I soldi che è riuscito a racimolare, arrivavano da signore che potevano essere come età, non le madri, ma le nonne del biondissimo Duke!
“E
dire che servirebbero così tanto alla fattoria! Potrei
comprare i pezzi di
ricambio per il Generale e per il trattore, io e Luke potremmo
sistemare il
tetto della stalla, ma Dio mio…..mi viene la nausea solo a
sfiorarli!” – pensa
fra sé e sé il bellissimo Bo.
“Ehi
biondo!” – è Alan, il portinaio, che a
Bo diventa sempre più antipatico..
“Biondo, fammi vedere quanti soldi hai in mano. A proposito,
è inutile che li
conti, tanto a te verrà solo una percentuale,
facciamo…..il 10%….che ne dici,
non è male come inizio!”
“Per
quanto mi riguarda, puoi tenerteli tutti: mi disgusta il modo in cui me
li sono
guadagnati! Quelle vecchie per poco non mi infilavano pure la loro
biancheria
intima nelle mie tasche!” – risponde Bo che ormai
è al limite del disgusto!
“Beh
ragazzo…se ti fanno così schifo, allora seguo il
tuo consiglio: me li prendo
tutti! Wowwwww, quanti sono ed era solo la prima sera e servivi solo al
bar!
Chissà quando ti faremo servire ai tavoli e….. ma
per il momento è più che
sufficiente, non voglio rovinarti la sorpresa! Peccato che Morrison
Perry non
sia più qui con noi: lo ringrazierei di persona per averti
raccomandato! Hai
raccolto più soldi tu in una sera, che i tuoi colleghi in
una settimana! E
bravo ragazzo!” – risponde Alan dando una spallata
a Bo….il quale è sempre più
nauseato…
“Devo
uscire di qui, devo prendere una boccata d’aria, non mi
proibiranno pure
quella, mi auguro? Vomito se sto un altro secondo qui
dentro!”
Povero
Bo, è davvero a pezzi! Così decide di togliersi
il suo “abito da lavoro” e di
recarsi al bar all’angolo…
Appena
uscito dal “Madison Center” gli si affiancano
“due angeli custodi”:
“Ciao
bello, dove te ne vai così solo? Ci scommetto che vuoi
andare a fare quattro
passi al bar all’angolo. Sai, noi del centro siamo molto
protettivi con i
nostri colleghi, non vorremmo che capitasse loro qualcosa cammin
facendo,
perciò, se non ti spiace, ti accompagniamo. Non ti spiace
vero?” – sghignazzano
i due gorilla….
“Addio
boccata d’aria e addio alla telefonata a
casa…” pensa Bo sconsolato più che
mai…
Arrivato
al bar, trova Bob, l’unica persona con la quale era riuscito
a stringere
amicizia al centro e, in un tavolo in disparte, una ragazzina che, da
come era
vestita, o forse sarebbe meglio dire, da come era svestita, doveva
essere una
di quelle che lavoravano al centro.
“Ciao
Bo, vuoi venire a farti una birra qui al tavolo con me? Mike, Joe,
potete
lasciarlo, è in mia compagnia” – dice
Bob rivolto alle guardie del corpo di
Bo….
“Ok
Bob, noi ce ne andiamo, ma ricordati: se il bambolotto biondo combina
qualcosa,
la responsabilità diventa tua, ok? Ciao Bob, ciao
biondino…”
Bo
saluta con la mano, Bob fa un cenno con la testa: i due ceffi se ne
vanno…
“Allora
Bo, pare che tu abbia fatto faville la notte scorsa: io e gli altri
ragazzi
abbiamo saputo che hai raccolto più soldi tu in poche ore e
limitandoti a
servire al bancone del bar che noi a
fare….beh….un altro tipo di
lavoro….”
“Bob,
ti supplico, non ricordarmelo! Se i miei sapessero come ho guadagnato
quel
fottuto denaro, mi caccerebbero di casa. Sai, io ad Hazzard, vivo in un
fattoria povera, molto povera, ma non mi è mai mancato
nulla, soprattutto, non
ho mai avuto occasione di perdere il rispetto per me stesso stando da
quelle
parti…”
“E
allora perché sei venuto qui, Bo? D’accordo, tu
non potevi immaginare che tipo
di lavoro avresti svolto, ma se ti trovavi così bene a casa
tua, perché te ne
sei andato?”
“PERCHE’
VOGLIO DIMOSTRARE CHE ANCH’IO SO FARE QUALCOSA E NON SOLO
LUKE…..VOGLIO
DIMOSTRARE DI ESSERE CRESCIUTO!!!” – urla
Bo….
“Luke?
Chi è Luke? Tuo fratello?” – chiede
Bo….
“E’
più che un fratello per me….” E Bo
comincia a raccontare a Bob la storia della
sua vita…
“Bo,
ti capisco, tu vuoi dimostrare ai tuoi parenti di essere cresciuto, non
vuoi
più essere solo il fratellino di Luke, ma ascolta, vattene,
va via prima che
sia troppo tardi. I tuoi capiranno, sono sicuro e poi
c’è….” A questo punto Bob
si interrompe…..
La
ragazzina che se ne stava all’altro tavolo, si avvicina ai
due ragazzi…
Prima
che possa aprire bocca, Bob dice a Bo:”Bo, ti presento
Rebecca, la figlia del
nostro capo, del Signor Anderson”
I
due ragazzi capiscono immediatamente che devono interrompere qualsiasi
commento
sul centro, data la presenza della figlia del capo…
“Bob,
posso rimanere un’ attimo sola con lui? Grazie!”
– chiede Rebecca a Bob.
Bob
se ne va e Rebecca rimane sola con Bo…
“Ciao,
come ti chiami? Io sono Rebecca, Becky per gli amici. Vi ho interrotti,
scusami. Ti dispiacerebbe continuare a parlare con me? Puoi sfogarti
sai,
intanto, al centro, nessuno sta messo peggio di
me….”
Becky piange mentre pronuncia questa frase To be contunued Grazie come al solito a chi vorrà leggere e commentare