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Autore: xxcharlottexx    25/02/2016    2 recensioni
Sono Charlie e ho diciannove anni.
Non sono la classica ragazza della mia età, dai modi di fare allo stile vita. Sono particolare.
In molti mi dicono che sembro molto più grande della mia età, ma il mio aspetto fisico dimostra il contrario, sono minuta e di bassa statura, capelli biondi, carnagione chiara e occhi azzurri che cambiano colore in verdi o grigi secondo la luce.
La mia migliore amica è Emi. Lei è totalmente diversa di me, carnagione olivastra, capelli lunghissimi e occhi marroni scuri, intensi. Solo l’altezza ci accomuna fisicamente.
La nostra amicizia è nata quasi cinque anni fa, non ci vediamo tutti i giorni, non ci chiamiamo l'un l'altra 'amore' o in altri modi strani, cerchiamo di stare insieme quando possiamo. Nel momento del bisogno ci siamo sempre aiutate a vicenda e secondo me questo è sinonimo di amicizia, tutto il resto non conta.
Ci uniscono molto le cose che abbiamo passato e vissuto insieme, e la passione per la musica, un gruppo nello specifico ci ha unito ancora di più: gli One Direction. Sono entrati dentro di noi come un raggio di sole e ci hanno completamente cambiato e stravolto la vita.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Mi accorsi che stavo riprendendo i sensi perché sentivo di nuovo il peso del mio corpo e soprattutto avevo molto freddo. Vedevo tutto un po’ sfocato, ma pian piano ogni cosa intorno a me diventò più nitida.
“Sapevo che sarebbe svenuta.” Sentii la voce di Emi provenire dalla mia sinistra, probabilmente era sul suo letto.
“Anche questa volta avevi ragione, visto?” Risposi con voce sibilante cercando di abbozzare un leggero sorriso.
Emi corse subito da me, sentii le sue ginocchia sbattere sul marmo.
“Avrei preferito sbagliarmi! Dai che ti aiuto ad alzarti!” Appoggiai il mio peso su Emi e mi lasciai cadere sul letto.
“Per quanto tempo sono svenuta?” Chiesi.
“Non per molto. Però è stato traumatico! Avevi lo sguardo perso e sei caduta come se il tuo corpo si fosse sciolto al sole.”
“E’ stato qualcosa di simile, è così difficile da spiegare quello che mi è successo.” Era stato così strano, sembrava che quel ragazzo mi avesse risucchiato tutte le forze e l’unica persona a potermi tenere in piedi fosse solo lui.
Rimasi sdraiata per un po’, Emi mi portò la colazione a letto, così ripresi le forze. Ero un po’ dolorante ovunque, probabilmente nei giorni seguenti sarebbero comparsi numerosi lividi. Ma per fortuna non avevo sbattuto forte la testa, poiché era l’unica parte del corpo che era caduta sul tappeto morbido al centro della camera.
 
Decidemmo di uscire dalla casa quasi per l’ora di pranzo. Carly era andata a lavoro e ci aveva lasciato un biglietto per ricordarci che sarebbe tornata per cena.
Emi era già vestita, io invece indossai una maglietta bianca con delle righe blu e verde acqua e delle converse bianche, le mie preferite, perché ogni volta che mi guardavo i piedi mi ricordavano Harry. Lasciai invece i pantaloni che mi ero messa poco prima di svenire.
Mentre stavo chiudendo la porta di casa con le chiavi, vidi Emi alla mia destra tesa ed agitata.
“Che succede?” Chiesi sotto voce.
“Se ti giri, ci sono Louis, Zayn e Niall in giardino, quindi non svenire per favore!”
Evitai di girarmi verso i ragazzi, arrivammo fino al marciapiede e incominciammo a camminare nel senso opposto alla casa dei ragazzi.
“Ci hanno visto, me lo sento!” Ripeté Emi un paio di volte toccandosi nervosamente i capelli.
“Stai tranquilla.”
Sentii dei passi veloci e decisi alle nostre spalle. Qualcuno stava correndo dietro di noi.
Nessuna delle due si girò, continuammo a camminare normalmente nella stessa direzione. Il suono delle scarpe era ormai vicino a noi. Sentii un tocco leggero sulla mia spalla. Rilassai le spalle, chiusi gli occhi e feci un lungo respiro. Mi girai lentamente e trovai Louis davanti a me.
“Ciao! Tu sei la ragazza che ho visto ieri sera vero?” Il suono della sua voce era acuto e vispo, il tutto accompagnato da un sorriso meraviglioso. Mi specchiai nei suoi occhi limpidi turchesi, ricordavano molto il colore dei miei. Ne io, ne Emi riuscimmo a rispondere al ragazzo che avevamo davanti.
