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Autore: Geh__    15/02/2016    3 recensioni
« La vita della donna media Francese: nasci, cresci, impara a cucire, studia, impara ad essere una buona moglie, sposati, fai i figli, crescili e muori. Una bella pacchia, no? » chiese Arielle all'amica guardando tutte le dame nella sala.
«Fortuna che per te non è così, vero?»
Arielle pensò attentamente a quella domanda, e non sapeva se definirsi fortunata: lei aveva avuto la sorte di essere un'Assassina, ossessionata con la vendetta. Non era solo una Assassina, era una cacciatrice delle persone che gli avevano rovinato la vita, di persone introvabili.
«Già, una vera e propria fortuna» rispose bevendo un sorso di vino.
STORIA IN STATO DI REVISIONE
Genere: Avventura, Azione, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arno Dorian, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Quemar ha organizzato un incontro nella sala delle Iniziazioni con gli altri Assassini per annunciare la presenza di Connor qui. Connor era contrario, anche infastidito, ma Quemar ha insistito, ed è il Gran Maestro, come lui decide, così si fa.
Tutti gli Assassini ascoltano le parole di Connor come ammaliati, tranne una: Arielle. E’ troppo occupata a dormire sulla spalla di Giselle con un libro su metà faccia per non farsi vedere. Giselle le muove le spalla per svegliarla, lei si sveglia di soprassalto e fa cadere il libro a terra, vedo dirle ‘Sono sveglia’, si abbassa per prendere il libro bruscamente ma sbatte la testa nella sedia avanti alla sua e urla «Merde!», tutti si girano verso di lei e Quemar dice «Ringraziamo la signorina Roux per il suo commento poetico, ora torniamo ad ascoltare Connor».
«Esiste una persona più stupida di lei?» mormora Nicole piena di odio.
«Oh, credo proprio di sì» le rispondo io, sperando capisca la frecciata.
Capisce perfettamente, perché mi risponde «Giusto, è Arno Dorian» e torna a guardare Connor.
Arielle non è l’unica a star morendo di sonno, anche io e Connor non siamo in forma. Stanotte è stata una lunga notte, è stato difficile prendere il vecchio dell’enoteca, ma alla fine, ci siamo riusciti. Ma purtroppo non è andata come volevamo, pur di non parlare, si è sparato. La fortuna era però dalla nostra parte e abbiamo trovato una lettera nella sua giacca, da Frank Rodriguez, dove diceva che stasera si sarebbe trovato al Hotel Du Luxembourg. Speriamo soltanto che non venga a sapere della morte del vecchio.
«Bene, ora lasciamo respirare il povero Connor. Potete andare» ordina Quemar.
Torniamo nella sala del consiglio, e rimaniamo tutti perplessi per chi ci troviamo: Edgard Roux.
«Edgard? Che ci fa qui?» chiede Quemar al padre di Arielle. Ha la faccia piuttosto preoccupata.
«Mio figlio André… ha lasciato i Templari» risponde lui sedendosi.
«Era scontato che lo avrebbe fatto» gli dico.
Questa storia va avanti da tre anni, e la rabbia mi cresce sempre di più. In più, da quando ho scoperto che è stato Cormac ad assassinare mio padre ho in me una sete di vendetta che mi sta uccidendo. Dobbiamo uccidere Cormac, io e Arielle.
«Arielle lo sa?» chiede Connor.
«No, ma lo scoprirà in fretta. Perché André… vuole unirsi agli Assassini. E voi non dovete permetterglielo. Vorrà unirsi per vendetta, non seguirà il Credo. E poi sarà in maggior pericolo, come pensate la prenderanno i Templari quando sapranno che si è unito agli Assassini? Sono già abbastanza arrabbiati»
«E quando cavolo avevi intenzione di dirmelo?» entra in scena Arielle, piuttosto arrabbiata.
«Arielle, stavi origliando?» chiede Quemar.
«Non sta… sì, stavo origliando. Papà, mi chiedo cosa tu ti stupisca a fare! Era ovvio che lo avrebbe fatto, credevi davvero che sarebbe rimasto nei Templari per fare il doppio gioco? Che glielo avrebbero lasciato fare? Non sai che era più in pericolo se fosse rimasto? Davvero non ci arrivate?»
Ha ragione, ma i suoi toni non piaceranno affatto a Quemar.
«Signorina Arielle, si ricordi i ruoli e porti rispetto oppure non avrò problemi a togliervi da questa missione»
Appunto.
«Sono l’unica che può farlo»
«Davvero? Qui non stiamo parlando di uccidere il Gran Maestro Templare che ha ucciso vostra madre, stiamo parlando di uccidere il Gran Maestro Templare che vuole creare il caos tra le strade di Parigi con quel suo gas, l’ha scoperto lei, rammenta? Per non parlare della Mela dell'Eden nelle loro mani! Stiamo soltanto tardando l’inevitabile. Inevitabile che è già accaduto, quando? Non ricordo…»
«Sei mesi fa» risponde Arielle.
«Sei mesi fa, esatto. E perché è accaduto Arielle?»
«Per un mio errore» ora abbassa la testa. Come se non ci soffrisse già abbastanza, Quemar deve anche ricordarglielo.
«Appunto. Quindi rimanga al suo posto, o la taglio fuori»
Arielle, inaspettatamente, non dice niente e esce.
