribatté Kazue. "Ma lei è riuscito ad avere gli inviti per la festa..."
"Sì, perché ho chiesto di averne qualcuno in più in una delle lettere che gli ho scritto" la interruppe Abernathy. "Non perché gliel'abbia chiesto di persona"
"Che tristezza" mormorò Kaori. Gli altri la guardarono, sorpresi.
"Kaori...?" disse Kazue.
"Ha tutti questi soldi, la fama e il potere, ma ha passato tanti anni da solo" continuò lei. "Si è chiuso fuori dal mondo e non ha mai avuto l'opportunità di sperimentare l'amore con un'altra persona. È un modo triste di vivere. Dubito che meritasse davvero questo tipo di vita"
"Sfortunatamente, lei ha ragione, signorina Makimura" annuì Abernathy. "Il signor Tremwell è famoso per essere un uomo generoso e ha devoluto molto denaro per cause di beneficenza. A essere onesto, non ho mai capito perché non si sia mai legato a una donna e perché sia diventato un recluso. So che era considerato un bell'uomo, e come ho detto, è sempre stato un gentiluomo. Sono sicuro che per lui non sarebbe stato difficile trovare una donna da amare"
"Forse...forse la persona che amava non lo ricambiava" continuò Kaori, gli occhi abbattuti. "Forse, visto che non è potuto stare con l'amore della sua vita, non è riuscito ad affrontare un mondo in cui le persone attorno a lui erano felici e insieme a coloro che amavano. Suppongo che sarebbe facile arrendersi a un desiderio del genere, di isolarsi da tutti nello sforzo di evitare di concentrarsi su quel tipo di dolore"
Kaori si zittì e continuò a mantenere gli occhi fissi sul pavimento. Mickey si preoccupò velocemente per via delle sue parole e del suo comportamento tetro e le toccò il braccio.
"Kaori," disse. "Stai...?" Kaori sollevò lo sguardo e gli sorrise.
"Ah, che cosa sto dicendo?" disse con una risata. "Non ho mai incontrato il signor Tremwell, quindi non posso davvero conoscere la ragione dietro le sue decisioni. Non badate a me. In ogni caso, grazie ancora, signor Abernathy, per aver permesso a Mick di invitarci tutti"
"Non c'è di che, signorina Makimura" replicò Abernathy. "Spero che tutti voi vi divertiate stasera"
"Vattene! Smettila di seguirmi!"
I quattro voltarono lo sguardo per vedere tre donne vestite da domestiche che correvano inseguite da Ryo, le braccia allungate e un ghigno sulla faccia.
"Non andatevene" disse Ryo correndo. "Il vostro Casanova vi sta aspettando"
"Vogliate scusarmi, Mick, Kazue, signor Abernathy" disse Kaori con cipiglio, il suo volto diventò rosso. "Devo occuparmi di una cosa" Poi estrasse la spada dalla guaina e guardò la lama con un ghigno beffardo.
"Ah, ah, Kaori, non è una spada vera, giusto?" chiese Mick, nervosamente. Kaori si voltò per fulminarlo per un istante prima di tornare al suo compito di beccare Ryo.
"Mick, devo dirlo, conosci le persone più...interessanti" disse Abernathy. "Sei sicuro che non succederà nulla di serio?"
"Oh, non preoccuparti, questo genere di cose succede di continuo" Mick ricominciò a ridere.
"Davvero" replicò Abernathy, sollevando un sopracciglio. Poi tornò a parlare con Kazue mentre Mick osservava Kaori che si allontanava da loro.
-Kaori, quelle parole che hai appena detto...-
Mick scosse silenziosamente il capo. Aveva notato che Kaori era mogia e distratta durante quegli ultimi tre mesi, ma non aveva mai trovato il modo di farle parlare di ciò che aveva in mente. Aveva invitato alla festa lei e Ryo in parte per aiutare Kaori a rallegrarsi e in parte a vedere se fosse riuscito finalmente a farla aprire riguardo a ciò che la disturbava. Mentre rifletteva su quanto Kaori aveva appena detto, Mick cominciava ad avere un'idea su quello che stava accadendo, ed era preoccupato circa le condizioni del cuore di Kaori.
Mick strinse ulteriormente Kazue mentre lei continuava a conversare con Abernathy. Decise che si sarebbe assicurato di fare una chiacchierata con Ryo a un certo punto della festa.
-Forse è consapevole dell'umore di Kaori, ma probabilmente non capisce cosa realmente implichi...ma mi accerterò che lo capisca prima della fine della serata, a tutti i costi.-
 
 
 
Nell'angolo di una stanza che stava al di sopra della sala da ballo, un uomo stava in ombra, osservando gli ospiti di sotto. Aveva notato Kaori quasi subito, e i suoi occhi e le sue orecchie l'avevano seguita da allora. Aveva ascoltato la conversazione che aveva tenuto con Mick, Kazue e Abernathy e un sorriso raggiunse le sue labbra.
-Kaori Makimura, vero? Penso che sia tu quella che ho cercato per tutto questo tempo. Sì, in effetti ne sono sicuro.-
Il suo sorriso si smarrì mentre sensi di colpa si arrampicavano nel suo cuore. Sapeva che il ruolo di Kaori nel suo piano avrebbe significato la fine della sua vita, e una parte di lui si sentiva dispiaciuta all'idea di dover sacrificare una donna come lei per raggiungere il proprio obiettivo. Ma nonostante i rimpianti, rimase determinato a proseguire con i progetti che aveva per lei.
-Presto...presto ti rivedrò, mia adorata Maiko. Perché Kaori Makimura sarà colei che ti riporterà a me.-

 

  
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