Semplicemente
tu
ed io
Created
by Rita
{
Brutte
notizie
~
Lunedì. Una
nuova settimana era già cominciata. La routine di tutti i giorni era
partita.
Ore 11, aula 2,
edificio 19.
L’aula come
sempre era gremita di alunni che aspettavano pazientemente l’arrivo del
professore. Una ragazza era seduta sulle prime file, immersa nella lettura di un
libro. A un tratto si sentì un insolito silenzio e la ragazza capì che il prof
aveva già varcato la soglia dell’aula, pronto a cominciare una nuova lezione.
-
Che noia. È già
qui il prof! – Annunciò Sofia, sedendosi al suo posto.
-
Sì, fatti
sentire Sofì. Dai! – Le disse Greta, posando il libro nella borsa e prendendo il
notes-book sotto il banchetto.
-
Ma Sara?
–
-
Boh… forse avrà
trovato traffico. –
-
Sì, sicuramente!
– Dopo qualche minuto la terza porta dell’aula si spalancò e una ragazza fece
capolinea nell’aula e come se non fosse accaduto nulla, si sedette accanto alle
sue due amiche.
-
Buon giorno,
signorina. Adesso possiamo iniziare la lezione? – Le chiese il prof, in modo un
po’ alterato. La ragazza divenne rossa e fece le sue scuse per quel ritardo. La
lezione cominciò e il prof sperò che non fosse più sospesa per un altro ritardo.
Greta seguiva attentamente la spiegazione del prof, ma un pensiero la distraeva.
L’immagine del biondino non la lasciava neanche un attimo. Quel ragazzo aveva
uno strano potere su di lei: l’aveva conosciuto due giorni fa e già non riusciva
a toglierselo dalla testa. Aveva pensato a lui tutta la notte e per tutta la
notte, l’immagine del suo dolce viso non l’aveva abbandonata nemmeno un istante.
“Chissà cosa starai facendo..” pensò la
moretta, scrivendo distrattamente il nome “Luca” su un foglio.
-
Aww... non ce la
facevo più! – Dichiarò Sofia, uscendo dal grande edificio di Via delle
Scienze.
-
E quando mai. Tu
non riesci proprio a sorbirti tre ore di filato con quel prof! – questa volta
era stata Greta a parlare.
-
Non so a voi, ma
credo che quel tipo mi odi. Non vedi come mi guarda durante le lezioni? Sì, ne
sono sicura: non mi può vedere! –
-
Dai Sara! Non
essere paranoica. Non è vero che ti odia e poi ti guarda normalmente, come
osserva tutte noi! – Puntualizzò Greta, entrando nel bar della facoltà di
architettura con le due colleghe.
-
Ok, hai ragione
tu... però... –
-
Niente però! Dai
andiamo a prenderci un panino. Fra un’ora abbiamo un’altra lezione, se non ve ne
foste dimenticate. – Le ricordò Sofia, mettendosi in fila.
-
Già. Due ore di
psicologia... che palle! – Esclamò Sara, seguendo l’amica.
-
Greta ma poi
l’hai più sentito a Luca? – Le domandò Sofia.
-
Sì, ci siamo
sentiti di pomeriggio e di sera, e… -
-
E… - La
incitarono le due amiche, all’unisono, curiose di sapere qualcosa di
più.
-
E niente.
–
-
Come niente! Ti
avrà spiegato il motivo per quella chiamata, no? – Le chiese Sara, ancora più
interessata.
-
Bèh, si… lui mi
ha chiesto se sabato mi andava di uscire con lui e con gli altri, e quindi anche
voi! –
-
Wow! Davvero? E
lo dici così? – Chiese Sara, entusiasta per quella
notizia.
-
E come dovrei
dirvelo? –
-
Oddio! Non posso
crederci... rivedrò ad Andrea!! –
-
Ed io a Luigi!
Che bello!! – Disse Sara, sfoderando uno splendido
sorriso.
-
Aspettate un
attimo. Voi due avevate già adocchiato la vostra preda e non mi avevate detto
nulla?? – Chiese Greta, sbalordita da quella rivelazione.
