Anime & Manga > Il grande sogno di Maya
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Autore: cenere41    19/02/2016    2 recensioni
Una giovane donna che fugge da un mondo a lei ostile, intraprendendo un viaggio che la porterà dal Giappone all'Europa, in un susseguirsi di vicessitudini inaspettate insieme alla sua amica del cuore. Una traversata che sarà per loro un segno del destino, che le condurrà verso una nuova vita e dove forse ci sarà ad attenderle il grande amore. Ma la strada verso la felicità sarà lunga, piena di insidie e gelosie, ma anche di dolci ed appassionati momenti.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Lime, Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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Satomi si trovava nelle proprie stanze quando gli venne annunciato l'arrivo di Karato Hijiri.
-Grazie, Claude. Riferisci che sarò subito da lui.-Rispose al domestico, congedandolo.
Un sorriso sarcastico gli comparve sulle labbra.Poteva immaginare cosa fosse venuto a fare:aveva palesato il suo interesse per Rei senza esitazione, la sera del ricevimento, dopo la prima di Phèdre. Si era fermamente opposto al solo lasciarla ballare con lui, dimostrando tutta la sua possessività nei confronti della giovane. Preparandosi ad un duro confronto scese a ricevere il suo inopportuno ospite.
Non appena se lo ritrovò davanti, capì dalla sua espressione che era molto contrariato.
-Hijiri...quale onore!?-Esordì Satomi con palese sarcasmo.-Cosa ti porta in casa mia, senza nessun preavviso?- Continuò sullo stesso tono.
-Volevo avvertirti di stare alla larga da Rei, Shigeru. Credevo di essere stato abbastanza chiaro al ricevimento!-Rispose Karato con voce ferma e decisa.
-Non credi che dovrebbe essere lei a dirmelo?-Controbbattè l'altro con baldanza.
-Te lo sto dicendo io. Non devi avvicinarti a lei...in che modo devo fartelo capire?- Proruppe l'uomo ad occhi socchiusi per la collera trattenuta.
-Tu non puoi darmi ordini, Hijiri! Chi ti credi di essere per irrompere in casa mia con simili intimidazioni...?-Gli domandò iniziando ad irritarsi.
-Non mi dire...? Io ti sto solo avvertendo...Se questo ti fa sentire intimidito...è un tuo problema, Shigeru.- Lo provocò l'uomo con derisione.
Satomi ridusse gli occhi a due fessure e si avvicinò all'altro con fare minaccioso.
-Intimidirmi tu? Non farmi ridere, Karato! Non ti temo affatto.-Ribadì secco.-E tanto perchè ti sia chiaro: Rei mi piace molto ed ho intenzione di rivederla come e quando mi pare...Finchè lei e solo lei non mi dirà il contrario!-Poi con un sorriso di scherno, aggiunse:-Davvero divertente...Non avrei mai pensato che tu potessi essere geloso. Evidentemente mi sbagliavo!-
-Ti attribuisci grande importanza, se credi che io possa provare gelosia nei tuoi confronti, Shigeru...- Lo rimbeccò Hijiri, dopo una breve e sarcastica risata.
-Davvero? Eppure sei qui a vietarmi di battere il tuo territorio. Come un lupo inferocito che difende ciò che gli appartiene!-Lo provocò ancora Satomi, fissandolo accigliato.
-Non devi più azzardarti a mandarle fiori, nè messaggi galanti...!-Gli ordinò l'altro a denti stretti, poichè il suo rivale aveva colto nel segno. Era geloso fradicio e non riusciva a nasconderlo.
-Perchè? Temi che la piccola Rei non riesca a resistermi e mi cadi tra le braccia?- Lo istigò con acredine eccessiva.
Questo era davvero troppo. Con uno scatto fulmineo, Karato gli sferrò un potente gancio destro, che lo mandò a finire lungo disteso sul pavimento.
-Se solo ti rivedo vicino a lei, ti distruggo.Te lo giuro!-Lo apostrofò con rabbia crescente.
Satomi si rialzò e se gli scagliò contro. Si colpirono a vicenda per parecchi minuti, finchè non accorsero i domestici a separarli. Avevano entrambi il viso ferito per i colpi presi.
-Esci da casa mia, Hijiri!- Gli intimò Shigeru, mentre lo trattenevano a fatica.
-Ricordati di stare lontano da Rei, Satomi o non rispondo di me!- Gli rispose, mentre cercava di liberarsi da coloro che lo tenevano.
-Chi diavolo ti dà il diritto d'intrometterti in cose che non ti riguardano?!- Ribadì Shigeru, dimenandosi con furia incontenibile.
-Ti sbagli...Mi riguarda eccome...visto che stiamo parlando della mia futura moglie!- lo informò lasciandolo, completamente esterrefatto. Poi con un ultimo strattone si liberò e guadagnò l'uscita a gran passo.


