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Autore: sguardinfiniti    22/02/2016    0 recensioni
"Sono davvero pronta a cambiare città?"
"Cosa mi aspetta?"
"Riuscirò a integrarmi nella nuova realtà?"
Questi erano i pensieri che occupavano la mia mente quella fredda mattina di Gennaio, giorno nel quale avrei finalmente dato una svolta alla mia vita.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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That's cool

Premessa: ho deciso di cambiare un po' lo stile della storia, narrando principalmente in terza persona per poi aggiungere le parti in cui parleranno i vari personaggi; la copertina, che ho realizzato personalmente, non mi convince affatto quindi è da considerare provvisoria finchè non imparerò a usare meglio photoshop. Detto ciò, buona lettura!

Era un più che freddo mattino quel giorno e Sophia non aveva alcuna voglia di alzarsi dal letto, nonostante ogni parte del suo corpo reclamasse cibo. La sera precedente era rimasta fino a tardi a guardare Il Grande Gatsby con Alice che, approfittando dell'assenza di Zayn, le aveva raccontato ciò che c'era da sapere su quest'ultimo.

Il ragazzo era il tipico fighetto, spacciato e sempre pronto, con le giuste parole, a conquistare qualsiasi ragazza lui volesse: era un tipo molto testardo e determinato. Nonostante ciò, capitò che si innamorasse di una ragazza londinese; ma ben presto tutto finì perchè lei lo tradì col suo migliore amico e da quel giorno in poi, Zayn mantenne le distanze nel campo affettivo con chiunque tranne, ovviamente, che con la sua famiglia. Alice le era stata molto d'aiuto e ciò rafforzò sicuramente il loro rapporto.

Se ti ho raccontato tutto ciò è perchè penso che lui, come chiunque altro, ti trovi molto bella e potrebbe anche provarci con te. Il punto è che non mi dispiacerebbe affatto averti come cognata, semplicemente sei la mia migliore amica e non voglio vederti soffrire: tu sei una romanticona, lui è il tuo perfetto opposto ora”

Il discorso “Zayn” finì così; Sophia non aveva alcuna intenzione di far intromettere qualche ragazzo (considerato da lei stessa come una distrazione) nella sua vita. Tutto ciò cui pensava era impegnarsi a studiare e godersi a pieno la nuova vita. Dal canto suo, poi, nessun ragazzo l'avrebbe mai notata. L'autostima non era di certo il suo forte: abbastanza alta, molto magra e con poche curve. I lunghi capelli ondulati erano d'un castano non molto scuro con dei leggeri riflessi ramati e cadevano fin sotto il suo petto. Fin da piccola aveva mostrato di essere molto intelligente e perspicace e, col passare degli anni, aveva reso fieri i suoi genitori con gli ottimi voti che otteneva.

SOPHIA'S POV

Dovevo alzarmi: il mio stomaco non faceva altro che brontolare sperando in una mia risposta, ma io ero fin troppo stanca per accontentarlo. Abituarsi al nuovo letto ma, soprattutto, al nuovo cuscino sarebbe stato davvero difficile ma sapevo di potercela fare. Ciò che era sicuro, però, è che tornai a dormire, ignorando il tardo orario. Ero immersa in uno strano sogno nel quale una fetta di pizza gigante cercava di mangiarmi quando qualcuno mi chiamò.

Sophia, sveglia

Ero sicura che non fosse la voce di Alice poiché era più pesante, fredda direi. Cercai di aprire gli occhi per capire meglio chi cercava di svegliarmi ma fu difficile a causa della luce che entrava dalle finestre che erano state aperte. Feci un piccolo sforzo e finalmente riuscii a capire: era Zayn. Conciata com'ero, non mi sarei fatta vedere neanche da Alice e ora, mi ritrovavo davanti quel bel ragazzo del fratello che, con i suoi profondi occhi marroni, aspettava che dicessi qualcosa.

