Anime & Manga > Inuyasha
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Autore: ClosingEyes_    23/02/2016    4 recensioni
I sogni possono rilevare parti di noi che non conosciamo, cose che non ricordiamo ci vengono in mente senza motivo.
Rin sognerà una persona particolare e con l'aiuto di Kagome scoprirà chi è.
Tante avventure l'aspettano, e presto si troverà davanti ad una scelta.
Spero di avervi incuriosito :)
Buona Lettura :D
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Dopo essermi ricomposta come si deve, uscì dalla porta dello studio, vedendo Sesshomaru attendermi sulle sedie d'aspetto di fronte a me. Era alquanto buffo, sembrava uno di quei uomini che aspettano per ore le donne dentro ai negozi e per disperazione si siedono.

-Allora oggi iniziamo con il giro di visite, sei pronta?-.

-Guarda non aspettavo altro da stamattina, andiamo-.

-Bene allora seguimi, c'è un caso di neurologia che dovresti vedere con me- forse si è scordato che io sono una ginecologa.

-Ma io sono una ginecologa , non una neurologa!..- ero decisamente perplessa.

-Infatti la mia paziente è incinta e ha un tumore a farfalla al cervello, per questo mi servi tu e proprio per questo mio padre ti ha fatto chiamare- mi disse con aria affranta.

-Ma quanto manca per partorire? ..- mi stavo preoccupando, il bambino poteva soffrire molto.

-Un mese quasi, vieni siamo arrivati..- Sesshomaru indicò la porta ed entrammo nella stanza.

-Signora White come va?Suvvia cosa sono questi sguardi tristi, le ho portato una dottoressa in gamba- chiese Sesshomaru.

-Beh dottore cosa vuole che dica , vivo ogni giorno come se fosse l'ultimo...- disse la paziente avvilita.

-Signora non dica così , faremo il possibile per salvare lei e il bambino.- dissi per rincuorlarla.

-Ecco appunto di questo, signora White lei è la dottoressa Rin Takame , la ginecologa migliore di tutta Osaka..- non esageriamo però, così mi fa arrossire.

-Non esageriamo, diciamo che faccio del mio meglio per migliorare la vita dei miei pazienti e rallegro soprattutto la “permanenza” in ospedale- dissi mentre prendevo la cartella clinica della Signora White.

Ma ciò che lessi non andava proprio bene: i parametri del bambino erano instabili, nonostante le analisi della signora White erano ottime, se non si fosse operato a breve avremmo perso entrambi, era necessario fare un doppio intervento.

-Sesshom.. Cioè dottore , lei si è accorto che le analisi della signora sono abbastanza preoccupanti, cosa pensa di fare a riguardo- dici una cosa sensata Sesshomaru, per favore.

-Si dottoressa, per questo voglio un suo parere a riguardo, io me ne intendo di cervello, non di bambini- ma dai non lo sapevo.

-Si beh , dovrei prima leggere tutta la cartella per bene , ho bisogno di un giorno per farlo, è possibile attendere Signora White?..- chiesi rivolgendomi alla donna.

-Assolutamente , tanto un giorno in più..-

-Signora per favore la smetta, un'altra parola e giuro che quando la opero le faccio sentire tutto, quindi stia buona e le cose andranno bene, c'è anche la mia collega ad aiutarmi- dissi categorica.

-Va bene Dottoressa, voglio fidarmi di lei, non mi deluda- mi guardò con occhi di chi aveva perso ormai la speranza, di chi non credeva nelle sue stesse parole.

-Bene allora noi andiamo , ci vediamo oggi pomeriggio per la Tac- mi invitò a seguirlo fuori dalla stanza, ma io guardai per l'ultima volta quel pancione e poi la Signora White, non doveva perdere l'ultima speranza.

Ne ho viste tante di donne, chi perdeva il bambino durante la gravidanza stessa, oppure chi non lo voleva affatto, ma una donna così, che si arrende perchè ha un tumore, mai. Non è mai successo in tanti anni di carriera che una mamma pensasse di voler morire insieme al figlio, uccidere una vita che deve ancora essere messa al mondo, no, non lo concepisco affatto, non morirà, ne vale della mia carriera ma soprattutto della mia umanità.

