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Autore: Azul5    16/02/2016    2 recensioni
. Abitava al villaggio con sua nonna quando era una bambina. A causa di una grave epidemia, sua nonna è morta e gli abitanti l’hanno cacciata dalla sua casa.
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Sasuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Lo scontro era iniziato al castello e gli schieramenti erano uno di fronte all’altro. Molti briganti si erano posizionati davanti al re e ai suoi cavalieri su ordine di Madara. Avevano disposizioni precise. Bisognava eliminare il cavalieri e lasciare in vita il re. A Madara serviva vivo, solo lui poteva dichiarare solennemente che cedeva il potere. Doveva anche dargli la corona durante una cerimonia. Sapeva che non l’avrebbe fatto spontaneamente, quindi bastava ricattarlo tenendo prigioniera la regina. Aveva mandato dei briganti a cercarla, ma il re aveva previsto questa mossa. La regina e i nobili erano scortati dalle guardie e da Naruto. Minato non faceva cogliere impreparato.
Madara si era posizionato davanti a Sasuke. Non vedeva l’ora di vederlo a terra sanguinante.
-Ti ucciderò lentamente. Voglio che guardi la fine della tua strega. Però, prima si divertiranno con la bella sposina.
-Non permetterò a nessuno di toccarla.
-Sarai a terra privo di forze. Non riuscirai a fermarci. Sono curioso di sentire le urla di quella strega mentre i miei uomini si divertono con lei.
-Bastardo, la tua malvagità non ha limiti.
-Mi piace la disperazione negli occhi degli altri. Adoro anche le urla di dolore.
-Sei marcio fino al midollo.
Sasuke e Madara iniziarono un duello con le spade. Erano entrambi molto abili e non sarebbe stato uno scontro breve.
Karin tentò di bloccare Sasuke con incantesimo paralizzante, ma Kurenai la bloccò creando uno scudo magico.
-Non ti intromettere in quello scontro, non è affar tuo. Il tuo padrone ti ha ordinato di lanciare degli incantesimi per bloccare Sasuke, ma noi te lo impediremo- disse Hinata.
-Non sei abbastanza forte ragazzina. In più, la maga sa che non può sconfiggermi. Prigione di acqua, vai e colpisci la maga.
Hinata si mise davanti a Kurenai e bloccò la magia usando uno specchio magico. Era un altro regalo che le aveva lasciato suo padre. Lo aveva trovato Sasuke leggendo il diario. Suo padre lo aveva nascosto nella stanza dei tesori. Purtroppo, lo specchio funzionava una sola volta.
-Siete equipaggiate bene, ma non vi servirà a molto. Amici serpenti strisciate fino ai cavalieri del re.
Hinata vide dei serpenti uscire dal terreno. Era ora di richiamare qualche amico dal cielo. La ragazza congiunse le mani e una ventina di aquile comparve nella sala. Divorarono i serpenti in pochissimo tempo.
-Non sei una strega bianca normale. Neanche tua madre padroneggiava bene così tanti incantesimi. E poi come hai fatto a imparare così in fretta?
-Inizi a renderti conto che è forte- disse Kurenai.
-Non quanto me. Ho molti incantesimi per farvi soffrire.
 
Sasuke parava i colpi del suo avversario con grande abilità. Madara lo aveva fatto spiare per anni per prevedere ogni mossa, ma non era servito. Non riusciva a cogliere di sorpresa il cavaliere.
-Sono stufo di giocare pulito.
-Non lo hai mai fatto.
Madara guardò Karin che unì le mani per un nuovo incantesimo. Nel pavimento della cappella si aprì un buco dal quale uscì un mostro con una moltitudine di tentacoli.
-Ora vediamo come te la cavi a fronteggiare me e il mostro.
Sasuke schivò i tentacoli del mostro e parò i colpi di Madara con la spada. Hinata lo vide fronteggiare i nemici con molta agilità. Ma non poteva fare tutto da solo, aveva due mostri davanti. Guardò Kurenai e lei annuì. Capiva quello che provava la ragazza.
-Posso trattenere questa strega per molti minuti. Vai da lui.
Un tentacolo stava per colpire il fianco di Sasuke, ma Hinata lo bruciò con un incantesimo.
-Cosa?
-Non ti permetterò di ferire Sasuke. Non riesci a batterlo da solo e giochi sporco.
