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Autore: Chise    22/03/2009    6 recensioni
"Ucciditi lontano dal mio perimetro, Potter." (Bad dreams in the night, told me i was going to lose the fight - leave behind my wuthering wuthering heights)
Smsì, non sono ancora migliorata coi sommari o_ò però sono tornata XD (vagamente.) Ah! Non tengo conto dei libri VI e VII (non credo di averlo mai fatto XD), quindi si può considerare AU! ... oppure è What If? Aiuto, ai miei tempi non c'erano tutte questi avvertimenti XD
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Coppie: Draco/Harry
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Settimo

Capitolo Settimo

Dove perlopiù è possibile trovare lunghe ed estenuanti ricerche.

 

 

 

 

And tell me who’s the killer,

If we all consider that

emotions run as deep as flash.

Beauty is the Beast,

And you better believe it.

 

(Beauty Is The Beast; The Ark)

 

Daphne si sedette sul letto di Theodore Nott, carezzando con una mano il copriletto verde.- Credo che Potter mi abbia sentita mentre dialogavo amabilmente con la nostra cara Pansy. -

Draco alzò gli occhi dal tema di Pozioni, inarcando un sopracciglio. - Come, prego? -

- Ieri sera, in biblioteca. Probabilmente era lì da prima e non me ne sono accorta. Comunque. Ad un certo punto sono caduti dei libri, mi sono girata ma non c’era nessuno. Magari era sotto quel benedetto mantello. -

Il ragazzo poggiò la piuma, girandosi completamente verso Daphne, adesso sdraiata sul letto del suo fidanzato storico. - Come, prego? -

- A colazione guardava me e Pansy come se fossimo ree confesse di devozione alla Causa, quindi credo che abbia fatto due più due e come al solito non abbia capito nulla. -

Draco sbattè la testa contro la scrivania un paio di volte, prima di appoggiare semplicemente la fronte sulla pietra; Daphne continuò imperterrita, accendendosi una sigaretta. - C’è bisogno di un’azione diversiva, o come minimo ci distrugge i sotterranei. - sbuffò fuori una nuvoletta di fumo profumato all’arancia, accavallando con eleganza le gambe. - Draco, lei non deve saperlo. Se anche solo subodora che Potter si sta immischiando in affari che non lo riguardano è capace di Schiantarlo e seppellirlo vivo in riva al lago. -

Il ragazzo si raddrizzò sulla sedia, annuendo.

Non che lo allettasse particolarmente l’idea di mentire alla sua migliore amica, ma se volevano evitare lo scoppio dell’apocalisse era meglio non farle sapere che Segugio Potter si stava imbarcando nell’ennesima avventura scolastica insieme al suo bagaglio di Gryffindoraggine. Anche se, effettivamente, gli sembrava strano; stando a quanto diceva Sally Anne, Moon aveva spiattellato alle persone giuste un paio di cosette - insomma, si disse, se veramente fosse un Gryffindor degno di questo nome avrebbe parlato anche all’intera Cricca degli Sfigati, non solo alla Parkinson.

Ma - perché c’è quasi sempre un ma - se Potter aveva tirato fuori dalla naftalina cappello da Sherlock e pipa, questo poteva significare solo una cosa: non ne sapeva niente.

Draco alzò gli occhi e li incrociò con quelli azzurri di Daphne. - Lei lo verrà a sapere. -

- Non parlate di me come se non fossi in questa stanza, idioti. -

Daphne ridacchiò, - Ecco come sarebbe andata se non mi avessi intercettata mentre venivo qua. -

Sally Anne si alzò dalla sua postazione davanti al caminetto, dove prima che cominciasse il teatrino dei poveri stava leggendo. - Ecco come andrà ora. Dunque, per prima cosa... -

Il Principe di Machiavelli riposava al calduccio davanti al fuoco, mentre Sally Anne metteva in pratica gli insegnamenti che ne aveva tratto.

 

***

 

 

You made up all the rules,

We follow them like fools.

I’m sorry, it’s like this.