-
Bèh... ecco... –
Dissero, all’unisono, le due ragazze.
-
Sì, sì... ho
capito... quindi per voi andrebbe bene, se sabato uscissimo con loro, giusto? –
Chiese la moretta, speranzosa. Le due ragazze annuirono felici e dopodiché
ordinarono il loro panino.
°°°
-
Tesoro sei in
camera? –
-
Si mamma! Sono
qui. – La donna aprì la porta della camera del giovane ed
entrò.
-
Stai studiando?
– Chiese premurosa, la madre.
-
Sì... non ne
posso più. –
-
Lo so tesoro, ma
se vuoi superare gli esami, devi studiare. – Disse la madre, sistemando la
biancheria nella cassettiera del ragazzo.
-
Già… - sospirò
Luca, stiracchiandosi un po’.
-
Hai lezione nel
pomeriggio? –
-
Si, ho due
lezioni. Tra poco verrà Andrea... gli do uno strappo all’uni.
–
-
Ok, allora
appena arriva, ti chiamo. –
-
Grazie mamma! –
Disse il ragazzo, dandole un dolce bacio sulla guancia e facendola sorridere. La
donna uscì dalla camera e al ragazzo non poté sfuggire un sospiro di tristezza.
Dopodiché si rimise a studiare, scacciando ogni pensiero.
Drin -
Drin (Squillo del
cellulare)
-
Pronto?
–
-
Ciao bellissimo!
–
-
Ciao Lori, che
c’è? – Chiese il ragazzo, roteando gli occhi.
-
Che hai? Non sei
contento di sentirmi? – Domandò la
ragazza, infastidita da quel tono così seccato.
-
Niente,
scusami.. e che stavo studiando… -
-
Allora ti ho
disturbato, tesoro? –
-
No, ma non
chiamarmi mai più tesoro! va bene? – Le chiese, sperando che la ragazza avesse
recepito il messaggio.
-
Dai! Che sarà
mai… è così tenera questa parola. –
-
Bèh… a me non
piace e poi non stiamo mica insieme! –
-
Ok, scusami! Non
ti chiamerò più così, comunque, volevo chiederti se più tardi verrai a lezione.
–
-
Certo che ci
verrò, perché lo vuoi sapere? –
-
Così… allora ci
vediamo dopo… ciao bello! –
-
Ciao Lori… – E
così terminò quella telefonata. “Mah… questa è tutta fuori… ma che vuole da
me???” Si chiese il ragazzo, cercando di studiare almeno un
po’.
-
E da quanto ti
tormenta? –
-
Da troppo. Mi
chiama in continuazione, non mi lascia respirare! –
-
Secondo me
questa non ti molla tanto facilmente. –
-
Spero che si
stufi presto. Non la sopporto più. –
-
Lo credo che non
la sopporti più.. – disse Andrea come se fosse stata la cosa più semplice, poi
aggiunse. – e ancora di più perché ti sei preso una bella cotta per la brunetta,
l’amica di Richi. – Luca sospirò.
-
Già… -
ammise.
°°°
-
Giuly sei
pronta? –
-
Solo un attimo,
sorellina! –
-
Ok, ma sbrigati
oppure faremo tardi. –
-
Siiii!! –
Rispose la bimba, correndo nella sua cameretta.
-
Mi raccomando
Giuly comportati bene a danza, siamo intesi? – Urlò la madre dalla
cucina.
-
Si, mamma!
Eccomi Greta. –
-
Bene. Noi
andiamo mamma! – Disse la ragazza, prendendo per mano la piccola
Giuly.
-
State attente!
Ciao..! –
-
Siii! –
Risposero, all’unisono, le due sorelle uscendo da casa. S’incamminarono verso la
scuola di danza, ma ad un tratto, Greta vide qualcosa, anzi qualcuno. “ma
quello è… è Luca, insieme ad Andrea. E quella che si struscia contro Luca chi
è?!?!” pensò la ragazza, tenendo sempre per mano la sua sorellina, che la
guardava con aria interrogativa.
-
Sorellina,
conosci quelli lì? – chiese la bambinetta, indicandole i tre
ragazzi.