-Il vostro amore mi fa venire il volta stomaco. Macchierò di sangue il tuo bel vestito bianco. Prima sarà cosparso del tuo sangue e poi di quello del piccolo Uchiha.
-La tua spada non la toccherà mai.
Hinata pronunciò delle antiche parole e un grande fuoco avvolse il mostro. La ragazza aveva capito che bruciandolo alla base, il mostro sarebbe scomparso. In pochi minuti, ogni tentacolo fu ridotto in cenere. Ora davanti al cavaliere c’era solo Madara.
-Karin la tua creatura ha fallito. Fai qualcosa.
-Agli ordini.
Karin si spostò vicino a Madara, dopo aver parato l’ultimo attacco di Kurenai.
-Ora facciamo uno scontro a quattro.
Karin pronunciò un incantesimo e Sasuke, Hinata e Madara furono risucchiati in un vortice. Sasuke afferrò Hinata per la vita e la strinse a sé. Non doveva assolutamente separarsi da lei, quel tiranno era capace di qualsiasi cosa. Si ritrovarono tutti nel prato fuori le mura del castello.
-Ben fatto mia strega.
-Qui non ci disturberà nessuno signore.
-Preparati a soffrire cavaliere.
-Sasuke siamo isolati. Non mi sono accorta che Karin tracciava una gabbia magica. Secondo i libri che ho letto, si può uscire da questi posti solo terminato lo scontro.
-Non ti preoccupare Hinata. Riusciremo a batterli insieme.
La mora si tolse il velo dalla testa e i guanti dalle mani. Non voleva avere intoppi. Sasuke si slacciò il mantello. Meglio stare comodi contro Madara. Giocava sempre sporco, quindi bisognava eliminare ogni intralcio.
Karin si tolse il mantello e il cappuccio. Poi fece una magia per cambiare il suo abito. Da rosso diventò nero. Accorciò anche la lunghezza. Ora la gonna dell’abito arrivava sopra il ginocchio. Poi creò un’armatura splendente sulle spalle di Madara.
-Grazie mia strega. Come vedete posso contare su una bellissima e potentissima strega. Voi non avete speranze contro di noi. Lei è una strega da anni, la tua sposina pratica la magia da pochi giorni. Può anche essersi allenata, ma non sarà mai al livello di Karin.
-Questo lo pensi tu.
-Hai troppa fiducia in questa mocciosa. L’amore ti rende cieco.
Karin spalancò le braccia e un vortice d’acqua sbalzò Hinata e Sasuke contro il muro invisibile della gabbia in cui si trovavano.
-Ah ah. Sei davvero perfida. Non gli hai dato neanche il tempo di organizzare le difese. Mi piaci da impazzire strega.
-Grazie padrone.
Hinata e Sasuke erano a terra e riprendevano fiato.
-Non mi sono accorta neanche di questo.
-Hinata reagisci, mai buttarsi giù.
-Hai ragione.
-Quando finisce questa battaglia dovrò comprarti un nuovo abito bianco. Sarà più bello e sfarzoso.
-Cerchi di tirarmi su di morale. Sei fantastico.
-Una ragazza speciale me lo dice spesso.
-Basta parlare voi due. È ora di fare sul serio.
Karin preparò un nuovo attacco. Questa volta voleva usare l’elemento fuoco. Erano anni che si allenava a padroneggiare gli elementi della natura, quella ragazzina non poteva batterla. Era una strega fortissima nell’uso degli elementi.
-Fiamma oscura brucia il cavaliere.
Hinata risucchiò le fiamme lanciate da Karin. La strega riprovò ancora, ma fu inutile. Quella ragazza assorbiva ogni tipo di fiamma. Sembrava essere a suo agio con quel genere di elemento. Non poteva essere tanto abile. Nessuna strega padroneggiava i propri poteri in poco tempo. Non aveva neanche un maestro. Come aveva fatto a diventare tanto forte?
-Mocciosa se il fuoco non ti brucia, userò l’acqua per annegarti insieme al tuo amato. Trappola mortale, vasca d’acqua.
Hinata e Sasuke si ritrovarono chiusi in una vasca di vetro senza uscita.
-Ora inizierò a riempire la vasca di acqua e riderò mentre affogate.
-Karin potevi lasciarmi divertire un altro pochino.
-Non dovete sprecare le vostre energie per questi moscerini. Divertitevi.
Karin creò un trono di legno e Madara si mise comodo. L’acqua iniziò a salire dal basso nella vasca.
Sasuke tentava di rompere il vetro con la spada e a spallate, ma era indistruttibile.
