Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Signorina Granger    16/02/2016    10 recensioni
INTERATTIVA || Conclusa
Tra il 1930 e il 1940 Cantankerus Nott scrisse "Sacre 28", una lista che comprendeva le 28 famiglie Purosangue che Salazar Serpeverde ritenne degne, al suo tempo.
Oggi alcune di queste sono sparite, ma diverse ci sono ancora, e a molti anni dalla caduta di Voldemort gli eredi delle Sacre 28 si riuniscono per competere.
Chi ne uscirà vincitore?
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maghi fanfiction interattive, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

~~Capitolo 6: Passeggiatina al chiaro di luna
 


Scorpius Malfoy tendeva spesso a fare il prezioso? Decisamente si.

Non ci voleva una conoscenza approfondita per rendersene conto, i ragazzi in effetti ci misero neanche un giorno a capirlo.
Li aveva rimandati nelle loro camere per vestirsi senza dare spiegazioni sulla sfida che avrebbero dovuto affrontare, cosa che aveva irritato i 13 ragazzi più di quanto già non fossero; sì, 13: Charles ci era abituato.

Quando, dieci minuti dopo, furono tutti di nuovo nel salone vestiti di tutto punto, il padrone di casa si degnò finalmente di dare qualche spiegazioni agli ospiti:

“Bene, ora possiamo cominciare! Essendo la prima sfida vi propongo qualcosa di abbastanza piacevole, leggero: un gioco. Conoscete “alce rossa”?”

Alle parole di Scorpius le labbra di Domenico si piegarono in un sorriso, mentre invece Michela si passò una mano sugli occhi, mormorando qualcosa sulla sua sfiga inesauribile.    Anche Margaret sorrise: ci aveva giocato una volta anni prima e si era decisamente divertita. 

“Vedo che alcuni di voi già lo conoscono… Margaret, vuoi spiegare?”

La bionda annuì appena, leggermente a disagio dal dover parlare a tutti:  
“D’accordo. Si gioca quasi sempre di notte poiché così è più difficile, ogni giocatore ha un numero che viene legato sulla fronte o su un braccio. Ogni squadra ha una base, dalla quale non si riesce a vedere quella dell’altra… alcuni giocatori rimangono nella base, altri invece vanno nel bosco per cercare gli avversari: se viene letto e detto ad alta voce il numero sulla propria fronte da un membro dell’altra squadra, il concorrente è eliminato.  Ogni giocatore ha due vite, quindi quando il suo numero viene visto per la seconda volta ha perso definitivamente e perde la squadra che rimane per prima senza giocatori.  Ah, non ci si può coprire il numero con le mani.”

“Precisamente. Ora, le due squadre già ci sono, quindi non avremo problemi. In genere questo gioco si tiene in un bosco, quindi noi ci recheremo in quello qui vicino, dietro la tenuta. Squadra 1, qui intorno a me: ci Smaterializzeremo nella vostra base.”

“Beh, sembra divertente!”   Scarlett sorrise mentre si avvicinava al padrone di casa, con Arthur che sbadigliava accanto a lei e Michela che aveva l’aria imbronciata: detestava a morte quel gioco, ci aveva giocato spesso in famiglia e non aveva mai, mai vinto.

Nessie invece sembrava di un parere diverso: le piaceva l’idea di giocare ad Alce Rossa specialmente perché sua cugina era scarsa.

“Oh, si divertentissimo. Andare in giro nel bosco all’una e mezza è sempre stato il mio sogno.”        Alle parole di Declan Scarlett lo fulminò con lo sguardo, appena prima di sparire alla vista della Squadra 2: si erano Smaterializzati con Scorpius.

“Dite che se vado a dormire se ne accorge?”                Domandò Simone in tono dubbioso, facendo sorridere William, che annuì:
“Ho paura di si…”


                                                                                                                            *


“Ti pareva se non atterravo sul fango, grazie nonno!”        Tutti scoppiarono sincronizzatamente a ridere alle parole di Charles, che però era tutto fuorché divertito mentre strofinava i piedi sull’erba.
Scorpius li aveva portati al limitare del bosco, in una zona quadrata delineata dal nastro segnaletico.   

“Bene ragazzi, questa è la vostra base. In quel sacco ci sono 14 foglietti di carta con numeri diversi scritti sopra: due per ciascuno, quando il vostro numero viene detto da un avversario toglietevelo dalla fronte e fatelo evanascere, alla seconda volta siete eliminati e dovrete Smaterializzarvi a Malfoy Manor. E’ l’una e trentacinque, tra cinque minuti potete partire.”      