B-buongiorno”

Non so perchè balbettai, ma fui lieta quando lui non ci fece caso.

Scommetto che hai dormito bene, eh? Non volevo svegliarti ma Alice aveva un incontro nella libreria in cui lavora e così ho pensato che, magari, noi due saremmo potuti uscire a pranzo”

Panico: ecco cosa provai. Era solo il secondo giorno e Alice mi aveva abbandonata con il fratello che non conoscevo neanche. In più, ciò che mi aveva riferito su di lui non era affatto un incoraggiamento a uscirci, anzi, proprio il contrario.Pensai, quindi, ad una scusa ma, ahimè, non era nella mia natura inventarne una velocemente.

Oh, va bene. Magari potremmo chiamarla e vedere se è libera per pranzo”

Potrei giurare di aver visto un filo di imbarazzo in lui e la sua risposta lo confermò.

Ho già provveduto ma sarà impegnata fino alle sei di questo pomeriggio. Spero non ti dispiaccia pranzare solo con me, giuro che non ti rapirò!”

Lo disse ridendo ed io non potevo fare altro che ricambiare nonostante, forse, aveva ragione. Mi presi di coraggio e mi alzai, sistemandomi prima i capelli e poi raggiungendolo vicino alla porta alla quale era appogiato col fianco. Indossava un paio di jeans strappati, abbinati ad una felpa grigia e un paio di vans nere. I suoi capelli castani, erano alzati in un lungo ciuffo che gli dava un po' l'aria di “cool boy”, soprannome che ripeteva sempre Alice.

Ora vado a prepararmi. A che ora usciamo?”

Lui accennò subito un sorriso e senza pensarci due volte, rispose.

Appena sei pronta ti porto a fare un giro per Roma, conosco molti posti davvero belli da visitare

Oh, figo. Sarebbe stato la mia guida-turistica. Cosa avrei indossato? Mi sarei dovuta truccare? E le scarpe? Decisi di andare totalmente casual. Un paio di pantaloni neri, rigorosamente a vita alta, con un maglioncino senape dentro e la felpa nera che rubai a mio fratello prima di partire. Le scarpe, ovviamente, erano le superstar bianche. Il panico tornò in me e crebbe quando mi avvicinai a lui per uscire dalla stanza. La sua alta figura torreggiava su di me: nonostante fossi alta, lui lo era di più.

Allora vado a prepararmi, a dopo”

Mi fece l'occhiolino e uscì dalla stanza dietro di me. Lo seguii con gli occhi mentre andava a sedersi sul divano. Stava sicuramente scrivendo un messaggio a qualcuno e lo si poteva notare dalla velocità con cui muoveva le dita sullo schermo di quello che sicuramente era un I-phone. Nonostante la grande cuorisità, lo ignorai e mi avvicinai al bagno; decisi di fare una doccia veloce: non volevo farmi aspettare, anzi, odiavo farlo. Ero sempre stata la più puntuale tra le mie amiche. Il bagno era abbastanza grande e già rifornito di shampoo, balsamo e tutti i prodotti che servono per una vera hair-care. Io e Alice ne eravamo ossessionate.

ZAYN'S POV

Mentre aspettavo Sophia e dopo essermi assicurato che non potesse sentirmi, chiamai Liam per confermare l'appuntamento. Ci saremmo incontrati mezz'ora dopo al Broadway's, fingendo che l'incontro era puramente casuale. Erano già trascorsi 20 minuti e di Sophia ancora nessuna traccia. Così decisi di andarle incontro in bagno e chiederle a che punto fosse. Avrei dovuto avvisare Liam di eventuali ritardi.

Avvicinatomi alla porta, questa non era chiusa a chiave e ciò non mi dispiaceva affatto. Allora entrai, molto lentamente, sperando di non ricevere un ceffone dalla mia coinquilina. Lei non si accorse di me: era dentro la doccia, di spalle credo. Non riuscii a capirlo bene poiché i vetri erano appannati. In pochi secondi pensai a cosa dirle senza farla spaventare o, peggio, urlare. Optai per una delle scuse più banali che avessi mai usato con una ragazza.