-Devo farti uscire da questa trappola.
-Sasuke fermati, ti farai male.
-Non mi importa. Voglio salvarti.
-Potrei liberarvi entrambi se tu mi dicessi il suo segreto. So che nasconde qualcosa dentro di lei.
-Puoi scordartelo.
-Allora morirai in quella tomba d’acqua con lei.
-Signore non potreste essere magnanimo con Sasuke. Regalatelo a me, vi ho fatto conquistare il regno di Minato dopo anni di tentativi e insuccessi. Mi dovete una ricompensa. Quando abbiamo stretto il patto, mi avete promesso che avrei avuto quello che desideravo.
-Non verrà mai via con te. Tiene troppo a quella mocciosa.
-Sasuke alleati con noi e diventa lo sposo della strega più potente dei vari regni. Con me avrai tutto, ricchezze, potere, piacere e cibo.
-Non mi interessano quelle cose.
-Non puoi rinunciare alla vita per lei. Non puoi preferire questa cozza a me. Io resterò sempre giovane, lei appassirà come un fiore in autunno.
Karin bloccò l’acqua nella vasca. Era arrivata alle ginocchia di Hinata e alle caviglie del cavaliere. Poi unì le mani e fece uscire il moro dalla trappola. Si avvicinò e gli mise le braccia intorno al collo.
-Senti quanto siamo compatibili. Il mio corpo si scalda quando penso a te. Io so come toccare il tuo corpo per farlo eccitare. Non ti annoierai mai con me.
Karin tentava di sedurre Sasuke, ma non aveva risposte dal suo corpo. Era freddo con lei. Tentò di leggere nella sua mente per scoprire cosa gli piaceva, ma era impossibile. C’era una barriera a bloccare le sue facoltà mentali. Avevano pensato a tutto per difendersi dalle sue capacità magiche.
Hinata batteva sul vetro della vasca per riuscire a uscire. Doveva esserci un modo per scappare da quella trappola. Non sopportava di vedere quella strega appiccicata a Sasuke.
-Sei così intenta a fissare quei due che non ti sei accorta che mi sono avvicinato alla vasca. Se vuoi, ti faccio uscire?
-Vuoi sicuramente qualcosa in cambio, non ci casco.
-Rivelami i tuoi segreti e lascerò vivo Sasuke.
-Non ti permetterò di toccarlo.
-Non puoi fare niente chiusa nella vasca. Vedrai il tuo amato spegnersi lentamente dopo che lo avrò trapassato con questa spada. Se non accetta la proposta di Karin, sceglie la morte. Io e la mia strega contro di lui. Chi pensi che vincerà?
 
Karin continuava a strusciarsi sul corpo del cavaliere. Restava impassibile a ogni attacco sensuale. Nessun uomo le aveva mai resistito. A causa di questa resistenza, lo bramava ancora di più. Doveva diventare lei la sua sposa.
-Accetta di diventare il mio compagno o all’acqua aggiungerò i fulmini. Morirà sul colpo se la colpisco con un fulmine in quella vasca.
Sasuke guardò Hinata e vide Madara che le parlava. Tentavano di farli parlare su due fronti diversi. Volevano scoprire a tutti i costi il segreto di Hinata. Doveva levarsi da dosso quella strega, non sopportava il contatto con lei. Pensava alla sua amata per non far notare il suo disgusto alla strega. Avrebbe potuto infuriarsi e uccidere Hinata in un attimo. Doveva pensare a qualcosa.
All’improvviso, ebbe un lampo. Fece un gesto veloce verso Hinata. La cosa non sfuggì alla ragazza, ormai si intendevano a perfezione.
Madara tentava di far parlare Hinata da quindici minuti, ma lei restava muta. Da cinque minuti aveva chiuso gli occhi e non era intenzionata neanche a guardarlo. C’era qualcosa di strano. Non poteva aver macchinato un piano con Sasuke, era bloccato da Karin.
Sasuke si staccò da Karin e sguainò la spada. Madara si posizionò davanti al cavaliere e estrasse anche lui la sua arma. Karin chiuse i pugni per la rabbia. Aveva osato rifiutarla di nuovo. Era ora di punire quella ragazzina. Avrebbe pagato lei per lui. Nessuno poteva resistere al fascino della strega nera più potente del mondo.
