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Autore: MaryFangirl    18/02/2016    2 recensioni
Ryo, Kaori e i loro amici vengono invitati a una festa di Halloween. Subito hanno inizio le solite buffonate, ma un progetto sinistro, l'arrivo di un fantasma e una storia d'amore vecchia di decenni metteranno alla prova la relazione tra Ryo e Kaori.
Genere: Azione, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Nuovo personaggio, Ryo Saeba, Un po' tutti
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Kaori era in piedi davanti a una grande finestra panoramica con Bruce accanto a sé, e i due osservavano la luce della luna che gettava un pallido bagliore sui giardini esterni mentre la lontana melodia della musica risuonava in sottofondo. Rimasero così, in silenzio per diversi minuti finché Bruce non si schiarì la gola.
"Le piacerebbe ritornare alla festa e ballare con me, Kaori?" le chiese. Lei arrossì sia per la sua richiesta che per il modo in cui le sorrise.
"Uhm, sì...no...non lo so" balbettò. "Mi scusi, io..."
"Va tutto bene" annuì Bruce. "Non dobbiamo ballare subito. Possiamo stare qui per un altro po' se le va"
Kaori annuì e sorrise. Insicura su cosa fare in seguito, si agitò prima di parlare. 
"Bruce" disse. "E' venuto qui da solo? O c'è qualcuno con lei?"
"No, non c'è nessuno" replicò lui. "Sono solo. Ecco perché sono contento di aver incontrato una come lei stasera" 
Kaori diventò di una sfumatura di rosso ancora più brillante, e Bruce la guardò con una sorta di premura incisa nei lineamenti.
"Cosa c'è che non va?" chiese. "Pensa che stia mentendo?"
"Ah no, non è quello" disse lei. "E' solo...non sono abituata...a sentire cose del genere"
"Perché no?" chiese Bruce, stupefatto. "Una donna bella come lei probabilmente riceve complimenti di questo genere tutto il tempo. A essere onesto, sono rimasto sconvolto quando mi ha detto che non aveva un accompagnatore per questa festa"
"Ah, Bruce" mormorò Kaori. "Io, uhm, no, non sento cose di questo tipo così spesso, no, quindi non ci sono semplicemente abituata, ecco tutto"
"E questo, per caso, ha niente a che fare con l'uomo con cui l'ho vista prima?" chiese. Kaori sussultò, e Bruce scosse il capo. "Chiedo scusa" disse. "Devo confessare che ho ascoltato alcuni tratti della vostra conversazione. Mi ha inorridito il modo crudele in cui l'ha trattata e quando lei è fuggita, mi sono messo a cercare per la villa per vedere se stesse bene. Mi dica, è vero che lavora con lui o...?"
"E' il mio partner. Lavoriamo insieme, sì" disse Kaori. "E mi dispiace se si è preoccupato, ma non era niente. Abbiamo discussioni come quelle di continuo, quindi non è un gran problema. Sul serio" 
"Niente? Come può dirlo?" replicà Bruce. "Dopo le cose che le ha detto? È sempre così sgarbato con lei?"
"Non è sempre così" disse Ryo. "A volte Ryo è rude ed egoista, ma sa anche essere una persona gentile e generosa. E...e il fatto è, che a volte nemmeno io sono poi così gentile con lui"
Mentre quelle parole uscivano dalla sua bocca, Kaori rifletté sulla verità che esse celavano. Ripensò a quello che Ryo le aveva detto, e doveva ammettere che non si ricordava l'ultima volta in cui gli aveva detto direttamente qualcosa di carino né in cui gli aveva fatto dei complimenti di persona. Riusciva, al contrario, a pensare a molte volte recenti in cui gli aveva dato del pervertito o in cui l'aveva colpito con un martello. Kaori rimaneva convinta che alcuni, se non la maggior parte, di quegli scontri fossero più che meritati, ma più ci meditava, più iniziava a domandarsi se a volte non esagerasse o se non fosse un po' troppo irriguardosa nei suoi confronti.
"Ryo? È questo il suo nome?" chiese Bruce con una smorfia. "Ho avuto la sfortuna di osservare il suo atteggiamento. Da quello che ho visto, dubito che meriti un qualunque tipo di gentilezza da parte sua"
"Si sbaglia" disse Kaori, sbattendo gli occhi con aria di sfida. "Ryo non è perfetto. È pieno di difetti. Ma nonostante tutto, è un uomo buono con un cuore forte e premuroso"
Kaori arrossì di nuovo per via dello shock scritto sulla faccia di Bruce a causa della propria veemenza, e immediatamente spostò lo sguardo sul pavimento.
-Perché sono così disposta a dire tutto questo a uno sconosciuto, ma mai a Ryo?- si chiese. -Ho aspettato e desiderato che Ryo mi aprisse il suo cuore, e tuttavia non sono riuscita a dirgli le cose che sento e che provo per lui. A volte sì, quando eravamo in pericolo, ma mai nei momenti tranquilli e mai per le piccole cose. Mai per quanto riguarda le ragioni che giorno dopo giorno confermano che la mia vita e il mio cuore gli appartengono.-
"E' innamorata di lui" disse Bruce, interrompendo la sua fantasticheria. Kaori chinò il capo ancora di più. Di solito tentava di negare, ma al momento, non riusciva a pensare a una buona ragione per cui farlo.