-
Oh, sono solo
delle persone che ho conosciuto l’altra sera. Ti ricordi di Riccardo, il mio
migliore amico? – la bambina annuì.
-
Bè… quello
biondo è suo cugino e si chiama Luca. –
-
E la tipa che
gli sta addosso è la sua fidanzata? –
-
Credo di si… -
disse Greta, sentendo il cuore gonfio di delusione.
-
Su, andiamo
piccola. – la bambina senza dire nulla, lasciò la mano della sorella e corse dai
tre ragazzi.
-
Giulia che fai?
– gridò Greta.
-
Aspetta. – disse
la bambina correndo sempre verso il piccolo gruppo. Quando arrivò, seguita a
ruota dalla sorella maggiore, Giuly strinse tra le dite la stoffa dei jeans del
ragazzo biondo e chiese.
-
Posso chiederti
una cosa? –
-
Si piccolina,
cosa c’è? – disse il biondino, abbassandosi all’altezza della
bambina.
-
È vero che sei
il cugino di Riccardo, il migliore amico di mia sorella? –
-
Si, ma tu come
fai a saperlo e poi chi è tua sorella? – chiese Luca, che non aveva notato
ancora la ragazza.
-
È lei. – disse
la bambina, mostrandole la sorella. Luca alzò la testa e un sorriso si dipinse
nella sua bocca.
-
Greta!
–
-
Ciao… - salutò
timidamente la ragazza.
-
Ho cercato di
fermarla, ma quando si mette in testa una cosa, è difficile bloccarla. – si
giustificò la ragazza.
-
Non ti
preoccupare. – Le disse il ragazzo, guardandola con
adorazione.
-
Chi è questa
ragazza, Luca? – chiese la ragazza accanto a lui, la quale era rimasta muta
tutto il tempo.
-
Lei è un’amica
di Riccardo. – poi rivolgendosi a Greta, le disse. – Ti presento mia cugina
Claudia, Gre. – la cugine le sorrise dolcemente, tendendole la
mano.
-
Oh, molto
piacere Claudia. – disse Greta, stringendole la mano.
-
Il piacere è
tutto mio. Come sei carina, sei la ragazza Luca? –
-
Oh… n…no. Noi
siamo solo amici. – balbettò la moretta.
-
Cla la smetti di
fare sempre questa domanda a tutte le ragazze che ti presento?
–
-
Scusa, ma questa
volta lo pensavo davvero! – si difese la biondina, dagli occhi verde
smeraldo.
-
Allora tu non
sei la fidanzata di Luca? – chiese la bimba a Claudia, attirando l’attenzione
dei quattro ragazzi.
-
Oh, no piccola.
– disse la biondina, poi abbassandosi e avvicinandosi al suo orecchio le
mormorò. – Non vorrei mai e poi mai essere la ragazza di Luca, è troppo geloso.
– tutti risero da quella affermazione, tutti tranne il povero
Luca.
-
Ah Ah. Adesso
hai finito di fare la spiritosa? –
-
Si, adesso tocca
a te, cuginetto. –e sfoderò un gran sorriso, al che il ragazzo
sbuffò.
-
Greta ma che ci
fai qui in giro? – chiese Andrea, parlando per la prima
volta.
-
Oh, bèh.. dovrei
lasciare a mia sorella alla scuola di danza e poi correre in facoltà.
–
-
Oh, ma sei vuoi
ti diamo noi un passaggio! Vero cuginetto? –
-
Certo!-
-
Oh… non vorrei
approfittarne. –
-
Su, su… andiamo.
– disse Andrea.
-
No ragazzi. Vi
ringrazio, ma devo fare una cosa importante prima di andare all’uni.
–
-
Oh.. – disse
solamente la biondina, delusa.
-
Sarà per
un’altra volta. – la rincuorò Greta, sorridendole.
-
Ok, ci conto!
–
-
Sei sicura
Greta? Non ci mettiamo molto ad arrivare alla scuola di danza e…
-
-
No, davvero!
Grazie Luca per l’offerta, ma preferiamo camminare. Vero piccola?
–
-
Ma…
-
-
Ciao ragazzi. –
e s’incamminò, mano nella mano con la piccola sorella.
