Capitolo 2
Sasuke Uchiha stava facendo la spesa, ebbene si. Uscì dall’ennesimo
negozio con un sacchetto pieno di frutta tenuto con un braccio, mentre un’altra
busta con gli altri viveri pendeva dalla mano destra. Camminava guardandosi
attorno pensieroso, come rinvigorito. Konoha gli era
mancata più del previsto, e più del dovuto. Era stato per troppo tempo dalla
parte sbagliata, eppure tutti l’avevano perdonato e l’avevano accolto come se
fosse stato solo a fare un lungo viaggetto all’estero. Insomma, era tornato a
casa, e non c’era più nulla che potesse perturbare la sua salute mentale.
Almeno per ora.
*
“Ok, sono pronta.” disse Sakura,
con un voce non troppo sicura, sistemando appena la fascia della foglia che
portava sul capo rosa, prima di chiudere gli occhi e compiere un passo in
avanti, entrando nel cerchio tracciato sul terreno del boschetto appena fuori
dal villaggio.
Hinata era
con lei, e si apprestava a fare la stessa identica cosa in un cerchio tracciato
accanto a quello dell’amica.
Entrambe stringevano tra le
mani un capello, biondo per Hinata e nero per Sakura.
Inoltre, nell’astuccio che portava in vita, la ragazza dai capelli rosa
deteneva un altro capello, racchiuso in una boccetta per evitare di perderlo.
Era il capello di Shikamaru Nara,
che aveva conquistato non senza difficoltà.
Sospirarono insieme,
riaprirono gli occhi e i guardarono per un istante, incerte. Si sorrisero, come
per infondersi coraggio a vicenda, non pochi dubbi le avevano tormentate nel
periodo da quando avevano deciso di fare quella follia. Hinata
era stata quella più assillata dal tarlo del dubbio, tra le due. Continuava a
dire che non poteva fare questo a Naruto, che voleva
essere amata senza dover utilizzare certi giochetti. Tuttavia era stata
convinta da una minaccia di Sakura, che le aveva detto chiaro e tondo di
sbrigarsi a conquistarlo, perché lei personalmente non voleva rimanere zitella,
e se le cose con Sasuke non fossero andate in porto
avrebbe potuto iniziare ad accettare le avances di Naruto.
Ovviamente, era tutta una bugia preparata ad hoc, solo per convincere la mora,
che ci era cascata in pieno e si era fatta coraggio. Non poteva farsi soffiare Naruto in quel modo, non dopo tanti anni che lo aveva
osservato e amato in silenzio.
Così, giunse il momento di
procedere.
Trassero un lungo e profondo
respiro, prima di guardare con decisione dinnanzi a sé ed esclamare con voce
sicura “AI MANE NO JUTSU!”, tenendo le mani congiunte ad altezza del cuore e
premendo fermamente il capello tra i palmi, mischiato ad una goccia del proprio
sangue.
Un forte vento si alzò d’improvviso
e le circondò, mentre il chakra fluiva con forza
fuori dalle porte del chakra e compivano la
maledizione, perché per quanto cercassero di chiamarla con nomi graziosi,
rimaneva una maledizione, sempre e comunque.
La folata terminò qualche
istante dopo, abbandonandole ed allontanandosi, lasciandole stremate e confuse.
Non percepivano alcun cambiamento in se stesse, e non riuscivano a capire se il
jutsu avesse funzionato o meno.
Ad ogni modo, Sakura si riposò
qualche minuto, prima di procedere con il jutsu
seguente, quello per l’amica. O forse per se stessa.
Nello stesso istante, in un
altro angolo della città, Naruto Uzumaki
fu avvolto dalla stessa brezza che soffiò qualcosa nelle sue orecchie,
sussurrandogli parole comprensibili solo a lui. E immediatamente fu preso dall’incontenibile
voglia di dichiarare il proprio, immenso amore alla bellissima Hinata Hyuga.
Per Sasuke
Uchiha e Shikamaru Nara, invece, non vi fu alcun cambiamento.