"I suoi sentimenti e il modo in cui lo difende sono molto ammirevoli" disse Bruce. "E sono appropriati a una donna raffinata come lei. Ma temo che quest'uomo, Ryo, non ricambi i suoi sentimenti"
Kaori tremò alle sue parole.
-Potrebbe avere ragioni? Potrebbe essere che io vedo quello che voglio vedere nelle azioni e nelle parole di Ryo?- si chiese. -No, il bacio, le cose che ha detto a Mick quella volta...so che prova qualcosa per me. Ma...è solo un legame cresciuto insieme alla nostra collaborazione di lavoro o...?-
"Kaori, forse sono sfacciato" continuò Bruce, "ma non riesco a trattenermi dall'esprimere come la penso. L'amore, il vero amore, non può crescere a vuoto. Non farà che appassire se non è ricambiato. In casi come questo, è meglio lasciare che la fiamma dell'amore e del romanticismo muoia e trovare un modo per rialimentarla con qualcun altro. Qualcuno che sia capace di dare e ricevere amore allo stesso tempo"
Kaori continuò a tremare leggermente e si strinse le braccia al petto. Non poteva negare che ci fosse saggezza dietro le sue parole, ma l'idea di arrendersi e di permettere al suo amore per Ryo di spegnersi sembrava...sbagliata e orribile per lei. Avvertì Bruce che le posava una mano sulla spalla, e tremò per quanto freddo percepì improvvisamente.
"Il vero amore, il vero romanticismo, valgono ogni sacrificio" continuò Bruce, la voce bassa e ipnotica. "Non importa quanto sfortunati o dolorosi quei sacrifici possano essere"
Qualcosa nel suo tono metteva Kaori a disagio e lo guardò in volto.
"Bruce?" sussurrò. Bruce la guardò con un sorriso triste prima di stringere la presa sulla sua spalla e posare l'altra mano sulla sua fronte. Non appena lo fece, il suo corpo si placò e la sua mente fu attraversata da una pallida nebbia. Ben presto i suoi occhi si rovesciarono e sentì che le mancava il fiato. Kaori svenne e iniziò a scivolare verso il pavimento, ma Bruce la prese fra le braccia e con un movimento fluido la sollevò prima di portarla in un'altra parte della villa.
"Mi dispiace di doverla costringere in questo ruolo, signorina Makimura" disse mentre la trasportava. "Ma temo di non avere scelta. Inoltre, dopotutto, per lei sarà meglio così. È meglio che si limiti a sognare un sogno romantico con un principe che esiste solo nella sua testa per un altro po' prima di scivolare nel sonno eterno" 
Alla fine la portò in una delle sue stanze private, intenzionato a dare inizio alla prima parte del suo piano.



Ryo si appoggiò contro una parete della sala da ballo, osservando le persone che danzavano intorno a lui. Dopo aver lasciato Mick, era ritornato alla festa nel tentativo di trovare la donna con cui stava parlando in precedenza. Si era arreso presto e si era messo alla ricerca di altre donne con cui passare il tempo. Ma ogni volta che notava una donna che poteva interessarlo, la titubanza si aggrappava a lui e non riusciva ad avvicinarsi. Un paio di volte capitò che una donna si avvicinasse a lui, ma Ryo scoprì di non avere l'energia per essere coinvolto, e presto quella se ne andava e lo lasciava da solo. Alla fine, decise di servirsi da bare e ora stava sorseggiando il suo drink mentre silenziosamente osservava i festeggiamenti.
-Se non riesco a trovare una donna, allora la cosa migliore da fare subito dopo è ubriacarmi- si disse. -Quanti sforzi per divertirsi. Mick a che cosa pensava, esattamente, quando ha deciso di invitare me e Kaori?-
Ryo continuò a rimuginare e stava per riempirsi di nuovo il bicchiere quando un'altra donna colse il suo sguardo e quasi il bicchiere gli cadde di mano. 
Un uomo alto con uno smoking tutto nero e una maschera nera stava entrando nella sala con una donna al braccio. La donna indossava una parrucca lunga e nera e il suo trucco era sui toni del blu, anche il rossetto lo era. Indossava un lungo kimono bianco con accenni blu e un obi color blu reale. I due camminarono lentamente fino alla pista dal ballo per poi iniziare insieme un languido valzer. 
Ryo continuò a fissare la donna. Non perché fosse bellissima e perché indossasse un abito straordinario...perché la riconobbe immediatamente come colei che gli stava più a cuore.
-Kaori? Che sta facendo vestita così? E che sta facendo con quello?-
Ryo avvertì una leggera fiamma di un'emozione sconosciuta bruciare dentro di sé. Non riuscì a discernere di cosa si trattasse, ma certamente non gli piaceva quello che stava vedendo. Appoggiò il bicchiere lì vicino e marciò verso Kaori e l'uomo con cui stava ballando. Ryo si posizionò direttamente sul loro cammino, provocando un'espressione accigliata nell'uomo e un'occhiataccia.
