Capitolo
1
-Bella, io non voglio che tu venga con me-
-Tu… non… mi vuoi?-
-No-
Edward
16
settembre.
Mai dimenticherò quella data.
Mi
sentivo uno schifo. Mi sentivo un traditore.
E lo ero.
Arrivai
prima di Bella a casa, e la attesi.
Le chiesi
di fare una passeggiata.
Al suo
silenzio mi sentii ancora peggio.
La portai
nel boschetto dietro casa sua.
-Bene
parliamo- disse.
-Ok… Un
bel respiro Cullen… Fai la cosa giusta…- pensai.
-Bella,
stiamo per andarcene- dissi tutto di un fiato.
-Perché
proprio adesso? Ancora un anno…-.
Inventai
una scusa di sana pianta.
Lei capì,
ma continuò ad opporsi.
La
guardai per un attimo, disperato. Poi cercai di ricompormi.
-Bella,
non voglio che tu venga con me-
Ecco
fatto. Dalla mia bocca era uscita la peggiore bugia che avessi mai
detto.
In quel
momento vidi, chiaramente, il cuore del mio amore spezzarsi.
Rimanemmo
in silenzio.
-Tu… non…
mi vuoi?- chiese, la voce rotta.
La mia
bocca lottava contro il mio cervello. Fu difficilissimo pronunciare
quel
monosillabo.
-No-.
Il
silenzio regnò per il bosco, per diversi minuti.
-Questo
cambia le cose- disse infine, con tono neutrale.
Potrei
dire che la mia vita è finita lì.
Che senso
aveva vivere, se la mia unica ragione di vita accettava ,così
tranquillamente,
la mia partenza?
Volevo
piangere.
Volevo
morire.
Volevo
abbracciarla e baciarla, e poi supplicarla di non credermi ,e di
tornare
insieme a me, come se la mia bocca non si fosse mai aperta.
Ma non
successe nulla di tutto ciò.
Pochi
minuti dopo stavo correndo senza una meta, per il bosco.
Mi
trovai, senza averlo deciso, nella nostra radura.
Mi buttai
a terra di colpo, e iniziai a singhiozzare.
Non avevo
mai pianto, in tutta la mia vita da vampiro.
Perché?
Perché l’avevo abbandonata?
-Perché
la ami- mi rispondevo allora.
-Perché sono
un cretino- risponderei ora.
Afferrai
un ciuffo d’erba e tirai forte. Questo si strappò
immediatamente, insieme ad
un’enorme zolla di terra.
Fissai
con una smorfia la mia mano.
La mia
forza mi disgustava.
Perché
non potevo essere un semplice umano?
Perché
doveva essere tutto così difficile?
Mi
rialzai in piedi e presi a pugni un albero, in preda alla rabbia.
Questo
cedette subito, dopo solo due colpi.
Iniziai a
demolire la radura, albero per albero, continuando a singhiozzare.
Ovviamente
questo non mi impedì di pensare a lei.
La vedevo
davanti ai miei occhi, bellissima.
Ritiro
l’ultima affermazione: lei era sempre bellissima, anche mentre dormiva.
A 7 anni
era bellissima.
Così come
a 15.
E lo
sarebbe stato anche a 45 e a 72.
Sentì una
mano delicata sulla mia spalla.
-Edward…-
Sussultai.
-Edward,
fermati ti prego…-
Mi fermai
all’istante.
-Come hai
potuto farmi questo, Edward?- disse, iniziando a piangere.
Feci per
abbracciarla, ma lei si allontanò.
Più la
seguivo e più lei si faceva lontana.
Ad un
certo punto svanì, ed io capii che era stata solo un illusione.
-BELLA!!!-
urlai.
I pochi
uccelli che erano rimasti nella radura presero il volo, spaventati.
Ero un
mostro.
Anche se
non era necessaria, l’aria mi mancò.
Le gambe
mi cedettero. Caddi in ginocchio.
Rimasi
per un periodo indefinito in quella posizione, con la testa tra le mani.
Non mi
accorsi dei passi leggeri che raggiungevano la radura.
Qualcuno
mi toccò una spalla, questa volta davvero.
-Edward…-
Alzai la
testa, in direzione della voce.
-Edward
ti prego, torna in te…-
-Alice,
per favore…Lasciami in pace…- dissi con un filo di voce.
-PER
FAVORE UN CAVOLO!- urlò.
Sgranai
gli occhi.
-Credi di
essere l’unico affezionato a Bella? Credi di essere l’unico a soffrire
per lei?-
Assistevo
alla sua sfuriata passivamente.
-REAGISCI
CAVOLO!- gridò nuovamente, scrollandomi per le spalle.
-Scusa…solo
che… è… difficile…- sussurrai, la voce soffocata dai singhiozzi.
Mi
strinse a sé.
-Lo so…-
sussurrò – Sarà difficile… Ma questa è la tua
decisione, Edward, non puoi più
tornare indietro… -
-Quanto
soffrirà, Alice?-
Rimase in
silenzio, ma non poteva trattenere i suoi pensieri.
Vidi
Bella, immersa nella foresta, piangere e gridare il mio nome.
-Hanno
appena iniziato a cercarla, Jasper ha lasciato un biglietto a casa
Swan…-
-Quando
la troveranno?- chiesi, disperato.
-Tra
cinque ore…-
-Dove
sono gli altri?-
L’intera
famiglia Cullen entrò nella radura.
Esme mi
corse accanto e mi abbracciò.
Iniziò a
piangere con me, mentre mi accarezzava i capelli.
Mi
ricordò enormemente lei.
Presi a
singhiozzare più forte.
-SEI UN
MOSTRO? TE NE RENDI CONTO?- gridò Rosalie.
Annuii,
frustrato.
Alice
ringhiò.
-Ma puoi
stare zitta?- sibilò – Non vedi che è distrutto?-
-Ma è
solo colpa sua… Dice di amarla, e poi cosa fa? La lascia così,
senza una
spiegazione!-
-Rosalie…
Per favore lascialo stare…- disse Carlisle.
Lei non
lo ascoltò.
-Sei un
cretino, Edward! Tu non la ami! Tu l’hai illusa tutto questo tempo!-
Ruggii, e
feci per spiccare un balzo verso di lei.
Jasper mi
trattenne, così come fece Emmett con la moglie.
-Ok, ora
basta ragazzi…- ci ammonì Carlisle, calmo, ma autoritario – Ora
andiamo…-
Tutti
iniziarono a correre verso casa.
-Su
Edward…- mi incoraggiò Alice.
Mi alzai
e mi trascinai dietro di lei.
Correvo
verso la mia vita senza Bella.
Correvo
verso la morte interiore.
ANGOLO AUTRICE
Scusate.... Questo primo capitolo è infinitamente triste, e non è mio solito scriverne...
Vi prometto che il prossimo sarà pò più tranquillo...
Dunque... Sono fiera dei miei tre commenti, perchè sono consapevole che il prologo di questa storia fa letteralmente schifo...
Spero che il primo capitolo sia stato di vostro gradimento...
Ora rispondo alle recensioni...
nene_cullen: grazie per la fiducia...
franci_cullen: sappi che è mio solito postare i capitoli a pochissima distanza l'uno dall'altro...
BellaCullen88: temo dovrai aspettare ancora un pò... Anche il prossimo capitolo sarà dal punto di vista di Edward...
Ok... Ora vi lascio... Per ora non vi posso anticipare niente...
Baci a tutte
_Mazza_
P.s. la Noe non si è fatta sentire... Evidentemente non ha notato il mio aggiornamento... XD Immagino la sua faccia domani...