Capitolo
2 RITORNO A FORKS. 1
25 anni
dopo…
Un colpo
secco alla mia porta.
-Edward,
posso entrare?-
-Vieni…-
risposi rassegnato.
-Potresti
venire di sotto? Stiamo aspettando solo te…- chiese mio padre, entrando
nella
stanza.
Ero steso,
con la faccia nascosta nel cuscino, sul mio letto.
-Arrivo..-
dissi di malavoglia.
Mi guardò
triste.
Sapevo
cosa pensava.
Da ormai
23 anni non partecipavo più alla vita di famiglia. Mi trascinavo
semplicemente
a caccia, scortato dai miei fratelli.
Precisamente
dal giorno in cui avevo appreso la notizia della sua morte.
Eravamo
tutti nel grande salotto di casa Cullen.
Esme, Rosalie
e Emmett guardavano la televisione.
Jasper
leggeva un libro.
Carlisle
era nel suo studio.
Io e Alice
giocavamo a scacchi.
Ad un
certo punto, lei si bloccò all’improvviso.
La
visione fu brevissima.
Semplicemente
vedemmo una lapide bianca nel cimitero di Forks.
Isabella
Swan
Forks,
13
settembre 1987
Forks, 11
agosto 2007
Niente di più
dettagliato.
Ma bastava per
uccidermi.
Caddi in ginocchio, a
peso morto.
Alice prese a piangere,
silenziosamente.
L’intera famiglia
iniziò a bombardarci di domande.
Nessuno dei due aveva
la forza per rispondere.
-E’ morta… - disse lei
infine, con un filo di voce-
Bella è morta…-
Nessuno osò
aggiungere o chiedere niente.
Nemmeno Rosalie.
Tutti avevano rispetto
per il mio dolore.
In seguito, grazie ad
una telefonata di Carlisle all’ospedale
di Forks, scoprimmo che la mia Bella era scomparsa a causa di un
incidente d’auto.
Tutto il mondo mi
crollò addosso.
In quei due anni,
l’unica cosa che mi ancorava alla
vita, era il pensiero della sua felicità.
La consapevolezza di
aver fatto la cosa giusta.
In un solo attimo
compresi che, se io le fossi
stato accanto, l’incidente non sarebbe mai avvenuto.
Era tutto finito.
Solo l’intervento di
mio padre mi impedì di cercare
la morte presso i Volturi.
Mi faceva controllare.
Non potevo scappare.
Avevo sempre Emmett o
Jasper dietro, pronti ad
impedire una tentata fuga.
Quella non era vita.
Mi chiusi sempre
più in me stesso.
Ed ecco che iniziai ad
uscire sempre meno dalla mia
stanza.
Diventai
un automa…
Mi
trascinai automaticamente di sotto.
Tutti mi
salutarono.
Risposi
solo con un –Cia…- appena accennato.
Mi
sedetti alla sinistra di Alice. Lei mi mise una mano sulla spalla.
Ovviamente
sapeva tutto.
-Allora,
ora che ci siamo tutti… Abbiamo deciso di trasferirci…- annunciò
Carlisle.
Tutti
accolsero la novità con grande entusiasmo.
-Ci
trasferiamo a… Forks…- completò mio padre.
Il
silenzio regnò di colpo nella stanza.
Tutti mi
fissavano, lo sguardo comprensivo, come ad aspettare una mia esplosione.
Solo
Rosalie aveva una espressione compiaciuta sul volto. Le era sempre
piaciuta
Forks.
-Edward…-
iniziò Carlisle.
-Dammi un
solo motivo per cui dovremmo trasferirci proprio lì…- ringhiai.
-NON è
GIUSTO! A me piaceva Forks…! Non è giusto che a causa di una
inutile umana ci
siamo trasferiti! Ora lei è morta… E’ MORTA EDWARD!! E’ morta da
23 anni…-
Mandai
all’aria la sedia su cui ero seduto.
-Ripetilo…
Ripetilo se hai il coraggio…- sussurrai minaccioso.
-Inutile
uma…-
Non finì
la frase perché Emmett la bloccò.
-Ok… Ora
basta Rose… Hai ottenuto di trasferirci a Forks… Non c’è bisogno
di andare
oltre!-
Era
incredibile il potere di mia sorella in casa.
Le
bastava fare gli occhi dolci per ottenere il permesso dei nostri
genitori.
L’appoggio
di Emmett le era sempre garantito.
Jasper si
dichiarava neutrale.
Solo
Alice si era opposta, ma nessuno l’aveva ascoltata.
Così, 3
ore dopo, stavamo preparando le valigie per Forks…
ANGOLO AUTRICE
Scusate ma vado di frettissima...
Ringrazio solamente chi ha commentato..
Il prossimo capitolo sarà di Bella...
Insomma... Non avrete mica pensato fosse davvero morta...
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Baci
_Mazza_