Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: cenere41    14/02/2016    1 recensioni
Una giovane donna che fugge da un mondo a lei ostile, intraprendendo un viaggio che la porterà dal Giappone all'Europa, in un susseguirsi di vicessitudini inaspettate insieme alla sua amica del cuore. Una traversata che sarà per loro un segno del destino, che le condurrà verso una nuova vita e dove forse ci sarà ad attenderle il grande amore. Ma la strada verso la felicità sarà lunga, piena di insidie e gelosie, ma anche di dolci ed appassionati momenti.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Lime, Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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I due uomini si sfidarono con lo sguardo, l'ostilità tra di loro era palpabile. Si conoscevano molto bene, ma non erano mai riusciti a diventare amici. La loro era un'antipatia nata senza una ragione precisa. Non si piacevano e basta. Ognuno sapeva i pregi dell'altro, così come i difetti, ma proprio non potevano soffrirsi ed il fatto che ad entrambi piacesse la stessa donna, non aiutava certo a migliorare i rapporti tra loro.
-Hijiri...-lo salutò con un sorriso ironico Satomi.-Anche per me è un piacere incontrarti, questa sera.Come sempre, del resto...-aggiunse, guadagnandosi uno sguardo di scherno da parte dell'altro.-Comunque preferirei che fosse Rei a rispondere, se non ti dispiace...la mia domanda era rivolta a lei...-La sua osservazione ebbe il potere d'irritare ulteriormente Karato, il quale si aspettava di trovarselo davanti in quell'occasione. Per questo motivo, tutta la serata l'aveva trascorsa guardandosi intorno. Benchè Rei lo avesse negato, doveva riconoscere che Saeko aveva avuto ragione nel dire che Satomi era interessato alla ragazza. Si notava benissimo dal modo in cui la fissava, pensava avvertendo la gelosia attenagliargli lo stomaco.
-Io...-Iniziò a dire la ragazza, imbarazzata dalla situazione tesa tra i due uomini. Era la prima volta che si trovava in mezzo ad una disputa del genere e non sapeva come comportarsi, non volendo causare una lite inopportuna.
-Mi sembra di averti già spiegato che lei è qui con me...-la interruppe Karato, negandole la possibilità di rispondere.
-Credevo fossi il suo cavaliere...non il suo padrone...-lo provocò Shigeru, con tono tagliente.
-Attento a ciò che dici, Satomi.Non ti permetto di offendere me o lei...-Lo apostrofò l'altro facendo qualche passo avanti, riducendo gli occhi a due fessure.
-Sei tu che la stai offendendo! Non è da gentiluomo impedirle di decidere...Ma la cosa non mi sorprende affatto!-Rispose Shigeru, avanzando anche lui verso Hijiri, per nulla intimorito.
-Cosa vorresti insinuare?-Chiese il collaboratore di Hayami a denti stretti.
-Credo che tu abbia capito benissimo!-Ribadì il rivale.
Davanti a quello scambio di provacazioni, Saeko e Rei iniziarono a preoccuparsi.Andavano con lo sguardo dall'uno all'altro con ansia crescendo. Fu la Aoki, che vedendo Karato alzare le braccia in modo minaccioso, si mise tra i due uomini, asserendo:-Per favore...ora basta. Non mi sembra il caso di creare uno scandalo per un nonulla.-Poi rivolgendosi a Shigeru, aggiunse:-Il signor Hijiri ha ragione, signor Satomi.Mi dispiace...ma ho promesso che avrei riservato tutti i balli a lui, questa sera...Pertanto voglia perdonarmi, ma devo rifiutare il suo gentile invito.-Cercò di assumere un tono tranquillo e sicuro a quanto stava affermando.
-Capisco...Se è davvero così, allora non mi resta che ritirarmi.-Poi fissando Hijiri dritto in viso, aggregò:-Per questa volta. Ma confido nel prossimo incontro.-Detto ciò, rivolse la sua attenzione alla giovane:-Spero di rivederla, presto Rei!-La salutò con un inchino ed un baciamano, indugiandovi più a lungo del dovuto, per infastidire l'altro.
Non appena si fu allontanato, Rei si rivolse a Karato:-Perchè ti sei comportato in questo modo...? C'è mancato poco che provocassi una lite...-
Davanti al tono di rimprovero di lei, l'uomo s'infastidì:-Mi stava provocando...non lo hai notato?-
-Lui mi aveva chiesto solo un ballo...Sei stato tu ad intervenire in malo modo...-Rispose la ragazza, con calma.
