Salve a tutte!
Scusate se posto così in
ritardo, ma sono appena tornata a casa.
Ah, una cosa: ieri ho passato tutto il
giorno a studiare storia perché il prof doveva interrogarmi
(cosa che poi non
ha fatto) e quindi l’interrogazione è slittata a
mercoledì. So che non ve ne
frega niente, ma comunque ci tenevo a dirvi che se
l’interrogazione di storia
sarà positiva vi troverete con un bel nuovo capitoletto
mercoledì! :D
Come sempre, grazie 1000 a chi ha letto,
chi ha messo la storia tra i preferiti e chi ha commentato.
Twilighter001: tesoro, scusami
ma ieri ho passato
tutto il giorno a studiare storia e quindi non avevo visto la
recensione…ma tu
non puoi ricattarmi, altrimenti ci sto male! *ti prego almeno
domani che è
domenica posta perchè smetto di recensire se non lo
faiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!* :( no,
seriamente…il problema è che ho
bisogno di postare il lunedì e il sabato perché
non ho ancora finito di
scrivere tutta la storia e quindi se posto più di due volte
a settimana mi
ritrovo alla fine a postare una volta ogni tanto perché non
riesco a trovare il
tempo per completare i capitoli. Mi perdoni??? :’( grazie
1000 per i
complimenti, un bacio e spero di leggere la tua recensione!! ^^
Rosalie_Hale_Cullen:
cognatìììììì!
Comodo il pavimento,
vero? un po’ freddo forse…ma tanto a noi che
differenza fa, giusto? ;) hai
avuto un’idea fantastica per farmi il regalo, grazie!! :) un
bacio, ti amo e
salutami il mio cognatinooooooooooooooo
Sognatrice85: ciao Marghe! *Ho
le lacrime agli
occhi...un mesiversario così me lo sogno da una vita, poi
con Rob...eh...sei
strepitosa, mi piace sempre di più questa storia*
*-* oddio, davvero ti ho
fatto emozionare? Sono contentissima! Cioè, intendo che
questa storia ti
piaccia talmente tanto da farti emozionare, e non che tu ti sia messa a
piangere xD *non so se pubblicherò la mia
storia...ne sto leggendo un paio e
non c'è paragone con la mia...* -.- devo venire a
darti un pugno in testa
per caso? Come non c’è paragone con la tua????
È stupenda la tua, l’adoro
tantissimo!!! un bacio carissima e grazie!! :) e vedi di postare la tua
storia
qui, perché non riesco ad entrare sul forum a causa della
scuola…anzi, non è
che magari potresti mandarmela o c’è un altro
forum dove l’avevi già scritta
(mi sembra di aver letto così) così la leggo? :D
EmilyAtwood: ciao carissima!
^^ *Non è successo
niente di male, spero solo che veramente lei non si svegli e fosse
tutto un
sogno* tranquilla, non è un sogno! Eh
sì, ho fatto un po’ la stronza e vi
ho messo la pulce nell’orecchio, spero che tu mi possa
perdonare! xD *spero
che non finirà mai questa fic è troppo intrigante
e coinvolgente!*
oooooooooooooh grazie, sono commossa!! *-* *Continua presto
con tante
sorprese* oh, sì tranquilla le sorprese non
mancheranno! ^^ un baciooo
Nells: mo
salveeeeeeeeeeeeee! ^^ *sono
carinissimi!!piccola giulia...^^ però è ancora
più coccolata di prima!* eh,
visto che fortuna che ha la ragazza? :) non so tu, ma io la invidio! xD
*e
poi il modo in cui si sono dichiarati mi è piaciuto
tantissimo!!* sai, ha
emozionato anche me scrivere quel pezzo!! *bravaaaa!!è
una favola!*
grazieeeeeeee!!! Sei gentilissima!! ^^ un bacio caraaa!!
kiarab:
carissima… *alloraaaa oggi giudizio
cattivo... ahahah scherzo!! (tua faccia così O.o)*
MA VUOI FARMI PRENDERE
UN INFARTO PER CASO???? CATTIVAAAAAAAAAA! U.U *ho notato
alcune lezioncine
private d' italiano misterioseeeee ehhhhhhhhhh *me alza la mano* mi
offro
volontaria per questa causa d' interesse mondiale!!* mi
dispiace, ma solo
Giulia può farle…tu sei Giulia per caso? xD *comunque
per provare la camicia
da notte sexy di martina mi offro io se vuole rob!!!* beh,
vedi quello che
ho scritto prima xD *attendo la "nuova" giulia versione pas!!*
beh, in questo capitolo Giulia inizia a diventare un po’ pas,
è col tempo che
peggiorerà xD *scusa sono sotto l' effetto del
tè alla pesca!!* ok,
d’ora in poi ti obbligherò a berlo prima di
recensire il mio nuovo capitolo xD
un bacio tesoro e grazie!! :D
KikiCullen: fragolina dolce
cuoreeeee!!! *Allur,
ieri ti ho detto che se mettevi la song di kelly Clarkson nella fic ti
facevo
la statua, ma dato ke il capitolo di oggi è strepitoso(
entra nella top ten dei
miei preferiti), la statua te la faccio lo stesso! Ma nn so come si fa!
Si può
comprare?* usa il das! xD woow, davvero ti è
piaciuto così tanto??? Bene,
sono contentissimissimissima! :) *Poi tu mi farai ingrassare
tipo animale,
perkè ogni volta che leggo un tuo cap mi viene fame!*
ahahahahaha! Hai
scoperto il mio intento xD *come dolce invece servì
una torta con le fragole
e la panna* Fragole? qui mi sento chiamata in causa!* sentiti
onorata xD *Ti
immagini se Giulia al ti amo rispondeva grazie? tipo in un telefilm....*
sai che ci avevo pensato a farle rispondere così? xD ma poi
sembrava troppo
O.C. *ogni canzone ke metti nella fic, ha a che fare cn la mia
giornata, ci
credi che stamattina sn andata in profumeria dp school e c'era like
lovers
do???* dai, spero di prenderci anche con la prossima!!!! :D
un bacio
fragolììììììì
ti voglio beneeeeeeee
fedev82:
gemellinaaaaaaa!!!! Mo ciaoo
rieccotiii!! Mi sei mancata!!! *-* *non so se d più
tu o la tua storia....ma
credo che la risposta sia ovvia....tu mi sei mancata di
più!!!* eheheheh,
temevo dicessi LA STORIA xD *fra qualche capitolo
c'è la parte bella bella
vero????* ehm…qualche? xD un bacio gemellino, ti
voglio beneee
CriPattinson: ciao Cri!!! A parte il viaggio
in nave, come è
stata la Sardegna?? :) *finalmente
si sono detti
"Ti amo" credevo fosse una mission impossible!!!qunado ho visto che
lei non gli ho rispondeva ho detto ora gli dice grazie come ha fatto
Ryan in
O.C.!!!* sai che inzialmente ci avevo pensato a
farglielo dire? xD
poi però ho cambiato idea…e credo sia stato
meglio così, no? :D un bacio e
grazieee! Poi mi racconterai tutto! ^^
milly92: ciao tesoro
mio!!! *Mmm, chissà
perchè quando ho letto il cap mi è sembrato di
vivere un deja vu, quasi come se
l'avessi già letto precedentemente... xD Ma ovviamente
è solo un'impressione,
eh, è ke la storia mi è entrata così
nel cuore che spesso prevedo cosa
succederà nel prossimo cap...xD* ecco, qui ci sta
bene un bel prrrrrr! xD
comunque quando vuoi io ti sfrutto per i capitoli! :D *Rob
fuggirà con me
senza dire nulla a Giulia, che poi lo rintraccerà e lo
ammzzerà, lasciandomi
vedova, xkè nel frattempo ci eravamo già
sposati... E poi Giulia si consolerà
con Daniele...* se proprio deve succedere, Giulia la facciamo
mettere con
Andrea, altroché Daniele U.U *il fatto della
ceretta mi ha fatto morire
dalle risate!* divertente la scena, vero? xD spero ti piaccia
il nuovo cap,
un bacio ti voglio beneee
Ilarylove
Sol: ciao
carissima!! ^^ *Questo cappy è fantastico (sai che
novità!!!^^)* tranquilla,
mi piace sentirmelo dire! :D *E grande Marty: Giu si deve
"svegliare", e quella camicia da notte la può aiutare! No,
scherzo, è
perfetta così!!!* ahahahaha tranquilla tesoro,
effettivamente Giulia si
sveglierà xD grazie ancora, un bacioooo
Meme90: *è
la prima volta che recensisco
perchè ho finito di leggere la tua storia solo oggi...e sono
senza parole!!! E'
fenomenale!!!* hey, benvenuta in questa storia allora! ^^
grazie 1000, sei
gentilissima!! *avere finito di leggere 23 capitoli in soli 2
giorni*
O.O 23 CAPITOLI IN 2 GIORNI?????? MA COME HAI FATTO??? *NE
VOGLIO ANCORA!!!