-
Perché non hai
voluto che ci accompagnassero? –
-
Non volevo
disturbare, Giuly. –
-
Ma…
-
-
Niente ma. Su,
andiamo! – disse la moretta. Quando arrivarono la ragazza chiese alla
piccolina.
-
Allora ti vengo
a prendere alle 5 in punto, ok? –
-
Si, sorellina.
Ciao a dopo! –
-
Ciao piccolina,
buona lezione! – Disse Greta, dandole un amorevole bacio sulla
guancia.
-
Grazie! – Disse
entusiasta, la bimba, entrando dentro l’enorme edificio. Una dolce melodia si
espanse nell’aria e Greta prese rapidamente il suo cellulare che squillava
insistentemente.
-
Pronto?
–
-
Greta.. so-no..
io.. Sa-ra. – Rispose, una
voce rotta da singhiozzi.
-
Ciao Sara, ma
che hai? Perché piangi? – Chiese preoccupata, la moretta,
spaventandosi.
-
So-fia…
-
-
Che cosa è
successo a Sofia?? – Le chiese quasi urlando.
-
Ha.. ha avuto un
incid-ente e..e adesso si trova in ospedale.. – Disse
singhiozzando, la ragazza, versando una moltitudine di
lacrime.
-
In che ospedale
l’hanno portata, Sara? –
-
Al Civico… è in
sala operatoria… io…oddio.. –
-
Sto
arrivando! -
-
Ok, ti aspetto.
De-vi salire al quarto piano. –
-
Va bene, a dopo!
– E così, Greta, terminò quella che si poté definire come la più brutta
telefonata della sua esistenza. Si mise a correre velocemente verso la stazione,
attraversando col rosso, senza fermarsi mai e senza rendersi conto che un auto
la stava quasi investendo.
-
Ei tu! È questo
il modo di attraversare una strada? – Chiese un ragazzo che per poco la stava
travolgendo con la propria macchina. Greta si voltò in direzione della voce,
anche il ragazzo la guardò e ben presto si pentì per ciò che aveva detto.
Davanti a lui c’era Greta, in tutto il suo splendore.
-
Greta… - Sibilò,
il giovane, non credendo ai suoi occhi.
-
Oddio Dani! Devi
aiutarmi, ti prego! –
-
Cosa è successo?
– Le chiese il ragazzo, ancora seduto al volante della sua
auto.
-
Sofia ha avuto
un incidente… ti prego dammi un passaggio fino in ospedale.
–
-
Certo, sali
pure. – Le disse cautamente, il ragazzo. Greta montò sull’auto e il ragazzo
partì.
-
Dove l’hanno
portata? –
-
Al Civico. Mi ha
chiamato Sara, era distrutta! Oddio speriamo che non sia nulla di grave!
-
Tranquilla
piccola! Andrà tutto bene! – La consolò Dani, sfrecciando sull’asfalto a tutta
velocità.
-
Lo spero tanto!
– Disse Greta, iniziando a versare le prime lacrime.
Continua…
Oddiooooo siamo
arrivati al settimo capitolo, non ci credo!! Povera Sofia
però…
Cmq c’è stato un
altro incontro tra il bellissimo Luca e la nostra protagonista.
Ehehe!!
Il destino li fa
incontrare sempre ;) ( cioè io..ihih)
Grazie alla
recensione di Purple!!
Grazie
anche a te per tutti i complimenti che mi fai ^////^.
LÌ ADORO!! E poi ho letto che piacciono anche a te i Modà: è una band
formidabile!! Come te, anch’io amo solo qualche canzone. Adoro “Favola” per
esempio.. è strepitosa!! Cmq grazie ancora per tutto!! I tuoi commenti, come
quelli di Stefola93, sono
fondamentali per me. Grazie infinite!! Baci.. alla prossima
J
Vorrei
ringraziare anche alla mia concittadina stefola93!!
Grazie
per ogni parola che spendi nei tuoi commenti. Mi rendono gioiosa e carica per
ricominciare a scrivere! Grazie davvero!!
Ps. Anche a me
fa simpatia Riccardo..è adorabile!! Bacini e ancora
grazie!!