Detto ciò l’uomo si Smaterializzò di nuovo, lasciando soli i sette ragazzi.
“Ook… beh, se non altro non è una cosa faticosa.”     Osservò Irina con una scrollata di spalle mentre si appoggiava al tronco di un albero, mentre Charles aveva già la mente al lavoro:

“Si, peccato che io abbia sonno!”
“Ma Scarlett tu hai sempre sonno!”
“Che vuol dire, all’una è normale!”
“Sono d’accordo per una volta.”
“Grazie Shafiq!”
“Dicevo a Weasley.”    

Il giovane Malfoy mise fine al dialogo botta-e-risposta tra Declan, Arthur e Scarlett schiarendosi rumorosamente la voce, richiamando l’attenzione dei compagni di squadra su di sé:

“Posso avere la vostra attenzione? Grazie. Allora, chiariamo subito che non ho intenzione di perdere la prima sfida, quindi diamoci da fare… una parte di noi deve restare qui mentre altri devono andare a cercare la base avversaria… Facciamo che quattro restano e tre vanno?”

“Si, va bene, poi si ruoterà visto che quando si è eliminati la prima volta bisogna tornare qui e prendere un altro numero.”
Alle parole di Nessie Charles annuì, mentre Irina, Michela e Scarlett si legavano i capelli scuri per evitare che dessero loro fastidio.  

“Bene, io rimango qui.”     Scarlett rivolse un gran sorriso a tutti e Irina la imitò, proponendosi all’istante per rimanere in base.

“Ok, allora facciamo così: Irina, Abbott, Declan e Nessie rimangono qui mentre io, Michela e Weasley andiamo avanti, va bene?”

“Si si, assolutamente perfetto.”     Nessie si affrettò a rispondere affermativamente vista la sua voglia sotto zero di andarsene in giro al buio, di notte, in un bosco, senza bacchetta e insieme a sua cugina.      Irina annuì mentre Declan e Scarlett si rivolsero uno sguardo in cagnesco, entrambi seccati dall’aver dovuto lascare la bacchetta a Malfoy Manor: sarebbe stata una bella opportunità per affatturarsi a vicenda, finalmente.

Arthur lanciò un’occhiata di soccorso a Scarlett, che gli rivolse un sorrisino divertito: poveraccio, bloccato tra Michela e Malfoy.

“Ma non si potrebbe fare magari che le ragazze rimangono qua e noi maschi andiamo?”     Alle parole leggermente speranzose di Declan, il bel ragazzo ricevette quattro occhiate funeree insieme a quattro risposte poco carine sui maschilisti e sul fatto che fosse un cretino.

Come non detto.

 

                                                                                                                               *

 

“Ok, basta adesso! Stiamo solo perdendo tempo, quindi tireremo a sorte. Simone testa, Meg croce.”      William tirò fuori dalla tasca uno zellino e lo lanciò, riprendendolo al volo per poi vedere da che parte era caduto:

“Croce.”

Meg esultò mentre Simone invece incrociò le braccia al petto, borbottando qualcosa di incomprensibile: non aveva nessuna voglia di fare quel gioco… o almeno avrebbe preferito rimanere in base.  
William si rimise in tasca la moneta mentre Haidi e Hydra si mettevano i biglietti con elastico in fronte e Meg sedeva sull’erba con aria sollevata, appoggiandosi ad un tronco con la schiena.

“Bene, quindi Margaret, Hydra, Haidi e Domenico restano qui mentre io, Simone e William andiamo a cercare la base della Squadra 1.” 

Mentre Stephen parlava i tre ex Grifondoro imitarono Meg e sedettero per terra, Haidi e Domenico vicini e Hydra di fronte a loro accanto all’ex Corvonero.

“Evviva.”   Commentò Simone a mezza voce mentre invece William le rivolgeva un sorriso, accendendo e spegnendo una delle tre torce che Scorpius aveva lasciato nella base: aveva vietato ai ragazzi di portare le bacchette ma almeno gli aveva lasciato una fonte di luce.

“Bene, allora possiamo andare… cercate di non fare rumore, speriamo che non vi scoprano subito. A dopo!”     Stephen scavalcò il nastro segnaletico e si avviò, camminando sull’erba vicino agli alberi e seguito da Simone e William, che camminavano subito dietro di lui parlando a bassa voce.

“Cavoli, mi sento vecchia in mezzo a voi.”      Osservò Hydra a voce non troppo alta mentre appoggiava il capo sul tronco, pensando a quanto sarebbe stato bello starsene a letto a dormire invece che nel bosco, al buio.

