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Autore: pufferlux    21/02/2016    1 recensioni
Derek Hale è un appassionato giocatore del MMORPG Metin2. Un giorno arriva mrmski ad incasinargli la vita, e poi c'è anche quel certo Stiles Stilinski che frequenta il suo corso di recupero di Spagnolo..
-storia postata in precedenza revisionata
Genere: Comico, Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Erica Reyes, Peter Hale, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo II

Whatsapp: 
Derek 
Erica
Em
 
 

 

 
Prima di rispondere alla domanda che Em gli aveva fatto due sere prima Derek ci ha pensato davvero tanto. 
Alla fine gli ha dato il suo numero e ha passato la notte a parlare con lui su whatsapp. 
Derek come foto del profilo non ne ha una sua, e nemmeno Em. 
-Derek lo ringrazia mentalmente.- 
Hanno parlato dei loro problemi, sia sentimentali che scolastici, - lavorativi per Derek.  
Proprio ora, seduto alla cattedra della sua aula aspettando gli alunni gli arriva un messaggio. 
Whatsapp; Erica 1 
Hai da fare? 
Sì, sono a scuola. 
Ah oops scusa, devo parlarti, ti chiamo dopo cena okay? 
Okay. 
Ecco gli studenti che entrano.. E un altra vibrazione. Che seccatura Erica.. Oh! 
Whatsapp; Em. 1 
Dheeet augurami buona fortuna! 
Per..? 
Dimmelo e basta 💔  
Buona fortuna. 
Grazieeeee ne avrò bisogno. 😆 
Ancora non lo capisce bene.
Ora gli studenti sono tutti in classe e il vociare è insopportabile. 
Derek batte una, due, tre volte il pugno sulla cattedra e dopo che la maggior parte dei ragazzi ha smesso di parlare e si è seduta il professore inizia a chiamare l'appello. 
Sono assenti soltanto McCall e Argent. Derek è contento, quei due saranno andati a scopare da qualche parte smettendolo di fare con gli occhi e non disturberanno la sua le- un bussare alla porta gli sciupa la felicità.  
«Avanti.» dice secco. 
Scott McCall apre la porta con un'espressione colpevole e idiota in volto, Allison Argent dietro di lui prende la parola. «Professore, ci scusi per il ritardo, la macchina si era bloccata e..» sì come no.. «Entrate e fate silenzio.» 
I due giovani si siedono ai rispettivi posti e Derek li segna come presenti. 
«Bene, ora possiamo iniziare la lezione. Volontari?» 
Nessuno osa fiatare. 
«Bene.. Chiamerò io.» 
Derek guarda il proprio registro e nota che metà della classe non ha ancora un secondo voto orale. 
Anche se sono ripetizioni riporterà i suoi voti alla professoressa Tyler con cui lei farà media. 
«Alla lavagna, Pond e Stilinski.» 
Lui sa che chiamare Stilinski alla lavagna è come tentare il suicidio, però l'ha interrogato una sola volta e il trimestre sta per finire.. 
I due giovani si alzano e si avvicinano al professore. 
«Stilinski.» 
«Cosa prof?» risponde ingenuamente il ragazzo. Derek lo guarda. Non capisce se ci è o ci fa. 
«Il quaderno Stilinski. Gli esercizi che ho assegnato per casa.» 
«Ooooh sì.. Già.. Eh io li ho dimenticati.» 
«Li hai dimenticati.» 
«Li ho dimenticati..» 
Nella testa di Derek c'è il vuoto. 
È sicuramente esterrefatto dal comportamento dello studente, è ormai un mese che "dimentica" gli esercizi o li fa sbagliati. 
«Hai almeno il libro?»
Vede il ragazzo alzare lo sguardo come per cercare la risposta sulla parete dietro di lui, e per un momento pensa che Stilinski dirà di no, e lo sta già immaginando iniziare uno dei suoi infiniti monologhi, ma poi.. 
«Sì! » esclama.
Derek tira un sospiro di sollievo. 
 
«..Hay otra..» 
«Otro.» 
«No, otra.» 
«È otro. Maschile otro. Femminile otra. Te l'ho detto già prima, Stilinski.» 
«Otro! Hay otro! E io che ho detto?» 
L'interrogazione è andata tutta più o meno così: Stiles sbaglia, Derek lo corregge, Stiles pretende di avere ragione. 
Amelia Pond non è da meno. Sembra che stia per mettersi a piangere ogni volta che Derek la corregge e lui davvero non ne può più. 
«A posto. Tutti e due.» 
«Ma prof, io..» cerca di interromperlo Amelia. 
«Ho detto a posto.» 
I ragazzi si siedono -uno che sorride di sghembo, l'altra con aria affranta. 
«Pond, sei andata bene. Sette.» dice Derek, ma la rossa cugina di Lydia Martin sembra non esserne soddisfatta. 
«Stilinski, studia di più. Ti interrogherò di nuovo il prossimo martedì. Per ora sei sul cinque.» all'affermazione lo studente lo guarda e annuisce, stavolta senza ridere o scherzare. 
 
Peter Hale è davvero una piaga nel- «SÌ PETER, PER L'AMOR DI DIO HO CAPITO! LE PESCHE SCIROPPATE!» 
Manda sempre Derek a fare la spesa (spiccioli contati al centesimo e una lista approvata personalmente da lui) e poi lo chiama ogni cinque minuti per aggiungere cose che ha dimenticato, e Derek non sa da dove deve cacciare i soldi, quindi devono cancellare ogni volta qualcosa di Derek per accontentare un capriccio di Peter. E Peter ha molti capricci. 
«Me la riesco a cavare ma ora devo chiudere. Ci vediamo a ca- SÌ, LO SCONTRINO, LO SO!» 
Fare la spesa per suo zio è davvero terribile, peggio che lavorare. 
Whatsapp; Em. 1 
Hai da fare??? 
Si 
Oh scusa 
Sto facendo la spesa, però posso parlare. 
Non voglio disturbarti dai 
Non cambia niente dal solito. 
Nel senso che non ti disturbo mai o ti disturbo sempre? Hahahahah 
Devo ancora capirlo. 
Okayy:) che compri?? 
La lista sarebbe troppo lunga da copiare, così Derek fa una foto e la invia con una marea di lamenti per il suo capo-zio. 
Em risponde con delle lettere.. Buttate caso? .. Ah no, sono parole. Derek riesce a capire solo "hahahahahahahahahahah" "divertente" "vivere" "questo tizio". 
Due ore e 12 chiamate da parte di Peter dopo Derek esce dal supermercato. Ovviamente le sfighe non capitano mai da sole «Prof!», Derek non riconosce immediatamente da voce, poi si volta e «Erica.» 
«Allora, come sta il mio bellissimo professore di letteratura?» 
«Insegno spagnolo. Comunque, tu che ci fai qui? Non ti eri trasferita a Manhattan col tuo ragazzo?» 
«No, mi sono trasferita a Chicago, menomale che non insegni geografia» ride lei «sono qui per venire a trovare una mia amica, Ruby. Te lo avrei detto ma tu eri a scuola!» 
A Derek torna in mente quello che è successo l'altra sera, e sta quasi per dire ad Erica di non dare più il suo numero in giro, ma non lo fa, tanto ormai lo sapranno già tutti. 
«Se hai bisogno di un passaggio non ho portato l'auto.» dice invece 
«Io ce l'ho, l'auto. E dove vuoi andare con tutte quelle buste? Qui sembra che tu ne abbia bisogno!» 
«È un'offerta? Accetto.» 
«In realtà dovevo comprare delle cose e non sono ancora andata da-» 
«Andiamo.» 
 
   
 
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