 

(They; Jem)

 

Harry si guardò attentamente intorno, frugando con gli occhi la Mappa del Malandrino alla ricerca di Daphne Greengrass; durante l’ora di Pozioni era casualmente entrato in possesso di un biglietto lanciato da Malfoy ed indirizzato alla ragazza, dove, prima che Piton togliesse cinque punti a Gryffindor per uso inappropriato di pergamena, era riuscito a scorgere le parole “quarto piano” e “18.30”. Harry sapeva per esperienza che a quell’ora, al quarto piano, si incontrava solo chi aveva qualcosa da nascondere - lui stesso vi aveva organizzato la resistenza, l’anno precedente - e gli era parso quantomeno appropriato andare a vedere cosa stessero tramando i due.

Individuò la ragazza dentro una classe vuota, era seduta sulla cattedra con gli occhi chiusi, così Harry ne approfittò: si infilò il Mantello dell’Invisibilità ed entrò anche lui. La Greengrass era talmente sicura che nessuno li avrebbe scoperti che aveva addirittura lasciato spalancata la porta dell’aula.

Non passarono neanche due minuti che Malfoy entrò nell’aula, glaciale ed austero, il mantello allacciato fino alla gola. Il cuore di Harry perse un battito, ma si riscosse quasi subito. Non era lì per circuire Draco, era lì per spiare Malfoy.

Daphne scese dalla cattedra, estraendo dalla tasca interna del mantello un portasigarette d’argento ed accendendosi una sigaretta. - Hai fatto? -

Il ragazzo annuì, - Bestie pericolose, i Venberboorth. Uno mi ha quasi staccato una mano a morsi. -

La ragazza spalancò gli occhi sorpresa, per poi tornare composta ed aspirare un’altra boccata dalla sigaretta. Harry era abbastanza lontano rispetto a loro, ma riusciva comunque ad percepire l’odore fresco dell’arancia; la mano di Malfoy era fasciata e la fasciatura era sporca di quello che non poteva essere altro che sangue.

Bestie pericolose, i Venberboorth.

Harry deglutì.

Qualunque cosa fossero i Venberboorth, si sarebbe premurato di starne alla larga.
La Greengrass fece Evanescere la sigaretta, sporgendosi per guardare da vicino la mano dell’altro. Malfoy si schiarì la voce, e la ragazza si riscosse subito, raddrizzandosi. - Ehm. Sì, sì, hai proprio ragione. Ne abbiamo uno anche noi nel Devonshire. Ora dobbiamo aspettare che Smith si trovi dove lo vogliamo. -

Harry drizzò le orecchie, avvicinandosi silenziosamente ai due.

- Ovvero nella torre est, domani a mezzanotte e tredici. - disse Draco, fissando intensamente Daphne.

La ragazza sorrise maliziosa, - Lo aspetta proprio una bella sorpresa. -

Malfoy ghignò in risposta; una campanella suonò in lontananza, indicando che la cena stava per cominciare. I due uscirono dall’aula senza dire niente, e solo quando vide sulla Mappa che avevano girato l’angolo, Harry si tolse il mantello.

Tutto sommato era stato un appostamento fruttuoso, aveva scoperto che Malfoy aveva ordinato una qualche sorta di bestia pericolosa che l’aveva quasi dilaniato e che intendevano, nella migliore delle ipotesi, uccidere Zacharias Smith.

Mentre si incamminava verso la Sala Grande, Harry capì che non sarebbe stato prudente raccontare a Castor ciò che aveva visto, altrimenti il ragazzo si sarebbe recato personalmente alla torre est, a mezzanotte e tredici, per impedire al Venberboorth, qualunque cosa esso fosse, di uccidere Smith.

Solo perché potesse farlo lui con le sue mani.

Si risolse quindi per convocare una riunione d’urgenza dei Magnifici Cinque (Meno Uno), quella sera stessa dopo cena, quando Castor era al Club dei Duellanti.

 

***

 

 

Look, I’m only trying to help,

I’m only trying to help.