“E’ vero, sei l’unica diciannovenne tra noi quattro!”  

“Shh, parla a voce bassa Haidi o ci sentiranno!”
“Si, scusa… Ma perché tua sorella odia questo gioco scusa?”

Domenico sorrise al buio, benché nessuna delle tre ragazze poteva vederlo in volto:
“Beh, diciamo che non è mai stata troppo fortunata… Nessie lo sa, abbiamo giocato spesso in famiglia.”

“In effetti dà l’idea di una persona che non ama perdere… mi sbaglio?”                     Alla domanda di Meg Domenico annuì, pensando alla determinazione e alla competitività della sorella gemella:
“Si, è vero. Non ha mai amato perdere.”

 


                                                                                                                            *

 

“Avete sentito?”
“Certo che abbiamo sentito, solo un sordo non sentirebbe!”        Sia Irina che Scarlett lanciarono un’occhiataccia alla simpaticissima e vivace Michela, in piedi in un punto non ben definito dietro di loro.

Scarlett decise di ignorarla, voltandosi di nuovo verso il campo davanti a loro: il rumore di rami che si spezzano… o erano vicini a qualche ex compagno di scuola oppure c’era un animale non esattamente piccolo nei paraggi.

“Beh, io vado a vedere, magari è qualcuno della Squadra 2.”     Scarlett scavalcò in fretta il nastro e si allontanò con passo felpato nella direzione del rumore, lasciando i tre ex Serpeverde nel più completo silenzio: avevano deciso di non parlare troppo, per evitare di essere sentiti dai rivali.
Dopotutto non sapevano quanto le basi fossero distanti, magari Scorpius le aveva sistemate a solo un centinaio di metri… e nel silenzio completo era facile distinguere delle voci, anche a 100 m di distanza.

Irina e Declan rimasero in piedi uno accanto all’altra per un paio di minuti, entrambi cercando con lo sguardo qualche traccia di una figura umana.
Un lieve rumore giunse alle orecchie di entrambi, che si scambiarono uno sguardo al buio: o era Scarlett che tornava indietro, oppure era davvero uno dei loro avversari.

Del resto il nastro segnaletico non era esattamente difficile da vedere al buio… grazie tante Scorpius.

“C’è qualcuno!”    Sibilò a denti stretti Michela senza osare muoversi, per paura di far rumore.  Anche Declan e Irina rimasero immobili, con il ragazzo che teneva lo sguardo fisso sulla figura che si stava avvicinando…

“85!” 

“… RAZZA DI IDIOTA, SONO IN SQUADRA TUA!”    

Non ci fu nulla da fare: Irina scoppiò incontrollabilmente a ridere, appoggiandosi al tronco di un albero mentre anche Michela si mordeva il labbro per non imitarla, guardando Scarlett che inveiva contro Declan:

“Complimenti genialoide, ora sanno dove siamo e magari hanno pure sentito il num-“

“85!”

“ECCO. Bravo Shafiq, bravissimo!”

Irina cercò di smettere di ridere mentre Scarlett si levava con rabbia il biglietto dalla fronte, avvicinando al sacchetto di nylon per prenderne un altro tra i sette restanti.
Declan non disse niente, anche se in realtà un po’ gli veniva da ridere… insomma, non l’aveva fatto apposta, non l’aveva riconosciuta!

Tra i quattro regnò il silenzio per qualche istante, mentre invece delle voci si stavano avvicinando: Arthur, Nessie e Charles stavano tornando verso la base di corsa, mentre anche Simone, Stephen e William si stavano avvicinando, seguendo la voce di Declan udita poco prima.

“Merda… tutti con la fronte contro gli alberi!”   

Scarlett, Irina, Declan e Michela si avvicinarono all’albero più vicino a loro per appoggiarcisi la fronte… appena in tempo.

E luce fu.

Torce contro torce, Simone quasi accecata e Charles pure mentre invece gli altri urlavano numeri alla velocità della luce:

“77!”

“15”

“66”

“29!”

“37!”

“98!”

“TOMBOLA!”               Tutti risero alla voce di Scarlett, che a sua volta rideva mentre Charles sbatteva le palpebre, tornando a vedere chiaramente prima di tornare in base, prendendo un altro numero come Nessie e Arthur.     
Anche i tre componenti dei Blu fecero marcia indietro per tornare in base e prendere dei biglietti… eccetto Stephen.   Mentre Arthur e Scarlett parlavano, il ragazzo scivolò silenziosamente accanto a loro, vicino alla base e con la torca spenta.

