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Autore: Tinucha    16/02/2016    2 recensioni
"Non ricordo esattamente quando mi sono innamorata di te. Ero piccola, questo non l'ho dimenticato. Mi avevano sempre detto che quando sarebbe accaduto, INSIEME, avremmo toccato il cielo con un dito. Non so se avessero ragione, ma tu non c'eri al mio fianco ed io quel fottutissimo e tanto agoniato pezzo di cielo, non ho potuto toccarlo. Dannazione, sei contento adesso? Ero solo una dannata bambina dall'animo puro che voleva scoprire qualcosa che veniva definito come sensazionale, fenomenale"
[È la mia prima storia, spero tanto vi piaccia]
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jorge Blanco, Un po' tutti, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Un urlo disumano mi fa voltare verso una delle mie migliori amiche, Lodovica. Cammina veloce e con un sorriso che va da un orecchio all'altro, saltella come una pazza battendo le mani mentre una maglietta abbastanza larga copre il suo pancino cresciuto. << Ragazze. Devo. Raccontarvi. Una. Notizia. Bellissima. >> io e le altre ci guardiamo ridendo << Sarebbe? >> << Diego ieri mi ha chiesto di sposarlo >> sbatto le palpebre << CHE COSA? >> comincio a saltellare anch'io stringendola forte mentre le altre ci seguono a ruota dopo essersi riprese. << È stato così romantico, insomma, aveva prima chiesto ai miei il consenso, aveva parlato con i suoi e poi niente, ieri sera eravamo tutti a cena insieme e ha fatto finta di dover correre in bagno. Le luci sono andate via e poi si è illuminato un punto che proiettava le nostre foto, ed io non mi ero accorta di nulla. Beh, salto la parte in cui sono scoppiata a piangere mi ha cantato una canzone bellissima: 'Ser quien soy' e l'aveva scritta lui per me! Poi ha frugato fra le tasche dei suoi jeans e con la scatolina che ci ha trovato si è inginocchiato e mi ha chiesto di sposarlo >> << Oh Mamma! >> mi copro la bocca quasi più elettrizzata di lei. << Sapete però qual è stata la parte più bella? Quando ha detto che l'avrebbe fatto comunque anche se non aspettassi il nostro bambino, certo magari lo avrebbe fatto ai miei 18 anni ma lo avrebbe fatto comunque >> << AH >> gridiamo tutte come delle pazze mentre i ragazzi ridendo vengono verso di noi. << Ehi Stoessel dov'è Blanco? >> mi domanda Ruggero con un sorriso << Ehm.. >> non ho il tempo di rispondere che una macchina sfreccia verso il cancello e uno Jorge abbastanza incazzato e frustato scende passandosi una mano tra i capelli, la sua camicia si apre a causa del venticello rivelando i suoi addominali ricoperti da una semplice maglietta bianca. Deglutisco, cazzo che bello! Avanza verso di noi a passo spedito scavalcando il cancello come se nulla fosse e cammina mentre le ragazze lo guardano con aria sognante. Mio. Lui è solo mio. << Ciao ragazzi >> sorride forzatamente, sta cercando di calmarsi ma qualcosa non va. << Ciao Bimba >> sorride invece tranquillo rubandomi un bacio da mozzare il fiato attirandomi per la vita. Tossicchio quando mi lascia. Ora so cosa significa bacio da togliere il fiato. La campanella della fine dell'intervallo suona esattamente in quel momento. Guardo Jorge. << Vengo con te >> ridacchia << No, ovvio che no. Devi tornare in classe o finirai nei guai >> mi passa una mano tra i capelli Facendomi sospirare. << La copro io, dico che è andata in infermeria e raccolgo le sue cose >> interviene Alba. Jorge sorride. << Grazie >> si guarda intorno e prendendomi per mano mi aiuta a correre verso il cancello e a scavalcarlo.
