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Autore: miki18    23/03/2009    2 recensioni
Ciao a tutti! Questa è la prima volta che scrivo una storia originale e spero che qualcuno di voi la legga. AGGIUNTO IL DODICESIMO CAPITOLO!! Ecco un anticipazione della mia ff:
Greta era una ragazza solare, sempre pronta ad aiutare i suoi amici..Possedeva un carattere peculiare che la distingueva dalla massa: era dolce e affettuosa, ma anche tremendamente timida e permalosa(...) Un incontro e un oggetto a lei caro le avrebbero cambiato la vita(...)Il destino stava già operando per lei e nessuno poteva sapere cosa le sarebbe successo nei giorni futuri.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Semplicemente

tu ed io

Created by Rita

 

{ Brutte notizie ~

 

 

 

Lunedì. Una nuova settimana era già cominciata. La routine di tutti i giorni era partita.

Ore 11, aula 2, edificio 19.

L’aula come sempre era gremita di alunni che aspettavano pazientemente l’arrivo del professore. Una ragazza era seduta sulle prime file, immersa nella lettura di un libro. A un tratto si sentì un insolito silenzio e la ragazza capì che il prof aveva già varcato la soglia dell’aula, pronto a cominciare una nuova lezione.

-          Che noia. È già qui il prof! – Annunciò Sofia, sedendosi al suo posto.

-          Sì, fatti sentire Sofì. Dai! – Le disse Greta, posando il libro nella borsa e prendendo il notes-book sotto il banchetto.

-          Ma Sara? –

-          Boh… forse avrà trovato traffico. –

-          Sì, sicuramente! – Dopo qualche minuto la terza porta dell’aula si spalancò e una ragazza fece capolinea nell’aula e come se non fosse accaduto nulla, si sedette accanto alle sue due amiche.

-          Buon giorno, signorina. Adesso possiamo iniziare la lezione? – Le chiese il prof, in modo un po’ alterato. La ragazza divenne rossa e fece le sue scuse per quel ritardo. La lezione cominciò e il prof sperò che non fosse più sospesa per un altro ritardo. Greta seguiva attentamente la spiegazione del prof, ma un pensiero la distraeva. L’immagine del biondino non la lasciava neanche un attimo. Quel ragazzo aveva uno strano potere su di lei: l’aveva conosciuto due giorni fa e già non riusciva a toglierselo dalla testa. Aveva pensato a lui tutta la notte e per tutta la notte, l’immagine del suo dolce viso non l’aveva abbandonata nemmeno un istante. “Chissà cosa starai facendo..” pensò la moretta, scrivendo distrattamente il nome “Luca” su un foglio.

-          Aww... non ce la facevo più! – Dichiarò Sofia, uscendo dal grande edificio di Via delle Scienze.

-          E quando mai. Tu non riesci proprio a sorbirti tre ore di filato con quel prof! – questa volta era stata Greta a parlare.

-          Non so a voi, ma credo che quel tipo mi odi. Non vedi come mi guarda durante le lezioni? Sì, ne sono sicura: non mi può vedere! –

-          Dai Sara! Non essere paranoica. Non è vero che ti odia e poi ti guarda normalmente, come osserva tutte noi! – Puntualizzò Greta, entrando nel bar della facoltà di architettura con le due colleghe.

-          Ok, hai ragione tu... però... –

-          Niente però! Dai andiamo a prenderci un panino. Fra un’ora abbiamo un’altra lezione, se non ve ne foste dimenticate. – Le ricordò Sofia, mettendosi in fila.

-          Già. Due ore di psicologia... che palle! – Esclamò Sara, seguendo l’amica.

-          Greta ma poi l’hai più sentito a Luca? – Le domandò Sofia.

-          Sì, ci siamo sentiti di pomeriggio e di sera, e… -

-          E… - La incitarono le due amiche, all’unisono, curiose di sapere qualcosa di più.

-          E niente. –

-          Come niente! Ti avrà spiegato il motivo per quella chiamata, no? – Le chiese Sara, ancora più interessata.

-          Bèh, si… lui mi ha chiesto se sabato mi andava di uscire con lui e con gli altri, e quindi anche voi! –

-          Wow! Davvero? E lo dici così? – Chiese Sara, entusiasta per quella notizia.