“Siete ospiti della signora Carly?” Continuò Louis, sorridente.
Questa volta avrei dovuto rispondere, mi preoccupai per il mio inglese, non essendo proprio ottimo, sperai che riuscisse a capire.
“Si, siamo arrivate ieri!” Esclamai. Mi accorsi solo in quell'istante che io e Louis eravamo vestiti quasi uguali. L’imbarazzo aumentò, sentii le guancie arrossire.
“Bene! Di solito Carly ospita solo persone adulte e strano vedere delle ragazze! Comunque io sono Louis.” Si stava presentando a noi? Assurdo, non aveva bisogno di nessuna presentazione perché noi sapevamo anche troppo bene chi fosse.
“Io sono Charlie e lei e Emi.” Sorrisi, guardai la mia amica affianco che stava crollando in lacrime e continuai.
“Comunque, noi sappiamo chi sei e anche chi sono i tuoi amici.” Indicai Zayn e Niall che erano rimasti nel giardino, sorrisi con enorme imbarazzo.
Louis rise e ci abbracciò forte.
“Sapevate chi eravamo ma non ci avete assalito o altro? Strano!” Emi era in lacrime e io le stavo trattenendo a stento. Sorrisi al ragazzo che aveva appena smesso di abbracciarci. Non ebbi il coraggio di dire nulla.
“Venite allora! Vi faccio conoscere gli altri!”
Si mise in mezzo a me ed Emi e appoggiò le braccia sulle nostre spalle. Non mi sembrava vero, era tutto così paradossale. Guardai la mia spalla sinistra dove Louis appoggiava la mano, poi guardai i nostri piedi, notai le caviglie scoperte del ragazzo e sorrisi. Pochi passi mancavano prima di raggiungere gli altri, avevo il cuore in gola, volevo solo urlare di gioia.
Mi sembrava di vivere in una di quelle scene da film quando mancano pochi metri da quella persona che tanto desideri abbracciare, ma in realtà sembra che ti separino chilometri. I passi, i sorrisi, gli sguardi e le persone, ogni cosa ai miei occhi era vissuta come se fosse a rallentatore. Tutto scorreva più lento, tutto tranne il cuore che invece correva all'impazzata.
“Ragazzi! Ragazzi! Loro sono Emi e Charlie! Le ragazze che ora sono da Carly!”
Così ci presentò Louis.
“Tu sei la ragazza che ho visto ieri sul balcone, vero?” Mi baciò Zayn su una guancia. Riuscii solo ad annuire.
Emi nel frattempo stava salutando Niall in lacrime, le piaceva Zayn ma non nascondeva di avere un debole per il ragazzo dagli occhi azzurri ghiaccio.
Niall salutò anche me.
“Di dove siete?” Chiese il ragazzo irlandese.
“Siamo italiane!” Risposi. Emi era sconvolta e non sarebbe riuscita a dire mezza parola. Aveva appena incontrato il ragazzo che sognava da mesi, Zayn, ed era comprensibile.
“Italiane? Ma è meraviglioso! Amo il cibo italiano!” Rispose sorridente.
“Che ne dite di entrare? Così parliamo un po’ e conoscete anche Harry e Liam.” Ci invitò Louis. Gli altri erano d’accordo, aspettavano solo una nostra risposta.
Ero terrorizzata, l'istinto mi diceva di scappare. Se fossi entrata in quella casa tra non molto, mi sarei trovata davanti Harry e sapevo già che effetto mi avrebbe fatto vederlo. Di certo non volevo svenire nel salone dei ragazzi appena quegli occhi verdi mi avrebbero incontrato.
Emi mi guardò fissa, aveva avuto il mio stesso pensiero e scosse lentamente la testa.
"Ehm, noi in realtà avevamo delle cose da fare." Sapevo che non avrei convito nessuno con quella frase. I tre ragazzi si guardarono sorridendo.
“Ma dai, venite!” Disse Niall sorridendo mentre appoggiava un braccio sulle spalle di Emi. Così li seguimmo in casa.
Sperai solo di non trovarmi Harry davanti, non subito, almeno.
Mi chiedevo se tutto quello che stavo vivendo fosse vero o se in realtà fossi ancora svenuta sul pavimento e la mia testa stava solo delirando. Mi aspettavo di trovare dei ragazzi normali, ma non così. Sembravano dei semplicissimi vicini di casa che si presentavano alle loro nuove vicine per gentilezza. Ma loro erano gli One Direction. Dei ragazzi di fama mondiale, dei cantanti e la mia vita.
  
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