Entriamo in macchina mentre lui accende la radio e ride spensierato. << Sei un'impedita, Amore >> << Non mi addolcirà quell'Amore, sta' tranquillo saprò vendicarmi >> scoppia in una vera risata guardando la strada << Ah si? E come? >> sorrido malignamente posando una mano sulla sua coscia, MOLTO vicina al suo inguine. Deglutisce. << Facendoti sperimentare l'astinenza >> arriccia il naso sembrando davvero carino. << L'ho già sperimentata grazie, e non è di mio gradimento >> ridacchio << Che scemo che sei >>. Ovviamente l'auto sfreccia verso il mare mentre le nostre dita sono intrecciate. << Che cosa ti è successo, amore? >> gli domando stingendomi a lui una volta  essermi aggrappata al suo petto dopo essermi seduta. << Sono andato a trovare mio padre >> annuisco << Ha detto che era sotto effetto della droga quando ci trattava in quel modo >> << E tu? >> << Non gli credo >> << O probabilmente, non vuoi farlo >> si allontana per guardarmi in viso. << Non voglio più avere niente a che fare con lui >> mi passo le mani sul viso. << Abbiamo tutti la capacità di perdonare Jorge >> << Perché dovrei farlo? >> << Perché tua madre lo ha fatto >> abbassa il capo colpevole. << Non è un qualcosa che voglio importi Jorge, è solo un consiglio. Ha chiesto perdono e questo è già un gran passo in avanti >> << Ho paura che ritorni quello di sempre >> << Bisogna rischiare >> scrollo le spalle. << Io l'ho fatto, e guardaci adesso. Ieri notte abbiamo fatto l'amore >> sorride dolcemente << Hai ragione Bimba >> abbassa di nuovo il capo con un sorriso << Voglio darti una cosa >> alza la manica del suo giubbottino di pelle mostrandomi due bracciali in oro bianco. Ne sgancia uno prendendomi il polso e baciandomi una tempia. << Questo è il tuo. >> mi avvicino piano a baciarlo mentre l'occhio mi cade sull'orologio. << Uffa, devo tornare a casa >> << Andiamo >> mi solleva tra le sue braccia portandomi in auto e una volta avermi salutata davanti la porta di casa va via. Passo la giornata tra compiti e dolci messaggini di Jorge (tra cui alcuni riguardanti quello che è successo ieri notte, che mi hanno fatta arrossire) fino a quando non si fa sera e corro a farmi una doccia prima di cena. Sgancio il bracciale per non rischiare di rovinarlo sotto l'acqua ma sfortunatamente cade per terra, quando faccio per raccoglierlo mi accorgo che il cuore si è aperto e leggo una scritta. << Jortini. J & M >> spalanco la bocca sorridendo come un'ebete e successivamente mi faccio la doccia scendendo a cenare. << Perché sorridi in quel modo tesoro? >> << Alejandro perché non la lasci stare? Non lo vedi che è innamorata? >> non ci posso credere. Jorge ha fatto questo. Corro di sopra mollando la cena a metà e chiudo la porta a chiave avvicinandomi alla finestra sapendo che lo vedrò da un momento all'altro scavalcare quell'albero. E lui è lì, di fronte a me. Non gli lascio il tempo di parlare e subito mi avvento sulle sue labbra. << Grazie >> << E di cosa? >> << Di esserci >> lo stringo forte buttandolo sul letto e facendolo sghignazzare << Siamo impazienti, Stoessel? >> << Perché? Tu no? >> con uno scatto mi attira per poi farmi finire sul letto sotto di se. << Faremo l'amore come se non ci fosse un domani. Una volta, o anche mille. Ma ci ameremo sempre >> si avventa sulle mie labbra spogliandomi frettolosamente ma anche dolcemente. << Sono contento di aver seguito Diego quel giorno, mi hai cambiato la vita >> si avventa sulle mie labbra << Il mondo è nostro >> e fa l'amore con me. Non una. Non due. Non tre volte. Fa l'amore con me per tutta la notte.
   
 
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