Serie TV > Violetta
Segui la storia  |       
Autore: Shary_Leonetta    22/02/2016    1 recensioni
Violetta, dopo una vacanza con il papà German, torna a Buenos Aires allo Studio Onbeat e rincontra i suoi migliori amici e la splendida zia Angie. Farà nuove amicizie e scoprirà, così, anche l'amore.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Pov Violetta Sto facendo riscaldamento, Gregorio ancora non è arrivato e mi sembra troppo strano. Mi avvicino alla finestra dove sul muretto c’è la mia bottiglietta d’acqua ma quando mi volto vedo Leon con gli occhi incollati su di me! “ehm.. ti serve qualcosa?” gli chiedo bevendo un sorso d’acqua, ma lui ancora non mi ha risposto così gli sventolo una mano davanti al viso “ou ci sei?” si riprende “cosa?” poso la bottiglietta e incrocio le braccia al petto “perché mi stavi fissando in quel modo?” lui alza le spalle “ma che dici? Stavo solo pensando” .. “e pensavi con gli occhi fissi su di me?” chiedo io socchiudendo gli occhi “ma che c’entra! Non nego che tu abbia un bel fisico, però mica stavo realmente guardando te” mi avvicino a lui e siamo a pochi centimetri di distanza “perché sei diventato nervoso allora Leon?” lui mi guarda le labbra e poi gli occhi “anche tu non sei affatto male con la tuta” continuo io per poi allontanarmi tornando dov’ero, portando con me un bel sorriso per la soddisfazione di averlo lasciato a bocca aperta senza parole. “su dai muovetevi! Cos’è questo casino? E perché siete in ritardo? Non si può ogni volta lavorare così!” ecco il papà Diego, ovvero Gregorio, che entra urlando come al solito. “papà ma cosa dici? Non stavamo facendo nessun casino” esclama Diego sbuffando con le mani in tasca “sì Gregorio e poi è lei che è in ritardo, noi l’aspettiamo da 10 minuti” dice Maxi gesticolando, ma Gregorio gli si avvicina con sguardo severo “e lei chi è scusi? Un mio superiore?” Maxi indietreggia “no però..” ma non riesce a terminare la frase che il professore urla “allora non mi contraddica! Avanti iniziamo..” e torna al suo posto, ovvero davanti a tutti al centro. “Gregorio non vuole sapere dei nuovi arrivati?” domando io indicando Leon, Ludmilla, Federico e Francesca “so benissimo chi sono i nuovi arrivati! Quella biondina, l’italiana, l’italiano e mister ciuffo all’insù” e nel frattempo indicava con gli occhiali in mano ognuno di loro mentre gli dava i soprannomi.. certo che ciuffo all’insù è davvero forte come nomignolo per Leon! Infatti non riesco a trattenere una risata “che ha da ridere Castillo?” mi chiede l’insegnante ed io torno seria (per quanto sia possibile) “ehm no niente, mi scusi” Gregorio indossa gli occhiali e mi viene di fronte “allora visto che non ha da far niente, perché non si mette al centro, in prima fila e fa vedere un pezzo di coreografia?” continua Gregorio sorridendomi, ma so benissimo che quel sorriso non è vero. “certo” rispondo io mettendomi dove mi aveva detto il professore. Accende la radio e inizia “En Gira” così comincio a muovermi sapendo perfettamente i passi, poi dopo qualche minuto Gregorio fa un gesto con la mano e anche i miei compagni ballano insieme a me, tranne i nuovi che giustamente non sanno ancora il balletto. Quando abbiamo terminato Gregorio si toglie di nuovo gli occhiali “d’accordo, va bene.. ora voi andate indietro e quelli nuovi davanti per cortesia” così eseguiamo il suo ordine e vedo Francesca farmi un’espressione preoccupata ed io le faccio l’occhiolino. Ci sediamo e Gregorio comincia a fare le domande che anche Angie e Beto avevano fatto e dopo aver messo una base qualsiasi, uno per volta fa un’esibizione di quello che riesce a fare.. ma devo ammettere che sono tutti e 4 piuttosto