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Autore: Princess Kurenai    22/03/2009    3 recensioni
[E se Tom fosse stato portato a Enies Lobby la prima volta che la Nave Giudizio era giunta a Water Seven?]
" Sei accusato di aver costruito la nave del Re dei Pirati, la Oro Jackson. È considerato un crimine internazionale."
Cercò di farsi largo tra la folla, spintonando con tutta la forza che gli era permessa dalle sue esili braccia.
Dietro di lui il suo compagno più grande faceva lo stesso, entrambi spaventati e preoccupati per la sorte del loro maestro.
" Il carpentiere Tom sarà condotto a Enies Lobby. E sarà giustiziato."
Riuscì a spuntare tra la gente e per un instante il suo cuore smise di battere. Erano bastate due semplici parole per bloccarlo: Tom e giustiziato.
Genere: Generale, Malinconico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altro Personaggio, Franky
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo corto per mostrare l’incontro tra Iceburg e Franky e per introdurre il prossimo tutto dedicato a Iceburg e a ciò che prova.

Spero vi piaccia^^

 

 

{ Last Hope ~

 

~ 2. Non è più casa mia ~

 

Si destò richiamato da un dolce profumo.

Non si ricordava di essersi addormentato, tutti i suoi ricordi si fermavano a quando Kokoro l’aveva abbracciato mentre piangeva...

Si mise seduto sul futon guardandosi attorno confuso.

Era solo ma sentiva dei rumori provenire dalla cucina che lo spinse a rialzarsi.

Scalzo raggiunse la fonte di quel profumo e osservò con un misto di curiosità e di nostalgia Kokoro preparare la colazione.

“ ... giorno...”

La donna si volse verso di lui.

Sorrideva ma negli occhi ancora alloggiava l’ombra di quel dolore ancora troppo giovane per svanire.

Ma si stava facendo forza.

“ Ciao Franky, ben svegliato.”

Il bambino abbassò la testa.

“ Come... come stai?”

“ Come prima.”, ammise mettendo sul tavolo la colazione. “ Ma non posso più permettere che sia tu ad addossarti tutto il peso di questa situazione. Quindi ora siediti e fai colazione.”

Un live sorriso increspò le labbra del giovane ma non si sedette.

“ Iceburg non è rientrato, vero?”, domandò, nonostante sapesse già la risposta.

“ No.”

Lo sospettava.

“ Lo vado a prendere.”, disse correndo verso la porta senza permettere a Kokoro di controbattere.

Non sarebbe riuscita ugualmente a fermarlo.

Franky teneva a quella famiglia più di quanto avesse mai dimostrato e Iceburg era come un fratello maggiore per lui.

Era una persona importante, nonostante tutti i loro litigi.

Si limitò quindi a ritirare la colazione per tenerla al caldo mentre il bambino correva verso il cantiere, certo di trovare lì il compagno.

Lo cercò con lo sguardo addentrandosi nei relitti fino a quando non scorse la familiare capigliatura color indaco dell’amico.

Sollevato si avvicinò.

“ Iceburg?”

Il più grande non rispose.

Fissava il mare con occhi arrossati dal pianto.

Soffriva tanto quanto lui e per Franky era strano vederlo in quello stato.

Iceburg era sempre stato forte e non sapeva come aiutarlo.

Era al di fuori delle sue capacità...

“ Kokorosan ci aspetta con la colazione...”, mormorò.

“ Vattene Franky...”, sibilò l’altro senza guardarlo.

“ Non senza di te.”, si impuntò e non ottenendo risposta proseguì. “ Non dobbiamo buttarci giù... Tomsan non lo vorrebbe.”

Gli occhi scuri del più grande si posarono su di lui.

Freddi e feriti.

“ Vattene.”

“ Iceburg...”

Il ragazzo dai capelli color indaco si alzò sovrastandolo con la sua altezza e costringendolo a fare un passo indietro.

“ Torniamo a casa?”, domandò il bambino speranzoso ricevendo però un’altra occhiataccia.

Era diversa da quella che era solito donargli.

Quegli occhi lo ferivano nel momento in cui era più debole.

“ Quella non è più casa mia.”, decretò allontanandosi veloce senza dar tempo a Franky di muoversi.

‘ Quella non è più casa mia.’, aveva detto e quelle parole vibravano ancora nelle orecchie del bambino.

Non erano parole di rabbia.

Sembrava quasi che... che Iceburg credesse in quello che aveva detto.

 

 

I suoi passi veloci si trasformarono presto in una furiosa corsa.

Le sue gambe si muovevano da sole senza una meta.

Voleva solo correre.

Voleva solo scappare.

Da Franky.

Dalla sua famiglia.

Dal suo passato.

Un passato che non era mai riuscito a cancellare ma che aveva semplicemente cercato di superare... senza risultato.

Senza Tom era... perso.

Quella ferita che si portava dietro sin dalla sua infanzia si era riaperta.

Poteva curarla, aveva Kokoro che l’avrebbe accolto sicuramente come aveva fatto il suo maestro tempo addietro, ma su di lui pesava anche dell’altro.

Un qualcosa che non poteva superare così come aveva fatto Franky.

Infondo... Cutty Flame era pur sempre figlio di un pirata.

E per quello... per quello lui lo odiava.

 

 

Spazio di Miki

Ecco fatto^^

Dal prossimo il “tassello” dell’odio di Iceburg verrà sistemato ù.ù

Potevo inserirlo qui e fare il capitolo più lungo ma volevo caricare la suspanceXDD

Spero di essere riuscita ad appassionarvi^^

 

Recensioni

Red Queen - Per la AceRufy dovrai aspettare perché la sto ricopiando dal quaderno al pcXDD comunque grazie**

Kymyit - Grazie Honey!

Kikisama - Grazie^^

Beat - ^O^ ne sono felicissima!!**

   
 
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