Anime & Manga > Detective Conan
Segui la storia  |       
Autore: _ClyssiasChange_    16/02/2016    2 recensioni
Conan Edogawa, alias Shinichi Kudo, non è ancora tornato normale, così come non ha smesso di proteggere i suoi amici cercando di risolvere casi e trovare gli uomini in nero, ma cosa succederebbe se durante un caso venisse ferito e gli venisse diagnosticata un'amnesia? Quanto ci rimetterà a riacquistare la memoria? E i suoi presunti sentimenti per Ran rimarrebbero invariati?
ShinichixShiho/AixConan
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ai Haibara/Shiho Miyano, Shinichi Kudo/Conan Edogawa, Un po' tutti | Coppie: Shiho Miyano/Shinichi Kudo
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Do you remember me?
5. Tell me about him


 
 
-Tu sai chi è Shinichi Kudo?-
-Perché me lo chiedi?- balbetta con un’espressione allarmata.
-Non lo so, credevo che tu potessi rispondermi- risponde con nonchalance.
-Ti sbagli- lo blocca tagliente.
-Scusa, non volevo farti arrabbiare- borbotta Conan, e per un attimo alla ragazza è sembrato di tornare indietro nel tempo, a prima che Kudo avesse l’amnesia, ai loro continui battibecchi.
-Ascolta, io vado a casa, ci vediamo domani ok?- lo congeda Ai, stringendosi nel cappotto per poi correre verso casa di Agasa.
Edogawa rimane fermo, impassibile, senza capire perché l’amica si sia comportata in quel modo.
-Bah, che strano … oh beh, ormai si è fatto tardi, meglio andare a casa!- incrocia le mani alla nuca, intento a recarsi da Ran e Goro.
Mentre è per strada, però, sente qualcuno parlare proprio dietro un negozio di dolci.
-Ascolta, ssh, fammi parlare! Non ho notizie di Sherry, nemmeno di Shinichi Kudo, mi farò sentire io quando avrò notizie, smettila di mettermi fretta! O forse pensi che non abbia il coraggio di chiamare il capo? Lo sappiamo entrambi chi avrà la vinta- la voce sensuale di una donna con indosso un lungo cappotto nero con una cintura in vita, i lunghi capelli biondo chiaro lasciati sciolti.
Una volta chiusa la telefonata si attacca alla parete con il  capo rivolto al cielo, per poi sospirare.
-Non ce la faccio più- sussurra.
-Mi scusi signora,va tutto bene?- le chiede.
La donna sussulta, per poi guardarlo con i suoi occhi di ghiaccio.
Subito la sua espressione cambia radicalmente.
-Tu … che ci fai qui?- ribatte.
-Ci conosciamo?- aggiunge pensieroso.
-Che ti è successo piccolo detective?- ride lei.
-Non ho davvero la più pallida idea di chi lei sia, - non il tempo di finire la frase che ricorda qualcosa - … Vermouth-
La donna sorride, enigmatica, prima di sorpassarlo.
-Good-bye, Kudo – sibila, con tono abbastanza alto da permettere al bambino di sentirla.
Sorpresa.
Timore.
Confusione.
Si legge questo nel suo viso, e ancora una volta si ritrova a non saper controbattere.
-Voglio sapere chi è Shinichi Kudo - il suo unico pensiero mentre corre a casa Mouri.
Il respiro affannato, la mano sul pomello dell’entrata, c’è odore di carne al curry nell’aria, l’altra mano sul petto, lo sguardo confuso ma deciso, una smorfia sul viso.
“Good-bye, Kudo …”.
Le parole della donna non lo abbandonano.
La porta di scatto si apre, facendo scattare il bambino.
- Conan! Presto entra, stavo venendo a cercarti, ero molto preoccupata … - la voce di Ran, come sempre lo fa entrare e lo abbraccia, come col timore che un giorno la possa abbandonare.
-Ti senti bene? Sembri frastornato … - nota.
-Frastornato, direi che mi si addice- pensa il moro, respirando ora regolarmente.
-No, sto bene! Ho solo corso molto e quindi sono stanco, hai preparato la carne al curry? Sto morendo di fame!- mente poi, con un enorme sorriso sul volto e una mano dietro alla nuca.
Lei ride, ed è bellissima.
Ma lui, questa volta, non arrossisce.
-Sì, presto vieni. Papà continua a lamentarsi, anche lui muore di fame- aggiunge tra le risa.