bravi. “sì beh naturalmente dovrete migliorare, ma non andava poi così male..” ad un tratto spunta un alunno dello Studio “Gregorio ti sta aspettando Angie in aula professori” mai dare del “tu” a Gregorio! Lo fa giusto Diego, ma noi mai anche se sa che siamo i migliori amici di suo figlio e che ci conosce da un bel po' di tempo. “entra pure caro..” inizia l’insegnante facendogli gesto di avvicinarsi con un sorriso maligno. Richard entra e si passa una mano tra i capelli “dimmi.. noi siamo amici? Parenti?” chiede Gregorio con la stessa espressione “ehm.. no professore” .. “e allora cosa mi da del tu! E poi arriva senza aspettare il mio permesso di parlare, non vede che sto tenendo una lezione! Ma dico io, l’educazione non ce l’avete? Sembra di essere al circo qua dentro! Non è possibile che..” Gregorio stava urlando come un matto, ma ogni volta che fa ste furiate io e i miei amici vorremmo scoppiare a ridere, ma guai se proviamo a farlo! Come minimo ci caccia! “ehi ehi ehi.. Gregorio cos’è sto casino? Di là ci sono alunni che stanno facendo lezione, lo sai?” questo che ha parlato è il nostro direttore, Pablo. È un uomo fantastico, bravissimo e che da poco ha trovato l’amore. È stato innamorato di mia zia Angie per un anno e mezzo, ma lei per lui ha solo e sempre provato amicizia quindi non l’ha mai voluto illudere ne niente. Fortunatamente ha conosciuto Brenda, una cassiera del supermercato che sta in centro e che anche lei adora la musica, infatti spesso viene a trovarci! “oh bene ci mancavi tu.. anche io stavo tenendo una lezione, ma questo qua entra e senza chiedere il permesso parla e addirittura mi da del tu!” esclama Gregorio gesticolando. “Gregorio questo non è un atteggiamento corretto nei confronti dei tuoi alunni. Se hai qualche problema o ne parli con il diretto interessato, ma fuori dall’aula e non davanti agli altri; oppure vieni da me e ne parli con me. Mi sono spiegato?” il professore di ballo abbassa lo sguardo “sì è tutto chiaro” .. “bene, ora vai pure che vorrei approfittarne per presentarmi ai nuovi studenti” conclude Pablo indicando a Gregorio la porta. Il professore di ballo sbuffa e se ne va. “vai pure Richard e scusa per il comportamento di Gregorio” .. “non fa niente, grazie per avermi difeso Pablo” risponde Richard per poi andarsene. Pablo chiude la porta e si mette dov’era Gregorio “allora.. innanzitutto scusatemi per poco fa e per Gregorio.. poi volevo dare il benvenuto ai nuovi alunni e salutare i soliti che frequentano lo Studio da ormai un bel po' di tempo” noi tutti lo salutiamo con un grande sorriso “spero vi troviate bene e mi raccomando” dice mentre indica noi “trattate i vostri nuovi compagni come si deve e fateli sentire a loro agio ok? E magari dategli una mano per gli esercizi e tutto il resto. D’accordo?” tutti annuiamo “certo” .. “sìsì” .. “assolutamente” .. “puoi contarci”. “bene, ora vi lascio. Potete andare a casa, buona giornata!” detto ciò Pablo esce dall’aula ed io vado di nuovo dalla mia bottiglietta e intanto mi passo l’asciugamano intorno al collo per asciugare il sudore e me lo lascio lì. “hai sentito cos’ha detto Pablo? Dovete trattarci come si deve” sento sussurrarmi questa frase all’orecchio e riconosco subito quella voce. Mi giro e trovo Leon con anche lui l’asciugamano al collo “sì, ce le ho le orecchie. Ma non preoccuparti, so trattare bene chi se lo merita” Leon incrocia le braccia al petto e sorride “ed io? Me lo merito?” stavo bevendo e dopo le ultime parole di Leon scoppio a ridere gli sputo l’acqua in faccia e appena me ne rendo conto poso la bottiglietta e mi metto le mani in viso “ohddio.. io.. scusa! Non volevo” prendo il mio asciugamano e glielo