“Hai dimenticato di prendere l'accappatoio”

In quel preciso istante, sperai di non averlo mai fatto.

SOPHIA'S POV

Cosa cavolo ci faceva in bagno mentre io ero in doccia? Avevo due opzioni: farmi porgere l'accappatoio, indossarlo e uscire fuori a prenderlo a sberle oppure rimanere dentro e continuare a fare la doccia, evitando che notasse le mie guance, sicuramente diventate già rosse, come sempre. Decisi di scegliere la seconda, prendendomi qualche minuto per cercare una risposta “gentile”. In fin dei conti, sono stata io la stupida a dimenticare la porta aperta.

Oh, beh...ecco”

Merda. Mi bloccai come una stupida e sicuramente quella che sentii era una risatina. In più, l'acqua quasi bollente che fuoriusciva dalla doccia, non mi aiutava affatto.

Puoi lasciarlo sulla sedia, vicino i vestiti. Grazie”

Avevo risposto bene? Non vedevo l'ora di raccontare l'imbarazzante accaduto ad Alice. Lei, che lo conosceva meglio, mi avrebbe aiutata. Sicuramente le avrei scritto appena pronta. L'idea di uscire da soli, ora mi spaventava un po' di più. Zayn disse un semplice “va bene”, con un tono soddisfatto direi e uscì subito dal bagno. Fortunatamente. Io finii la doccia pochi minuti dopo. Ora il problema erano i capelli: li avrei dovuti lasciare naturali o piastrarli? Non volevo ritardare ancora, quindi li lasciai ondulati. Mi vestii velocemente e corsi nella mia stanza a truccarmi. Solamente un filo di correttore e il mascara, ed ero pronta. Presi il giubbotto e lo zainetto con dentro portamonete e telefono e raggiunsi Zayn, che appena mi vide prese il telefono e fece la stessa cosa di prima, per poi sorridermi e invitarmi, con la mano, a seguirlo fuori.

Non pensavo avresti ritardato così” si interruppe per una risata e poi continuò “Rimanderemo la visita a pomeriggio, ora andiamo a pranzare. Non so tu, ma io muoio di fame”

Non ho neanche fatto colazione, pensa io. Annuii e mi avvicinai a quella che doveva essere la sua macchina: un'audi r8 nera. Quanto era bella? Troppo. Sarebbe stato un sogno possederne una. Non mi dispiaceva evitare di girare per Roma con lui. Avrei preferito che, insieme a noi, ci fosse stato qualcun altro.

ZAYN'S POV

Era molto nervosa. Non faceva altro che guardarsi intorno, sicuramente attratta dalla mia bellissima macchina. Tutte le ragazze sognavano di entrarci, ma era un privilegio di poche poterlo fare. Sophia era molto bella: i suoi lunghi capelli castani erano poggiati sulla sua spalla sinistra, impedendomi così di guardarla bene. Teneva una mano sul ginocchio, dove di tanto in tanto picchiettava nervosamente con le dita. Non mi piaceva l'idea che quasi non si sentisse a suo agio, così aprii una conversazione a caso.

Ho pensato di portarti da Broadway's, è una piccola pizzeria al centro di Roma. Una delle migliori, secondo me”

Finalmente, si girò a guardarmi e accennò un sorriso, che subito ricambiai. Aveva dei bellissimi occhi castani, poco più chiari dei miei che la rendevano quasi fragile.

Adoro la pizza, la mangerei a qualsiasi orario”

Mi congratulai con me stesso per l'ottima scelta e subito pensai a quando già mi piacesse l'amica di mia sorella. Presi il telefono e, attento anche a guidare, diedi uno sguardo alle notifiche. Liam sarebbe arrivato in dieci minuti, quindi accellerai: non doveva essere lì prima di noi. Sophia sembrava abbastanza intelligente e lo avrebbe capito.