-Rin , non ci pensare , cerca di fare del tuo meglio , io ti aiuto, di certo non sarà un intervento facile, ma ne avrai fatti di cesarei no?- Sesshomaru mi poggiò una mano sulla spalla, per rincuorarmi ma non sarebbe stato facile, ne ero cosciente.

-Si, ne ho fatti tanti, anche molto complessi, da perdersi in fiumi di sangue, ma quella donna, aveva gli occhi ormai spenti e io così non la posso operare, perchè anche se lei da il consenso e si salva, non amerà mai suo figlio, deve dimostrarmi che lo vuole , se lei stessa vuole che la salvi-

-Questo è il tuo lavoro, si forte.- un bacio sulla fronte, mi bastò per sentirmi meglio in quella giornata ogiosa e triste, tutto grazie a lui.

Lungo la camminata per il corridoio infinito, incontrammo Kagome, accompagnata da uno strano individuo, con due buffe orecchie sulla testa, anatomicamente impossibile anche questo, a meno che non sia un cane.

-Ciao Sesshomaru , chi è questa bella ragazza vicino a te?..- si rivolse a Sesshomaru come se lo conoscesse da una vita, ma chi era?.

-Inuyasha ma sei cretino ? Non vedi che è Rin??- disse Kagome dando una spinta al suo ragazzo.

-Rin ? Rin sei proprio tu?Non ci posso credere, ti ricordavo che eri una nana, adesso sei alta quanto me quasi, sono Inuyasha, non ricordi?- mi guardò sbalordito, incuriosito anche.

-Ti dispiace se ti dico che non mi ricordo proprio di te?Sai non mi ricordo di nessuno qui, mi sento un'estranea- la tentazione era troppo forte, dovevo toccargli le orecchie.

-Ei ma che stai facendo?Perchè mi stai toccando le orecchie!-.

-Si perdonami ma sono così curiose, come è possibile che le hai all'altezza del cranio e non ad altezza tempie, come siete strani voi “demoni”-.

-Sesshomaru le hai detto qualcosa..?-Kagome osservò Sesshomaru seria e io smisi di torturare quella specie di cane.

-Si , le ho spiegato una buona parte , mi ha chiesto poi lei di fermarmi – direi, dopo tutte quelle informazioni mi scoppiava il cervello.

-Bene , Rin ecco la cosa è complicata io non ne ho parlato prima perchè..- bloccai Kagome , non volevo sentire di nuovo tutta la storia.

-Non ti preoccupare , per il momento basta così!A piccoli passi scoprirò tutto di me stessa, per il momento voglio solo pensare al lavoro- sorrisi un po amaramente, effettivamente io volevo sapere tutto, ma se me lo avessero detto ora, mi sarei sicuramente fatta venire l'emicrania.

-Bene allora oggi starai con lui, mio fratello non è di buona pazienza ti ricordo- disse Inuyasha guardando suo fratello.

-Prima che ti mando in sala rianimazione, levati davanti ai miei occhi.Comunque stasera abbiamo da fare, quindi non torneremo a casa, ho il turno anche di notte, quindi a Rin toccherà farlo con me- ma no,anche qui mi tocca fare il turno di notte, ma che noia.

-Che cosa? Sesshomaru sicuro di stare bene??Io sono stanca morta, perchè devo restare anche io!- sbuffai in segno di disapprovazione.

-Non ti lamentare, o lo farai tutte le notti questo turno.- era troppo serio in quell'affermazione.

-Non protesto tanto è inutile..- superai Kagome e Inuyasha, salutandoli con il solito gesto della mano alzata, mi stavo rassegnando all'idea che dovevo sbattermi per tutta la notte in ogni singolo reparto a fare le solite visite interne.

-E dire che da piccola eri una testarda da mettersi le mani nei capelli- sentì un leggero riso venire dalla bocca di Sesshomaru, ma che insolente che è anche lui!.