"Mi scusi" disse l'uomo. "Ma sto tentando di godermi un ballo con quest'adorabile signorina"
"Non so chi lei sia" disse Ryo, il tono freddo. "Né m'importa. Ma la donna con cui sta ballando è la mia partner. E le dico di lasciarla andare"
"Oh, la sua partner?" fece l'altro con un sorrisetto. "Beh, se vuole saperlo, penso che preferisca la mia compagnia alla sua. Se non mi crede, perché non lo domanda a lei?"
L'uomo prese Kaori per le spalle e la fece voltare verso Ryo. Ryo sbatté le palpebre con vigore per via dello sguardo vuoto che lo salutò, e si agitò ulteriormente.
"Kaori, che sta succedendo?" chiese. "Che è successo al tuo costume di Giovanna d'Arco?" 
Kaori lo fissò per diversi secondi prima finalmente di aprire la bocca per rispondere.
"Sono...sono la Yuki-onna* adesso" disse. "Non Giovanna d'Arco"
"Yuki-onna?" replicò Ryo. "Beh, ammetto che è un bel look, ma questa non sei tu. Il tuo costume di Giovanna d'Arco ti stava molto meglio. A ogni modo, andiamo. Mick, Kazue, Miki e Umi probabilmente si stanno chiedendo dove siamo"
"No" mormorò Kaori. "Io...io voglio...voglio stare con Bruce. Vattene" 
Gli occhi di Ryo si allargarono mentre diventava sempre più confuso. Nonostante fosse stata decisamente Kaori a pronunciare quelle parole, Ryo non riconobbe la voce fredda e priva di emozioni che le sue labbra emanavano.
"Penso che la signorina abbia parlato, signor...Saeba, giusto?" disse Bruce. "Le chiederei di andarsene, adesso" il tono di Bruce era in qualche modo gentile e con una punta di arroganza che servì solo a intensificare la rabbia che iniziava a crepitare nell'anima di Ryo.
"Kaori" disse, assicurandosi di mantenere un tono delicato. "Andiamocene e ti offro da bere. Ho una cosa da dirti"
"Sono sicuro che possa aspettare, qualunque cosa sia" disse Bruce, mettendo un braccio attorno alla vita di Kaori e attirandosela al petto. Quel gesto fu un leggero ma deliberato atto di possessività agli occhi di Ryo, che sentì la propria rabbia diventare odio per l'uomo che osava rivendicare Kaori come se fosse una sorta di ninnolo scintillante.
"Kaori..."
"Vattene" ripeté lei. "Voglio rimanere qui"
Ryo serrò le mani ma rimase zitto e immobile. In quel momento voleva afferrare Kaori e trascinarla via da Bruce, ma non voleva nemmeno fare una scenata o far arrabbiare Kaori se davvero voleva rimanere. Lottò per riconquistare un'aria più rilassata e accennò un sorriso.
"Hai ragione, posso aspettare" disse. "Lo farò sapere agli altri e ti vengo a prendere più tardi"
Iniziò ad allontanarsi, ma si fermò quando vide gli occhi di Kaori che diventavano lucidi e umidi. 
"Ryo" mormorò. Ryo si spaventò leggermente, si spaventò a sentire il suo nome pronunciato da quella calda voce che ben conosceva.
"Andiamo adesso" disse Bruce, posandole una mano sotto il mento e facendole voltare il viso verso di sé. "Il signor Saeba può aspettare la fine del nostro ballo"
Lei annuì meccanicamente e tornò a rivolgersi a lui, lasciando cadere fiaccamente le braccia ai fianchi di Bruce mentre questi la stringeva e la guidava nel valzer.
Mentre li osservava riprendere la loro danza, Ryo si sentì pieno di disgusto. Il suo istinto aveva continuato a dirgli che c'era qualcosa che non andava dal momento in cui aveva visto Kaori con quell'uomo e ora era completamente certo di avere ragione. Eppure, era insicuro sul corretto modo di procedere e decise che la cosa migliore fa fare, per il momento, fosse di aspettare e di continuare a tenerli bene in vista. Si ritirò dalla pista da ballo e sparì nella folla.



Dopo che Ryo si fu allontanato, Bruce ghignò e strinse Kaori ancora di più.
-Presto, non manca molto ormai. Presto, mia Maiko, tornerai e finalmente avrò la possibilità di amarti come avrei dovuto fare in passato-. 



*La Yuki-onna è una creatura demoniaca appartenente al folclore giapponese, è lo spirito della neve e dell'inverno. Ci sono diverse leggende sul suo conto, ma la più famosa dipinge la Yuki-onna come crudele e spietata, si presenta con l'aspetto di una bellissima donna per attirare i viandanti smarriti nella neve per poi ucciderli o lasciarli morire assiderati. 
  
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