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Autore: ChiaraDanger    26/02/2016    0 recensioni
So che può sembrare la solita storia scontata ma spero possiate cambiare idea leggendola.
Questo è un piccolo estratto:
Precedentemente avevo pensato che finalmente stavo provando cosa significasse sentirsi liberi, sentirsi vivi, ma solo in quel momento, solo con lui vicino a me, solo con la sua bocca avvinghiata desiderosamente alla mia stavo veramente provando cosa potesse realmente intendersi col dire sentirsi vivi, sentirsi il sangue scorrere nelle vene e la linfa vitale crescere al proprio interno.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Danielle Jonas, Joe Jonas, Kevin Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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^-^ buon venerdì a tutti! Usciamo e divertiamoci anziché perdere tempo sulle mie cose senza senso ahahahah 

Come preannunciato, prima che potessimo mettere piede fuori casa, io e Lex dovemmo subirci una sfilza di domande da parte di mia madre su dove saremmo andate quella sera, con chi e soprattutto quando saremmo rincasate.
Da maestra esperta ci pensò Lex a darle tutte le delucidazioni di cui aveva bisogno, e non appena nominò Tyler, gli occhi di mia madre si illuminarono, finalmente contenta e soddisfatta del fatto che mi vedessi con un ragazzo. Già, solo così potevo farla contenta e renderla orgogliosa di me.
Per fortuna lo stesso Tyler arrivò qualche minuto dopo salvandoci da quell’interrogatorio senza fine.
Quando me lo ritrovai alla porta, vestito di tutto punto con jeans, camicia e giacca, i capelli biondi domati dal gel e un sorriso radioso sul suo viso, non potei far altro che pensare a quanto fossi fortunata ad avere al mio fianco un ragazzo così.
Lo salutai con un rapido bacio sulle labbra, specchiando sulle stesse il suo medesimo sorriso, dopodiché unitasi a noi Lex ci dirigemmo alla macchina e partimmo alla volta del Foundation.
 
“Siamo arrivati” disse stringendomi la mano, una volta arrivati all’ingresso del loro ormai abituale ritrovo.
Avevo spesso sentito parlare di questo club, soprattutto delle serate dei ragazzi qui, ma prima di quel giorno non ci avevo mai messo piede.
“Tyler! Finalmente fratello” lo salutò uno del gruppo, del quale però mi sfuggiva il nome “Gli altri sono già tutti dentro da un po’” aggiunse buttando poi un occhio a me e soprattutto a Lex.
“Vedo che sei in buona compagnia” un’altra voce si aggiunse al coro mentre stavamo varcando la soglia di ingresso del locale, e stavolta la ricollegai senza problemi ad un nome: Kevin.
“Giù le mani dalla mia ragazza” rispose Ty in modo giocoso e la sua frase si schiantò su di me come un treno in corsa.
Aveva appena detto “la mia ragazza” e per me sentire quelle parole fu un’enorme scarica di emozioni.
Nessuno si era mai rivolto nei miei confronti definendomi la sua ragazza, quindi sentirlo dire per la prima volta fu una sensazione bellissima, e per la prima volta nella mia vita mi sentii veramente desiderata.
Quale riflesso involontario delle sue parole, strinsi la presa sulla sua mano e gli sorrisi sincera. Lui ricambiò il gesto facendomi vivere un momentaneo, piccolo idillio, il quale fu immediatamente messo fuori gioco non appena ci addentrammo nel Foundation.
 
Appena entrata non potei fare a meno di essere travolta dalla musica che riempiva il posto, portando tutte le persone già presenti all’interno a ballare e divertirsi. Oltre che dalla musica fui colpita dal posto stesso, dal suo stile e dall’energia che trasmetteva, e immediatamente capii il perché fosse diventato il luogo di ritrovo della squadra.
Ci dirigemmo in una delle due zone Vip di cui era dotato il posto e lì raggiungemmo il resto della comitiva che già ci stava dando dentro con alcol e donne.
“Benvenute ragazze” ci salutò un Nick molto entusiasta di vederci; fin troppo entusiasta oserei dire “posso offrirvi un drink? Consideratelo il mio benvenuto” proseguì porgendoci due bicchieri di Cosmopolitan.
Guardai Lex per capire come comportarmi in quella situazione così nuova e spaventosa per me, e quando vidi che lei accettò la sua offerta allora io la imitai nei gesti.
“Sei bellissima stasera” sussurrò Nick all’orecchio di Lex la quale per quanto si sforzasse di restare indifferente e di chiudere con Nick, non riuscì a non sentire i brividi scorrerle lungo la schiena a quelle parole.
 
