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Autore: Monkey D Akiko    21/02/2016    2 recensioni
Piccoli momenti di vita dei migliori personaggi di sempre e le coppie le potete scegliere voi!
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*CAPITOLI*
1- Gara {AceXMarco}
2- Braccio meccanico {FrankyXKidd}
3- Dichiarazione {AceXRufy}
4- Incontro {AceXLaw}
[...]
28- Spiaggia {ZoroXSanji}
29- Parco {FrankyXRobin}
30- Crescere {DoflamingoXRocinante}
31- Malintesi {PaulyXNami}
32- Dichiarazioni {AceXRufy}
33- Dolci {SanjiXViolet}
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Franky/Nico Robin, Nami/Zoro, Sanji/Nami, Sanji/Zoro
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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NOTE DELL'AUTORE
Salveee a tutti! <3 Rieccomi con una nuova coppia, chiesta da Sel_OdF e fra3398 ^^ Con questo capitolo ho voluto sperimentare uno stile un pochino diverso, spero non sia un orrore ahahah XD
Ringrazio tutti coloro che leggono la storia, chi l'ha messa tra le preferite, seguite e ricordate e chi recensisce, grazie a tutti! <3 <3
A presto!
Monkey D Akiko <3

VISCHIO


La neve scendeva copiosa da un cielo cupo come la notte nonostante non fosse neanche mezzogiorno. Shanks si faceva largo tra la coltre bianca che gli arrivava fino alle ginocchia mentre cercava di raggiungere l’unico castello abitato di Kuraigana. Il freddo era pungente ma lui non se ne curava e procedeva avvolto nel suo mantello.
Era la Vigilia di Natale ma era solo, aveva lasciato la sua ciurma libera di festeggiare con le loro famiglie così che anche lui potesse raggiungere una parte fondamentale della sua. Già si immaginava la sorpresa negli occhi del suo amato, il calore del suo castello e le sue labbra dal sapore di vino rosso. Sapeva che non avrebbe trovato grandi festoni e una tavola imbandita, occhi di falco non era amante del Natale, gli bastava stare con lui per essere felice, e poi chissà, magari avrebbe assistito a un miracolo di Natale.
Finalmente la fitta foresta si aprì lasciando il posto a una piazza deserta e in rovina in cui svettava l’enorme castello. Picchiò sul portone aspettando che il proprietario venisse ad aprire, ma non arrivò nessuno. Fuori faceva troppo freddo così il rosso entrò, il portone non era mai chiuso perché tanto nessuno ci sarebbe mai entrato.
“Mihawk?!” lo chiamò a gran voce ma gli rispose solo l’eco.
Il castello era freddo e vuoto ma Shanks non si scompose, era certo che il suo amato sarebbe tornato. Gli venne un’improbabile idea: fargli una sorpresa.
Accese il fuoco nel camino e iniziò frugare per tutto il palazzo alla ricerca di qualche decorazione. Sfortunatamente non trovò niente se non qualche vecchia candela. Tuttavia non demorse, un imperatore non si arrende per così poco, e decise che la cosa più importante in quel momento era il cibo. Avrebbe cucinato il cenone più buono che occhi di falco avesse mai assaggiato! Sempre se avesse trovato qualcosa da mangiare...
Erano passate alcune ore, durante le quali il rosso non si era mai fermato, e finalmente Mihawk fece il suo ingresso.
Il flottaro aveva appena fatto un passo nel suo castello quando un piacevole tepore lo travolse, la dolce sensazione sparì subito dopo per lasciare il posto alla preoccupazione. Chi si era introdotto a casa sua? Per scoprirlo si diresse direttamente alla fonte di calore, il salotto, immaginando che l'intruso fosse intento a riscaldarsi.
"Cosa ci fai qui?" domandò perentorio.
"Buona vigilia di Natale!" esultò il rosso in risposta.
“Non hai risposto”
Davanti agli occhi di Mihawk apparve uno Shanks comodamente seduto sulla sua poltrona intento a sorseggiare un bicchiere del suo vino. Il rosso sembrava euforico e per niente preoccupato della sua possibile reazione, come se non avesse commesso lo sbaglio di essersi insediato in casa sua.
“Sono venuto a festeggiare il Natale con te, non sei felice? Non ho avuto una splendida idea?”
“Non lo è stata, sai che non sopporto queste stupidaggini” replicò.
Detto questo si tolse il cappello e il lungo mantello, appoggiandoli poi su una sedia vicino al camino per farli asciugare dallo strato di neve che li ricopriva.
“Beh ma ormai ci sono, approfittiamone per divertirci” propose l’imperatore.
“Cosa avresti in mente?” domandò disinteressato mentre faceva scorrere il dito sui libri degli scaffali.
“Potremmo … ok non ne ho idea, ma ci divertiremo!”
“No grazie, preferisco finire di leggere il mio libro in tranquillità” disse sedendosi sulla poltrona con il libro in mano.
“Ma non è giusto!” replicò il rosso ma fu ignorato.
Venti minuti, passarono venti minuti nel completo silenzio interrotto solo dal crepitio del fuoco. Shanks iniziava a stancarsi e a essere infastidito dalla situazione, di solito gli piaceva osservare Mihawk concentrato nella lettura ma non quella volta. Aveva fatto un lungo viaggio solo per stare con lui e quello nemmeno lo guardava!
All’improvviso occhi di falco chiuse il libro e si alzò, il rosso sperò in un miracolo.
“Ehi dove vai?” chiese speranzoso.
“Ad allenarmi” rispose senza neanche voltarsi verso di lui.
“Bene allora possiamo allenarci insieme!”
Il flottaro si fermò sulla soglia della porta e finalmente lo guardò.
“Io non combatto con te” scandì serio e con una lentezza che faceva rabbrividire.
Il cuore di Shanks si riempì di rabbia.
“Sei un vero stronzo lo sai?! Io sono venuto fino a qui solo per te! Ho lasciato la mia ciurma per trascorrere il Natale con te e non ti importa niente! È come se fossi invisibile per te!” ringhiò.
“Hai fatto tutto da solo, io non ti ho chiesto niente” replicò calmo.
“Certo che no! Non ti importa niente di me, sono sempre io che vengo a cercarti, per te non esisto!”
Restò per un minuto in silenzio a osservarlo, ad aspettare una qualsiasi reazione ma lui restò immobile e in silenzio.
“Ho capito, me ne vado, prendi! Questo era il tuo regalo, io non me ne faccio niente” disse gettandogli contro un piccolo pacchetto per poi andarsene furioso.
Lasciò il castello e iniziò a vagare tra la neve e gli alberi senza una meta precisa, desideroso solo di allontanarsi da lui.
Mihawk era rimasto solo a osservare quello stupido regalo. Lo aprì, ignorando la tradizione di scartare i regali a mezzanotte. Dentro con sua grande sorpresa trovò un ramoscello di vischio e un bigliettino.
“Ti amo”
Mihawk gettò il pacchetto per terra e si allontanò. Quelle due semplici parole lo avevano irritato. Era troppo orgoglioso per capire.
Camminò con passo svelto verso l’uscita ma lo attirò un profumo di cibo proveniente dalla cucina. Che Shanks avesse cucinato qualcosa? Anche la sala da pranzo era apparecchiata e spuntavano ovunque delle vecchie candele ancora spente. L’atmosfera era molto triste, come se il tempo si fosse fermato prima che la felicità potesse invadere quelle mura.
Tra i pensieri di occhi di falco continuavano a turbinare quelle due parole. Shanks lo amava, e lui? Lui non era il tipo da lasciarsi trasportare dai sentimenti ma qualcosa era andato storto. La loro semplice rivalità si era presto trasformata in un rapporto che aveva definito disinteressato, poi però si era evoluto così velocemente che non era più riuscito a seguirlo. Shanks invece ci era riuscito, chissà da quanto tempo.
Doveva raggiungerlo, forse non era troppo tardi.
 