“Si può sapere perché hai urlato il numero di Scarlett, Shafiq? Ti abbiamo sentito dall’altra parte della radura!”
Alle parole di Arthur Scarlett roteò gli occhi, mentre tutti guardavano circa in direzione del Serpeverde, in cerca di spiegazioni:

“Ehm… pensavo fosse dell’altra squadra a dire il vero. Beh, non cambia molto, dopotutto a parte me, Irina e Michela siete tutti con una vita in meno.”
“Si, quindi cercate di non perderla, non voglio rimetterci io!”    Sbottò Charles in tono seccato mentre si metteva un numero in fronte.

“Ok, ora facciamo cambio… Io, Declan e Irina andiamo avanti visto che abbiamo tutte e due le vite, voi restate qui e cercate di non farvi eliminare subito!”

Nessie scimmiottò sua cugina al buio mentre la ragazza usciva dalla base in compagnia di Declan e un’Irina non troppo felice.
La diciottenne si avvicinò a Scarlett, sistemandosi accanto a lei vicino ad un albero mentre Charles se ne stava seduto in isolamento, così come Arthur:

“In realtà è stato un bene che Declan ti abbia chiamata, sai? Noi stavamo andando dalla parte opposta, almeno così abbiamo fatto perdere qualche vita agli altri… e ora sappiamo che la loro base è a occidente e non ad oriente del bosco.”

“Beh, almeno quello… cerchiamo solo di non morire ora o tua cugina ci mangia per colazione, domani mattina.”

 

                                                                                                                                      *


“Sono io, oppure si sta avvicinando qualcuno?”   Mormorò Meg rivolta ai tre compagni di squadra, che tesero le orecchie all’istante:
“No, hai ragione… c’è qualcuno!”   Hydra si alzò all’istante, imitata da Haidi, Domenico e Margaret.

“Ok, facciamo così… tutte a terra dietro quei cespugli!”    Ordinò Domenico correndo verso dei cespugli, scaturendo occhiate sconcertate dalle tre ragazze:

“Emh… perché?”    Domandò Haidi in tono dubbioso mentre inarcava un sopracciglio.    Il ragazzo fece segno alle tre di fare come aveva detto per evitare di parlare ancora e Meg lo ascoltò, accovacciandosi accanto a lui.
Haidi scrollò le spalle e seguì la Corvonero, lasciando Hydra da sola e in piedi.    Al vedere il lampo di una torcia però la ragazza cambiò idea, affrettandosi ad imitare i tre compagni.

“Bene. E ora?”
Sibilò Hydra a denti stretti rivolta a Domenico, che sussurrò a voce bassissima per non farsi sentire da nessuno se non dalle tre ragazze:

“Al mio tre, gli saltiamo addosso, ok?”

“CHE? Ma ci hai preso per giocatrici di rugby?”   Mormorò Haidi sbarrando gli occhi e facendo ridacchiare Meg, mentre Hydra si affrettava a coprirle la bocca con la mano per non essere scoperti dalla persona che si stava avvicinando alla loro base.

“Fate come dico, punto! Uno…”

Passi sempre più vicini, un mormorio.

“Due…”

Un altro lampo di luce artificiale accanto a loro.

“Tre. ADDOSSO!”


“AHHH! MA CHE CACCHIO FATE IMBECILLI, SONO IO!”      

“Oh cavoli! Scusa Simone!”

“Io l’avevo detto che era una cattiva idea…”  Borbottò Haidi alzandosi mentre Hydra e Meg trattenevano le risate, con una Simone non troppo contenta mentre Domenico la aiutava a rialzarsi.  Pochi istanti dopo William comparve accanto a loro, divertito dalla scenetta alla quale aveva avuto il piacere di assistere:

“Siamo tornati per cambiarci i numeri… speriamo solo che non ci abbiano sentito, maledizione… Domenico, spegni la torcia!”    I due ragazzi spensero immediatamente le luci mentre Simone si cambiava numero in silenzio, con il resto della squadra eccetto Stephen in ascolto.

“Cacchio!”    Hydra si buttò a terra trascinandosi dietro Haidi mentre una luce li investiva completamente, seguita da tre voci che urlarono:

“53!”

“21!”

“178!”

“36!”

Simone imprecò ad alta voce mentre si levava il foglietto che si era appena legata in fronte con l’elastico: grandioso, era stata eliminata.
Hydra alzò leggermente lo sguardo da terra, scorgendo appena Irina e Declan…

“72, 68!” 