-          E come dovrei dirvelo? –

-          Oddio! Non posso crederci... rivedrò ad Andrea!! –

-          Ed io a Luigi! Che bello!! – Disse Sara, sfoderando uno splendido sorriso.

-          Aspettate un attimo. Voi due avevate già adocchiato la vostra preda e non mi avevate detto nulla?? – Chiese Greta, sbalordita da quella rivelazione.

-          Bèh... ecco... – Dissero, all’unisono, le due ragazze.

-          Sì, sì... ho capito... quindi per voi andrebbe bene, se sabato uscissimo con loro, giusto? – Chiese la moretta, speranzosa. Le due ragazze annuirono felici e dopodiché ordinarono il loro panino.

 

°°°

 

 

-          Tesoro sei in camera? –

-          Si mamma! Sono qui. – La donna aprì la porta della camera del giovane ed entrò.

-          Stai studiando? – Chiese premurosa, la madre.

-          Sì... non ne posso più. –

-          Lo so tesoro, ma se vuoi superare gli esami, devi studiare. – Disse la madre, sistemando la biancheria nella cassettiera del ragazzo.

-          Già… - sospirò Luca, stiracchiandosi un po’.

-          Hai lezione nel pomeriggio? –

-          Si, ho due lezioni. Tra poco verrà Andrea... gli do uno strappo all’uni. –

-          Ok, allora appena arriva, ti chiamo. –

-          Grazie mamma! – Disse il ragazzo, dandole un dolce bacio sulla guancia e facendola sorridere. La donna uscì dalla camera e al ragazzo non poté sfuggire un sospiro di tristezza. Dopodiché si rimise a studiare, scacciando ogni pensiero.

Drin - Drin (Squillo del cellulare)

-          Pronto? –

-          Ciao bellissimo! –

-          Ciao Lori, che c’è? – Chiese il ragazzo, roteando gli occhi.

-          Che hai? Non sei contento di sentirmi? – Domandò la ragazza, infastidita da quel tono così seccato.

-          Niente, scusami.. e che stavo studiando… -

-          Allora ti ho disturbato, tesoro? –

-          No, ma non chiamarmi mai più tesoro! va bene? – Le chiese, sperando che la ragazza avesse recepito il messaggio.

-          Dai! Che sarà mai… è così tenera questa parola. –

-          Bèh… a me non piace e poi non stiamo mica insieme! –

-          Ok, scusami! Non ti chiamerò più così, comunque, volevo chiederti se più tardi verrai a lezione. –

-          Certo che ci verrò, perché lo vuoi sapere? –

-          Così… allora ci vediamo dopo… ciao bello! –

-          Ciao Lori… – E così terminò quella telefonata. “Mah… questa è tutta fuori… ma che vuole da me???” Si chiese il ragazzo, cercando di studiare almeno un po’.

-          E da quanto ti tormenta? –

-          Da troppo. Mi chiama in continuazione, non mi lascia respirare! –

-          Secondo me questa non ti molla tanto facilmente. –

-          Spero che si stufi presto. Non la sopporto più. –

-          Lo credo che non la sopporti più.. – disse Andrea come se fosse stata la cosa più semplice, poi aggiunse. – e ancora di più perché ti sei preso una bella cotta per la brunetta, l’amica di Richi. – Luca sospirò.

-          Già… - ammise.

°°°

 

 

-          Giuly sei pronta? –

-          Solo un attimo, sorellina! –

-          Ok, ma sbrigati oppure faremo tardi. –

-          Siiii!! – Rispose la bimba, correndo nella sua cameretta.

-          Mi raccomando Giuly comportati bene a danza, siamo intesi? –  Urlò la madre dalla cucina.

-          Si, mamma! Eccomi Greta. –

-          Bene. Noi andiamo mamma! – Disse la ragazza, prendendo per mano la piccola Giuly.

-          State attente! Ciao..! –

-          Siii! – Risposero, all’unisono, le due sorelle uscendo da casa. S’incamminarono verso la scuola di danza, ma ad un tratto, Greta vide qualcosa, anzi qualcuno. “ma quello è… è Luca, insieme ad Andrea. E quella che si struscia contro Luca chi è?!?!” pensò la ragazza, tenendo sempre per mano la sua sorellina, che la guardava con aria interrogativa.