«Sei stato troppo duro» Sophie ammonisce Quemar, ma Edgard dice
«No, ha fatto bene. Arielle è sempre stata troppo indisponente. Ad ogni modo, ha ragione, uscire dall’ordine era la cosa più ovvia da fare. Beh, io andrei. Arno, Connor, in bocca al lupo per stasera. E prendete quel figlio di puttana»
«Crepi» gli rispondiamo in coro.
Lo prenderemo, e gli faremo pentire di essere nato.
10 ore dopo
«Allora? E’ qui?» chiede Arielle preoccupata al nostro informatore vestito da cameriere appena uscito dal Hotel Du Luxembourg.
«Perfetto. Dopo che ci siamo occupati delle guardie, tu spari. Chiaro?» chiede Connor.
«Oui» e l’informatore torna dentro.
Seguiremo un piano ben preciso: dopo esserci liberati delle guardie, Martin (l’informatore) sparerà nella sala, e mentre tutti usciranno noi entreremo, bloccando Rodriguez.
Tutti e tre ci avviamo, e furtivi, iniziamo ad addormentare le guardie. Non li uccideremo, perché sono delle semplici guardie dell’Hotel.
Vado vicino Arielle, e le dico «Credo sia pulito»
«Sì, lo credo anch’io» e fa un cenno a Martin.
Pochi attimi dopo sentiamo lo sparo, e come previsto, è il caos.
Entriamo sperando che Rodriguez non scappi. Lo raggiungiamo, e sono io a bloccarlo.
«Perché noi non restiamo qua, che dite?» e lo faccio sedere.
Vedo stupore nei suoi occhi, no, non sa della morte del vecchio. Un punto a nostro favore, finalmente.
«Martin, chiudi le porte» ordina Arielle puntando una freccia su Frank.
«Che ci fate qua?» chiede Rodriguez con arroganza.
«A tenerti compagnia, visto che il tuo compagno è morto» risponde Arielle.
«Lo avete ucciso» dice Frank con rabbia nella voce.
«In verità è stato lui ad uccidersi pur di non parlare. Gli fa onore, gliene rendiamo atto» constata Connor.
Vedere il vecchio Templare togliersi la vita non è stato per niente piacevole, e togliersi la vita è stato un atto nobile.
«Tu non parlarmi, negro» sputa Rodriguez con disprezzo.
Pezzo di mer…
«Fossi in te non lo ripeterei» dice Arielle puntandogli la freccia giusto avanti la faccia.
«Oppure che fai? Mi uccidi? Stupida! So che non lo farete, sono più utile da vivo. Come troverete Cormac sennò?»
A queste parole, Arielle gli butta un freccia nella gamba. E segue l’urlo di dolore.
«Non possiamo ucciderti ma non è detto che non possiamo torturarti finché tu non ce lo dirai» mormora Arielle pressando la freccia nella gamba.
Questo… non è da lei. O almeno così credevo.
«Non vi dirò niente» dice Frank togliendosi la freccia dalla gamba.
«Davvero?» dice Connor mettendo un dito nella sua ferita.
Guardo verso Arielle e ha la faccia schifata. Fa schifo anche a me.
«Davvero! Figli di puttana!» e ci sputa addosso.
Io e Arielle ci guardiamo, e entrambi capiamo che Rodriguez non dirà niente.
«Che dici di un patto?» chiedo a Frank.
«Un patto? Con voi Assassini?» e sputa a terra.
«Arielle» le intimo, sperando che capisca. E lo fa: scocca un’altra freccia nell’altra gamba.
Connor gliela pressa, e lui urla.
«Un patto o continueremo finché non pregherai di risparmiarti. E per un uomo come te pregare è inammissibile»
Rodriguez sta un po’ a pensarci, forse ho fatto centro.
«Parla» dice con dolore nella voce.
«Se ci dirai dove si trova Cormac, non ti ucciderò »
«Dovrei crederti?»
«Hai la mia parola»
Non ti ucciderò io. Hai la mia di parola, non quella di loro due. Ma è un piccolo dettaglio che non aggiungo.
«Iles des Saintes. C’è un castello lì, produciamo il gas ed è il covo di Cormac»
«Antille francesi?» chiede Arielle.
«Sì»
«Merci» ringrazio io.
Rodriguez inizia a ridere istericamente.
«Illusi… credete davvero che riuscirete ad entrare? E’ inespugnabile. Morirete, farete la fine che meritate»
«Shut the fuck up» gli ordina Connor, gli pianta la lama celata nella pancia.
Rodriguez mi guarda e dice «Avevi promesso…»
«Lui, non io» gli dice Connor.
E sotto i nostri occhi, Frank Rodriguez muore.
Iles des Saintes.
«Lo abbiamo trovato» dice Arielle con gioia.
Finalmente.




Salve! Eccomi tornata con un nuovo capitolo, lo ammetto, non sono molto soddisfatta, ma vabbe! Arriviamo sempre più vicini alla fine! *musica triste* Non avete notato nulla di strano all'inizio della storia? Una certa "Giselle" tra gli Assassini? Beh, sapevate sarebbe successo. André ha lasciato i Templari, e sapevate anche quello. E Arno si burla di Rodriguez, astuto il ragazzo! Ditemi cosa ne pensate, alla prossima! X
  
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