ora vado in crisi di astinenza!!* nooooo!!! Posto, contenta?
:D *Rob è
stra-stra-stra-dolcissimo anche se di stupidate ne ha fatte un bel
pò,
soprattutto sparire per 3 giorni, ma ROBERT PATTINSON non si puo non
perdonare!! Fossi scema!!!* eheheheh, vedo che la pensiamo
nello stesso
modo ^^ *Quanto vorrei essere Giulia, è la ragazza
di ROb e conosce non solo
tutto il cast di twilight, ma anche jared (e non è poco!!),
Daniel, Emma,
Rupert... ORLANDO BLOOM e JHONNY DEPP!!!!* fortunata, eh? Io
vorrei Jared
oltre a Rob xD *Lo so che la mia recensione è
chilometrica, ma spero non ti
spiaccia se ti dico altre due cosette, poi giuro che mi sto zitta*
nonononononononononononononono, così non ci siamo! Tu DEVI
scrivere tutto
quello che pensi, io AMO
le recensioni chilometriche!! :D
quindi scrivi pure quanto ti pare, io non mi annoio a leggere! E poi +
lunghe
sono le recensioni, + io sono contenta! ^^ *innanzittutto la
canzone Like
lovers do è bellissima, ogni volta che la sento mi metto a
cantare da sola, è
stata una bellissima scelta* io ho amato quella canzone sin
dalla prima
volta che l’ho ascoltata ^^ *Poi i figli di Lizzy
sono fenomenale e
dolcissimi li stritolerei =)* :) io adoro Brian, è
troppo dolce!!! *-* *Mi
piace molto anche la scelta di Giulia che preferisce aspettare
perchè non si
senta ancora pronta per fare l'amore con Rob, ma nonostante tutto
voglia che lui
sia il primo ( chi non lo vorrebbe XD)* =D concordo
pienamente con quello
che hai detto!!!! *E lui è stra innamorato di lei e
rispetta le sue scelte (
che dolciii!!!)* sarebbe da sposare, vero? ^^ *Insomma
ora la smetto
perchè altrimenti mi ammazzi vista la recensione chilometrica*
nuuuuuuu!!
Mi piacciono le recensioni lungheeeeee!!! :D a proposito, spero non ti
dispiacciano le risposte chilometriche, ma la tua era una bella
recensione e
volevo risponderti per bene ^^ *però volevo farti
ancora una volta i miei
complimenti e dirti che sei bravissima e che la tua storia è
fantastica, spero
che continuerai a scriverla ancora per molto!!* *-* ora mi
commuovo!!!
Grazieee!! Ah, tranquilla mancano ancora più di 20 capitoli
al termine della
storia! *io adoro le gocciole... so che non c'entra nulla, ma
le
stra-adoro!!! XD* tranquilla, siamo in 2! xD un bacio e
grazie 1000,
davvero!!! :)
doddola93: ciao Dod!!!!!!!!
*Ma tu sei
eccezionale! Cioè, io ogni volta che leggo son
lì, senza parole, senza la
minima forza di dir qualcosa di coerente* *-* aaaaaaa come
sono contenta di
sentirtelo direte!!! *_* *Solo...sei bravissima, e non mi devi
ringraziare,
perchè è vero!* :’) me
commossissimissimaa!!! *Per questa volta ti salvi
perchè sono di fretta, ma ti riempirò la pagina
di efp a suon di
recensioni/poemi XD Così scrivo tutte le sensazioni che ogni
singola parola mi
ha regalato (povera te!)*
sììììììììììììì!!!
Non vedo l’ora!! Un bacio
tesoro, grazie 1000!!!!!
Ithil: ciao Bea!!! *mi
è piaciuto da morire
questo capitolo, guarda oggi avevo una giornataccia, ma sei riuscita a
farmi
ridere, thanks!* really??? Oh, bene bene bene sono
contenta!!! :) *un mesiversario
che Giulia non dimenticherà!* lo penso anche io!!
E il secondo non sarà da
meno!! :D *che bello finalmente si sono dettiche si amano!!!
che meraviglia,
e soprattutto che ridere i pensieri di Giulia che non risciva a
pronunciare
quelle due fatidiche parole... eheheh, ma ce l'ha fatta!! evviva!!*
eheheheh, tutto bene ciò che finisce bene!! :D *piccolo
fashback: la frase
di Teo "Ho già avvisato Robert che se prova solamente a
pensare di
toglierti quel vestito glielo taglio" mi ha fatto piegare in due dal
ridere!! il fratellino sa come fare raccomandazioni al povero Rob!!*
ecco
perché io adoro Teo!!!! *-* xD *La ceretta!? povero
Rob, ma Giulia ha
ragione...* beh, come darle torto?? A me personalmente non
piacciono gli
uomini con i peli nel petto (anche se per Rob si fa
un’eccezione xD) a te? *però
sarebbe stato più divertente poter vedere la sua espressione
ogni volta che
Giulia ha certe uscite... come la sa la dice sta ragazza!!*
grazie per
l’info, la prossima volta vedrò di ampliare tutto
per bene!!! :) *mi
dispiace di non aver lasciato un commento nel capitolo precedente, ma
durante
la settimana non riesco a leggere con calma, come vorrei*
tranquilla
tesoro, non ci sono problemi! ^^ spero ti piaccia il nuovo capitolo, un
baciooooo!! :)
Venerdì mattina, il giorno in cui avrei iniziato la
riabilitazione, sia Teo che Robert vennero con me in ospedale. Alla
fine mi ero
convinta che l’incidente non fosse stato così
negativo, perché mi aveva regalato
la serata più magica che avessi mai potuto desiderare e
perché mi feci
coccolare ancora di più da mio fratello e il mio ragazzo, i
miei due uomini
preferiti. Infatti si davano il cambio per non lasciarmi mai da sola,
perché
sostenevano che mi sarebbe servito il loro aiuto in un modo o
nell’altro.