Haidi seguì il suo esempio, perché alzò leggermente il capo e scorse il numero di Michela illuminato appena dalla torcia di Declan prima che la ragazza riuscisse a coprirlo, appoggiando la fronte su un tronco:

“81.”

“Merda.”        Sbottò Declan pestando con rabbia l’erba e passandosi nervosamente una mano tra i capelli: avevano eliminato William e Simone più tolto una vita a Domenico e Margaret, ma ne avevano persa una anche loro tre…

“Io e Simone siamo eliminati, dobbiamo tornare al Manor… auguri ragazzi e cercate di vincere.”     William rivolse un cenno ai compagni prima di prendere Simone sottobraccio e Smaterializzarsi insieme all’ex compagna di scuola, dal canto suo piuttosto infelice di essere stata eliminata per prima.

 

                                                                                                                                *

 

Stephen imprecò mentalmente, osservando le due scintille rosse che avevano appena illuminato il cielo sopra Malfoy Manor, ad un paio di km dal bosco dove si trovavano.
Due eliminati quindi… e di certo si trattava di due suoi compagni di squadra.  
Il ragazzo continuò a strisciare sul terreno, lieto di non essersi più incastrato: all’inizio si era incastrato continuamente in qualcosa, ma non aveva ben capito in cosa… mah.
Stava facendo il giro intorno alla base della Squadra 1, avvicinandosi alle deboli voci di Scarlett e Nessie, deboli ma che riusciva comunque ad udire appena anche se non sentiva cosa stessero dicendo.

 

*

 

Scarlett si zittì all’istante, udendo il rumore di qualcosa che si spezza alla sua destra. Era in piedi vicino al limitare della base insieme a Nessie, proprio accanto ad un albero.
Immediatamente una lampadina le si accese in testa e prese il braccio della giovane Paciock, sussurrandole di voltarsi verso sinistra.

“Ma… perché?”
“Ho sentito un rumore, potrebbe essere qualcuno della Squadra 2!”

“Che state dicendo voi due!”     Domandò Arthur da un punto davanti alle due non ben definito, ma Scarlett non rispose per evitare di far capire all’avversario ignoto che aveva sentito la sua presenza.
Nessie stava per rispondere che non stavano parlando di niente d’importando quando Arthur accese sfortunatamente la torcia, puntandola verso le due ragazze e quindi anche su Stephen.
Nel farlo il Serpeverde riuscì a scorgere il viso di Arthur e sorrise, ringraziando mentalmente il gesto del giovane Weasley:

“Grazie mille Weasley, 44!”        

Scarlett e Nessie si voltarono verso il ragazzo per poter vedere il suo numero, ma Charles fu più veloce:

“48! Grazie a te Stephen.”

Il Serpeverde sbuffò, irritato poiché era stato eliminato come Arthur, che si alzò mentre si toglieva il biglietto:

“Beh, io ho perso quindi torno dal tuo caro nonno Malfoy… ah, Burke? Auguri per uscire da lì!” 

“Che stai dicend-“ Stephen però non riuscì a finire la frase, perché Arthur si Smaterializzò dopo aver rivolto al ragazzo un sorrisetto. 
A quel punto Charles, Nessie e Scarlett si voltarono verso il ragazzo, curiosi come lui di capire le parole di Weasley… finché Nessie non scoppiò a ridere.

Il mondo è pieno di misteri che non troveranno mai risposta… tra questi c’è anche il come abbia fatto Stephen Burke a superare il filo spinato e a infilarsi nel recinto dei cavalli senza rendersene conto.

 

                                                                                                                    *

 


“Allora, ricapitolando.  Simone e William sono stati eliminati e a giudicare dalle due scintille rosse che abbiamo appena visto, di certo anche Stephen.”

Domenico, Hydra, Haidi e Margaret sedevano sull’erba disposti a rombo, mentre Declan, Irina e Michela erano tornati alla loro base lasciando ai 4 un po’ di respiro.
Alle parole di Haidi Hydra annuì, proseguendo il discorso:

“Quindi siamo rimasti noi 4 e Meg e Domenico hanno una sola vita… mentre io e Haidi entrambe.”
“Dell’altra squadra sappiamo per certo che tutti hanno perso una vita e c’è stato un eliminato vista la quarta scintilla… probabilmente è stato Stephen prima di essere stato visto.”

Ipotizzò Margaret con una scrollata di spalle, lasciando il testimone a Domenico:

“Esatto, quindi dobbiamo organizzarci così: Haidi e Hydra, voi due andate nella loro base visto che avete tutte e due le vite, mentre io e Margaret resteremo qui, pronti: di certo si stanno organizzando per tornare e farci fuori tutti.”

