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Autore: Ylenia Lilly    23/02/2016    3 recensioni
Ciao a tutti! Questa è una fanfiction sulla coppia "Dramione" (per i meno esperti, sarebbe Draco + Hermione) basata sui film di Harry Potter, anche se potrebbe esserci qualche collegamento con i libri. Riuscirà l'odio fra un Purosangue e una Mezzosangue a trasformarsi in amore?
La fanfiction è basata sui pensieri dei due protagonisti: Draco e Hermione, ma non solo, anche sulla saga in generale!
Storia ambientata dall'anno 1991 a Hogwarts, fino alla Guerra e dopo. Sono presenti anche flashback riguardarti alla loro infanzia.
All'inizio premetto che non ci saranno molte scene Dramione perchè son ancora piccolini e si detestano a vicenda, ma crescendo le cose cambieranno.
Lasciate qualche recensione se vi va, voglio sapere cosa ne pensate dei miei capitoli! Spero che vi piacciano! ^^
Detto questo, buona lettura! ❤
N.B: I capitoli possono essere in continuo aggiornamento.
[Storia pubblicata anche su Wattpad per chi fosse interessato].
-Ylenia Lilly
Genere: Azione, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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Secondo anno [Parte 1]
 
-Hermione-
Le vacanze estive stanno per terminare, e questo equivale a dire che si ritorna a Hogwarts. Non sto più nella pelle. Non vedo l'ora di rivedere i miei migliori amici, Harry e Ron, un po' meno felice di vedere invece Draco Malfoy... quel ragazzino capriccioso. Mi chiedo come mai Harry non ha risposto a nessuna mia lettera, glielo chiederò quando lo vedo.
È giunta sera, mi lavo e mi infilo a letto elettrizzata per domani. Mi giro e mi rigiro cercando di trovare una posizione comoda e finalmente riesco ad addormentarmi.
Faccio uno strano sogno... un serpente si avvicina verso di me, ma non sembra voglia mordermi. Anzi, credo che voglia proteggermi. Non riesco a capire con chiarezza le sue vere intenzioni.
"Hermione... Hermione!" - Mi sveglia mia madre, sentendomi lamentare nel sonno, accanto al mio letto.
Mi sono svegliata in un mare di sudore, sarà per via di quel sogno che mi ha messo ansia.
"Mamma... buongiorno." - Sbadiglio e mi stiracchio, alzandomi dal letto.
"Buongiorno, tesoro. Hai avuto un incubo stanotte?" - Mi chiede, sistemandomi la frangia dietro le orecchie.
"No, non proprio... non lo so. La colazione è pronta?" - Cerco di cambiare discorso.
"Si, è tutto pronto a tavola di sotto. Coraggio, vai a sistemarti e poi scendi a fare colazione così ti accompagnamo. Non dimenticarti di lavare i denti." - Chiude la porta della mia camera e scende giù.
Io in fretta e furia mi sistemo e scendo a fare una ricca colazione. Oggi mi sento più vivace che mai. Mi lavo i denti e mi sistemo i capelli, legando le estremità dei lati con una mollettina. Stamattina i miei capelli sono più mossi del solito.
 
Arrivata a Diagon Alley, insieme ai miei genitori, incontro Harry e Ron. Li saluto e chiedo subito ad Harry perchè non ha risposto neanche ad una mia lettera durante l'estate.
Mi racconta che è per colpa di un elfo di nome Dobby, che a sua insaputa ha nascosto tutte le lettere spedite da noi. Lo sapevo, Harry non avrebbe mai avuto motivo di non rispondere. Ma chi è questo Dobby? Perché ha voluto che le lettere non arrivassero a Harry? E a che famiglia appartiene? Sicuramente ad una molto ricca, suppongo.