Eccoci arrivati, ho già prenotato un tavolo a nome mio. Inizia ad entrare e chiedi del tavolo di Malik. Io intanto cerco un parcheggio in cui poter lasciare questo gioiellino”

Sophia annuì, anche se sembrava le dispiacesse l'idea di entrare da sola. Ma la lasciai fare. La mia audi era più importante ora e dovevo sbrigarmi.

**

Trovai Sophia seduta, attenta a scrivere qualcosa. La raggiunsi infondo alla sala, salutando prima il proprietario, Harry, fratello maggiore di Liam. Entrambi erano i miei migliori amici, Liam era come un fratello per me. Erano romani e li avevo conosciuti quando, dopo aver litigato con i miei genitori, Alice e sua madre mi ospitarono per qualche tempo. Dopo, Liam mi era venuto spesso a trovare a Londra. Sophia sorrise quando mi vide e subito posò in tasca il telefono, quasi volesse nasconderlo da me. Chiamai la cameriera e ordinammo due pizze margherite e, come antipasto, vari rustici.

Carino qui, è molto vintage come stile”

Come prima, continuava a guardarsi intorno e non mi dispiaceva affatto. Era molto bella quando osservava ogni minimo dettaglio di ciò la circondava e sembrava che si perdesse in esso. Aveva comunque ragione: la pizzeria era accogliente e lo stile particolare, la rendeva punto di ritrovo per molti giovani.

Concordo con te, adoro venire qui. Sai, i proprietari sono amici miei, li ho conosciuti grazie ad Alice”

Non feci in tempo a dirlo che spuntò Liam, che mi venne quasi addosso, avvolgendomi in un lungo abbraccio.

Zayn, cazzo! Finalmente sei tornato!”

Finse di essere sopreso ma aveva ragione: finalmente. L'aria di Londra iniziava ad essere pesante con i miei genitori, quasi mi mancava l'aria. Non ero libero e odiavo vivere in quelle condizioni. Il mio spirito indipendente aveva bisogno di più libertà.

Oh, scusa, non mi sono presentato. Sono Liam. Tu sei una delle tante ragazze di Zayn?”

SOPHIA'S POV

Era già imbarazzante sola con Zayn e ora se ne aggiungeva un altro. Chi cavolo era Liam? E che tempismo, direi! Col sorriso più falso di questo mondo, allungai la mano verso la sua per stringerla in un saluto e mi presentai.

Io sono Sophia e no, sono solo un'amica di Alice”

Zayn rise e Liam lo seguì. Quasi quasi la cosa era divertente. Grazie al cielo, arrivò la cameriera con due piatti di rustici in mano. Stavo morendo di fame: saltare la colazione non era tra le mie abitudini. Liam decise di fermarsi con noi e io, velocemente, dissi loro di dover andare in bagno così da poter contattare Alice.

Non ritardare o finirà tutto!”

Zayn mi fece l'occhiolino e subito continuò a parlare con Liam. Io cercai il bagno e, fortunatamente, lo trovai subito.

ZAYN'S POV

Sophia ci lasciò per andare in bagno e io ne fui più che grato: potevo comunicare a Liam l'idea che avevo avuto.

E' bella, vero?”

Cazzo amico, troppo!”

Bene, ti va di fare una scommessa?”

 

**

 

 

EILAAAA'!

Eccomi tornata con un nuovo capitolo!
Ci ho messo un po' a scriverlo perchè
avevo paura fosse banale. Mi ci sono
impegnata molto e spero vi piaccia!
Ho anche aggiunto il cast così che 
possiate farvi un'idea dei personaggi.
Fatemi sapere cosa ne pensate, a presto xx

Deb

 

 

  
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