“Ok, allora noi andremo a cercarli.” Le due ex Grifondoro si alzarono e, prese le torce, uscirono dalla base per avviarsi nel bosco, camminando appena oltre il margine degli alberi mentre Domenico e Meg su cambiavano i numeri, sistemandosi accanto a due alberi per essere pronti a coprirsi in caso di ricevere visite dalla Squadra 1.


In effetti dopo che Irina, Declan e Michela erano tornati per scoprire che erano stati eliminati Arthur e Stephen (che era uscito dal filo spinato con un po’ d fatica prima di Smaterializzarsi), la Squadra 1 si era data il cambio e Declan, Nessie e Scarlett avevano lasciato la base, diretti alla base della Squadra 2 sotto la guida di Declan.

“Sei sicuro che la strada sia questa?”   Domandò Nessie a voce bassa rivolta a Declan, che camminava davanti alle due ragazze con la torcia puntata dritta davanti a se:

“Certo, ho fatto la strada due volte… coraggio, dobbiamo eliminare quelli nella base, così per vincere ci mancherà poco!”     Scarlett rimase in silenzio, tenendo lo sguardo basso per evitare di pestare fango o di inciampare in qualche radice…. E probabilmente fu quella la salvezza della squadra:

Margareth, sentendo le voci, aveva acceso la torcia che si era tenuta e l’aveva puntata verso il trio, non riuscendo però a leggere il numero di Scarlett.

“67!”

Nessie imprecò appena mentre Declan si buttava a terra, trascinandosi dietro Scarlett dopo averla afferrata per un polso:

“Ahia Shafiq, mi hai fatto male!”      Nessie si Smaterializzò dopo aver sussurrato ai due il numero che aveva intravisto sulla fronte di Margaret, quando questa le aveva puntato la torcia contro.

Declan piegò le labbra in un sorriso mentre teneva Scarlett ferma a pancia in giù sul terreno, prima di esclamare a gran voce il numero suggeritogli dall’ex Grifondoro:

“50.”

“Che? Oh, ma che cavolo! Tieni Domenico, cerca di vedere i loro numeri!”  Margaret lanciò la torcia a Domenico con uno sbuffo prima di seguire Nessie, Smaterializzandosi a Malfoy Manor.

“Shafiq, mi stai praticamente spiaccicando… ti dispiacerebbe toglierti?”   Mormorò a mezza voce Scarlett rivolta al ragazzo, che però non mollò la presa, limitandosi a risponderle a bassa voce:

“Sati zitta e ringraziami per averti parato il sedere! E comunque non lamentarti, molte ragazze ucciderebbero per sentire la mia voce così da vicino.”

Scarlett roteò gli occhi, non potendo però fare a meno di pensare che Declan un po’ di ragione ce l’aveva: la sua voce era adorata da moltissime ragazze, lo ricordava dai tempi della scuola; quando avevano iniziato il quarto anno la voce di Declan Shafiq era cambiata, diventando calda e leggermente roca… una voce seducente e ammaliante.
In realtà piaceva anche a lei la sua voce, ma sarebbe morta piuttosto che ammetterlo.

“Si, si, certo… peccato che io non sia –molte ragazze-.” 

Declan non rispose, riflettendo sulle parole della ragazza: effettivamente… l’unica ad aver commentato sarcasticamente i suoi capelli e l’unica ad avergli mai risposto a tono, oltre ad Irina, che però non faceva testo essendo sua amica da anni.
Si, non si era mai comportata come le altre.

“Bene Shafiq, ora facciamoci venire in mente qualcosa per uscire da questa situazione ed eliminare Domenico perché mi sta venendo il mal di schiena.”
“La smetti di lamentarti?”
“Ma se mi schiacci che colpa ne ho?”
“Non è nemmeno colpa mia se ho un fisico di presenza e tu minuta!”

“Si si, abbiamo capito, ok. Ma sul serio, che si fa? Se ci muoviamo lui ci punta la torcia contro e ci elimina!”

Declan non rispose alle parole di Scarlett, sapendo che Domenico era in ascolto, prontissimo ad accendere la torcia ad un loro movimento.

“Facile… ci giriamo.”

“… Scusami?”

 

                                                                                                                  *

 

“Ho pestato qualcosa di circa morbido…”

“Era il mio piede!”        Hydra imprecò mentalmente mentre Haidi le rivolgeva delle scuse a bassa voce, mentre continuava a camminare accanto alla compagna. Le due non avevano ancora trovato la base, ma avevano seguito delle brevissime accensioni di torce e si stavano avvicinando.