 

(Trying To Help; Orson)

 

Dean si grattò il mento, - Quindi tu pensi che stiano macchinando qualcosa? -

- Non è che penso, ne sono certo. Vogliono palesemente uccidere Smith con un Venberboorth! -

Seamus scosse la testa, - Non lo so, Harry... non ho mai sentito di nessun animale che si chiami Venberboorth, e sono specializzando in Cura delle Creature Magiche. -

 - Magari è qualcosa di Oscuro e Pericoloso. -

Ron si grattò il naso. - Però pensaci, Seam: magari c’è qualche animale che non ti hanno fatto studiare, appunto perché era Oscuro e Pericoloso. Tipo il Basilisco, al secondo anno. -

Seamus si sdraiò sul letto, chiudendo gli occhi per un attimo, quasi come se quel gesto potesse aiutarlo a ricordare. - Può essere... -

Harry si illuminò, il Sacro Fuoco dell’Avventura - spento da fin troppo tempo, a detta sua - che divampava dentro di lui. - Abbiamo ventiquattro ore per scoprire cos’è un Venberboorth, prima che Zacharias Smith muoia. -

Dean ridacchiò, - Tragico come ai vecchi tempi, amico, non hai perso la mano. -

 

Dalle ventidue alle ventitre

 

- Sentite questo! - tutti si raddrizzarono dalle loro posizioni di ricerca sui letti; Dean si schiarì la voce e prese a leggere.

- “Il Fwooper è un uccello africano dal piumaggio molto vivace; può essere arancio, rosa, verde acido o giallo. È stato a lungo un fornitore di stravaganti piume per scrivere” --- ecco cos’era quell’abominio verde che aveva Dennis al terzo! Comunque, dicevo, “depone anche uova dai disegni coloratissimi.” -

Harry tossicchiò educatamente, - Scusa se ti interrompo, ma... dice qualcosa sui Venberboorth o no? -

Dean scosse la testa, - No, ma sentite qua: “benché all’inizio risulti piacevole, il canto del Fwooper condurrà l’ascoltatore alla follia”. -

Ron corrugò la fronte. - Non ti seguo. -

L’altro ragazzo scosse con veemenza la testa, - Ma non capite?! Bellatrix Lestrange non era pazza, è solo stata allevata da Fwooper! -

Gli altri non si presero neanche la briga di rispondere.

 

Dalle ventitre alle ventiquattro

 

- Ci ho pensato, - disse Seamus, - e se fosse una specie di drago? Tipo, che ne so, l’Ironbelly Ucraino. -

Ad Harry parse plausibile.

Bestie pericolose, aveva detto Malfoy, no? E bestie pericolose siano.

Seamus frugò nel suo baule, riemergendone con un volume dalle dimensioni considerevoli, Enciclopedia dei Draghi.

Ron grugnì, - Ne ha una pure mio fratello Charlie, quando ero piccolo mi minacciava con quella, diceva che se non stavo zitto me l’avrebbe fatta imparare a memoria e poi mi avrebbe fatto bere della Polisucco, così avrei dato l’esame al posto suo. Dannato Schiacciasassi. -

- Lo psicodramma impera. - disse Seamus, cominciando a sfogliarla, per poi sospirare. - Niente Venberboorth. -

Harry poggiò la fronte su una delle colonne intarsiate del suo baldacchino. - Continuate a cercare, Zacharias ha bisogno di noi. -

- Se ti sente Castor ti spezza la colonna vertebrale, la estrae e poi ci fa un guinzaglio per i Thestral. -

Lo stomaco di Harry si contorse al pensiero che stavano mentendo ad un loro amico, ma dopo tutto lui era un Gryffindor, un eroe Gryffindor, la sua competenza all’interno della scuola era evitare che nessuno morisse, non più. “ Basta morti”, si era detto l’anno precedente, e “basta morti” era stato; nessuno si sarebbe più permesso di uccidere in sua presenza.

- Continuate a cercare lo stesso, alla mia colonna vertebrale ci penso io. -

 

Dalle ventiquattro all’una

 

- Ragazzi? -

- Trovato? -

- ... no, Harry. Sono... sono stanco. -

Ron grugnì la sua approvazione, mentre Harry sbuffò.

- Continuate. A. Cercare. -

 

Dall’una alle due

 

- Seamus. -

Russare sommesso.

- Seamus, santo Godric, svegliati! -

Sonoro russare.

 

Dalle due alle tre

 

- Dean, ti prego, non dormire pure tu! -

Il ragazzo si stropicciò gli occhi, sbadigliando. - Scusa, amico, domani ho anche un test alla prima... -

Harry sospirò.