< Buongiorno Giulia, come va col piede? >
domandò il dottor
Thomson dopo aver guardato la mia cartella clinica: era un ragazzo
veramente
affascinante e giovane, di circa venticinque anni, alto, muscoloso,
biondo e
con gli occhi color nocciola e vispi.
< Molto bene, grazie > risposi sorridendo educatamente.
< Ti fa ancora male? >
< No, è da quattro o cinque giorni che non sento
più male. Ho
anche smesso di prendere le medicine, visto che avevo finito la scatola
e non
mi sembrava molto logico comprarne un’altra solo per due
pastiglie… >
< Bene, sono molto contento di questo. Ora se vuoi seguirmi ti
faccio le ultime analisi >
< Certo dottore > risposi prendendo le stampelle e
seguendolo.
Mi fece fare diversi controlli e dopo un’ora e mezza potei
tornare
nella sala aspetto, dove attesi gli esiti degli esami con Robert e Teo.
< Sono felice di informarti che è tutto a posto, il
piede
sembra messo bene > affermò il dottore quando ci
raggiunse.
< Grazie al cielo > sospirò piano Robert
baciandomi i
capelli.
< Ora vorrei che mi seguissi per iniziare la riabilitazione
>
< Sì, certo > risposi alzandomi in piedi e
prendendo le
stampelle, ma presi contro una di esse e se non fosse stato per mio
fratello
che mi afferrò al volo sarei caduta per terra.
< Giulia, tutto bene? > domandò gentilmente il
medico
trattenendo a stento una risata.
< Sì > risposi rossa in viso e, dopo aver
salutato Teo che
stava andando via per assistere alla prima lezioni di un corso da
bagnino al
quale aveva deciso di partecipare, mi avviai con il dottore in una
stanza per
fare la riabilitazione, seguita a ruota da Robert che continuava a
sogghignare
divertito.
< Ok, aspetta qui mentre la mia collega arriva > disse il
medico sorridendomi e facendomi l’occhiolino.
Lo ringraziai educatamente, nonostante fossi leggermente
interdetta da quel gesto, mentre Robert gli lanciò
un’occhiata omicida talmente
intensa che il dottor Thomson sbiancò e schizzò
via fuori dalla stanza.
< Bamboccio > disse Robert non appena fummo soli.
< Robert! > esclamai.
< Che c’è? Sa benissimo che stai con me
perché è da quando
siamo qui che non faccio altro che starti appiccicato e baciarti e
questo
quando ti accompagna qui ti sorride e ti fa l’occhiolino
della serie “ora ci provo con te“?
> rispose
scocciato facendomi ridere.
< Hey gelosone, non è possibile che tutte le volte tu
debba
fare scenate di gelosia… > gli sussurrai in un
orecchio ridendo.
< Senti chi parla. Ma il problema amore mio è che ti
amo
troppo… > rispose carezzandomi la guancia.
< Sì, dicono tutti così…
>
< Dicono chi? > domandò Robert dandomi un
leggero pizzicotto.
In quel momento entrò nella stanza un’infermiera
sulla trentina,
bassa, con gli occhi grigio-blu e i capelli corti e neri.
< Molto piacere, sono Margot, la collega del dottor Thomson
> ci disse stringendoci la mano e salutandoci cordialmente, poi
aggiunse
< bene Giulia, vogliamo cominciare? Allora, adesso devi
avvicinarti a quelle
sbarre in ferro, poi toglierò il tutore e tu con estrema
lentezza devi appoggiare
il piede e camminare. Ce la fai? >
< Sì, certo > affermai.
Mi avvicinai alle sbarre e dopo che Margot mi tolse il tutore
tentai di camminare aggrappandomi alle sbarre. Era strano tornare a
camminare
anche con il piede slogato, perché me lo sentivo pesante e
come se fosse
informicolito.
< Brava Giulia, continua così stai andando molto bene
>
disse Margot sorridendomi.
< Come sta andando qui? > domandò il dottor
Thomson entrando
nella stanza.
< Molto bene, Giulia è bravissima > rispose
Margot senza
degnarlo di uno sguardo.
< Non ne avevo dubbi > rispose allegramente.
< Ehm dottore, prima è passato di qui il capo
perché la stava
cercando > disse Margot facendoci segno con gli occhi di
spalleggiarla.
< Davvero? > domandò Thomson entusiasta
< bene, allora
vado da lui. Buona giornata Giulia > aggiunse sorridendomi e
andandosene.
< Anche a lei dottore > risposi sorridendo.
< Scusate ragazzi > disse Margot avvicinandosi verso la
porta < è un cretino! > aggiunse non appena la
chiuse.
< Visto piccola che non sono l’unico a pensarlo?
> domandò
Robert ridendo.
< Solo perché è il nipote del capo crede
di essere il migliore
>
La riabilitazione durò per un’altra ora, poi tornai a casa di Robert
senza il tutore.
< Finalmente! > esclamai una volta entrata in casa.
< Finalmente a casa dopo una mattinata pesante in ospedale o
finalmente addio tutore? > domandò Robert baciandomi
il collo.
< Finalmente addio tutore! Ti giuro con quel coso stavo sudando
da morire! > risposi ridendo.
< Pronta per un po’ di ri-riabilitazione? >
< Di che? >
< Ri-riabilitazione. Voglio che tu torni a camminare senza
stampelle il più in fretta possibile, quindi oltre a fare
riabilitazione in
ospedale, la farai anche con me… >
< Ma in ospedale hanno tutte le attrezzature…qui
invece… >
iniziai a parlare preoccupata.
< Amore ti starò sempre accanto, non ti
accadrà niente. Ti fidi
di me? >
< Sì > risposi senza pensarci su due volte.
Alla mia affermazione sorrise.
< Visto? Ce l’ho fatta a riconquistare la tua
fiducia… >
disse avvicinandosi a me e prendendomi per i fianchi.
< Ma io infatti non l’ho mai messo in
dubbio…ti amo >
risposi mettendogli le braccia intorno al collo.
< Anche io Giulia > sussurrò a un centimetro
dalle mie
labbra e baciandomi dapprima dolcemente, poi approfondendo sempre di
più;
dopodiché mi prese in braccio e mi portò in sala,
dove accese lo stereo e mi
chiese di ballare, sostenendo che quella fosse la migliore
ri-riabilitazione.