Entriamo al Ghiridoro, accompagnati anche dalla famiglia Weasley, per acquistare i libri che ci servono per il secondo anno ad Hogwarts. Al suo interno c'è Gilderoy Allock, un prestigioso scrittore, che io ammiro tanto. Noto che c'è anche un ragazzo pallido e biondo, Malfoy, in cima alle scale del primo piano della libreria, appoggiato alla ringhiera di legno. Spero si stia lì dov'è. Lancia uno sguardo verso giù ma io lo ignoro.
Non posso credere ai miei occhi... Allock si fa una foto con Harry per il giornale e gli regala alcune sue opere scritte, lo ha riconosciuto subito per via della sua cicatrice. Muoio d'invidia, vorrei esserci io al suo posto!
Mentre i nostri genitori fanno la fila per gli acquisti, io e gli altri ragazzi ci scansiamo dalla confusione che si è creata qui dentro.
Vedo Malfoy scendere giù dalle scale e dirigersi verso Harry con il suo solito ghigno. Questo non è un buon segno.
"Scommetto che ti è piaciuto, Potter! Il famoso Harry Potter." - Gli si ferma davanti.
Ecco, lo sapevo. Io mi metto di lato, voglio evitarlo.
"Anche se entri in una libreria finisci in prima pagina!" - Continua, riferendosi alla foto per il giornale 'Gazzetta del Profeta' fatta con Allock l'attimo prima.
"Lascialo in pace." - S'intromette Ginny, la più piccola dei Weasley. Brava Ginny, così si fa!
"Guaaarda Potter, ti sei fatto una ragazza!" - Dice Draco strascicando le parole con un sorriso malizioso.
"Via via, Draco. Più garbato." - Entra in negozio un uomo dall'aspetto nobile dai capelli lunghi, lisci e biondi, spostando Draco con un bastone nero da passeggio che tiene in mano.
Noto una certa somiglianza con quest'ultimo. Giurerei che fosse suo padre, ma sono troppo nervosa per pensarci, visto che Draco si è messo di fianco a me e questo mi da un enorme fastidio.
"Ah, signor Potter. Lucius Malfoy." - Dice presentandosi ad Harry e stringendogli la mano.
Eh si, è proprio il padre di Draco. Non c'è da meravigliarsi visto che si somigliano molto. Stesso ghigno e viso appuntito del figlio.
"Finalmente ci conosciamo. Perdonami..." - Gli sposta il ciuffo, guardando la cicatrice a forma di saetta che ha in fronte, "La tua cicatrice è leggenda, come d'altronde il mago che te l'ha procurata." - Dice infine l'uomo, sorridendo.
"Voldemort ha ucciso i miei genitori. Non era altro che un assassino." - Sbotta Harry pronunciando il suo nome per intero senza timore.
Ha ragione, nient'altro che uno spietato assassino.
Restiamo tutti in silenzio a fissarci per qualche secondo.
"Mmh. Devi essere molto coraggioso se pronunci il suo nome... o molto sciocco." - Gli risponde, come se nascondesse qualcosa.
Qui mi intrometto io a difendere il mio amico.
"La paura di un nome non fa che incrementare la paura della cosa stessa." - Fisso quell'uomo, dritto negli occhi. Non gli temo.
Tutti quanti mi fissano disinvolti.
"E tu devi essere... la Signorina Granger." - Guarda suo figlio Draco, lui gli fa un cenno e torna a guardarmi. "Si, Draco mi ha detto tutto riguardo a te e ai tuoi genitori."
Un attimo... che?! Cosa gli avrà raccontato Draco su di me, e perchè? Cosa gli importa a lui di me e la mia famiglia? Non capisco.
Lucius Malfoy fissa i miei genitori che erano impegnati a parlare in fila e poi torna di nuovo a guardare me.
"Babbani, vero?" - Non gli rispondo nemmeno.
Detesto quando i miei genitori vengono chiamati in quel modo, anche se in fondo lo sono veramente.
Per fortuna, cambia discorso. Mancava poco purché gli urlassi in faccia, non riuscivo più a trattenermi.
"Vediamo... capelli rossi, espressioni vuote. Malandato libro di seconda mano. Voi dovete essere i Weasley." - Dice l'uomo altezzoso, guardando Ron e i suoi fratelli.