Cosa era andato storto nei jutsu di Sakura?
*
“Allora Tenten,
com’è andata?” chiese una Ino più che mai esausta,
accasciandosi sul terreno e rimanendo all’interno del cerchio tracciato al
suolo per un po’. Quel jutsu aveva consumato tutte le
sue forze, e l’aveva ridotta ad uno straccio inservibile.
Tenten, dal
canto suo, non era messa molto meglio. Anche lei si era lasciata cadere per
terra ed era più che mai affannata.
“Non so. Non ho avvertito
alcun cambiamento… e tu?” chiese, guardando l’amica
che nel frattempo stava gettando via i capelli utilizzati, sia quello di Sasuke,bagnato col proprio sangue, che quello di Sakura,
imbrattato del sangue di Rock Lee.
Ino fece
spallucce. “Non so. Dovremmo percepire qualcosa?” chiese di rimando,
sdraiandosi supina ed iniziando ad osservare le nuvole, stancamente,
appoggiando la testa sulle braccia incrociate dietro di essa. In quel momento
si sentiva un po’ come Shikamaru, un perenne apatico
a cui piaceva osservare le nuvole tutto il giorno.
“Sono esausta. Credo che andrò
a casa a farmi una doccia fredda, mi sento a pezzi.” disse la brunetta,
facendosi leva sulle manine appoggiate al suolo per cercare di rialzarsi, ma
sentiva i muscoli tutti indolenziti. “Accidenti, questa roba mi ha succhiato
via dieci anni di vita…” borbottò, portandosi in
piedi a fatica.
Ino si
trovò perfettamente d’accordo. Non pensava che si sarebbe sentita così
sfasciata dopo, poi lei ne aveva fatti addirittura due e correva il rischio di
non poter approfittare della settimana propizia perché sentiva le forze pian
pano abbandonarla. “Ino? Ehi…
Ino…” la voce di Tenten che
la chiamava l’abbandonò quasi subito e cadde in un sonno profondo e senza
sogni. Fu così che si addormentò, cullata dal vento e dalle canto delle cicale.
*
Naruto stava
passeggiando per le vie del villaggio, uno strano sorriso stampato in volto ed
una grossa giunchiglia, bianca e profumatissima, stretta tra le mani. Una
giunchiglia?
Sorridendo in modo piuttosto
beota, Ino si affacciò dalla porta del negozio di
fiori dei genitori e guardò Naruto di spalle
allontanarsi. Lei sapeva perfettamente per chi fosse quel fiore. Oohh, se lo sapeva!
Hinata era
seduta su un muretto, le manine incrociate poste in grembo e lo sguardo basso,
quasi sconsolato.
“Non ha funzionato…”
borbottò piano, sospirando con un lamento impercettibile. Fu solo quando nel
suo campo visivo entrò un bellissimo fiore che rialzò la testa e guardo il ragazzo
di fronte a lei, stralunata.
“Un fiore, per un fiore.” disse
lui, sorridendole con dolcezza ed alzando l’altra mano per accarezzarle il bel
viso, normalmente dal colorito bianchissimo e ora invece rosso come il fuoco.
“Na…
Na… Naruto-kun…” disse in
un soffio lei, sentendo le proprie guance andare a fuoco fin dietro alle
orecchie. Era incredula. Non pensava che avrebbe funzionato davvero, anzi non
ci aveva mai creduto fino in fondo. Sorrise appena, prima di perdere i sensi
per lo shock e cadere all’indietro, giù dal muretto.
Non batté la testa a terra
perché Naruto, con i suoi riflessi veloci, saltò l’ostacolo
e si portò dietro di le, accogliendola nel proprio abbraccio. L’ultima cosa che
sentì prima di perdere definitivamente i sensi era quel profumo delizioso che
la pelle abbronzata del biondo emanava e che le inebriava i polmoni.
*
“Buongiorno, Sakura!” disse
con un sorriso Ino, guardando l’amica dai capelli
rosa entrare, con un sorriso altrettanto radioso stampato in volto.
“Ehi Ino.
