AMARSI TRA I RICORDI
Tessa guardava Jem negli occhi. Non riusciva ancora a
credere Jem, il suo Jem, fosse lì di fronte a lei e la fissasse dolcemente. Era
passato un po’ di tempo da quell’incontro sul ponte che aveva completamente
cambiato le loro vite, ma lei non riusciva ancora a credere che niente li
avrebbe più separati. Aveva passato quasi cento anni da sola, vegliando
insistentemente sulla sua famiglia, senza che nessuno la vedesse o la
riconoscesse. Era stato meglio così dopotutto, pensò Tessa girando piano il
caffè che aveva di fronte, niente a che vedere con il tè londinese a cui era
abituata quando Will era ancora insieme a lei su questa Terra, sarebbe stato
davvero difficile spiegare perché lei era ancora lì mentre il tempo scorreva imperterrito.
Pensava che la sua discendenza si fosse conclusa con
Stephen, una vera pugnalata al cuore. Sentiva il rimorso per quello che era
successo, come se Will fosse lì a giudicarla, anche se Tessa sapeva benissimo
che lui non le avrebbe detto nulla, l’avrebbe stretta a se e le avrebbe detto
di amarla come il primo giorno che l’aveva vista dalle sorelle oscure. A volte
le mancava così tanto…
Poi aveva conosciuto Jace e no, non assomigliava affatto a
Will. Biondo e con gli occhi ambrati, mai visto qualcosa di più diverso. Poi lo
aveva sentito parlare, aveva visto come guardava Clarissa Morgenstern, e gli si
era stretto il cuore. Amare incondizionatamente era proprio quello che gli
Herondale sapevano fare meglio.
Alzò lo sguardo e vide Jem che la fissava, incuriosito.
Perdersi nei suoi pensieri era tipico di Tessa. Lei gli sorrise, complice e a
lui brillarono gli occhi di felicità.
“Cosa credi che penserebbe Will di tutto ciò?” gli chiese
Jem, sorridendo. Ogni tanto parlavano di Will, con tanta nostalgia. Era stato
un punto fermo nella loro vita.
“Intendi di noi?”
“No, di San Valentino” e le indicò la strada. Venezia
strabordava di turisti come sempre. Era una città che si addiceva molto alla
festa degli innamorati, la laguna dava quell’atmosfera suggestiva che
consentiva a tutti di lasciarsi andare alla fantasticherie. Si sentiva davvero l’amore
nell’aria. Tessa scrollò le spalle. “Probabilmente avrebbe riso di come i
mondani disegnano Cupido, con l’arco e le frecce con la punta a cuore, e
avrebbe detto che non aveva bisogno di una stupida festa per dimostrarmi di
amarmi. Lui lo faceva già ogni giorno” rideva e piangeva allo stesso tempo, ma
le lacrime che versava erano amare e nostalgiche. Lo aveva amato davvero con
tutta se stessa. Jem ridacchiò “Si, avrebbe detto esattamente così” e mi prese
una mano. “Ho un’idea” mi disse. Tessa gli fece un segno, per dirgli che lo
stava ascoltando.
“Mettiamo da parte tutto per un giorno. Comportiamoci da
mondani, per quanto strano possa essere. Facciamo un giro su una gondola e
cantiamo a squarciagola con il gondoliere. Facciamo tutto ciò che Will ci ha
insegnato: amiamo la vita e viviamola fino in fondo. Stiamo insieme e facciamo
che oggi sia l’inizio di una bellissima avventura in giro per il mondo insieme.”
“Dobbiamo
andare al matrimonio di Jocelyn e Luke” gli
ricordò. Jocelyn non sapeva ancora nulla, ma Luke prima che lei
andasse via le aveva confessato il suo progetto. Ma l’idea le
piaceva, e lui lo sapeva.
“e ci andremo, te l’ho promesso. Ma voglio rivedere tanti
posti che da Fratello Silente non ho potuto più visitare. Ti va di tornare a
Londra, insieme? Voglio che tu sia con me quando ripercorrerò la mia vecchia
vita.” Lei gli sorrise, sapeva che gli avrebbe dato corda. Jem sapeva quali
corde far vibrare della sua anima.
“Okay, ma voglio un mazzo di rose e un sacco di cioccolatini
al cioccolato fondente”
“Basta così poco per convincerti? La prossima volta ti
porterò in una fabbrica di cioccolato allora” si alzò dal suo posto e le prese
la mano. Amare Jem era confortante, rassicurante come stare seduti in mezzo al
verde in una giornata di primavera, quando i fiori stanno incominciando a
sbocciare. La baciò delicatamente e lei sorrise teneramente. Venezia sarebbe
stato lo scenario perfetto per l’inizio della sua seconda vita.
NOTE DELL'AUTRICE
Ho un'altra oneshot nella mente, ma non so se riuscirò a scriverla. Il tema centrale era San Valentino e voglio rispettarlo.
Mi è piaciuto molto scrivere questi racconti, avevo sempre e solo scritto di Twilight e da un unico punto di vista, quindi per me è stato strano confrontarmi con tanti POV in così poco tempo. L'idea è nata per caso ma mi è piaciuta così tanto che in mezzora avevo scritto il primo racconto.
Ringrazio chi ha letto queste storie nate dalla mia mente malata e chi mi farà il grande onore di dirmi il suo pensiero. Grazie di cuore.
Un bacio
ese96