-          Sorellina, conosci quelli lì? – chiese la bambinetta, indicandole i tre ragazzi.

-          Oh, sono solo delle persone che ho conosciuto l’altra sera. Ti ricordi di Riccardo, il mio migliore amico? – la bambina annuì.

-          Bè… quello biondo è suo cugino e si chiama Luca. –

-          E la tipa che gli sta addosso è la sua fidanzata? –

-          Credo di si… - disse Greta, sentendo il cuore gonfio di delusione.

-          Su, andiamo piccola. – la bambina senza dire nulla, lasciò la mano della sorella e corse dai tre ragazzi.

-          Giulia che fai? – gridò Greta.

-          Aspetta. – disse la bambina correndo sempre verso il piccolo gruppo. Quando arrivò, seguita a ruota dalla sorella maggiore, Giuly strinse tra le dite la stoffa dei jeans del ragazzo biondo e chiese.

-          Posso chiederti una cosa? –

-          Si piccolina, cosa c’è? – disse il biondino, abbassandosi all’altezza della bambina.

-          È vero che sei il cugino di Riccardo, il migliore amico di mia sorella? –

-          Si, ma tu come fai a saperlo e poi chi è tua sorella? – chiese Luca, che non aveva notato ancora la ragazza.

-          È lei. – disse la bambina, mostrandole la sorella. Luca alzò la testa e un sorriso si dipinse nella sua bocca.

-          Greta! –

-          Ciao… - salutò timidamente la ragazza.

-          Ho cercato di fermarla, ma quando si mette in testa una cosa, è difficile bloccarla. – si giustificò la ragazza.

-          Non ti preoccupare. – Le disse il ragazzo, guardandola con adorazione.

-          Chi è questa ragazza, Luca? – chiese la ragazza accanto a lui, la quale era rimasta muta tutto il tempo.

-          Lei è un’amica di Riccardo. – poi rivolgendosi a Greta, le disse. – Ti presento mia cugina Claudia, Gre. – la cugine le sorrise dolcemente, tendendole la mano.

-          Oh, molto piacere Claudia. – disse Greta, stringendole la mano.

-          Il piacere è tutto mio. Come sei carina, sei la ragazza Luca? –

-          Oh… n…no. Noi siamo solo amici. – balbettò la moretta.

-          Cla la smetti di fare sempre questa domanda a tutte le ragazze che ti presento? –

-          Scusa, ma questa volta lo pensavo davvero! – si difese la biondina, dagli occhi verde smeraldo.

-          Allora tu non sei la fidanzata di Luca? – chiese la bimba a Claudia, attirando l’attenzione dei quattro ragazzi.

-          Oh, no piccola. – disse la biondina, poi abbassandosi e avvicinandosi al suo orecchio le mormorò. – Non vorrei mai e poi mai essere la ragazza di Luca, è troppo geloso. – tutti risero da quella affermazione, tutti tranne il povero Luca.

-          Ah Ah. Adesso hai finito di fare la spiritosa? –

-          Si, adesso tocca a te, cuginetto. –e sfoderò un gran sorriso, al che il ragazzo sbuffò.

-          Greta ma che ci fai qui in giro? – chiese Andrea, parlando per la prima volta.

-          Oh, bèh.. dovrei lasciare a mia sorella alla scuola di danza e poi correre in facoltà. –

-          Oh, ma sei vuoi ti diamo noi un passaggio! Vero cuginetto? –

-          Certo!-

-          Oh… non vorrei approfittarne. –

-          Su, su… andiamo. – disse Andrea.

-          No ragazzi. Vi ringrazio, ma devo fare una cosa importante prima di andare all’uni. –

-          Oh.. – disse solamente la biondina, delusa.

-          Sarà per un’altra volta. – la rincuorò Greta, sorridendole.

-          Ok, ci conto! –

-          Sei sicura Greta? Non ci mettiamo molto ad arrivare alla scuola di danza e… -

-          No, davvero! Grazie Luca per l’offerta, ma preferiamo camminare. Vero piccola? –

-          Ma… -

-          Ciao ragazzi. – e s’incamminò, mano nella mano con la piccola sorella.