 

Dalle tre alle quattro

 

- Ron? -

Il ragazzo era accartocciato su una delle enciclopedie di Seamus, e ci stava sbavando sopra. Harry grugnì disperato; nessuno voleva aiutarlo? Avrebbe fatto da solo, avrebbe scoperto cosa fosse un Venberboorth ed avrebbe salvato il Mondo un’altra volta, perché lui era Harry Potter e poteva fare questo ed altro, perché lui era Harry Potter e non sentiva la stanchezza.

 

Dalle quattro e cinque alle quattro e dieci

 

Harry continuò a russare, girandosi su un fianco, e che Zacharias Smith imparasse a guardarsi le spalle da solo.

 

***

 

But Lord knows that,

I’m not you.

And if I was,

I wouldn’t be so cruel.

 

(Sitting, Waiting, Whishing; Jack Johnson)

 

- Venberboorth, Malfoy? Che diavolo è un Venberboorth? -

- Una marca di scotch. -

Daphne scoppiò a ridere, - Oddio, stanno cercando una marca di scotch! -

Draco ghignò maligno. - Se conosco un minimo la psicologia Gryffindor a quest’ora staranno setacciando il Reparto Proibito pensando che sia una qualche bestia Oscura. -

Sally Anne entrò nella stanza senza bussare, e si buttò svogliatamente sul letto di Blaise, - Allora? Ha abboccato? -

- Certo che ha abboccato. È Potter, dopo tutto. - Draco ghignò.

Si sentiva stranamente vivo.

 

 

 

 

 

 

Wa, eccomi, riesco ad aggiornare di domenica *_* per i deliri di risposta alle recensioni incolpo la febbre, sappiatelo o_ò

 

leila a: eh sì, il mistero si infittisce! Per avere le risposte però temo dovrai aspettare (:

 

Booboo: ma guarda che pure io sono una talpa! E con le dimensioni dello schermo del portatile il verdana 8 è microscopico, tipo o_ò quindi uso un times 12 che è pure elegante (? Non lo so). Guarda, più che un terribile complotto (non sono capace a fare terribili complotti, mea culpa) è una cosa che mi serviva per mettere tutti insieme e dare al Mondo intero un lieto fine XD La famigliarità coi prof nasce dalla mia mente malata, la McGranitt e Severus sono i due professori più severi di tutta Hogwarts e mi ha sempre divertita pensarli in un contesto quotidiano, quindi appena ne ho avuto l’occasione li ho “umanizzati” XD capisco che possa sembrare falso ma purtroppo non saprei che fare o­_ò anche perchè mi servivano degli adulti °_° Sai che quando scrivevo il capitolo ho scritto “Sailor Moon”? Ogni tanto mi capita ancora di scriverlo, che bei momenti. Messicana *_* meraviglia. Io e lo spagnolo abbiamo litigato, al massimo arrivo a qualcosa di catalano XD a domenica!

 

Nasreen: gah, Minnie! XD è talmente assurdo che mi fa morire ogni volta che lo leggo - e dire che l’ho scritto io. No, quella di Harry è deformazione professionale, temo! (:

 

Elfosnape: per prima cosa: hai un nick carinissimo XD poi: un riassunto di cosa? In realtà non è successo molto, dimmi cosa non ti è chiaro e ti spiegherò tutto (:

 

Azzusam: ottimo riassunto, cara! Hai colto tutto in pieno ^_^ appena vado avanti a scrivere (sono al decimo capitolo) inserisco subito Anthony, così ti faccio contenta (:

 

Arisu Kon: non temere che Draco ed Harry avranno il loro momento! Prima devo mettere tutte le carte in tavola (: Bacione!

 

fleacartasi: ho appena visto uno sneak peak della 5x19 di Grey’s... lasciamo perdere XD comunque. Severus è un tenerone in fondo! Eh sì, Atria e Cas sono come Gianni e Pinotto,  come Mary e Mauro, come Mirco e Sergio, come---che schifo di partita ieri, tra l’altro. Harry è un ficcanaso atroce, oltre che un ciuciamanuber XD vado a rispondere ai tuoi sms, ora che ho ritrovato il cellulare (ci stava dormendo sopra la gatta, tanto per cambiare) :*

 

Un bacione, a domenica!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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