Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: MissJB2501    28/02/2016    2 recensioni
"Ci ripetono che l'amore è il sentimento più forte e puro che un essere umano possa provare in tutta la sua esistenza. Non ci credevo, o almeno è quello che mi imponevo di credere. Dopo le mie storielle da quattro soldi ero arrivata a pensare che forse non avrei mai provato amore per qualcuno, che non avrei provato tutte quelle sensazioni che erano scritte nei libri. Adesso posso garantire che mi sbagliavo perchè l'amore, quello vero, è anche meglio di come viene descritto , va oltre l'immaginario. Ma dobbiamo anche ricordare che l'amore è sofferenza e che amare vuol dire distruggere e che essere amati vuol dire essere distrutti."
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeremy Bieber, Justin Bieber, Nuovo personaggio, Pattie Malette
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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cap

Avevo passato una nottata orribile, detestavo non riuscire a dormire perchè il risultato era sempre e solo uno: Disastro totale la mattina dopo. Justin non aveva smesso di chiamarmi e ignorare le sue chiamate faceva male , ma infondo se lo meritava davvero ed era bello almeno per una volta trovarsi dall'altra parte , dalla parte di chi non doveva scusarsi ma che doveva ricevere delle scuse. Per non bastare il matrimonio della mamma si avvicinava e speravo che il tempo cominciasse a rallentare. Quel pomeriggio avrei dovuto provare il mio vestito da damigella e con i gusti di mia madre ero sicura che sarei sembrata un enorme confetto rosa brillantinato, ma qualunque vestito mi sarebbe toccato indossare non avrei dovuto dire assolutamente niente. "Tesoro ricordati che alle quattro hai la prova, vuoi che venga con te per dirti quanto sarai magnifica?" mi chiese mia madre, dal divano la osservavo e potevo benissimo vedere quanto fosse eccitata "Se ti fa piacere , nessun problema." risposi alzando le spalle "Meraviglioso, adesso vado in ambulatorio per qualche visita , ma passo a prenderti in orario." disse passandomi accanto e lasciandomi un bacio sulla fronte "Ah Liv mi raccomando, metti una valanga di correttore, hai delle occhiaie che si vedono da due chilometri." continuò. Fu un commento davvero cattivo che si sarebbe anche potuta risparmiare "La mamma è già uscita?" domandò Rob che era appena entrato in cucina "Si proprio adesso." lo avvisai "Cucinerai tu un bel pranzetto?" aveva uno strano sorriso "Non sono brava con i fornelli, a meno che tu non voglia stare male di stomaco.." cominciai spiegando "No no ho capito , pizza per entrambi." si affrettò a dire, per quanto non volessi, risi a quella scena e dopo di che annuì.