Accettai sorridendo e iniziammo a ballare molto lentamente per non
sforzare troppo il piede. Restammo a ballare per quasi un’ora
e mezza, poi dopo
pranzo mi riaccompagnò a casa perché doveva
prepararsi per andare dai suoi
genitori per festeggiare il compleanno di Samantha.
< Amore, sei sicura di non voler venire anche tu? I bambini
sarebbero contenti… > domandò
parcheggiando la macchina davanti al vialetto
di casa di Teo.
< Lo so, ma… >
< Ti mette in soggezione conoscere tutta la mia famiglia, vero?
> disse finendo la frase per me.
< Un po’ > risposi guardandolo con aria di
scuse e lui alzò
gli occhi al cielo divertito.
< Non preoccuparti, tanto prima o poi te li farò
conoscere, che
ti piaccia o no > disse sogghignando e baciandomi la guancia.
Lo salutai ed entrai in casa, poi mi sedetti in cucina e aprii il
quaderno ed il libro di matematica, ma immediatamente constatai che per
me la matematica
era come l’Arabo.
In quel momento però suonarono alla porta, così
mi allontanai dai
compiti ed andai ad aprire, trovandomi davanti Jared con in mano un
mazzo di
fiori a dir poco gigantesco.
< Jared! > esclamai saltandogli in braccio.
< Bimba ciao! Come stai? Come va il piede? > chiese
premurosamente.
< Sto bene e il piede pure. E tu invece? >
< Sto benone, sono stato fino adesso a scrivere canzoni con gli
altri ragazzi e sono stanco morto… >
< Nuovo CD in arrivo? >
< Precisamente >
< E come mai lo registrate a Londra? > domandai curiosa e
facendomi da parte per farlo entrare in casa.
< Perché questa estate vogliamo passarla a Londra,
quindi siamo
nella succursale della nostra casa discografica > rispose
entrando in casa
< Wow, neanche in vacanza vi riposate! > esclamai
chiudendo
la porta e accompagnandolo in cucina.
< Mai bimba! a proposito, questi sono per te > disse
consegnandomi i fiori.
< Oddio Jared sono favolosi, grazie! > risposi
guardandoli:
era una composizione fantastica, c’erano rose, girasoli,
tulipani e anche delle margherite.
< Sono felice che ti piacciano > rispose sedendosi sulla
mia
sedia e guardando il mio libro di matematica < che
cos’è? > aggiunse.
< Matematica > risposi sbuffando.
< Bella la matematica! Era l’unica materia che adoravo
quando andavo
a scuola > rispose sorridendo.
< Io la odio, sono negata > dissi mettendomi a sedere.
< Cosa stai facendo di matematica? >
<
Le equazioni >
< E non le sai fare? > domandò sgranando gli
occhi.
< No > risposi sbuffando ancora.
< Bene, allora prendi il quaderno e ascoltami che te le spiego
io >
< Davvero faresti questo? > domandai sgranando gli occhi.
< Certamente! Come potrei lasciare la mia bimba in
difficoltà?
> rispose sorridendomi.
< Jared, io ti amo! > esclamai abbracciandolo.
< Credevo che tu amassi Robert > disse ridendo.
< Tu sei il mio amore proibito > risposi ridendo con lui.
Con estrema lentezza mi si avvicinò al volto e mi
accarezzò
lentamente una guancia.
< Mi dispiace, sei troppo piccola per me > disse
scoppiando
a ridere ed io risposi facendogli la linguaccia.
Trascorremmo tre successive tre ore sul libro di matematica, ma
alla fine riuscì a farmi capire le equazioni ed io ero
entusiasta di ciò.
< Bimba adesso devo proprio scappare, ma ci vediamo domani e ti
aiuto a finirla tutta. Ci stai? > domandò guardando
l’orologio.
< Assolutamente! Ciao papi, buona serata e grazie ancora per i
fiori! > dissi baciandogli la guancia.
< È stato un piacere bimba. Buona serata anche a te
> rispose
sorridendo mentre si avviava verso la porta.
Alle nove Teo si degnò di tornare a casa.
< Hey fratello, ma quanto è durato il corso? >
domandai quando
entrò in casa.
< Scusa piccola, è che dopo il corso mi sono fermato
a casa di
Corey per chiacchierare un po’. Non ti ho lasciato a casa da
sola troppo, vero?
>
< No, solo per un’oretta e mezzo. C’era
Jared prima >
< Oh, ok. Come stai? > domandò premuroso come
sempre.
< Bene, molto bene. Corey invece? >
< Sta alla grande! Mi ha rintontito tutto il pomeriggio
parlandomi
della ragazza con cui sta uscendo in questo periodo. Sai chi
è? >
< No, chi? > domandai curiosa.
< Jessica >
< Quella Jessica? > domandai meravigliata.
< In carne e ossa! >
< Oddio, ancora non ci credo. E vi siete visti voi due? >
< Sì, ci siamo incrociati. Ma è stata
molto carina, pensa che
mi ha addirittura salutato con un sorriso! Deve essere presa da Corey
>
< Bene, sono contenta per lei…e specialmente per te,
così
almeno non ti stresserà più > esclamai
ridendo.
< A chi lo dici, sono contento pure io! Ah, senti piccola
c’è
Robert che mi ha chiamato prima chiedendo se domani ti fermi a dormire
da lui
perché ha bisogno di chiederti un parere >
< E perché ha chiamato te e non me? > domandai
inarcando un
sopracciglio.
< Perché mi ha detto che ha provato a chiamarti un
sacco di
volte, ma il tuo telefono era irraggiungibile… >
< Oh, ok va bene, grazie > risposi sorridendogli.
Trascorremmo la serata a guardare in TV Grease e dopo esserci
mangiati una ciotola di popcorn andammo a dormire.
La mattina dopo venni svegliata dall’arrivo del professore
più
bello che potesse esistere sulla faccia della terra, alias Jared.
< Buongiorno splendore! > esclamò entrando in
camera mia.
< Mmm…ma chi ti ha fatto entrare? > domandai
con un occhi
aperto e uno chiuso.
< Teo > rispose sorridendomi < forza, esci dal
letto!
> esclamò tirando giù le coperte.
Ancora addormentata feci come mi aveva detto e, dopo essermi
infilata una tuta, scesi di sotto.
< Pronta per fare matematica? > domandò
già seduto a tavola.
< Sono pronta a mettere via il libro fino alla fine
dell’estate
più che altro! > risposi ridendo.
Mi rispiegò brevemente la teoria e poi mi lasciò
fare tutto da
sola e alle due e mezza terminai l’ultimo esercizio del mio
libro di
matematica.
< Oddio papi, sei il mio eroe! Ho finito matematica e siamo
solo a luglio! Non ci credo, sono troppo contenta! Mi manca giusto
inglese e
qualche cosa di spagnolo e poi ho finito tutto! > esclamai
scattando in
piedi e incominciando a saltellare su una gamba sola, mentre Jared mi
guardava
come se fossi una pazza sclerotica.
< Bimba, ma stai bene? >
< Sì, sono solo felicissima > risposi
sorridendo.
< Sei…sei sicura? Vuoi che chiami qualcuno? >
domandò
prendendomi in giro.
< Tipo? > domandai in risposta, non capendo che mi stava
prendendo in giro.