“Manca poco, mi è parso di sentire la voce di Malfoy, il suo tono arrogante è distinguibile dalla Luna!”
Haidi sorrise alle parole di Hydra senza però rispondere, non volendo correre il rischio di essere scoperta dagli avversari ormai vicini: si, la voce di Charles era perfettamente udibile mentre parlava con Irina.

“Pronta? Al mio tre accendiamo le torce! Uno… due…”

“TRE!”   

Hydra accese la torcia, non rendendosi conto subito che a parlare non era stata Haidi… ma Michela, che era piombata all’improvviso davanti a loro da dietro un albero.
Le tre torce si accesero all’istante, scaturendo un insieme di numeri:

“132!”

“354!”

“98!”

Hydra aveva chiamato il numero di Michela, Haidi quello di Charles e Michela quello di Haidi.

Irina sbatté le palpebre per togliersi l’immagine della luce dagli occhi e lesse il numero di Hydra appena in tempo, prima che la ragazza puntasse la torica su di lei:

“145!”

“Beh, per una volta sei stata utile Irina.”   Osservò Michela in tono sarcastico mentre si levava il numero dalla fronte, lanciando la sua torcia alla ragazza prima di Smaterializzarsi.

Haidi intanto aveva fatto dietro front ed era tornata indietro verso la loro base per cambiarsi il numero, mentre Hydra si era nascosta dietro un albero.
Esattamente Stephen aveva fatto in precedenza, la ragazza si tolse dalla tasca un numero e lo scambiò con quello che già aveva in fronte: così non doveva tornare indietro.

Charles si Smaterializzò a Malfoy Manor dopo aver lasciato la sua torcia ad Irina, che stava perlustrando con attenzione gli alberi mentre Hydra aspettava il momento giusto per voltarsi e leggere il numero della ragazza, così da eliminare anche lei.

Intanto, a qualche metro di distanza…

 

                                                                                                                            *


Domenico sorrise, vedendo le due scintille rosse che illuminarono il cielo buio: altri due eliminati… fantastico. Hydra e Haidi avevano fatto un ottimo lavoro, aveva fatto più che bene a mandare loro due, visto che non avevano perso nemmeno una vita.

Il ragazzo spostò lo sguardo su Scarlett e Declan, ancora stesi per terra. Avevano continuato a battibeccarsi per un po’ ma poi erano rimasti zitti, intendi a pensare a chissà cosa per riuscire a cavarsela in quella situazione difficile.

Ormai le squadre erano pari: lui, Hydra e Haidi contro Declan, Scarlett e Irina.

O almeno così credeva…      Una scintilla rossa comparve nel cielo buoi e Domenico alzò lo sguardo quasi involontariamente su di essa. Errore fatale.
Declan ne approfittò per alzare lo sguardo e leggergli il numero sulla fronte, mentre Scarlett rotolava su un fianco liberandosi finalmente dalla presa di Declan:

“144! Finalmente!”

“Merda… Beh, complimento Shafiq, ti sei salvato.  Speriamo solo che quella scintilla non fosse per Hydra o Haidi.”     Il ragazzo si Smaterializzò, incrociando le dita perché fosse stata eliminata Irina o Charles o Michela e non una delle due compagne: se così fosse stato sarebbe rimasta sola una ragazza per la Squadra 2 in gioco.

Le speranze di Domenico si dissolsero quando aprì gli occhi, trovandosi nel salotto di Malfoy Manor: tutti erano seduti su divani e poltrone, davanti al camino e abbastanza assonnati; Hydra seduta accanto ad Arthur, davanti a lui.

“Oh cavolo! Ma allora è rimasta solo Haidi!”   Esclamò Hydra passandosi nervosamente una mano tra i capelli, mentre Stephen imprecava e Scorpius faceva partire l’ennesima scintilla rossa, segnalando un’altra eliminazione mentre Michela incrociava le braccia al petto, guardando con aria soddisfatta Hydra e Domenico.

“Beh, speriamo che ce la faccia, anche se da sola ho qualche dubbio… Poveretta.”   Osservò a mezza voce Margaret mordendosi un labbro, mentre Simone e William si scambiavano uno sguardo: anche se avessero perso, loro già sapevano chi avrebbero votato.