Quando sentì il clacson dell'auto della mamma mi affrettai ad uscire , se avessimo ritardato non me lo avrebbe mai perdonato e non volevo stare li a sentire quella che sarebbe stata la predica del giorno. Il negozio era davvero uno dei più grandi in centro, molto luminoso e pieno di stand carichi di vestiti di ogni genere e non avrei mai pensato che ci sarei potuta finire dentro a comprare qualche abito per qualche cerimonia. "Cassie questa è mia figlia , è qui per provare quell'abito che scelsi." non ero meravigliata del fatto che mamma conoscesse tutte le commesse "Oh piacere, io sono Cassie." si presentò , era una ragazza un po' più alta di me , ma aveva un bel sorriso "Io sono Liv." strinsi la sua mano e lasciai che mi portasse in camerino "Tua madre mi ha parlato tanto di te, e ho scelto l'abito con lei in modo che potesse essere perfetto , ci teneva davvero molto." non capivo perchè me lo stesse dicendo "Mi fa piacere." mormorai. Mi mostrò il vestito e fui colpita , non era tanto da confetto , ma bensì molto nel mio stile "Devo ammettere che mi piace." dissi senza pensarci su due volte "Ah menomale." rispose Cassie. Quando lo provai mi calzò a pennello e dovevo ammettere che mi stava davvero benissimo , era lungo di un blu oltremare con una profonda scollatura sulla schiena e quando uscì mostrandolo a mia madre quasi non pianse "Liv sarai la più bella dell'universo." sussurrò incantata "Mamma non essere esagerata." risi , mi guardavo allo specchio e mi piacevo "Immaginati con una bella acconciatura e dei fiori bianchissimi.. davvero stupenda." mi abbracciò e in quell'istante capì quanto non fosse cambiata, era solo innamorata e felice e io credevo che Rob gli avesse fatto il lavaggio del cervello "Penso che questo sia un buon momento per dire che da adesso comincerò ad accettare il tuo matrimonio e non sarò più di intralcio." ammisi , era il minimo che potessi fare "Se avessi saputo che sarebbe bastato un abito , saremmo venute prima." la spinsi in modo giocoso con un sorriso "Adesso va a cambiarti , poi andiamo insieme a fare un po' di shopping rigenerante."continuò andando verso l'altra parte del negozio. Mi avvia di nuovo in camerino pronta ad abbandonare quell'abito, ma non ne ebbi il tempo, la porta del camerino si aprì e si chiuse tanto velocemente da farmi girare gli occhi.. Justin era davanti a me e mi guardava insistentemente "Ma sei impazzito , potevo essere nuda." dissi bruscamente "Sarebbe stato un bel vedere." sussurrò "Da quanto mi stai seguendo?" chiesi stringendo gli occhi "Tanto da vedere la riconciliazione con tua madre." confessò squadrandomi dalla testa ai piedi "Che vuoi , pensavo che ci fossimo detti tutto." mi poggiai al muro freddo con le spalle e quasi non rabbrividì "Perchè non hai risposto a nessuna delle mie chiamate?" domandò "Perchè non volevo sentirti, e nemmeno adesso voglio." mi voltai facendo scivolare il vestito ai miei piedi "Smettila di fare la forte , so che stai male tanto quanto sto male io." disse toccandomi la schiena "Tu stai male? Io non credo." ero incredula "Quando ieri sei andata via così di corsa, è stato come se tutto fosse andato a rotoli , mi sentivo dannatamente male perchè in un modo o nell'altro riesco sempre a rovinare qualsiasi cosa con il mio comportamento. Ho pensato che arrabbiata com'eri non mi avresti mai perdonato.." spiegò "Infatti , io non ti perdono e non lo farò mai." presi i pantaloncini fingendo che non esistesse e li indossai incurante del fatto che le mie risposte lo stavano facendo arrabbiare "Liv ti prego ragiona, sul serio non vuoi più stare con me , sul serio non vuoi più toccarmi, baciarmi, amarmi?" si avvicinò pericolosamente a me, il suo profumo mi invase, il suo respiro caldo mi travolse come un vortice "Si." mormorai "Non mi sembri affatto sicura, non puoi fare a meno di me." prese a baciarmi la spalla, scese lungo la coppa del reggiseno e con le mani cominciò a giocare con la spallina fino a quando non l'abbassò "Smettila , non sto con un bugiardo." cercavo la forza di resistere "Ti ho detto che mi dispiace e che non ho mai usato una pistola , oggi ti dico che non mentirò più." per una volta sembrava sincero e non sapevo quanto ancora sarei riuscita a fare l'orgogliosa "Perchè ti stai scusando?" chiesi prendendo i suoi capelli per alzargli la testa e lo sguardo "Perchè come tu non riesci a fare a meno di me , io non riesco a fare a meno di te, sei troppo essenziale alla mia sopravvivenza. Avrei voluto strapparti quel vestito di dosso e averti fatto mia." era ad un centimetro dal mio viso e non resisti  più. Lo baciai con tanta foga , ero pronta a divorarlo e a farmi divorare, mi prese in braccio e misi le mie gambe attorno i suoi fianchi e con le mani presi a giocare con l'attaccatura dei suoi capelli. Erano baci infiniti e solo Dio sapeva quanto lo amavo "Liv , ma quanto ci stai mettendo?" sentì dire da mia madre , mi allontanai da Justin che spalancò gli occhi e mi mise a terra "Ho finito, si era incastrata la cerniera dei pantaloncini." infilai velocemente la maglietta "Va bene , io vado in macchina , ti aspetto lì." mi avvisò. Guardai Justin che era più che soddisfatto "Devo andare." mi baciò di nuovo e disse sottovoce "Ti amo, non lo dimenticare." e così risposi "Ti amo tanto anche io."

Salita in macchina mia madre aveva uno sguardo sospettoso "Che cosa c'è che non va?" chiesi stufa del fatto che non mi dicesse quello che voleva dirmi davvero "Hai avuto un bel da fare con quella cerniera." rispose semplicemente "Si te l'ho detto." dissi guardando fuori dal finestrino "Visto che eri con Justin pochi minuti fa , potevi chiedergli se al matrimonio gli sarebbe piaciuto indossare un vestito intonato al tuo." arrossì di colpo e mi voltai verso di lei "Mamma.."cominciai "Liv sta tranquilla , l'ho visto entrare nel tuo camerino, non fa niente." cacciai un sospiro "Beh grazie tante.. credo che per il vestito non ci sia alcun problema." sorrisi "Pensi che Claire verrà?" domandò "Non aspetta altro." ebbene si , la mia migliore amica aspettava il matrimonio a braccia aperte , era ansiosa di indossare dei tacchi e di mettersi tutta in ghingheri "Non cambierà mai quella ragazza." rise mia madre. Comprammo talmente tante cose che le buste ci avrebbero soffocato di lì a poco e quando tornammo a casa Rob era molto scioccato "Wow , adesso so che cosa vuol dire uscire a fare shopping." ci guardava di sottecchi "Esatto tesoro, spera sempre di non venire mai con noi." rispose mia madre. Mi allontanai da loro salendo su in camera e cominciando a sistemare i nuovi vestiti, erano per lo più cose semplici, ma sapevo che il mio armadio prima o poi sarebbe scoppiato, era troppo pieno. Mi suonò il telefono e nel caos tentai di trovarlo e quando lo ebbi in mano , risposi "Pronto?" quello che sentì mi fece venire un capogiro "Amore, se ti venissi a prendere per andare a cena da mio padre?"


   
 
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