< Se vuoi conosco il nome di un ottimo manicomio >
< No, grazie > risposi facendogli la linguaccia.
Non appena Jared se ne andò andai in bagno a fare una
doccia,
indossai un paio di shorts neri, una maglietta bianca a manica lunga e
le All
Star bianche e attesi fino alle sette e mezza, orario in cui Robert
venne a
prendermi.
< Ciao > esclamai quando scesi le scale.
< Ciao amore! > disse baciandomi la guancia, poi aggiunse
< pronta a partire? >
< Sì, certo! Ciao Teo > dissi avvicinandomi a
mio fratello e
abbracciandolo.
< Ciao piccola, buona serata >
< Anche a te > rispose baciandomi una guancia <
ciao Rob,
a dopo > aggiunse.
< A dopo? Perché a dopo? > domandai sospettosa.
< A dopo? Mi sono sbagliato, volevo dire a domani. Sai, domani
mattina andremo in palestra… >
Lo guardai alzando le sopracciglia ma finsi di essermi convinta e
ovviamente, non appena arrivai in macchina, tentai di interrogare anche
Robert.
< Lo so che mi state nascondendo qualcosa… >
dissi
guardandolo sospettosa.
< Piccola, tu hai i tuoi segreti? > mi chiese guardandomi
quando ci fermammo ad un semaforo.
< Sì >
< Ecco e così anche io e Matteo, quindi non
insistere… >
rispose mentre si passava una mano tra i capelli.
Misi il broncio e per tutto il resto del viaggio rimasi a guardare
fuori dal finestrino la pioggia che stava scendendo. Quando
parcheggiammo
davanti a casa sua non gli avevo ancora rivolto la parola e lui, per
farmi
parlare, si sporse verso di me e cominciò a baciarmi
l’orecchio.
< Piccola, sei arrabbiata? > domandò vedendomi
ancora col
muso, ma finsi di fare l’indifferente e non gli risposi,
tentando di non
reagire neanche quando scese per baciarmi il collo < sei
bellissima… >
aggiunse mentre mi baciava la guancia e mi accarezzava una gamba e
anche lì non
reagii, anche se feci veramente una gran fatica ad ignorarlo <
uffa amore,
non mi piace quando mi tieni il muso. E dai, ti prego…ti
amo… > sussurrò
guardandomi negli occhi, ma neanche in quel caso risposi.
Stanco della mia finta indifferenza si allontanò da me e
aprì la
portiera per uscire dalla macchina, ma lo fermai afferrandolo per un
braccio.
< Sono un’attrice migliore di te > gli dissi
ridendo.
< Che cosa intendi scusa? > domandò confuso.
< Che ho finto tutto il tempo di essere arrabbiata con te e
fidati, non hai la minima idea di quanto autocontrollo mi ci sia voluto
per non
saltarti addosso quando mi stavi accarezzando la gamba > risposi
attirandolo
verso di me.
< Oh, quando facevo questo dici? > domandò
sorridendo con il
suo bellissimo sorriso sghembo mentre mi baciava il collo e mi
accarezzava la
gamba.
< Sì, proprio quello… > risposi con
la pelle d’oca, cosa che
a Robert non sfuggì e iniziò a ridere.
< Piccola, ma ti faccio davvero quest’effetto? >
< Sì > risposi sospirando a causa del suo
tocco.
Mi baciò dolcemente una guancia e poi si
allontanò da me per
scendere dalla macchina, ma lo bloccai e feci una cosa che sorprese sia
me che
lui: mi sporsi in avanti facendolo appoggiare sul suo sedile e mi misi
a
cavalcioni sopra di lui, iniziando a baciargli sensualmente il collo.
Non
appena tornai lucida però il mio primo impulso fu quello di
allontanarmi da lui
immediatamente; l’unica cosa che però mi convinse
a non allontanarmi fu che mi
piaceva vedere Robert così sorpreso e per questo continuai a
baciargli il collo
intanto che gli accarezzavo i capelli, mentre le sue mani erano salde
sui miei
fianchi che accarezzava di tanto in tanto.
< Ehm piccola, che ne diresti di andare in casa? >
domandò
Robert con voce roca poco dopo.
< No, perché? > domandai tra un bacio sul
collo e l’altro.
< Perché non vorrei che la tua prima volta fosse in
una
macchina e fidati, se non ti fermi adesso lo
sarà… > rispose sospirando.
Feci come mi aveva detto e mi fermai, ma invece che allontanarmi
lo abbracciai e appoggiai la testa sulla sua spalla.
< Così va meglio? > chiesi dopo diversi minuti.
< Sì > rispose dandomi una serie di bacetti
sul collo.
< Niente succhiotto > gli ordinai.
< Niente succhiotto, tranquilla amore >
< Ti amo >
< Anche io… > rispose stringendomi
maggiormente a sé.
< Entriamo in casa? > domandai dopo dieci minuti.
< No dai, aspettiamo che finisca di piovere >
< Veramente ha già smesso di piovere da cinque
minuti… >
< Ah sì? Oh, allora entriamo! > rispose
scendendo dalla
macchina, sempre con me in braccio.
Mi mise a sedere sul cofano mentre tirava fuori le stampelle e il
borsone con il mio cambio dalla macchina.
Non appena entrammo in casa sentii due mani prendermi per i
fianchi e farmi fare una giravolta. Urlai a Robert di lasciarmi andare,
ma
quando vidi che lui era fermo sulla soglia della porta mentre stavo
ancora
girando iniziai a preoccuparmi e non appena ritornai con i piedi per
terra mi
voltai per vedere chi fosse stato a farmi girare.
< Kellan! > urlai saltandogli al collo.
< Hey bellezza! Come stai? > rispose lui sorridendomi.
< Benone! Ma…ero convinta che fossi in America
con… >
< Noialtri? > domandò Cam arrivando
nell’ingresso.
< Oddio Cam ciao! > esclamai saltellando su una sola
gamba
verso di lui.
< Ciao pulce, come va il piede? > domandò
preoccupato.
< Sto benone, veramente. Il dolore mi è completamente
passato
ed ora ho anche iniziato la riabilitazione, quindi tra pochi giorni
dovrei tornare a camminare tranquillamente > dissi
abbracciandolo.
Dopo essermi riappropriata delle stampelle venni scortata in sala,
dove ritrovai tutti: Kristen con Michael, Ashley, Nikki, Elizabeth,
Stephenie,
Taylor, Jackson e ovviamente Peter.
< Ragazzi oddio, che bello vedervi! > esclamai correndo,
per
quanto mi fosse possibile con le stampelle, ad abbracciare tutti.
< Giulia, tesoro, anche con le stampelle sei sempre bellissima
> disse Elizabeth abbracciandomi.
< Grazie Elizabeth > risposi ricambiando
l’abbraccio.
< Certo che non possiamo lasciarti sola neanche un minuto che
fai incidenti a destra e manca…Giu, così non si
fa! > esclamò Nikki facendoci
ridere.
< Avete ragione sono imperdonabile > risposi fingendomi
dispiaciuta.