Rei era in preda all'angoscia. Karato era uscito da molto tempo, diretto a casa di Satomi ed ancora non era rientrato.
Era quasi buio ormai, Saeko non c'era: aveva una cena da suoi conoscenti che vivevano fuori Parigi e con tutta probabilità avrebbe passato la notte da loro. Almeno questo le aveva detto quella mattina, prima di salutarla.
Quando Hijiri aveva affermato di voler parlare con Satomi, lei aveva tentano invano di fargli cambiare idea. Sordo alle sue parole, pieno di collera, era uscito in tutta fretta, lasciandola agitata e preoccupata oltre ogni dire.
Ed ora, ogni minuto trascorso nell'incertezza le sembrava eterno. Con un tuffo al cuore, avvertì un rumore di zoccoli avvicinarsi alla dimora. Corse alla finestra, ma le ombre delle sera le impedivano di vedere l'identità di chi scendeva da cavallo. Poco dopo un Karato malconcio fece il suo ingresso nell'atrio dove si trovava anche Rei.
-Buon Dio.-Fece la ragazza, andandogli incontro e fissandone sconvolta il volto imbrattato di sangue.-Cosa ti è successo? Hai fatto a pugni?-Chiese, conoscendo già la risposta.
-Diciamo che Satomi ed io abbiamo avuto uno scambio di opinioni...un pò accesso...-Tentò di sdrammatizzare Hijiri, abbozzando un sorriso, ma il taglio sul labbro lo obbligò a rinunciare.
Lei prese il suo fazzoletto e gli tamponò la ferita, ripulendo anche gli altri tagli alla stessa maniera.
-Non avresti dovuto...guarda come ti ha conciato!- Lo rimproverò la giovane con voce dolce.
-Mfh...Lui è ridotto molto peggio, credimi!- La informò lui, fissandola soddisfatto.
-Ah sì...Questo migliora la situazione!- Ribadì con una punta di sarcasmo.-Credo sia meglio che tu ti dia una ripulita...poi verrò a medicarti. Queste ferite potrebbero infettarsi...!- Gli consigliò infine, apprestandosi a dare disposizioni ai domestici, per tale scopo. 

Un'ora più tardi, Rei bussò alla camera di Karato e dopo il suo invito ad entrare, ella avanzò nella stanza recando in mano un vassoio con il necessario per le medicazioni. Lui era sdraiato sul letto, ma non appena la vide si mise seduto: aveva addosso solo i pantaloni ed una camicia bianca aperta sul petto,che metteva in evidenza il possente torace. Quella vista la obbligò ad abbassare gli occhi, con immenso imbarazzo. Fingendo una calma che non provava, si avvicinò ad Hijiri con un batuffolo imbevuto di disinfettante. Glielo passò delicatamente sul taglio presente sulla guancia, sul sopracciglio e sul labbro, mentre lui la osservava in silenzio, seguendo tutti i suoi movimenti. 
Rei si schiarì la voce, rompendo quel silenzio carico di sottintesi:-Spero di non farti troppo male, ma devo ripulire bene le ferite...-Disse con voce flebile.
L'uomo le sorrise con tenerezza, poi prendendole la mano tra le proprie, rispose:-Hai un tocco così leggero...come ali di farfalla...-
La ragazza arrossì tutta e ritirando lentamente la mano, disse:-Non avresti dovuto andare da Satomi...non era necessario e soprattutto non avresti dovuto fare a pugni con lui. Potevate farvi molto male!- Asserì senza guardarlo negli occhi, palesemente irritata.
-Era necessario invece...Lo era per me almeno!- Affermò Karato con enfasi.-Spero che adesso abbia capito e la smetta di starti intorno...!- Terminò con fermezza.
-Cosa dovrebbe aver capito?- Domandò Rei, guardandolo confusa.
-Che non deve mandarti fiori...! Perchè io non gli permetterò di corteggiare la mia futura moglie!- Spiegò, lasciandola letteralmente a bocca aperta.
  
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