Mi accorgo che Draco mi sta fissando dalla testa ai piedi. Vorrei tanto potergli dare un ceffone, non sopporto quando mi fissano in silenzio. Chissà a cosa sta pensando. Eppure stamattina mi son vestita e pettinata bene. La sua osservazione dura solo per pochi secondi -fortunatamente-, venendo interrotto da Arthur Weasley, che arriva da noi dicendo:
"Ragazzi qui è una boggia, andiamo fuori."
"Bene bene bene, Weasley Senior." - Lo interrompe il padre di Draco.
"Lucius." - Lo saluta con un cenno Arthur. Non sembra molto contento di vederlo. Come poterlo biasimare.
Dopo un piccolo discorso riguardo il lavoro al Ministero della Magia, si guardano e Lucius dice: "Frequentare Babbani..." - Rimette il libro di Ginny sul suo calderone, che prima aveva preso.
Ancora con la storia dei Babbani... potrebbe partirmi un cazzotto, giuro. Mi trattengo e faccio un lieve sospiro, per calmarmi.
"Credevo che la sua famiglia non potesse cadere più in basso. Ci vediamo al lavoro." - Conclude, voltandosi e uscendo dalla libreria. Finalmente se n'è andato quell'uomo, la sua presenza mi urta più di quella di suo figlio.
Improvvisamente Draco mi scansa con il braccio e va davanti a Harry "Ci vediamo a scuola." - Dice, con tono irritato e divertito nello stesso momento, inarcando le sopracciglia. Guarda tutti noi e se ne va anche lui, inseguendo suo padre fuori.
 
-Draco-
"Che razza di persone devi frequentare, figliolo." - Mi dice mio padre, incamminadoci lungo tutta Diagon Alley.
"Già, papà." - Gli rispondo sistemandomi il mantello.
"Ti sei allenato molto con gli incantesimi con il set che ti ho regalato, quest'estate, vero Draco?" - Mi guarda affrettando il passo.
"Abbastanza. Voglio sfruttare le mie buoni occasioni con Potter, e con la..."
"Granger." - Mi interrompe, come se mi avesse letto nella mente quello che stavo per dire.
"Esattamente." - Gli faccio un mezzo sorriso.
"Bravissimo. Non voglio che una figlia di Babbani sia migliore di te. Bisogna mantenere bassa la sua reputazione, anche se... con la sua dotata e spudorata intelligenza suppongo che sarà un compito difficile. Ma tu tienile testa a quella ragazzina."
Io faccio un cenno di approvazione.
"Ti ricordo che discendi da due grandi stirpi di famiglie purosangue: i Malfoy e i Black. Come può un mago desiderare più di questo?" - Mi guarda, facendo un mezzo sorriso anche lui.
"Stai tranquillo, papà, con me lei non ha speranze." - Sottolineo.
"Me lo auguro, Draco. Sai molto bene che io e tua madre ci aspettiamo sempre il meglio da te. Sei il nostro unico figlio, e non vogliamo che tu ci deluda." - Improvvisamente si ferma e mi porta la mano sulla mia spalla sinistra e mi guarda fisso negli occhi.
Color ghiaccio contro color ghiaccio si scontrano. I suoi occhi sono così diretti e ardenti che quasi mi fulminano, al contrario dei miei, che sembrano fragili e impauriti.
"Ti ricordi quello che ti ho detto quando sei tornato a casa dopo aver finito il primo anno, vero?" - Stringe il contatto della sua mano con la mia spalla.
Ho il timore che possa stringere ancor di più, facendomi male. Ma non credo che lo voglia fare -o che lo possa fare-, in mezzo alla strada davanti a tutti i passanti che entrano ed escono dai negozi di magia.
"Si, ricordo." - Faccio un cenno, mordendomi il labbro inferiore.
"Ecco, cerca di tenerlo bene a mente." - Mi da delle pacche sulla spalla e riprende a camminare.