< Tra quanto smetterai di usare le stampelle? >
domandò
Ashley sedendosi sul divano tra Kellan e Jackson e
quest’ultimo le mise un
braccio dietro le spalle.
< Tra un paio di giorni… > risposi confusa ed
Ashley,
notando il mio sguardo, mi fece un gesto che significava che ne avremmo
parlato
dopo, ma non lo badai e, dopo aver detto un “scusatemi”,
strappai Ashley
dalle braccia di Jackson e la trascinai con me in cucina.
< Allora? > domandai sorridendole.
< Cosa vuoi sapere? > domandò imbarazzata ma
sempre
sorridendomi dolcemente.
< Stai con Jackson? > domandai porgendole un sacchetto di
patatine che avevo trovato frugando nella dispensa di Robert.
< Beh…non è che stiamo insieme al momento.
Usciamo e basta…
> rispose mentre sgranocchiava una patatina.
< E da quanto uscite e basta? > domandai immediatamente.
< Da pochi giorni dopo il nostro arrivo a San Diego…
>
rispose con lo sguardo sognante.
< Ti piace molto, vero? > le domandai dolcemente.
< Da morire. Sai, prima lo consideravo solo un amico ma
ora…non
lo so, potrebbe anche essere quello giusto… > rispose
sorridendo ed io involontariamente
arrossii, pensando che quello che lei aveva appena detto di Jackson io
lo
pensavo di Robert < perché sei arrossita? >
domandò divertita.
< Perché quello che hai detto tu su Jackson, ovvero
che forse
potrebbe essere quello giusto per
te…beh…sì insomma, anche io lo penso
di
Robert > risposi onestamente e arrossendo ancora di
più.
< Sono felice che Robert ti abbia conosciuta. È
più solare da
quando sta con te > mi disse toccandomi una mano.
< Grazie Ash, davvero…e spero che la tua storia con
Jackson
diventi seria >
< Lo spero anche io… >
< Hey, eccovi! Vi stavamo dando per disperse! >
esclamò Jackson
entrando in cucina.
Gli occhi di Ashley si illuminarono non appena lo videro ed io mi
allontanai subito dalla cucina per lasciarli da soli.
< Vieni piccola > disse Robert aprendo le braccia quando
ritornai in sala e non me lo feci ripetere due volte.
Mi stavo avvicinando a lui quando però Cam mi
bloccò per un polso.
< Mi dispiace Rob, ma la pulce ora resta qui tra Kellan e me
> disse facendomi sedere sul divano accanto a loro.
< Antipatici! Trovatevi una ragazza anziché rompere
le scatole
alla mia! > esclamò Robert imbronciato.
Scoppiammo tutti a ridere.
< Che succede? > domandò Ashley tornando in
sala con Jackson
mano nella mano.
< Non molto, a parte il fatto che lo scimmione e lo psicopatico
hanno deciso di rompere le scatole a Giulia > rispose Robert
indicando prima
Kellan e poi Cam.
< Ragazzi, vergognatevi! Lasciate in pace quella povera
ragazza! > disse Ashley divertita.
< Ma no Ash, io mi diverto a stare accanto a loro! >
risposi
prendendoli sottobraccio.
< Traditrice… > disse Robert facendomi la
linguaccia ed io per
farmi perdonare gli mandai un bacio.
< Ehm ragazzi, mi dispiace interrompere questa rimpatriata ma
avrei un favore da chiedere a Giulia… > disse Taylor
dopo qualche minuto di
chiacchiera.
< Certo Taylor, spara! >
< Beh, ecco…non è che avresti le tue
storie da leggere adesso?
>
< Oh, mi dispiace ma non le ho dietro… >
< Invece sì che le ha! > esclamò
Teo quando entrò in sala.
< Teo? Non dovresti essere a lavorare? > domandai
sorpresa.
< No piccola, stasera ho preso una serata di ferie per venire
qui. Piaciuta la sorpresa? >
< Da morire! Ma…che discorso è “invece sì che le ha!“?
>
< Ho stampato i tuoi capitoli delle morti di Jake, quindi se ti
va di leggerli… >
< Oddio sì, ti prego! > esclamò
Nikki.
< Ma non lo so ragazzi… >
< Dai Giu per favore! > dissero tutti in coro.
< Ok, va bene… > risposi iniziai a leggere
tutti i capitoli
che avevo scritto sulle morti di Jacob Black.
Quando terminai di leggere i miei quindici capitoli tutti mi
fecero un sacco di complimenti su come fosse divertente la storia e
Stephenie
mi aveva addirittura chiesto se potevo tradurle i capitoli e farglieli
avere.
Alle due e venti del mattino tutti se ne andarono e rimanemmo solo
Robert ed io.
< Amore, certo che hai veramente una gran fantasia…
> mi
disse mentre stavamo finendo di pulire.
< Ti piace la storia? >
< Moltissimo, sei veramente brava >
< Grazie > gli dissi sorridendogli.
< E per cosa? Il merito è tutto tuo! >
esclamò
abbracciandomi, poi mi disse < domani mattina sono in palestra
con Teo e gli
altri, ricordi? >
< Vorresti dire questa mattina… > lo corressi
scherzando
dopo aver guardato l’orologio.
< Sì, hai ragione. Tu però dirmi
tranquillamente e quando torno
pranziamo assieme >
< Certo > risposi sorridendogli.
Dopo aver ripulito il soggiorno andammo di sopra in camera sua e
dopo essermi infilata una sua maglia a mezza manica come pigiama andai
sotto
alle coperte e mi accoccolai nel suo petto.
< Ti amo > disse dopo avermi stretta tra le sue braccia.
< Ti amo anche io > risposi tra un bacio e
l’altro e dopo diversi
minuti ci addormentammo.
Il mattino seguente mi svegliai a causa di un raggio di sole che
filtrava dalla finestra e che mi era arrivato proprio negli occhi.
Mugugnai
voltandomi dall’altra parte tentando di riprendere sonno, ma
ciò purtroppo non
accadde e così decisi di alzarmi dal letto e di andare di
sotto.
Mentre stavo scendendo le scale però sentii un rumore
provenire
dalla cucina e dopo quello assoluto silenzio. Ero preoccupata,
perché sapevo
benissimo che Robert era ancora in palestra e che non sarebbe tornato
prima di
mezzogiorno e mezza. Nell’ingresso cercai una mazza da
baseball o un qualcosa
con cui colpire chiunque fosse in cucina, ma sfortunatamente non trovai
niente.
“Bene Giulia, ora l’unica cosa da fare
è farsi coraggio e
arrivare il prima possibile a prendere una padella o un matterello per
colpire
l’intruso” pensai
mentre mi dirigevo
silenziosamente in cucina; ma nell’esatto momento in cui
stavo mettendo piede
in cucina, mi trovai faccia a faccia con una donna che non avevo mai
visto prima
d’ora ed entrambe urlammo spaventate.
< Ehm…salve…lei chi è scusi?
> domandai quando ci calmammo.
< Io sono Claire, la mamma di Robert. Tu devi essere Giulia
> rispose sorridendomi imbarazzata.
Sgranai gli occhi.
