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Autore: AceHearts    23/03/2009    2 recensioni
...mi chiamano Angel, sono molto conosciuta da queste parti come l’Angelo della Morte, una “spietata” cacciatrice, anch’ella vampira, ebbene si, vampira che caccia vampiri, che strana cosa vero?!?!
Genere: Erotico, Horror, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti
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Il sogno

Sono in un prato di fiori bianchi, nel cielo la luna e le stelle mi illuminano il viso, un venticello mi scompiglia i miei lunghi capelli neri. Sono vestita solo con un abito celeste che scende morbido lungo i fianchi fino giù alle caviglie, da metà coscia partono tanti spacchi che finiscono a punta. Mi guardo i piedi e mi accorgo di essere scalza. Poi una voce che pronuncia il mio nome mi distrae dei quei pensieri, ed eccolo, lo vedo, è lui! E’ dietro di me.
Quel vampiro oscuro, bello come quella notte di luna piena. –Chi sei?- gli domando, lui sorride, questa volta dolcemente, ancor più bello, lo guardo incantata aspettando trepidante che mi pronunci il suo nome.
Ma non risponde, si avvicina velocemente, mi accarezza una guancia con quella sua mano gelida, continuando a sorridermi e guardarmi in quel modo così intenso e dolce, appoggio la mia mano sulla sua e chiudo gli occhi per godermi quel momento.
La sua mano ora scende lungo la linea del mio collo, fino alla spalla, per poi scendere giù sul mio braccio. I brividi si impossessano di me, butto la testa all’indietro, schiudo la bocca e mi inumidisco le labbra ormai secche. Intanto lui mette l’altra mano dietro la nuca tra i miei capelli, chiude gli occhi e mi bacia sulla gola, deglutisco; ormai il respiro si è fatto più forte.
Sento le sue labbra fredde scivolare sulla mia pelle lasciando una scia umida fino al petto che frenetico si alza e si abbassa. Poi risale arrivando al mento e cercando la mia bocca, pronta a sentire la sua lingua che danza con la mia. Le mie mani si infilano tra i suoi capelli, che leggeri cadono sulla fronte finendo sull’occhio sinistro.   
E finalmente ci baciamo, un bacio intenso, passionale, una sensazione stupenda. Mai provata…
Mi alza posizionandomi tra le sue braccia, poi si inginocchia e mi stende tra i fiori bagnati di rugiada.
Si stende al mio lato sinistro, continuando a baciarmi mentre con una mano mi accarezza il fianco destro scendendo sulla coscia ormai scoperta. Piano ci dividiamo, ci guardiamo, i nostri sguardi sono languidi e lucidi dall’emozione. E di nuovo si avvicina al mio viso per baciarmi.
A quel punto una voce familiare mi desta dal mio sogno improvvisamente -SARAH!!!! LA COLAZIONE È PRONTA!-
Mi sveglio di soprassalto, sono tutta sudata e accaldata. Al pensiero del sogno arrossisco di brutto. Dalla vergogna mi copro il volto con le mani –Oddio! Anche nei sogni mi perseguita! E che sogni! Non è che mi dispiacerebbe che accadesse, casomai potrei… e poi potrei ucciderlo- dico a me stesso ghignando, poi scuoto la testa –AHHHHHH! Ma che vado a pensare! Ma sei stupida?!- a quel punto mi do un leggero pugno sulla testa. Mi alzo di botto dal letto e corro giù a fare colazione.
-Buongiorno- dico apaticamente e sedendomi al tavolo. Mangio stranamente silenziosa immersa nei miei pensieri, che naturalmente andavano a finire sempre a lui.
-Sarah? Sarah? Sarah?!- sento qualcuno chiamarmi.
-Cosa… chi mi ha chiamato?- chiedo destandomi dalle mie riflessioni.
-Sarah tutto bene? Ti vedo assente- risponde mia madre –No no niente. Sto bene!- mi alzo dalla sedia, pronta ad andarmi a preparare –Vado a prepararmi-.
-Ma come non finisci di magiare?- stavolta è mio padre a parlare.
-No, non ho più fame grazie… vado- risalgo in camera e veloce mi preparo.