 

-          Perché non hai voluto che ci accompagnassero? –

-          Non volevo disturbare, Giuly. –

-          Ma… -

-          Niente ma. Su, andiamo! – disse la moretta. Quando arrivarono la ragazza chiese alla piccolina.

-          Allora ti vengo a prendere alle 5 in punto, ok? –

-          Si, sorellina. Ciao a dopo! –

-          Ciao piccolina, buona lezione! – Disse Greta, dandole un amorevole bacio sulla guancia.

-          Grazie! – Disse entusiasta, la bimba, entrando dentro l’enorme edificio. Una dolce melodia si espanse nell’aria e Greta prese rapidamente il suo cellulare che squillava insistentemente.

-          Pronto? –

-          Greta.. so-no.. io.. Sa-ra. – Rispose, una voce rotta da singhiozzi.

-          Ciao Sara, ma che hai? Perché piangi? – Chiese preoccupata, la moretta, spaventandosi.

-          So-fia… -

-          Che cosa è successo a Sofia?? – Le chiese quasi urlando.

-          Ha.. ha avuto un incid-ente e..e adesso si trova in ospedale.. – Disse singhiozzando, la ragazza, versando una moltitudine di lacrime.

-          In che ospedale l’hanno portata, Sara? –

-          Al Civico… è in sala operatoria… io…oddio.. –

-          Sto arrivando!  -

-          Ok, ti aspetto. De-vi salire al quarto piano.

-          Va bene, a dopo! – E così, Greta, terminò quella che si poté definire come la più brutta telefonata della sua esistenza. Si mise a correre velocemente verso la stazione, attraversando col rosso, senza fermarsi mai e senza rendersi conto che un auto la stava quasi investendo.

-          Ei tu! È questo il modo di attraversare una strada? – Chiese un ragazzo che per poco la stava travolgendo con la propria macchina. Greta si voltò in direzione della voce, anche il ragazzo la guardò e ben presto si pentì per ciò che aveva detto. Davanti a lui c’era Greta, in tutto il suo splendore.

-          Greta… - Sibilò, il giovane, non credendo ai suoi occhi.

-          Oddio Dani! Devi aiutarmi, ti prego! –

-          Cosa è successo? – Le chiese il ragazzo, ancora seduto al volante della sua auto.

-          Sofia ha avuto un incidente… ti prego dammi un passaggio fino in ospedale. –

-          Certo, sali pure. – Le disse cautamente, il ragazzo. Greta montò sull’auto e il ragazzo partì.

-          Dove l’hanno portata? –

-          Al Civico. Mi ha chiamato Sara, era distrutta! Oddio speriamo che non sia nulla di grave!

-          Tranquilla piccola! Andrà tutto bene! – La consolò Dani, sfrecciando sull’asfalto a tutta velocità.

-          Lo spero tanto! – Disse Greta, iniziando a versare le prime lacrime.

 

Continua…

 

Oddiooooo siamo arrivati al settimo capitolo, non ci credo!! Povera Sofia però…

Cmq c’è stato un altro incontro tra il bellissimo Luca e la nostra protagonista. Ehehe!!

Il destino li fa incontrare sempre ;) ( cioè io..ihih)

 

Grazie alla recensione di Purple!! Grazie anche a te per tutti i complimenti che mi fai ^////^. LÌ ADORO!! E poi ho letto che piacciono anche a te i Modà: è una band formidabile!! Come te, anch’io amo solo qualche canzone. Adoro “Favola” per esempio.. è strepitosa!! Cmq grazie ancora per tutto!! I tuoi commenti, come quelli di Stefola93, sono fondamentali per me. Grazie infinite!! Baci.. alla prossima J

Vorrei ringraziare anche alla mia concittadina stefola93!! Grazie per ogni parola che spendi nei tuoi commenti. Mi rendono gioiosa e carica per ricominciare a scrivere! Grazie davvero!!

Ps. Anche a me fa simpatia Riccardo..è adorabile!! Bacini e ancora grazie!!

 

  
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