< Oh…signora Pattinson, salve > esclamai
dandole la mano e
quando mi accorsi di indossare solo la maglia a mezza manica di suo
figlio,
imbarazzata le dissi di scusarmi, schizzai di sopra e andai a cambiarmi.
< Mi dispiace averti spaventata prima > mi disse quando
tornai di sotto.
< No, si figuri > risposi un po’ imbarazzata.
< Ok, ricominciamo: ciao Giulia sono Claire > disse
porgendomi la sua mano.
< Salve, è un vero piacere conoscerla > le
risposi
sorridendole e stringendole la mano.
< Sono venuta a portare quel contenitore a Rob,
perché lui come
sempre si dimentica il mondo in giro > disse alzando gli occhi
al cielo.
< L’avevo notato sa? > risposi divertita.
< Giulia, ma tu e Robert da quanto state insieme? > mi
chiese guardandomi seriamente.
“Oh cavolo“
pensai “ed ora? Non
inizierà a farmi il terzo grado
vero?“
< Abbiamo fatto un mese da poco >
< Oh, che bello! Sei Italiana non è vero? >
domandò più
rilassata.
< Sì, sono di Ravenna > risposi stupita da
quel cambio
d’umore.
< E come ti trovi a Londra? >
< Molto bene, è una città fantastica
>
< Quanti anni hai? >
< Sedici > risposi sussurrando.
< Oh…beh, sei giovane > mi disse colpita, poi
tra noi due
calò un silenzio imbarazzante finché non
cambiò discorso < sai, è un peccato
che tu non sia venuta con Robert per il compleanno di Sam…ai
bambini avrebbe
fatto piacere vederti >
< Già, anche a me avrebbe fatto piacere venire, solo
che era
una cena di famiglia ed io non volevo disturbare… >
ammisi imbarazzata.
< Oh, ma no tesoro! Ci avrebbe fatto piacere averti con noi,
veramente. Anzi, sono anche contenta di averti conosciuto
così, altrimenti non
so quando Robert ti avrebbe presentata! Sai, non ha mai portato da noi
una sua
fidanzata, né da sua sorella. Lizzy ha detto che eri
speciale e inizio anche io
a crederlo > mi disse sorridendomi.
< Oh, g…grazie signora Pattinson > dissi rossa
in viso.
< No tesoro, così non ci siamo. Chiamami Claire,
signora
Pattinson mi fa sentire vecchia. E dammi del tu >
< D’accorso Claire, grazie > risposi ridendo.
Restammo a chiacchierare tranquillamente per una ventina di minuti
e poi Robert tornò a casa.
< Mamma, non starai mica facendo l’interrogatorio alla
mia
ragazza, vero? > domandò non appena ci vide in cucina.
< Buongiorno anche a te tesoro mio! > rispose sua madre
sorridendogli e baciandolo sulla guancia.
< Hai ragione, ciao mamma > disse guardandomi e alzando
gli
occhi al cielo facendomi ridere.
< Mmm…sì, ciao…comunque
l’interrogatorio serio gliel’ho già
fatto prima, ora stavamo parlando della sua sorellina >
< Oddio piccola, mi dispiace! Però vedo che ne sei
uscita
indenne, no? > mi chiese Robert guardandomi.
< Vedi qualche graffio? >
< No e questo è un bene, altrimenti Teo mi avrebbe
ucciso… >
rispose ridendo.
< No, mio fratello avrebbe assolto due killer per ucciderti.
Fidati, il gioco sporco non l’avrebbe fatto > dissi
facendogli l’occhiolino.
< Ma tu sei la sorella di Matteo? > domandò
meravigliata sua
madre.
< Sì, esatto >
< E come sta? È da tantissimo che non lo vedo
più! Robert da
quando è andato a vivere per conto suo non ha portato
più i suoi amici da me. L’unica
che ha portato ancora è stata Katie… >
disse innocentemente, ma quel nome
detto involontariamente mi fece rabbuiare, anche se non lo diedi a
vedere; il
mio cambio d’umore però non passò
inosservato a Robert, che mi si avvicinò, mi
baciò sulla guancia e mi prese una mano.
< Ehm…mamma, non voglio cacciarti via, ma…
>
< Mi cacci via lo stesso > rispose lei.
< No, dobbiamo prepararci perché dobbiamo
uscire… > mentì
guardandomi preoccupato.
< Ok, tanto adesso stavo per andarmene. Ciao Giulia,
è stato un
vero piacere conoscerti > mi disse abbracciandomi.
< Anche per me Claire > risposi ricambiando
l’abbraccio
ancora imbarazzata un po’ imbarazzata.
< Ciao tesoro > disse rivolta a Robert baciandogli una
guancia.
< Ciao mamma >
< Hey Rob, ce la porti a casa domenica per il compleanno di tua
nonna? > domandò Claire mentre sulla soglia della
porta.
< Certo! Ciao mamma >
< Ciao ragazzi! >
< Piccola, scusami tantissimo. Mia mamma quando inizia a
parlare dice molte volte cose a sproposito… > disse
Robert prendendomi il
volto fra le mani non appena sua mamma se ne fu andata.
< E per cosa dovresti scusarti? > chiesi sorridendogli
ingenuamente.
< Per quello che ha detto di Katie > rispose guardandomi
serio.
“Bingo!” pensai sorridendo
amaramente.
< No, non è un problema > mentii.
< Amore, non sono cieco: l’espressione sul tuo viso
era
cambiata notevolmente quando mia mamma l’ha nominata >
< Ah…no vabbè, non è
quello… > dissi sorridendogli, ma lui
non si convinse e dopo avermi presa in braccio mi portò sul
divano e mi fece
sedere sulle sue ginocchia.
< Non mi convinci >
< Forse sono troppo gelosa… >
< No amore, ci compensiamo a vicenda. Tranquilla > mi
disse
sorridendo ed io scoppiai a ridere.
< È che… >
< Che? > domandò incitandomi a continuare.
< Posso farti una domanda? > chiesi chiudendo gli occhi e
sospirando rumorosamente.
< Certo >
< È vero che hai tradito la tua ex ragazza con Katie?
>
< Sì, è vero > rispose dopo un
minuto di silenzio.
< Oh, ok… >
< È per questo che ti sei rabbuiata prima? >
< Sì. Sono una cretina vero? >
< Giu… > disse sospirando, poi aggiunse
< è vero, lo so
di aver sbagliato con la mia ex ragazza. Ma Katie ora non significa
più niente
per me, è solo una buona amica. E poi non ti farei mai una
cosa del genere. Ti
amo troppo per pensare farti del male. Certo, ogni tanto litighiamo,
come fanno
tutti del resto, ma preferirei una notte al Polo Nord nudo
anziché tradirti…
>
< Ok, mi sto facendo troppe paranoie >
< No, è normale. Anzi, è strano che tu non
te ne sia fatta con
Kris… > mi disse ridendo.
< No amore, all’inizio me le ero fatte anche con lei,
ma poi
quando ho visto che Kris non aveva occhi che per Michael mi sono
convinta del
contrario >
< Ti amo, sei l’unica e lo sarai sempre >
< Ti amo anche io…secondo te ho fatto una buona
impressione a
tua madre? >
< Sì, l’hai conquistata… >
< Bene, ora ci manca solo da conquistare papi e i
nonni… >
dissi ridendo.