Karin alzò una mano verso il cielo per richiamare un fulmine, quando vide la vasca andare in mille pezzi. Sasuke si mosse velocemente e corse da Hinata. La strinse forte per non farle finire le schegge di ghiaccio addosso.
-Ero sicuro che ce l’avresti fatta.
-Ho pensato a te appiccicato a quella strega e ho sentito il mio potere impazzire. Sono gelosa e non è il momento. Non posso permettere alle emozioni di dominarmi. Mio padre lo ha scritto nel diario, hai letto anche tu la pagina degli avvertimenti. Non voglio distruggere mezzo paese.
-Non perderai il controllo, io resterò vicino a te.
-Devi fermarmi se perdo il controllo. Intendo in qualsiasi modo.
-Non chiedermi una cosa del genere.
-Sasuke mi fido di te.
Il cavaliere la strinse forte e la baciò sulle labbra. Era sicuro che ce la potevano fare insieme. Non c’era bisogno che lei usasse troppa magia per fermare Karin. Dovevano solo trovare un punto debole e fermarla. Poi si sarebbero occupati di Madara.
-Karin inizi a perdere colpi. Una strega inesperta e più giovane riesce a fermare ogni tua magia. Vedi di usare meglio la tua magia oscura.
-Sto usando incantesimi potenti. Quella ragazzina è la figlia della grande strega bianca. Deve aver ereditato tutti i poteri della madre.
-In tal caso useremo il veleno speciale che uccide qualsiasi strega bianca. Dammi un arco magico e una freccia avvelenata.
Sasuke vide Madara tendere l’arco e puntare una freccia contro la sua amata.
-Hinata crea uno scudo che resista alle frecce.
La mora creò uno scudo di metallo e il cavaliere se lo mise sul braccio. Poi nascose Hinata dietro la sua schiena. La freccia di Madara finì dritta sullo scudo.
-Giochi ancora sporco. Non ti permetterò di ucciderla.
-Sarebbe bello vederla morire in modo atroce. Il veleno circolerebbe lentamente nel suo corpo e patirebbe le pene dell’inferno. Tu non potresti fare niente per aiutarla. Ah ah ah. Solo gli antichi draghi conoscevano dei rimedi magici contro i veleni che uccidono le streghe. Mi pare che l’ultimo drago sia morto per mano mia alcuni anni fa. Era un drago che sapeva prendere sembianze umane e era difficile rintracciarlo. Grazie a un mio caro amico, un re davvero buono con me, ho scovato il drago. Non puntavo a lui, ma mi è piaciuto ucciderlo. Sapere di aver ucciso una creatura tanto potente, mi ha dato un senso di onnipotenza. Purtroppo, non ho mai trovato il suo corpo. Si dice che si ricavi molto potere dalle spoglie di un drago.
Hinata era sconvolta. Avevano dei sospetti su di lui e ora ecco che confessava senza alcun rimorso. Era davvero crudele.
Sasuke avvertì il potere di Hinata aumentare. Sentire le parole di quel pazzo non aiutava il suo autocontrollo.
-Dovevi prendere il cuore del drago dopo averlo ammazzato. Dona grandi poteri e giovinezza eterna.
-Non potevo uscire allo scoperto. Quel drago non è morto subito, nonostante lo avessi colpito al cuore. Ha portato la sua amica strega al sicuro. Streghe bianche e maghi sono sempre stati alleati.
-Patetico. Dovevi colpirli entrambi.
-Non mi sfidare Karin o ti uccido insieme a quei due.
-Ora saremmo i più potenti del mondo con quel cuore. Io sarei giovanissima e avrei ai miei piedi Sasuke. Dovevi proprio uccidere quel drago.
-Volevi fronteggiare un drago. Ti avrebbe distrutta con la sua magia. Quello era un drago millenario, era potentissimo. Il mio amico re mi ha raccontato cosa lo ha visto fare. È rimasto impressionato. Ha detto che neanche una strega nera ha certi poteri. Usava incantesimi diversi contemporaneamente e erano potentissimi. Anche Orochimaru lo ha visto. Non so perché il mio amico pensasse che la strega bianca che bramava fosse l’amante del drago. Sanno tutti che una relazione del genere era proibita nel mondo magico. Sarebbero stati cacciati qualsiasi villaggio magico o umano.
-Il tuo amico re è sempre stato un folle. Vedeva cosa che non esistevano. Pensava che io volessi ucciderlo solo perché ho letto la sua mente.
-Per un re è normale essere paranoico. Tu non sei mai stata capace di comprendere cosa significa stare al potere.