Ho visto Hinata e Naruto
per la strada, mentre venivo qui. Lei era svenuta e lui la teneva tra le
braccia.” Il tono di voce era assolutamente deliziato. “Pare che per lei abbia
funzionato. Sono davvero felice, era tanto che sognava questo giorno,vero?”
Ino
annuì, sospirando. Già. Ma cosa ne era invece del suo, di sogno? Perché Sasuke non era ancora entrato da quella porta e… Il flusso dei suoi pensieri si bloccò quando il
campanello della porta trillò allegramente, annunciando l’entrata di un cliente.
“Benvenuto!” disse Ino guardando speranzosa verso l’uscio, attirando l’attenzione
di Sakura. Quest’ultima era certa che Ino non avesse
fatto il jutsu, quella mattina, perché così le aveva
promesso. E allora cos’era quell’ansia che l’attorniava? Che le avesse mentito?
Comunque il sogno di Ino si infranse quasi subito. Non era Sasuke.
Era solo quella lagna ambulante di Shikamaru.
“Ah…
sei tu.” borbottò imbronciata.
Shikamaru
guardò perplesso le due ragazze. “Tsk… scusami se non
mi chiamo Sasuke Uchiha…”
rispose questo, con un sorriso strano. Ino non se ne
accorse, ma Sakura lo avrebbe classificato facilmente nella categoria “amarezza”.
Sorrise, chiedendosi se il suo jutsu avesse fatto
effetto. In questo caso, a breve avrebbe assistito probabilmente ad una scena
da panico, la dichiarazione del Nara in diretta. Uau! Peccato non avere i pop-corn con sé.
“Beh, cosa c’è Shika?” chiese la bionda, sospirando. Non c’era motivo di
trattare male Shikamaru, dopotutto non le aveva fatto
niente.
“Niente, in realtà cercavo
lei.” disse alzando la mancina a mezz’aria ed indicando Sakura con l’indice.
Sakuta
sbatacchiò le palpebre un paio di volte, incredule. Oh-ho…
non è che aveva sbagliato a mischiare capelli e sangue? Dopotutto erano
entrambi neri e… Scosse la testa, cercando di
calmarsi ed assumere un’aria naturale. Figurarsi se Shikamaru
Nara potesse innamorarsi di lei. Questa era follia
pura!
“Ehm…
Ah… certo Nara, dimmi
tutto.”
“Ti va di venire a fare un
giro?” chiese lui guardando altrove, toccandosi la nuca con una mano con fare
impacciato.
Ino
sgranò gli occhi, mentre Sakura avrebbe solo voluto sotterrarsi da sola. Che
razza di errore madornale! E questo significava che…?
“Buongiorno!” la voce di Sasuke colse tutti di sorpresa, Shikamaru
aveva lasciato la porta aperta e di conseguenza il campanellino non aveva
avvisato del suo ingresso.
I tre presenti si voltarono a
guardarlo all’unisono, facendolo arretrare di un paio di passi, preoccupato.
“Ehm. Cosa c’è?” chiese ai
tre, guardandoli uno per uno. Lo sguardo però si soffermò di più sulla bella
bionda dietro il bancone. “Ehi Yamanaka, cercavo
proprio te!”
La mascella di Sakura ebbe uno
spasmo incontrollato, mentre allargava gli occhi come due palle da tennis e gardava Ino verde d’invidia.
Le lacrime pizzicavano,
minacciando di scendere a breve se non se ne fosse andata di lì. “Si… Si, Nara, andiamo a farci un
giro...” disse con voce spezzata, prendendolo sotto braccio e strattonandolo
appena per portarlo via. Per fuggire da quella situazione assurda.
Aveva gettato Sasuke Uchiha tra le braccia dell’amica
e si sentiva una povera cretina. Ovviamente era ignara che anche l’amica avesse
praticato il jutsu su Sasuke
e non le venne il minimo dubbio su quello. Almeno per il momento.
Continua…
Ringrazio Fziooosa (spero di aver placato la tua curiosità ;P) e Celiane4ever per i commenti!