-Cosa? Così sarebbe colpa mia...!Che c'è? Sei delusa...volevi ballare con lui?-La apostrofò Hijiri con tono sempre più teso.
Rei scosse la testa:-No...avrei rifiutato. Ma avrei preferito che me ne avessi dato l'oppurtinità...Ti ho già detto che Shigeru Satomi non m'interessa.-Gli ribadì con gli occhi verdi sinceri.
-Non mi piace la confidenza con cui si rivolge a te...ti chiama per nome...-Disse l'uomo addolcendo il tono della voce.
-Non hai motivo di essere geloso...L'unico che io amo sei tu!-Rei sorrise con tenerezza, mentre gli riconfermava il proprio amore, a voce bassa perchè fosse il solo ad udirla.
Il cuore di Karato perse un battito. Non si aspettava quella confessione...non in quel momento.Dovette far forza su stesso, per non cedere alla tentazione di baciarla davanti a tutti. Dandosi un contegno, la fissò con una nuova luce negli occhi d'ambra:-Andiamo a danzare...-Le disse porgendole il braccio, mentre Saeko li seguiva con sguardo d'approvazione.


Maya, intanto, cercava di non pensare alla presenza della fidanzata di Masumi. La cosa però non era affatto semplice, poichè i suoi occhi, contro la sua stessa volontà, non facevano altro che andare alla coppia che era al centro dell'attenzione generale. Fortunamente Sakuracoji scambiò il suo sguardo per pura curiosità, evitando così di porle domande imbarazzanti. Ad un certo punto gli occhi di Masumi incrociarono i suoi e lei con un sussulto, temendo di far trasparire ciò che sentiva, si affrettò a guardare altrove. Da quel momento decise di dedicare tutta la propria attenzione al suo cavaliere della serata. Iniziò così a mostrarsi entusiasta davanti agli argomenti di conversazione di Sakuracoji, forse anche più del necessario, ballando con lui per tutta la sera. Tale comportamento non sfuggì assolutamente a Masumi, il quale avvertiva la gelosia attenagliargli le viscere. Avrebbe voluto attraversare la sala e strapparla dalle grinfie di quel ragazzetto imberbe.Tenerla accanto a sè, non solo per quella sera, ma per il resto della vita. Invece non poteva far altro che osservarla da lontano. Vederla sorridere ad un altro, conversare animatamente con lui, era qualcosa che non poteva sopportare, ma a cui non poteva opporsi. Guardando la bellissima donna mora al suo fianco, si sentì in gabbia. Suo padre lo aveva intrappolato in quel compromesso che non desiderava. Finora non gli era importato, tutto per il bene della Compagnia. Ma ora le cose erano cambiate: adesso amava disperatamente quella ragazzina che lo stava rendendo folle di gelosia. Ed era certo che lei lo sapesse...anzi era convinto che questo era il motivo per cui stava attaccata a Sakuracoji da tutta la sera. Per renderlo pazzo di gelosia e ci stava riuscendo benissimo, pensò bevendo un'altro bicchiere di champagne.
La serata volse al termine e Maya rimase con i padroni di casa per congedare gli ultimi ospiti. Al momento dei saluti le vennero presentati anche i Takamiya. La giovane dovette riconoscere che Shiori oltre che bella, sembrava pure tanto dolce e gentile. Questa considerazione non fece altro che aumentare la sua desolazione. Con una donna come quella al suo fianco, Masumi Hayami non poteva certo perdere tempo con una ragazzina come lei, che al confronto era piccola ed insignificante.
Forse era stato attratto da lei nel periodo in cui Shiori era lontana, ma ora che era a Parigi, sicuramente non l'avrebbe cercata nè rimpianta, pensò con tristezza.
Arrivata nella propria camera, sospirò affranta. Era stato faticoso fingere per tutta la serata un'allegria che non provava, ma doveva combattere in qualche modo il dolore che sentiva. Vedere l'uomo che amava accanto alla sua futura moglie era stato scioccante...la gelosia e la delusione l'avevano sopraffatta e per dispetto si era attaccata a Sakuracoji, per dimostrargli che poteva essere felice anche senza di lui.
All'improvviso sentì uno scricchiolio, seguito da un breve cigolio, spaventata sussultò mentre una figura si stagliava nella penombra della camera.
-Chi c'è là?- Chiese la giovane con tono flebile per la paura.
-Di certo non chi ti aspettavi ci fosse, ragazzina.-Si sentì rispondere, mentre la sagoma di Masumi si delineava davanti a lei, entrando dal balcone della sua camera.
  
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