Il piccolo Edogawa annuisce e segue la ragazza, e tutto ciò gli è tremendamente familiare: quante volte le ha mentito?
Mangiano, Goro beve troppo sakè, e urla quando la sua amata Yoko sorride alle telecamere, e la figlia sospira rassegnata, borbottando qualcosa di incomprensibile per poi rivolgersi al piccolo di casa, che se ne sta in silenzio a osservare il suo bicchiere d’acqua.
-Io ho finito, posso alzarmi onee-san? – chiede, prendendo in mano il suo piatto quasi del tutto pieno e il bicchiere mezzo vuoto.
-Come? Va bene Conan … ti senti bene? Vuoi che ti prenda qualcosa?- la karateka subito si preoccupa per lui.
-No, sto benissimo, sono solo stanco- la rassicura, sorridendole di sbieco, e lei subito pensa a Shinichi, e lo rivede nel bambino di fronte a lei, e si sente in colpa, perché lui non è Shinichi. E non lo sarà mai.
Senza aspettare una risposta se ne va in camera sua, si cambia, toglie gli occhiali e li appoggia al comodino, infine si infila nel futon e chiude gli occhi.
Li riapre, incapace di addormentarsi, guarda il soffitto e continua a chiedersi perché indossi gli occhiali, perché ci vede bene, sia da lontano che da vicino.
Il suo cellulare squilla, così da distrarlo dai suoi pensieri, ma quando legge il nome sullo schermo rimane immobile.
“Ran Mouri”.
Perché lo sta chiamando?
Perché, se sono a poche camere di distanza, non viene lì a chiedergli chissà che cosa?
Perché se si sono appena salutati, c’è il suo nome sullo schermo luminoso del telefono?
Conan non risponde, ha aspettato troppo a causa delle domande che lo hanno assalito, così subito dopo con l’avviso di una chiamata persa, sempre Ran gli ha scritto una mail.
“Uff, ma insomma Shinichi, possibile che sei sempre impegnato? Sono mesi che non ti sento. Sei un vero maleducato! Prova a farti vedere e ti uccido.
-Ran”
Shinichi.
Shinichi Kudo.
Perché ha chiamato lui, se è Shinichi che voleva?
-Ha sbagliato numero, sì. Sicuramente, non devo fasciarmi la testa per questa idiozia.- pensa
Eppure non lo convince tutto questo, perché riflettendoci, Ran probabilmente nemmeno sapeva dell’esistenza di questo cellulare.
Ma non può saperlo con certezza, perché non lo ricorda.
Ma davanti a lei non l’ha mai usato, qualcosa in lui gli intimava di non prenderlo in mano quando era davanti alla ragazza.
-Basta Conan, rilassati. Non è successo nulla, questo ragazzo lo avrò probabilmente sentito alla polizia e da Ran, è il suo ragazzo infondo, no? Però se così fosse dov’è? E perché nessuno mi parla di lui? E quella donna che ho chiamato Vermouth? Cosa centra con lui? E Sherry cosa o chi sarebbe?- dice a bassa voce, rallentando ad ogni domanda, senza sapersi dare una risposta.
Conan non dormirà quella notte, a causa dei troppi pensieri che lo assalivano; così come non dormirà Ran, divisa tra la preoccupazione per quel bambino che sin dal primo giorno gli ha ricordato il suo amico d’infanzia di cui era sempre stata innamorata e dalla mancanza per quest’ultimo, Shinichi, che non si faceva sentire da così tanto tempo … all’incirca dall’amnesia di Conan, quanto avrebbe voluto sentirlo, vederlo, raccontargli tutto e lasciarsi consolare e sì, faceva fatica ad ammetterlo, ma anche aiutare.
 


Clyssia’s Crazy Corner
Sentite le campane suonare e il coro cantare?
Ebbene sì, ho finalmente aggiornato, suona incredibile pure a me!
Ma ho finalmente il mio portatile e quindi di nuovo le storie!
Non mi dilungo troppo, fra poco devo andare a dormire, so … spero che l’attesa sia stata ripagata con questo lungo, lungo, lungo capitolo!
Spero di poter presto aggiornare anche le mie altre storie e, ovviamente, anche questa, per cui ho molte idee a mio parere interessanti!
A presto,
Kiss Clyss
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Detective Conan / Vai alla pagina dell'autore: _ClyssiasChange_