“Ragazzi loro sono Valerie e Alexandra” ci introdusse Tyler al resto del gruppo, il quale però prestò poca attenzione a noi, preso già dall’anima della serata.
“Sono contento che tu sia venuta” mi disse baciandomi, una volta che ci fummo seduti su uno dei divani presenti nella zona Vip. A quelle parole e a quel gesto l’ormai familiare rossore si fece largo sul mio viso e non potei far altro che sorridere.
Mi voltai, distraendo per un attimo la mia attenzione da lui, e fu in quel preciso momento che lo vidi arrivare. Indossava una camicia bianca, sbottonata nei primi bottoni, abbinata a dei pantaloni neri, in tono con le scarpe e la giacca di pelle nera.
Si dirigeva nella nostra direzione, seguito dalla solita fila di donne e leccapiedi, e in men che non si dica la mia attenzione fu interamente catturata da lui.
Come riusciva a farmi lo stesso effetto ogni volta che lo vedevo? Dopo un po’ non bisognerebbe abituarsi alla vista di qualcosa di speciale e smettere di rimanere senza fiato? A quanto pareva per me la risposta era no, poiché ogni singola volta che i miei occhi si posavano su di lui, il mio respiro veniva meno.
-Valerie smettila di comportarti come una stupida. Non sei qui per lui ma per il meraviglioso ragazzo seduto accanto a te- pensai maledicendomi da sola per il mio modo di agire.
Non dovevo fare il suo gioco e soprattutto non potevo fare questo a Tyler.
“Joe” disse Tyler a mo’ di saluto, attirando la sua attenzione. Lui si limitò a ricambiare con un gesto del capo, e dopo aver scambiato un paio di parole con Kevin, si unì a noi.
Prese posto su un divano di fronte a noi, insieme a Nick, Lex, che praticamente fu tirata da quest’ultimo, e un paio di ragazze che non conoscevo.
Ordinarono qualche drink ciascuno prima di lasciarsi andare al totale relax su quel divano di pelle blu.
 
“Servitevi pure” disse Kevin una volta unitosi a noi, indicando i drink che erano appena stati serviti.
Sul tavolo dinanzi a noi dovevano esserci più di 20 bicchieri, ognuno dei quali preparati a dovere e contenenti qualsiasi tipologia di alcol il posto potesse offrire.
Ne presi uno, per non risultare la solita asociale, e ne mandai giù il contenuto tutto d’un sorso. Sentivo la gola in fiamme, bruciata da qualsiasi cosa avessi appena mandato giù, e contemporaneamente percepivo che la mia lucidità già ne stava risentendo.
“Sei contenta di essere venuta?” sussurrò Nick all’orecchio di Lex, dopo aver mandato anche lui giù un cicchetto di tequila, mentre con una mano le sfiorava le braccia e le spalle scoperte.
“Non sono qui per te” tagliò corto lei, cercando di rimanere il più distaccata possibile nelle parole, anche se il suo corpo gridava tutt’altro.
“Non essere così rigida. Ci divertiremo stasera” continuò a parlargli attraverso sussurri e gli effetti delle sue azioni si evidenziavano nella pelle d’oca che copriva il corpo di Lex dalla testa ai piedi.
“Andiamo a ballare” propose Danielle, prendendo per mano il suo ragazzo e aprendo l’invito a tutti.
Nick non se lo fece ripetere due volte e trascinò Lex con se in mezzo alla folla, iniziando a ballare con lei ad una distanza talmente ridotta che i loro due corpi sembrava si fossero fusi in uno solo.
Anche Tyler mi offrì di unirci agli altri e senza esitare accettai la sua proposta.
 
“Non credere che questo cambi le cose tra noi” mormorò al suo orecchio, sentendo il suo fiato sul collo “sono qui solo per Valerie e per tenerti lontano da lei. Non ti permetterò di rovinarle ancora la vita”.
“Ora lei è l’ultimo dei miei pensieri” le rispose facendole scivolare un dito sul collo, prima di baciare lo stesso punto.
“Nick” provò a dire qualcosa, per evitare di ricadere in quell’attrazione che ancora la legava a lui, ma il suo tentativo fu tagliato fuori dal ragazzo il quale unì le sue labbra a quelle di Lex.
Fece scorrere le mani sui suoi fianchi e l’attirò ancora di più a sé, in modo tale che in questo modo ognuno dei due potesse totalmente sentire ciò che accadeva al corpo dell’altro.
“Promettimi che sarà l’ultima volta” disse staccandosi per riprendere fiato “e che dopo questa uscirai dalle nostre vite”.
“Sei sicura di volere che io esca dalla tua vita Alexandra?” le chiese prendendola per mano e dirigendosi all’esterno del locale.
Usciti sul retro dalla porta riservata al personale, la posizionò contro il muro e lì riprese a baciarla, accarezzandole e baciandole tutti i punti scoperti della sua pelle.
“Solo…” rispose lei sottovoce “lasciala in pace” proseguì tornando a baciarlo sulle labbra, mentre sentiva le sue mani che lentamente si insinuavano sotto al suo vestito.
“Non posso promettertelo. Lei mi ricorda qualcuno che vorrei rimuovere per sempre dalla mia mente” confessò con un velo di amarezza “qualcuno che preferirei non aver mai incontrato. Ma tu puoi decidere se devo uscire dalla tua di vita” continuò sfilandole la biancheria intima “una parola e io mi fermerò, e non avrai mai più a che fare con me” concluse lasciandole una scia di baci dal collo alle labbra.
“Sarebbe potuta andare diversamente tra noi” disse guardandolo negli occhi “non farmi pentire di questa mia decisione” sussurrò nascondendo la testa nell’incavo del suo collo, lasciandosi andare a lui.
  
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