-Vedi che anche tu sei cambaito, non mi ricordo che sapevi sorridere.- mi stupì delle mie stesse parole, fermandomi in mezzo all'androne con occhi sbarrati.

Come avevo fatto a dire una cosa del genere se non ricordavo nulla di ciò che mi era successo da piccola, sarà forse il mio inconscio?.

-Rin come fai a saperlo?Te lo sei ricordato per caso?- mi chiese Inuyasha.

-Io non lo so , mi è uscito spontaneo , quasi come se non fossi io a parlare- non diedi troppe spiegazioni, poiché neanche io le avevo per me stessa.

-Andiamo Rin , abbiamo altro lavoro da fare..- Sesshomaru mi raggiunse e, mettendomi una mano dietro alla schiena, mi spinse il più lontano possibile da quei due.

-Ciao Ragazzi a dopo!..- sorrisi.

-Secondo te le tornerà mai la memoria?..- chiese Inuyasha a Kagome.

-Io lo spero tanto Inuyasha , davvero tanto..- disse Kagome.

-Ora però torniamo a lavoro , io vado in ambulatorio e tu?..- disse Inuyasha guardando la ragazza.

-Il solito , reparto ginecologia!..- disse Kagome sbuffando.

-Buona Giornata piccola ! A dopo!..- disse Inuyasha dandole un piccolo bacio.


 

Camminava fiero davanti a me, lasciandoli tranquillamente ammirare da tutte quelle specializzande allupate manco fossero nel periodo delle mestruazioni, che fastidio.

Ma dopotutto io che parola avevo in campo? Non sapevo neanche cosa stava succedendo, ero ancora scombussolata da tutte quelle nozioni che anche io stentavo a crederci, possibile che io non sono sempre stata così?.

La sua camminata, mi ricorda tanto quel sogno che feci molto tempo fa: lui di spalle, con i suoi bellissimi capelli che ondeggiavano con il vento, lunghi e morbidi come la seta, quel suo strano vestito che ricordo a tratti, invece adesso vedo solo un vestito semi classico e un camice bianco, due occhi provati da tutto quel lavoro e degli occhiali appoggiati vicino alla camicia.

Devo dire la verità che anche nelle vesti di medico faceva la sua figura.

-Rin, prendiamoci un caffè, sembra che stai morendo-.

Mi bloccai, ferma nel vuoto di quel corridoio, mentre infermieri e medici mi passavano davanti salutandomi, era come se il mio corpo non rispondesse e di nuovo, per l'ennesima volta, davanti ai miei occhi si proiettò un'altra scena.

Signor Sesshomaru, Rin non respira più..

Stai forse dicendo che è morta?

Il suo corpo è freddo e diventa sempre più pesante..


 

Tenseiga ti lascerò morire qui per questo, è la mai decisione..

Per me non c'è nulla che abbia lo stesso valore...


 

-Della vita di Rin- completai la frase, uscendo dal mio inconscio, attirando l'attenzione di Sesshomaru.

-Rin, cosa hai visto?- era allarmato, come se mi fosse successo qualcosa.

-Io..io non lo so Sesshomaru, ma io sono morta due volte, vero?- rispondimi.

-Si, è la verità-.

Lo guardai sorpresa, ma subito il mio sgurdò mutò in una smorfia incuriosita, ora avevo io il coltello dalla parte del manico, mi sarei divertita.

-Quindi avevi paura di perdermi, non è così?Per la seconda volta-.

-Prenditi questo caffè e zitta- mi diede il caffè, finalmente il mio elisir energetico, ma con lui non avevo ancora finito.

-Dimmi la verità, Sesshomaru, hai iniziato a temere che morissi di nuovo, non è vero?-.

-Hai intenzione di continuare così per tutto il giorno?- probabilmente si.

-Se la cosa ti dà così tanto fastidio la smetto, ma puoi dirmelo se sei innamorato di me- vidi la sua faccia alquanto sbalordita e per poco non mi uscì il caffè bollente dal naso.

-La smetti?!- si stava decisamente irritando.

-Va bene, ma dimmi un po, a livello di relazioni come stai messo?- non voglio provarci con uno già fidanzato.