< Papi e il nonno li hai già conquistati quando ci
hanno visti
alla premiere >
< Sul serio? >
< Sì amore >
< Rimane tua nonna quindi? >
< Sì, esatto >
< Ce la farà la nostra eroina a conquistare il cuore
della
nonna? > domandai prendendolo in giro.
< Sì, decisamente >
< E se non ce la facessi? >
< È impossibile >
< Perché? >
< Perché lei è un osso duro, ma ha sempre
appoggiato le mie
scelte e la mia scelta sei tu, quindi vedrai che ti adorerà
>
< Lo spero…oddio, domenica conoscerò il
resto della tua
famiglia! > esclamai quando mi resi seriamente conto del pranzo.
< Non preoccuparti! E poi mancano ancora due giorni…
>
< No, è domani… > lo corressi.
< Domani? >
< Già, domani… > risposi ancora
terrorizzata.
< Ok piccola, vedi di farti pochi problemi. Pensala come una
cena di lavoro formale, ma tu hai già avuto il
lavoro… >
< Non mi aiuta > dissi inarcando un sopracciglio.
< Pensa che poi sarò nella tua stessa situazione
quando
conoscerò i tuoi genitori… >
< Continua… > risposi sorridendo malignamente.
< Amore, sei una strega… > esclamò
scoppiando a ridere.
< Sì, bravo. Ridi adesso che poi ti verrà
da piangere… >
< Sei perfida, un mostro! >
< Preferivo strega, è più bello di
mostro… >
< No sei un mostro, il mio
mostro >
< Il tuo mostro? >
< Sì, solo mio >
< Oh, ok… > risposi avvicinando le mie labbra
alle sue, ma
ad un centimetro dalle sue labbra mi allontanai immediatamente e mi
alzai da
lui.
< Mostro > sussurrò piano.
< Guarda che ti ho sentito! > esclamai facendogli la
linguaccia.
< Giulia, dove sono le tue stampelle? >
< Di sopra > risposi raccontandogli del rumore che avevo
sentito poco dopo il mio risveglio e della figuraccia che avevo fatto
con sua
madre.
< Vieni piccola andiamo a mangiare > mi disse mentre
stava
per prendermi in braccio.
< No, aspetta > dissi scostandomi < Rob? >
lo chiamai
poco dopo.
< Cosa? >
< Ri-riabilitazione mentre andiamo in cucina? > domandai
guardandolo e lui sorrise.
< Aggrappati a me > rispose circondandomi con un braccio
e
avviandoci verso la cucina.
< Bene signor Pattinson, visto che ha sempre cucinato per me
oggi
cucinerò io per lei. Cosa vuole mangiare? > domandai
sorridente.
< Mmm…un po’ di pasta andrebbe bene, ma non
so se alla mia
ragazza potrebbe andare. Lei cosa ne pensa? >
< Io penso che un po’ di pasta con il tonno sarebbe il
massimo…
>
< E il massimo sia! > esclamò abbracciandomi e
baciandomi il
lobo dell’orecchio.
Mi aiutò ad apparecchiare e poi ci sedemmo per pranzare.
< Mmm…altro che io! Tu amore mio sei una cuoca
favolosa >
disse mentre divorava il piatto di pasta che gli avevo messo davanti
agli
occhi.
< Beh sì, non per vantarmi ma devo dire che sono
veramente
brava… > risposi sorridendo trionfante.
< Bisogna che tu m’insegna a preparare un cibo
italiano… >
< La pizza? >
< Spiacente, ma quella la so fare già. E se mi
insegnassi
qualcosa di tipico della tua regione? >
< I cappelletti? >
< Perché no? Ora però, visto che abbiamo
entrambi finito di
mangiare c’è una cosa che voglio fare…
>
< Cosa? >
< Insegnarti il resto di Kiss The Rain > disse e i miei
occhi s’illuminarono.
Mi esercitai con quella canzone per un paio d’ore e poi mi
riaccompagnò a casa.
< Dov’è Teo? > domandò
non vedendo la sua macchina
parcheggiata davanti al vialetto.
< Al corso di salvataggio… >
< E quando torna? >
< Quando poi finisce di lavorare stasera al bar. Harry aveva
bisogno di lui prima e quindi stasera è andato ad
aiutarlo… >
< Vuoi che resti io con te? >
< Ma tu sei via con i tuoi amici… >
< Beh, dico loro che non vado >
< Non essere ridicolo, tu devi
andare. Non ti vedono da un sacco di tempo… >
< E tu? >
< Verrà Jared stasera. Ci mangiamo una pizza e ci
vediamo un
film… >
< Sicura che non vuoi che resti? >
< Più che sicura, tranquillo… >
< Ok, allora vado a prepararmi. Ciao amore, buona serata e
salutami Jared >
< Certamente, ciao Rob > lo salutai baciandogli la
guancia.
< Ciao Giulia > rispose lui baciandomi sulle labbra.
Mi ordinai una pizza e mi misi davanti alla TV e alle dieci e mezza
mi arrivò un messaggio.
“Hey bugiarda! Ho accanto a me Jared che mi dice di salutarti…mi spieghi perché mi hai mentito?“
“Perché sapevo che se ti avessi detto la verità tu non saresti uscito con i tuoi amici che non vedi da quando andavi al liceo e saresti rimasto con me…“
“Sì, infatti…“
“No, questo non va bene! Non voglio che tu debba rinunciare ai tuoi amici per me!“
Non ricevetti
più nessuna risposta e così mi convinsi di averlo
convinto. Alle undici e cinque però suonarono alla porta e
quando andai ad
aprire trovai Robert.
< Cosa diavolo ci fai qui? > domandai sorpresa.
< Sono venuto da te visto che eri da sola… >
< Perché non sei rimasto con i tuoi amici? >
< Perché non hanno fatto altro che trattarmi da star
e non più
da amici. Mentre eravamo in un pub, lo stesso in cui ho incontrato
Jared, appena hanno visto i fotografi si sono appostati come avvoltoi
affamati e mi
hanno sfruttato per finire sul giornale, poi come se non bastasse hanno
iniziato a fare commenti poco carini su di te ed io, dopo aver
rovesciato ad
uno di loro un secchio di acqua gelida e ghiaccio che trovato sotto il
bancone
del bar, gli ho detto che se solo osava nominarti di nuovo gli avrei
spaccato
il setto nasale. Infine me ne sono andato e sono venuto da te >
< Brutta serata quindi… >
< Non immagini quanto… >
< Vieni qui > gli dissi facendolo entrare in casa e
abbracciandolo.
Dopo qualche minuto ci staccammo, chiusi la porta a chiave e
andammo di sopra a dormire.
< Sogni d’oro piccola > disse baciandomi la
fronte.
< Lo saranno solo se sognerò te > risposi
sbadigliando.
< Lo stesso vale per me. Notte > mi disse baciandomi la
tempia e
dopo avermi stretta ancora di più a sé ci
addormentammo entrambi.