 


                                                                                                                                    *

 

Sfortunatamente per loro, Declan e Scarlett non avevano fatto in tempo ad alzarsi: Haidi era spuntata dal nulla un attimo dopo la sparizione di Domenico. La ragazza si era cambiata numero (l’ultimo rimasto ormai) e si era messa in attesa, puntando la torcia verso i due ragazzi stesi a terra: aveva capito che Domenico era stato eliminato ma non poteva che sperare che Hydra la stesse raggiungendo, che fosse riuscita ad eliminare Irina.

Haidi non poteva invece sapere che era successo il contrario e che Irina si stava avvicinando alla base della Squadra 2, sperando che fossero stati eliminati Haidi o Domenico e non Scarlett o Declan.
La ragazza non poté non sorridere quando li vide: i suoi due compagni stesi a terra per non permettere ad Haidi di leggere il loro numero, mentre la ragazza stava seduta su un ceppo, puntando la torcia contro di loro, pronta a leggere il loro numero se si fossero mossi:    peccato solo che non stesse prestando attenzione a ciò che accedeva attorno a lei...

Irina procedette camminando pianissimo, sapendo che al minimo rumore Haidi le avrebbe puntato la torcia contro, eliminandola all’istante.   Domenico doveva per forza essere stato eliminato, doveva soltanto sorprendere Haidi e avrebbero vinto loro.
Irina si avvicinò alla radura, arrivando vicino al nastro segnaletico che delineava la base senza essere vista o sentita dall’ex Grifondoro, che teneva lo sguardo fisso sui suoi due compagni di squadra.
Irina sorrise e sollevò il braccio verso di lei, accendendo la torcia che teneva in mano:

“…100.”

Un numero così facile, così veloce da leggere e da dire… il numero della vittoria.

Haidi si voltò di scatto verso di lei mentre Scarlett si alzava, esultando per potersi finalmente muovere mentre anche Declan la imitava, rivolgendo un sorriso ad Irina prima di andare ad abbracciarla.
“Beh, brava Irina, mi hai colto di sorpresa. Peccato, c’eravamo quasi. Beh, ora torniamo al Manor, vi prego!”

“Certo, non ho intenzione di rimanere qui un minuto di più, saranno due ore che siamo in giro per questo bosco!”   Sbuffò Scarlett mentre Irina spegneva la torcia, prima che i quattro si Smaterializzassero nel salone del Manor, finalmente.

Inutile dire il sollievo di Simone e William quando li videro: vinto o perso, era ora! Avevano una gran voglia di andare a dormire dopo un’ora e mezza passata su quel divano… in effetti Will si era appisolato, ma l’amica l’aveva svegliato dopo qualche minuto anche se a malincuore.

Vedendoli arrivare tutti insieme, Arthur, Charles, Michela e Nessie si alzarono esultando, mentre Arthur stringeva in un abbraccio Scarlett e Charles dava una pacca sulla spalla dell’amico, sorridendo e complimentandosi con i due ex compagni di scuola.

Haidi rivolse un sorriso colpevole a Hydra, che fece un gesto con la mano come a dire che non importava, supportata da Meg che rivolse ad Haidi un sorriso consolatorio.  Stephen invece non sembrava pensarla allo stesso medo, perché contrasse la mascella mentre incrociava le braccia, seccato per aver perso la prima sfida.


“Complimenti ragazzi, la Squadra 1 vince la prima sfida! Ora potete andare a dormire, ci vedremo domani mattina quando, dopo colazione, la Squadra 2 dovrà mandare a casa un compagno: vi consiglio di cominciare a pensare a chi votare ragazzi.”









..............................................................................................................................................
Angolo Autrice:

Buonasera!     Mi è dispiaciuto non aggiornare ieri ma proprio non ho avuto tempo, il capitolo è stato abbastanza lungo da scrivere. Spero che vi sia piaciuto, ho messo questa sfida ispirandomi ad una partita di alce rossa giocata in prima persona, in effetti le parti più... demenziali del capitolo si ispirano a fatti realmente avvenuti, non prendetemi per ebete XD   
In ogni caso, voglio ringraziarvi sinceramente per le recensini, graie mille!  Ho notato che le persone che hanno mandato i voti sono le stesse che recensiscono... alcune persone sono scomparse nel nulla quindi vi faccio un annuncio: mi dispiace perchè volevo darvi partecipazione ma eliminerò per primi gli OC delle persone scomparse perchè non mi sembra giusto nei vostri confronti. Voi mandate comunque i voti ma ne terrò conto solo relativamente. Il primo eliminato lo vedrete nel prossimo capitolo, a presto!


Signorina Granger

 

   
 
Leggi le 10 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Signorina Granger