 
Non so il perchè, ma ho sempre avuto la sensazione di non essere il figlio che mio padre vuole avere. Nonostante io cerchi di fare sempre il meglio in ogni cosa, lui non è mai soddisfatto. Io lo ammiro molto, ma ho come un peso sul petto su questa cosa e non riesco a liberarmene.
Forse la Granger è veramente migliore di me pur essendo figlia di Babbani... no, non lo è. Perchè vado a pensare ciò?
Spero che quest'anno le cose cambino sul serio.
 
Adesso sono ufficialmente terminate le vacanze estive.
Siamo ad Hogwarts, finalmente sono di nuovo in compagnia dei miei due migliori amici: Tiger e Goyle. Tentiamo di escogitare qualche piano per far punire la Granger e far espellere Potter e Weasley, ma non prima di esserci raccontati tutto quello che abbiamo fatto durante l'estate.
Tra poco c'è la prima lezione di Erbologia. Mentre ci dirigiamo verso la Serra N.3 incontriamo l'inseparabile trio Grifondoro nei corridoi.
"Lasciami passare, Granger." - La divido dagli altri e la spingo verso il muro, facendola sbattere.
Naturalmente il mio intento non era quello di doverle fare male ma di metterla in ridicolo davanti a tutti.
"Ma che...?! Malfoy." - Mi guarda la ragazzina, toccandosi la nuca.
"Hermione! Ti sei fatta male?" - Le domanda il rossiccio andando in suo soccorso.
"No, no... sto bene. Grazie Ron." Mormora la ragazzina, con la voce strozzata.
Weasley si gira verso di me e mi guarda male.
"Malfoy, ma che diamine ti passa per la testa?" - S'intromette Potter.
"E dai su, non è successo niente. Se vi volessi fuori dalla scuola lo farei senza problemi, mettendovi in qualche pasticcio." - Ridacchio. "Non credete, ragazzi?" - Mi volto verso Tiger e Goyle, che scoppiano in una risata sonora. "E poi tu chi sei, il suo avvocato difensore?" - Mi riferisco a Weasley per il sostegno che ha dato alla saputella.
"Chiudi il becco, Malfoy." - Mi ordina il rosso lentigginoso, guardandomi ancora male.
"Oooh, che paura...! Altrimenti cosa fai, eh? È una minaccia? Vuoi fare a botte con me?" - Porto le mani sui miei fianchi, "Lo sai benissimo che non ti conviene dopo la punizione che vi siete beccati volando in giro con un'auto per tutta Londra fin qui a Hogwarts." - A queste mie parole Tiger e Goyle ridono ancor più forte. "Con me non hai alcuna speranza, Weasley. Ti ricordo che tu e la tua famiglia non valete un fico secco rispetto a me." - Faccio un sorriso malizioso.
Weasley diventa paonazzo e abbassa lo sguardo mentre stringe i pugni delle mani fino a diventargli le nocche bianche, osservando il pavimento, non sapendo cosa dirmi per ribattermi.
"Ci vediamo tra qualche minuto a lezione, fardelli." - Concludo, girando il bordo e andandomene via insieme ai miei amici alle calcagna.
"Io quello lo ammazzo!" - Sento dire al rossiccio in lontananza, mentre tenta ad inseguirmi per vendicarsi.
"Lascialo perdere, Ron." - Lo ferma Potter.
"Be', se già il nuovo anno comincia così..." - Sento borbottare dalla Granger.
Ragazzina impertinente, non ha ancora capito chi è che comanda qua? Che ingenua.
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ANGOLO AUTRICE: Salve lettori! Eccoci qui finalmente al secondo anno! Che ne dite di questa prima parte, vi piace? Spero di si!
Aggiornerò presto con la seconda parte e cercherò di mettere le scene "Dramione" il più possibile, restate sintonizzati! Un abbraccione a tutti voi e grazie per aver letto fino a qui! :)
-Ylenia Lilly
   
 
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