passo addosso “sì Violetta, preferisco stare con l’acqua in faccia piuttosto che con il tuo sudore” mi fermo e mi metto a ridere, ma sta volta rido sul serio, né per finta né per il nervoso. “sì forse hai ragione” poi si passa il suo asciugamano in viso “finalmente hai riso davvero, senza prendermi in giro” io annuisco “eh hai visto?” dico io bevendo di nuovo mentre sento il suo sguardo su di me. “ehilà!” arriva Camilla e si posa con il gomito sulla mia spalla “stavate litigando di nuovo?” chiede guardando entrambi “no” rispondiamo insieme io e Leon “oh bene.. volevo chiederti una cosa Vilu” dice la mia amica rossa togliendo il gomito dalla mia spalla “allora vi lascio” esclama Leon allontanandosi dopo avermi sorriso “avete fatto amicizia?” mi domanda Camilla “non cambiare discorso Torres, dimmi quello che dovevi” le dico io socchiudendo gli occhi “sì giusto! Volevo fare un pigiama party a casa mia e volevo invitare anche Ludmilla e Francesca. Che ne dici?” .. “sì per me va bene.. a che ora?” domando io sedendomi sul muretto della finestra “mmh se per voi va bene farei per le sei, poi mangiamo qualcosa e passiamo la serata a chiacchierare” io annuisco “sì per me va benissimo” .. “perfetto, ti devo solo chiedere un piccolissimo favore” mi dice la mia amica mettendo le mani a preghiera “sì, dimmi.. se posso lo sai che lo faccio volentieri” .. “passeresti al supermercato a prendere qualche bibita? Tipo coca cola, the e quello che vuoi” mi chiede gesticolando “sì certo, nessun problema. Prima di venire da te passo a prenderle” subito mi abbraccia, poi mi ringrazia e va allo spogliatoio. “dai allora non vieni?” sento dire da Federico “non penso..” risponde Leon. Mi avvicino facendo finta di niente e faccio finta di improvvisare qualche passo, ma in realtà sto ascoltando dove Leon non può andare e perché. “dai, non puoi uscirci un’altra volta con quella lì?” domanda Maxi “anzi, non uscirci proprio mai” esclama di nuovo Fede. “ormai le ho detto così. Verrò un’altra volta” dice Leon e poi lo vedo dallo specchio che si allontana dirigendosi agli spogliatoi. Da come ha parlato Fede, sembra si tratti proprio di quella Giusy! Entro nello spogliatoio e sento le mie amiche parlare “allora alle sei da te?” chiede Fran sistemandosi i capelli “sì, esattamente. Portate quello che volete!” risponde Camilla. Siamo rimaste sole io e l’italiana e mi avvicino a lei “ehm Fran..” si gira e mi sorride “ehi! Dimmi” .. “ehm.. tu.. tu lo sapevi che oggi Leon si vede con.. Giusy?” d’un tratto si fa seria e corruga sempre più il viso. “ora mi sente quell’idiota di mio fratello” ma non riuscì a fermarla che già si era piombata in aula dove i ragazzi si erano già cambiati e stavano aspettando le rispettive fidanzate. “ma no Fran, aspetta!” cerco di intrattenerla ma impossibile. Si avvicina a Leon e gli da una pacca sul petto “ma sei impazzita? Che ti prende?” domanda il messicano massaggiandosi la parte colpita dalla sorella “tu sei un idiota Leon! Perché oggi esci con Giusy ed io non ne sapevo nulla? Me lo spieghi per favore?” Leon guarda i suoi amici ma loro fanno dei cenni come a dire “io non ne so nulla” poi torna a guardare Francesca “e tu che ne sai scusa?” .. “a te non importa! Non rispondere ad una domanda con un’altra domanda! Allora? Me lo vuoi dire?” esclama la mora infuriata “ma perché ti scaldi tanto scusa? Saranno affari miei?” risponde lui incrociando le braccia “ah sì? Affari tuoi? Si dia il caso che io sono tua sorella e che viviamo insieme! E non voglio rivedere quella faccia da oca della tua amichetta, né specialmente sentire la sua voce da cornacchia! Stai ben lontano da me quando sei con lei, chiaro?” urla Francesca