-Mi annoi capo. È ora di dare il colpo di grazia a quei due. Voglio andare al castello e farmi un bagno caldo. Prendermi qualche cavaliere come schiavo e divertirmi. Sono stanca di avere solo i tuoi uomini intorno. Mi annoiano.
 
Al castello
I cavalieri avevano sconfitto tutti i briganti di Madara. Il re era salvo. Non restava che controllare il perimetro.
-Neji vai all’esterno con alcuni cavaliere e controlla il giardino.
-Shikamaru controlla ogni stanza del castello. Non voglio sorprese. Maestà dovreste andare al rifugio.
-Resto a combattere con voi.
-Qui è tutto sotto controllo. Ora tocca a Hinata e Sasuke.
 
Tsunade era uscita dal rifugio per controllare la situazione. Aveva sentito i cavalieri urlare che tutti i briganti erano stati imprigionati. Come dottore doveva soccorrere i feriti. Trovò due guardie stese a terra. Controllò i battiti, erano morti. Andò avanti e trovò altri tre uomini. Avevano bisogno di essere medicati.
Prese la sua sacca e estrasse una boccetta di disinfettante e alcune bende.
Un brigante si avvicinava silenziosamente alla dottoressa. Lei non si era accorta di niente. Stava per colpirla alla schiena, ma cadde a terra.
-Perdi colpi vecchia.
-Sei tornato a casa, quasi non ti riconoscevo. Sei invecchiato parecchio.
-Invece tu ti mantieni sempre giovane. Inizio a pensare che tu sia davvero una strega.
-Se fossi una strega, tu saresti già un rospo caro Jiraya. Perché ci hai messo tanto a tornare?
-Lungo la via del ritorno ho incontrato tantissimi briganti. Cosa succede qui?
-Madara ci ha attaccati.
-Pensavo non fosse pronto.
-Come vedi, ha causato tantissimi danni. Molti uomini del re sono morti. Tanti sono feriti.
-Dove si trova Minato?
-Nella sala del trono con Itachi e alcuni cavalieri.
Jiraya avvertì un potere immenso venire da fuori. Quella potenza l’aveva già sentita in passato.
-Madara non è qui?
-Sasuke lo combatte all’esterno. C’è anche la strega nera.
-Chi c’è con Sasuke?
-La sua fidanzata. Ti ho parlato di lei nella lettera.
-L’ultima strega bianca. Ma questa potenza non appartiene a una strega.
-Di cosa parli?
-Sento un potere venire da fuori le mura. Erano anni che non percepivo qualcosa del genere.
-Jiraya forse senti la magia di Karin e Hinata. Sono due streghe potenti.
-Sono un ex cacciatori di draghi, so distinguere la magia di una strega da altro. Mi nascondi qualcosa?
-Niente.
-Ho capito, non puoi parlare. Ti aiuto con i feriti.
-Ricordi come è morto l’ultimo drago?
-Sì, Minato mi ha parlato di quella vicenda. Qualche tempo dopo non è morta anche la sua compagna, se non sbaglio era la grande strega bianca?
-Proprio così. Ora siamo sicuri che Madara ha ucciso il drago e attentato alla vita del re a quel tempo.
-Un vero mostro. Mi sono perso tante cose in questi anni.
-Sei stato via troppo. Cosa hai combinato in giro per il mondo?
-Sono in pensione e mi sono preso una lunga vacanza.
-La regina mi ha riferito che inviavi rapporti al re. Non eri per niente in pensione.
-Mi annoiavo senza far niente.
-Dimmi una cosa e rispondi sinceramente. Trovandoti davanti l’ultimo drago, lo avresti ucciso?
-Sai bene che fermavo solo i draghi cattivi. Non è colpa mia se i draghi buoni sono stati sterminati. L’alleato di Madara ha ordinato di cacciarli e di ucciderli.
-Ancora quel re pazzo. Lo stesso che ha fatto braccare la madre di Hinata. Quella ragazza è rimasta senza genitori per colpa di due tiranni. È ingiusto.
-Mi hai fatto quella domanda per mettermi alla prova, molto brava. Ora voglio una spiegazione.
-Dovrai parlare con il re per sapere il resto. Non ho intenzione di rivelarti niente.
Il momento dell’atto finale si avvicinava e Hinata era sempre più carica di magia. Sasuke riusciva a sentire il suo potere crescere secondo dopo secondo.
 
   
 
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