-Intendi se ho ragazze?Sono andato a letto con qualche specializzanda, ma nulla di serio, non sono il tipo da legarmi seriamente, a meno che non ci sia una da farmi perdere la testa, in tal caso potrei anche sospendere le mie avventure di sesso notturno- ma guarda che sfacciato.

-Facevi le tue “pause” fra un letto ed un altro?Beato te, io a differenza tua non mi sono mai ceduta a nessuno, pensa un po- era la pura e semplice verità.

Non volevo dare la mia verginità a chi non mi dimostrava di amarmi come minimo, non ho mai amato le avventure di sesso che mi raccontavano le mie amiche, ne tanto meno avventure in ospedale in generale.

-Quindi fammi capire, stai cercando la persona giusta?- quasi mi stava prendendo in giro.

-Hai da ridire forse?- ora mi stavo innervosendo.

-Non esiste la persona giusta, esiste la persona che completa, ma non è detto che sia quella giusta-.

Cioè praticamente sta dicendo che la persona che ci completa può essere anche una che effettivamente non è nei nostri standard, che magari ci si litiga tutti i giorni, anche se non è quella giusta ci completa.

Farò questa fine con lui?.

-Prima o poi arriverà, fino ad allora aspetto.- che cretina che sono, la ho davanti e neanche lo ammetto a me stessa.

-Come vuoi, sempre se trovi qualcuno che ti sopporta per come sei- ora si stava decisamente allargando, era troppo.

-Ma tu guarda!Sei proprio un cretino!- mi alzai dal tavolino, finendo il mio caffè e allontanandomi.

-La solita insolente, appunto-.

Mentre cercavo di fuggire, vidi venire verso di noi il padre di Sesshomaru, dunque sono stata costretta a fermarmi, non potevo certo superarlo con tanta prepotenza, è grazie a lui se sono qui.

-Ragazzi allora come andiamo? Sesshomaru sta facendo il bravo tutore?- bravo come un ippopotamo che balla la danza classica, un brillante tutore, certo.

-Ah Salve dottor NoTaisho! Sisi Sesshomaru mi sta facendo vedere bene tutto e abbiamo già un caso da lavorare insieme..- l'ho parato per bene stavolta.

-Bene bene mi fa piacere, Sesshomaru io ti ho portato quello che mi hai chiesto , sta nello studio ! Io vado ora , buon proseguimento!..-

-Anche a lei! Buona Giornata!..- dissi io salutandolo.

-Rin andiamo , cerca di darti una calmata anche perchè hai una faccia a dir poco distrutta, le energie conservale per stanotte- se solo penso che mi ha dato il turno di notte, lo vorrei uccidere.

-Ultimo giro, basta poi eh!- sbuffai.

Sembravo il suo cane, dove c'era lui, c'ero io, mi chiamava davvero come se fossi un animaletto da compagnia, non un dottore.

Però questo mio modo di seguirlo, mi ha riportato alla mente un altro ricordo, molto più carino di quello precedente: ho visto per un secondo una bambina, che probabilmente ero io, cantare una canzoncina al vento, nella speranza che qualcuno tornasse, forse colui che doveva tornare era proprio Sesshomaru.

-Per i boschi va, per i monti va..- ecco che Sesshomaru si blocca di nuovo, facendomi andare a sbattere, sempre per la mia non attenzione, nella sua forte schiena.

-Rin, dove hai imparato questa canzone?- la sua voce aveva un non so cosa di speranza fra le parole, forse sperava che ricordassi bene tutto.

-Non lo so, mi è venuta in mente perchè ho pensato al fatto che ti inseguo ovunque, quasi come un cagnolino- era la verità.

-Me la cantavi quando ero lontano da te, io allora la sentivo e cercavo di tornare il prima possibile, la tua voce era un suono chiaro e preciso, udibile anche a chilometri di distanza- io sono convinta che Sesshomaru è innamorato di me.

-Ah tipo un richiamo per cani?- risi.

-Andiamo che è meglio-.

Sono la solita rovina momenti, non cambierò mai di una virgola.

   
 
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