puntandogli un dito contro. Ma Leon rimane senza parole (per la seconda volta e per questo stimo troppo Fran) e quindi non da risposta. Quando la mia nuova amica se ne va, io guardo per un momento negli occhi Leon e lui ricambia, ma ancora con l’espressione di prima e poi torno da lei. Mi dispiace davvero di essermi messa in mezzo, infondo prima mentre io e Leon parlavamo senza litigare per la prima volta, mi stavo divertendo ed ora è colpa mia se li ho fatti litigare. “ehi Fran! Mi dispiace, davvero.. non volevo farvi litigare.. forse era meglio che mi facessi i fatti miei” mi scuso mettendomi le mani sul viso, coprendomi gli occhi. “ehi non è colpa tua! È lui che deve aprire gli occhi” mi dice prendendomi le mani “sicura? Io non voglio che..” ma Francesca mi interrompe “stai tranquilla! Anzi hai fatto bene a dirmelo” poi spontaneamente l’abbraccio. Usciamo dagli spogliatoi “allora ci vediamo alle sei da Camilla?” mi chiede lei sorridendo “certo. A dopo” le rispondo ricambiando il sorriso. Mentre esco vedo che lei e Diego si scambiano uno sguardo ed io non posso che esultare dentro di me. Ora meglio andare a casa e farsi una doccia, visto che poi devo andare al supermercato a comprare le bibite. Pov Diego Ora o mai più! Vado verso Francesca e mi affianco a lei “ciao” le dico un po' in imbarazzo “ciao” mi dice lei allo stesso tono “posso accompagnarti a casa?” lei si guarda intorno e capisco chi sta cercando “tranquilla, tuo fratello sta ancora parlando con Federico di quello che è successo prima. Stanno aspettando Ludmilla che era andata in bagno a rifarsi il trucco.. anche se non capisco il perché” ci fermiamo un momento “Ludmilla è sempre così.. tra trucco e capelli!” mi dice lei ridendo.. che bella risata! “allora posso?” domando alzandole il viso prendendola dal mento “cosa?” la vedo di nuovo in imbarazzo “accompagnarti a casa” le rispondo mettendomi le mani in tasca “ah sì.. va bene” acconsente lei mettendosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio e così iniziamo a camminare. “allora come ti è sembrato Pablo?” le chiedo per parlare un po' e per sentire la sua dolce voce. “davvero un brav’uomo! Non me l’aspettavo assolutamente un direttore così” mi dice sistemandosi la borsa sulla spalla “sì hai ragione, è stata la mia stessa impressione la prima volta che l’ho visto” .. “quello che mi preoccupa un po' è tuo padre.. senza offesa” mi confessa facendo un mezzo sorriso “oh di lui non devi affatto preoccuparti.. lui fa sempre così quando fa lezione.. ma al di fuori di quello è anche lui bravo e non lo dico perché è mio padre, ma vedrai che lo capirai col tempo” le spiego cercando di rassicurarla “ok.. beh sicuramente lo conosci meglio di chiunque altro, quindi mi fido di quello che dici” ci fermiamo davanti a casa di Francesca “allora ci vediamo domani” le dico passandomi una mano tra i capelli “sì.. ehm Diego aspetta.. posso chiederti una cosa?” mi chiede all’improvviso “sì certo” .. “cosa.. cosa dovete fare insieme tu e gli altri ragazzi?” mi chiede curiosa “niente di che, volevamo passare del tempo a casa per parlare un po' tra amici.. magari tra una partita alla play e una cantata” le spiego ridendo, lei fa lo stesso “ah beh mi sembra giusto. Dove andrete? Intendo, a casa di chi?” mi domanda di nuovo “a casa mia” .. “ah.. beh grazie per avermi accompagnata! Ci vediamo domani” io annuisco e le do un bacio sulla guancia “a domani” le dico sorridendole e mentre mi giro per andarmene la vedo in imbarazzo come prima. Credo proprio che questa ragazza mi abbia fatto perdere la testa!
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Violetta / Vai alla pagina dell'autore: Shary_Leonetta