***
 
In mezzo alla coltre bianca si stagliava una figura rossa, lo aveva trovato. Gli si avvicinò lentamente nonostante sapesse che si era accorto della sua presenza.
“Non è prudente stare in mezzo a una bufera”
“Perché sei venuto qui?” chiese con rabbia il rosso.
“Non lo so, dimmelo tu”
“Volevo solo stare con te, mi mancavi – disse poco dopo – ma tu non puoi capire”
“L’ho capito troppo tardi” ammise occhi di falco.
Il rosso non fece una piega ma il suo cuore perse un battito.
“Torna al castello con me”
“Perché dovrei?” replicò.
“Non hai niente da perdere, magari eviti anche una polmonite”
Shanks lo seguì controvoglia.
Il castello era ancora più caldo di quanto ricordasse e una strana luce illuminava il fondo del corridoio dove lo stava conducendo silenziosamente occhi di falco. Quando arrivarono nella sala da pranzo non credette ai suoi occhi. La tavola era imbandita con il cibo che aveva cucinato e le candele erano tutte accese.
Guardò confuso Mihawk il quale lo fissava a sua volta.
“Mi dispiace per oggi e per tutte le altre volte Shanks. Io non festeggio mai il Natale, però ho un regalo per te: alza gli occhi”
Il rosso lo fece e vide appeso il vischio che gli aveva regalato. Non fece in tempo ad abbassare il capo che Mihawk intrappolò le sue labbra in un bacio passionale.
“Ti amo anche io” gli confessò occhi di falco staccandosi di poco da lui per poi riprendere a baciarlo con più intensità di prima.
Shanks faticava a credere a tutto quello che stava accadendo ma era felice come mai prima d’ora. I miracoli di Natale esistevano davvero.
   
 
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