Sono le cinque del pomeriggio, sento qualcuno fuori la porta del mio ufficio. E’ Jenny la mia migliore amica da sempre, lei è umana, ha 18 anni, va all’ultimo anno di liceo; è molto conosciuta nell’istituto per la sua bellezza e il suo carattere peperino. Ha capelli e occhi castani, è minuta come me. Può sembrare una di quelle ragazze belle e senza cervello, ma non è così, è molto intelligente e ha un bellissimo carattere molto sveglio e dice sempre quel che pensa, per questo potrebbe risultare antipatica in certi versi. Lei sa tutto di me, sa cosa sono e non se ne preoccupa, si fida di me e mi vuole un casino di bene!
-Buongiornoooooo!!- Entra lei senza bussare.
-We vita!- dico alzandomi e andandola ad abbracciare, le sorrido. Ci guardiamo negli occhi – We vita mia è successo qualcosa?!- domanda capendo subito con il solo guardar negli occhi, io è per questo che la amo! Ci capiamo al volo basta uno sguardo.
- Eh… diciamo, però voglio parlarne fuori di qui, vieni andiamoci a prendere un caffè al bar di fronte, tanto al momento non ho clienti- lei annuisce.
Usciamo dalla stanza –Mary, noi andiamo di fronte a prenderci un caffè, se viene qualcuno chiamami- dico avviandomi alla porta. – Ah… vuoi qualcosa al bar?-
-No grazie- risponde -Ok a dopo-.
-Ora mi dici cosa è successo!- dice la vita mia dopo esserci sedute al tavolino nel bar e aver ordinato.
-Stanotte durante la caccia, mi sono scontrata con un purosangue- faccio una pausa, Jen mi guarda aspettando che continui, intanto arrivano i caffè, sospiro e ne bevo un sorso –E’ strano questo vampiro, non uccide le sue prede, non si sporca minimamente e non ha ucciso nemmeno me preferendo poi scappare e la cosa più brutta è che stanotte l’ho sognato, ho sognato i suoi occhi neri, i suoi capelli mori, la sua bocca che mi baciava e io che mi eccitavo, lui che mi accarezzava e io mi eccitavo ancor di più- la mia amica ascolta divertita e incuriosita –Poi mentre stavamo per farlo mia madre mi sveglia!-
A questo punto il suo sguardo si fa malizioso –Ehhhhhhhhh!- urla quasi.
Le mie guancie si imporporano –Weeee e daiii! Smettila!! La cosa è preoccupante! Non mi posso assolutamente invaghire di uno come lui!- ora ride –Tu ridiiii?!?!-
-Si che rido, sei anche tutta rossa!-
-Uff si seria per una volta-
-Ok, ok, scusa- dice trattenendo un’altra risata. La guardo storto.
-Continua- ritorna seria.
-Comunque dicevo…- e le dissi tutte le mie preoccupazioni. Lei ascoltava e dava consigli. Dopo chiuso l’argomento “affascinante vampiro-purosangue” incominciammo a parlare della scuola e dei ragazzi dandole consigli ogni tanto. Poi tra una risata e una chiacchierata passò un’ora e si era fatta l’ora di tornare in ufficio.
La sera tornai a casa e la notte di nuovo a caccia, una volta addormentata di nuovo lo sognai.
Così anche tutte le altre sere che passavano.
Passò un mese senza vederlo. Era da un po’ che non lo sognavo e non lo pensavo. Era un infatuazione passeggera, almeno… così credevo come credevo e (speravo) anche di non rivederlo più…



Ed ecco postato il 3° capitolo. Ringrazio tt per le recensione e  ringrazio ki ha messo "Vampire Girl" tra i preferiti. Ciao un bacio!  -_^
   
 
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