Solito angolo dell'autrice:
Scusate per il ritardo, ma, avevo bisogno di una pausa per rielaborare nuove idee... spero che vi piaccia. ho pensato di spostare il mio angoletto, prima della storia, perché magari aveva più senso... non è vero, la verità che avevo voglia di cambiamento... Rispondo alle recensioni, "che è meglio!"
Ninny: Sì, Leila lo fa impazzire, in ogni caso, Sirius è fantastico in qualsiasi versione!!!!!
Tarantella20: le tue idee si stanno concretizzando, eh? sono felice, vuol dire che la pensiamo allo stesso modo! ho deciso di farti odiare ancora di più Lexi...perché... ah! non te lo posso dire! lo devi capire da te! non è difficile. Comunque, sono felice che ti sia piaciuto il capitolo precedente, è forse quello che mi piace di più, e che avevo in testa da molto tempo...è stato difficile ricrearlo dalla mia (malata) mente alla tastiera.
Ringrazio come sempre chi legge, e auguro buona lettura di questo nuovo capitolo.
Fanny
Prima o poi, qualcuno avrebbe scoperto in quale immensa tresca fossero finiti, ed entrambi ne erano consapevoli.
Il primo che sospettava di loro due era il caro Remus, alias Lunastorta, il quale aveva iniziato ad indagare con la chiara intenzione di andare fino in fondo.
A Sirius non avrebbe importato più di tanto se non per quella cosa che tutti chiamano orgoglio: quel diabolico lupus in fabula , aveva sempre sostenuto che, Sirius fosse attratto da Leila, e che ne fosse anche corrisposto.
Remus capiva sempre tutto e più dello stesso interessato e ciò non poteva che dare gran fastidio. Se posso dire, almeno non rammentava mai le tante volte in cui aveva visto premiata la sua ragione dai fatti. In sostanza, aveva sprecato molte buone occasioni per dire “Ve lo avevo detto”.
La seconda, era Lily che giusto appunto aveva notato delle strane coincidenze, risoluta, però, ad ignorarle. Era dell’avviso secondo cui non erano fatti riguardanti a lei in prima persona, e più importanti desiderava sinceramente che i diretti interessati ne parla serro di spontanea volontà. Fino ad allora, ogni supposizione poteva essere ritenuta falsa, oltre al ragionevole dubbio.
Posso sentire distintamente un coro che recita: “James?”
James, Primo, non aveva bisogno di supporre, lui sapeva già che era così. Secondo, a lui stava bene così. Terzo, era preso da ben altri pensieri.
Provando a ricordare per cercare di capire, la prima volta ( per Leila, la prima in assoluto) era avvenuta a settembre, dopo un turbolento litigio, erano finiti in quel luogo che conoscete bene.
Fu la prima, ma anche l’ultima.
Errare è umano...
...perseverare è diabolico.
Ebbene, se credevano di poter sfuggire si sbagliavano alla grande, se affermavano che ciò che era accaduto era uno sbaglio, mentivano. Loro si amavano cecamente, follemente, irrimediabilmente. Si odiavano, pure. Potevano passare giorni senza guardarsi per il quieto vivere, tanto le litigate erano frequenti, burrascose, micidiale.
Era questo a farli desistere da quella passione, poiché non volevano passare inutili giorni amari, per la gioia di cinque minuti di felicità. Leila, preferiva la certezza di una amore tiepido con Patrick, Sirius il calore della grande amicizia.
Anche dopo questi preamboli, in ogni ragionevole caso Leila e Sirius non potevano non vedersi, non sfiorarsi, o fare qualsiasi cosa insieme.
Continuava la loro storia, nell’ombra, sperando che prima poi sarebbe passata.
*****
“ è accaduto qualcosa fra te e Black?” chiese Patrick.
“Certo che sì! Siamo usciti, no?”
“Non intendevo quello,Lexi. Ti ha fatto visitare qualche sgabuzzino per le scope? un’aula vuota ... o chissà cosa?”
“No. Mi ha solo gentilmente accompagnato davanti la sala di ritrovo.”
“Non dovrebbe sapere dove si trova!”
“Black sa tante cose che non dovrebbe sapere.”
Cornelia roteava gli occhi da dietro il libro che stava leggendo, ascoltando la chiacchierata fra Pat e Lexi. Da un po’ di tempo a questa parte fra di loro non si parlava che di Black... annoiante, per chi come lei aveva la grazia di tanti ravvicinati incontri.
Le dava fastidio, inoltre , perché era opprimente dover sempre pensare a quel Grifondoro visto che alla fine il pensiero le andava sempre a quel punto dolente.
“E’ strano per uno come lui.”
“Già... “ rispose con la testa da tutt’altra parte, più precisamente al incontro di quel pomeriggio.
Non faceva altro che parlare di quanto fosse bravo Patrick, come era intelligente, studioso, comprensivo e gentile... Patrick aveva fatto questo, o quest’altro, lui dice sempre che, è convinto di questo... per Sirius fu inevitabile non chiedergli:
“Per caso hai una cotta per Ewan?”
Non che a lui diede la benché minima importanza alla risposta, lo chiese perché gli sembrò evidente il sentimento trapelato da quel tripudio di virtù elencate da Lexi.
“Oh, no, no, no! Che vai a pensare!” rispose lei scuotendo la testa energicamente e ridendo scioccamente. Sirius alzò un sopracciglio, costatando che un po’ se lo meritavano entrambi, lui e Cornelia, intendo.
Ci sarebbe stato da ridere.
“Evans e James, stanno insieme, ora?”
“OH, e chi li schioda più.”
Lexi si morse un labbro, lo sguardo rabbuiato da un pensiero a lui sconosciuto. Era strano, come quella domanda perché era quella ragazza a parola.
Semplice curiosità?
Forse.
****
Nella sala comune rosso oro le conversazioni non erano diverse, a parte tinte ogni tanto da argomenti più scuri come i brutti fatti che nella comunità magica accadevano.
Tra Lily e James scorreva così bene, tanto da sembrare che fra loro non fosse mai esistito il grande divario che li aveva separati per tanto tempo.
Sirius era disgustato da tanta dolcezza che evitava di guardarli.
“Geloso?”
“Non sai quanto, Luna...”
“Ah, ah, spiritoso.”
Tipico comportamento da Felpato, tirare in ballo scherzi quando si tirava in ballo una questione spinosa per lui.
“Mi hai dato la conferma che è questione ti brucia, Felpato mio.”
Sirius non si mosse dalla sua posizione stravaccata, libero da sensi di colpa: Cornelia le aveva chiesto di tenere la bocca cucita. Per quanto lo riguardava i suoi amici potevano anche usare Il Veritaserum, lui stava adempiendo a una promessa fatta.
Non che ci fosse il rischio, Non era certo cose possibili per Remus J. Lupin, lui sì che aveva classe. In riguardo ad Interrogatori.
“Esistono due tipi di bugie, Sirius, una con le gambe corte, l’altra con il naso. Tu, appartieni sicuramente alla prima categoria.” Detto ciò mostrò si avvinò a lui, e tolse un lungo capello biondo dalla giacca e lo mise in bella mostra davanti agli occhi dell’amico.
“Non mi verrai a dire che, questo, è tuo.”