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Autore: Sofia Bellanca    25/02/2016    0 recensioni
Daphne ha conosciuto Aaron, con il quale si è sposata in seguito e sono andati in luna di miele in un'isola pressoché sconosciuta. Da quel giorno Aaron cambia comportamento, diventando sempre più violento e aggressivo, finché il giorno della sua morte Daphne finalmente crede di poter finalmente stare in pace. Eppure non è così. Nell'attuale 2015 sente delle presenza, come se lui fosse ancora lì, per portarla via con lui. E perché il suo cane Dark abbaia di continuo?
Cosa nascondeva quell'isola maledetta? Cosa era realmente successo? Che il passato sia tornato a saldare i conti?
Genere: Mistero, Sovrannaturale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2007 Avevano scelto la casa insieme. Come ogni coppia felice. Daphne aveva rovistato su una rivista, discutendone poi con Aaron. Le prime case che avevano visitato le avevano scartate, ma poi trovarono quella giusta. Era sempre in questa cittadina, ma nella parte dove erano situate le villette, piene di verde, una casa perfetta per il bambino che, prima o poi, avrebbero avuto. Il giardino era enorme, pieno di alberi. Il salone era il doppio di quello del suo ex appartamento e una tv enorme sostava davanti a ben tre divani. La cucina aveva meno utensili della sua vecchia, ma a lei non importava. C'erano due stanze in più, una sarebbe stata per gli ospiti. L'unico problema era che Aaron viaggiava spesso per affari, una volta non lo rivide per una settimana intera. Eppure a lei stava bene uguale, poteva fare la casalinga a tempo pieno, non era un problema. Aveva sempre desiderato avere una bambina, fin da piccola, ma si sarebbe accontentata anche di un maschio. Il nome? Ci aveva già pensato. Stephanie o Jane. Sapeva che quando avrebbe visto la bambina il nome sarebbe venuto da solo. Nel caso contrario meglio avere dei nomi di riserva. Aaron non sapeva nulla dei suoi sogni, ma lei pensava con certezza che avrebbe voluto anche lui una grande famiglia. Eppure per il futuro marito Aaron non era così. In questo momento era in Italia, doveva vendere delle piattaforme elettroniche, che sarebbero state il futuro di tutti. Ogni sera, prima di dormire, prendeva delle aspirine per dormire meglio. Daphne non se ne era mai accorta, era troppo presa dalla nuova casa, dal giardino e dalla sua enorme grandezza. Questo perché Aaron soffriva di incubi, da quando suo padre è morto. Da piccolo notò che suo padre stava cominciando a bere, sempre di più. All'inizio solo mamma veniva presa di mira dal suo alcolismo, ma con il passare del tempo il padre non si prese scrupoli a picchiare anche lui. Era troppo piccolo per ribellarsi, a scuola si metteva maglioni lunghi per coprire i lividi. Un giorno una professoressa ne scoprì uno, Aaron si inventò che era caduto. A volte faceva in modo di essere messo in punizione a scuola, così rimaneva lì anche il pomeriggio e non tornava a casa. Insomma, aveva avuto un'infanzia e adolescenza terribile, ma quando aveva diciassette anni il padre morì d'infarto, fortunatamente, ma la madre un anno dopo si suicidò. Ritrovatosi solo fu costretto ad affidarsi solo alle proprie forze, per questo cerca di dimenticarsi la vita passata, ma gli incubi lo tormentano, e ogni volta che vede un bambino gli ricorda tutto ciò. Se solo Daphne lo sapesse, non ha mai indagato sul passato di Aaron, altrimenti non starebbe giornate intere a pensare se è meglio il nome Jane o il nome Stephanie. Comunque sia, stavano decidendo quando celebrare il loro matrimonio, un momento che Daphne sognava ogni notte. Purtroppo non sapevano ciò che li aspettava. Non ancora.
   
 
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